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A2 F – AndrosBasket, prima straniera sarà Jacinta Vandenberg

A2 F - AndrosBasket, prima straniera sarà Jacinta Vandenberg

Nuova straniera per AndrosBasket: dall’Australia arriva la lunga Jacinta Vandenberg, giocatrice nativa di Melbourne in possesso del passaporto olandese.

Un colpo con cui la società palermitana punta a rinforzarsi sostanzialmente sotto canestro, forte di una stazza di 1.96 che rende Vandenberg la giocatrice più alta attualmente nella categoria. Ancora una volta una matricola per il nostro campionato, nel segno della strategia di AndrosBasket che dall’arrivo in A2 ha sempre svolto un lavoro di attenta osservazione sui campionato esteri, portando ogni stagione nuovi talenti stranieri in Italia. La storia di Vandenberg è quella di una giramondo di grande valore, che solo per una serie di casualità recentemente è un po’ “uscita dai radar”: cresciuta in Australia, dopo le prime esperienze con i Dandenong Rangers sbarca negli USA all’università di Fresno State. Due anni coi “Bulldogs”, poi il trasferimento alla prestigiosa università di Oregon: dopo un anno di redshirt (in NCAA la regola impone lo stop di una stagione dopo aver cambiato college), per lei due stagioni coi “Ducks” nella competitiva Pac-12 Conference. Nella prima è nel quintetto base di una squadra che arriva alle Final Four al prestigioso torneo NIT (6.2 punti, 5.5 rimbalzi), nella seconda è parte della rotazione di una favolosa Oregon, che si ferma a una partita dalle Final Four NCAA, sconfitta dalla corazzata Connecticut. Terminato il college, Vandenberg firma con Wasserburg, squadra tedesca di Eurocup: al termine della prestagione, in ottobre, torna in Australia per motivi personali, riprendendo a giocare in aprile coi Nunawading Spectres.

Con gli Spectres, Jacinta sta disputando una buona stagione: stabilmente in quintetto nonostante il lungo stop, per ora contribuisce alla causa con 6.5 punti e 6.6 rimbalzi in poco più di 20’ d’impiego per la seconda forza del campionato. Il torneo terminerà coi Playoff a fine luglio, AndrosBasket le farà terminare la stagione australiana, con lungimiranza le concederà un po’ di riposo e accoglierà la giocatrice nei primi giorni di settembre.

Al di là di numeri e curriculum, l’aspetto tecnico è fondamentale. Jacinta non è solo stazza, ma è un profilo molto interessante anche per caratteristiche: dai filmati l’impressione è di vedere una giocatrice dal grande QI cestistico, altruista, buona passatrice, discreta tecnica di base (mano destra e sinistra, un solido jumper dai 4-5 metri). Anche se la stazza non gioca a favore della mobilità, l’esperienza negli USA ha favorito il lavoro sulla sua condizione e la lunga corre discretamente il campo, con buona resistenza fisica. Negli anni al college, ha conseguito un diploma in Criminologia e un master in Risoluzione di dispute e conflitti. La nuova arrivata ha dichiarato in proposito: «Quello del college è stato un periodo splendido, mi aiutato a crescere e maturare. Sono stata fortunata nel disputare le “Elite 8” nel mio anno da senior, un’esperienza indimenticabile. Durante l’esperienza – spiega – ho potuto migliorarmi su forza e atletismo, sulla mia leadership e sulla comprensione del gioco e applicarla in campo». Dopo il college, training camp in Germania e uno stop di qualche mese da cui recuperare: «All’inizio ho avuto qualche problema fisico e ritornare al ritmo partita è stato un processo più lungo di quanto volessi. Ora sento finalmente di esserci arrivata, di poter giocare come serve alla mia squadra. La prossima sarà la mia prima vera esperienza in Europa, sono incredibilmente carica, mi aspetto una competizione divertente e allo stesso tempo una sfida. Mi piacerebbe anche vincere il campionato e ottenere la promozione!».

Parole importanti per una giocatrice che si lancia in un’avventura nuova: «Non so molto di Palermo, so che si mangia bene e che è bellissima, ho cercato qualcosa su Internet e mi sembra fantastica! So anche che la squadra è molto buona, – ha detto, passando al basket – sono molto contenta di arrivare a Palermo e scendere in campo con un gruppo di ragazze così talentuoso. Non vedo l’ora di conoscere la comunità e i suoi splendidi tifosi».

 

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