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Basket, Belinelli polemico: “Critiche Sacchetti mi hanno dato fastidio”

ROMA – Sarà il grande assente della doppia sfida che vedrà l’Italia impegnata prima con la Polonia a Bologna e poi con l’Ungheria in trasferta, entrambe valide per le qualificazioni mondiali. Nei giorni scorsi il Ct Meo Sacchetti era stato critico nei suoi confronti e lui, Marco Belinelli, non ha certo gradito: “Alcune parole del c.t. Sacchetti mi hanno dato fastidio, veramente fastidio. Ci sono polemiche uscite dopo la mia rinuncia che mi hanno infastidito. Con Sacchetti, Brunamonti e il presidente Petrucci sono stato sincero fin dal primo giorno, dicendo che per me sarebbe stato molto difficile esserci. Ho parlato con Meo di persona, mi sono confrontato con lui prima ancora di sentire Popovich o Messina. Dire o far capire che ci sono persone che non pensano alla Nazionale o che della Nazionale se ne fregano è una delle cose che mi ha dato fastidio”.

VICINO AGLI AZZURRI – “La Nazionale di basket – prosegue – è una mancanza. Perché devo essere sincero che, in tutti questi anni in cui ho fatto parte della nazionale italiana, nonostante i risultati non siano stati positivi. Però alla fine portare quella maglia ed essere in questo gruppo è qualcosa di indescrivibile. Per tanti motivi, per come si sono organizzate le cose con la Fiba, è difficile. Però, sicuramente, sono vicino alla squadra: andrò a trovare i ragazzi quando sono a Bologna dopo che torno da San Antonio. E spero veramente che possano qualificarsi per questo Mondiale, perché li vedo molto uniti. Hanno sicuramente tanti giocatori giovani che hanno voglia di vincere e di dimostrare cosa sanno fare: posso solo augurargli il meglio e dire loro che li seguirò da lontano”.

RITORNO A SAN ANTONIO – Il ritorno ai San Antonio Spurs non sarà lo stesso: “Già entrare nello spogliatoio – ha fatto notare – sarà particolare: io ero seduto in mezzo tra Ginobili e Duncan, e non ritroverò nessuno dei due. Manu soprattutto mi ha dato tantissimo, aiutandomi nei primi giorni a San Antonio per capire il sistema e mi è sempre stato vicino. Poi io e lui giocavamo veramente bene assieme quando eravamo in campo, una cosa molto importante”.

Senza l’esperienza di Ginobili e Duncan, quali sono gli obiettivi degli Spurs? “Magari non partiamo come favoriti, ma è sempre stato così nella storia dei San Antonio Spurs. Negli ultimi 20 anni hanno sempre cercato di vincere il titolo NBA tutti gli anni, e questo è importante per fare una buona stagione. Ovviamente non sarà facile anche per le avversarie fortissime della Western Conference: LeBron James è andato ai Lakers, DeMarcus Cousins è andato a Golden State, il livello è molto alto”.

PER LEBRON SARA’ DURA – LeBron James sarà l’ennesimo cliente scomodo a Ovest: “È un giocatore fortissimo, dominante: se non sbaglio è sempre andato in finale NBA negli ultimi otto anni. Quest’anno coi Lakers avrà una squadra diversa rispetto al passato: ha giocatori di talento, ma sarà difficile per lui vincere un titolo da subito. In questi quattro anni di contratto che ha firmato però almeno uno o due li porterà in città”, ha concluso il cestista di San Giovanni in Persiceto.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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