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Basket, Nba: Lillard stende i Clippers, Golden State festeggia Curry e Durant

WASHINGTON – Notte fonda in casa Clippers (17-13). La franchigia di Los Angeles, ancora priva di Lou Williams, cade tra le mura amiche contro Portland (17-13) 127-131. Si tratta della quarta sconfitta di fila, la settima nelle ultime nove uscite. A trascinare i Blazers in casa di Danilo Gallinari è il solito, immenso, Damian Lillard, autore di 39 punti e 6 assist. L’azzurro, invece, chiude con 22 punti, 5 rimbalzi e 2 assist.

LILLARD SPINGE PORTLAND – Il match si mette subito male per gli uomini di Doc Rivers con gli ospiti che tirano col 60% dal campo e chiudono il primo quarto avanti 37-29. Senza Lou Williams, è Tobias Harris a tenere a galla i suoi nel momento di maggiore difficoltà dei californiani. Gallinari gli dà una mano e i Clippers tornano sotto (51-52) a 4’32” dall’intervallo lungo passando addirittura in vantaggio al riposo (60-58). Nel secondo tempo la gara va a strappi, fin quando Lillard non si carica in spalla i suoi e i padroni di casa non pasticciano in attacco perdendo dieci palle di fila, mentre gli avversari vanno sempre a segno. Portland vola così sul +18 e per i Clippers piove sul bagnato quando Harrell viene espulso per una gomitata a Nurkic. Gallinari risponde da campione riportando sotto i suoi a 2’46” dalla sirena finale (118-121), ma alcune decisioni arbitrali discutibili favoriscono la vittoria di Portland che così scavalca proprio gli uomini di Rivers al quinto posto della Western Conference.

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Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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