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Pietro Basciano: Di Virtus e Fortitudo, e su Proli che non vince nulla…

Pietro Basciano: Di Virtus e Fortitudo, e su Proli che non vince nulla...

Dalla puntata di Sport Club, andata in onda ieri sera su èTV, con ospite il presidente LNP Pietro Basciano, ecco un estratto delle sue dichiarazioni.

Noi come Lega non abbiamo voluto la A1 a 18 squadre. Pochi giorni fa il signor Proli ha detto che è colpa della LNP. Evidentemente il signor Proli è poco attento, o forse è impegnato a gestire 25 milioni di budget e non vincere niente… peccato che con tutto quello che spende l’Olimpia Milano ha vinto solo lo scudetto e con molta difficoltà. Forse dovrebbe fare attenzione, Proli. La LNP non c’entra niente, sono stati i 16 club di serie A a decidere di andare a 18. A noi andava benissimo la A a 16 squadre, noi saremmo scesi comunque a 28, e scenderemo ancora, l’obiettivo è consolidare.

Pavani? E’ un ottimo presidente, credo che resterà alla Fortitudo a lungo.
La questione Metano Nord? Non so cosa sia successo, dall’esterno mi è stato detto che c’erano stati una serie di contatti con un intermediario, poi all’ultimo momento sono scomparsi tutti quanti. Evidentemente c’è qualcuno che ha fatto un raggiro, una furbata, ma i dettagli non li so. Come presidente di Lega sono stato rassicurato che questo non comporterà problemi dal punto di vista del budget, anche perchè poco dopo è arrivato Lavoropiù.

La Virtus? Mi sono imposto di non parlarne più. C’è un club, una società e fondazione che stanno lavorando bene, vadano avanti. Marco Martelli ha lavorato con me in Lega, credo farà benissimo, ma preferisco fermarmi qui.

Un ingresso nella Fondazione Fortitudo? No, almeno non a breve termine. Io ho dato una mano su come metterla in piedi, vista l’esperienza in Virtus, per evitare alcuni errori. In Virtus ad esempio mancava il confronto tra chi gestisce il club e chi gestisce la proprietà. In Fortitudo c’è un confronto diretto tra Pavani e la Fondazione. Inoltre in Fortitudo i soci sono obbligati a mettere la quota, in Virtus non erano obbligati, in 2/3 mettevano mano al portafogli, per gli altri era solo passerella. Per ora io sono già impegnato abbastanza con il mio lavoro e con la Lega. E credo che la Fortitudo possa andare avanti così.

Rispondendo a un sms dei Forever Boys, che gli hanno ricordato che è stato anche il presidente della retrocessione Virtus… I tifosi la vedono dal loro punto di vista. E’ vero, io c’ero come presidente della Fondazione, e non del club. Io ai tifosi ricordo che Basciano c’era anche il giorno dopo, mentre tutti gli altri non c’erano Basciano c’era, e ci ha messo la faccia quel giorno a fare la conferenza stampa. La Virtus l’ho riorganizzata io, l’ho rimessa in piedi io. Ho preso Ramagli, che il contratto l’ha firmato nel mio ufficio a Bologna, Loredano Vecchi l’ho preso io, Julio Trovato l’ho portato io, tra chi ha riportato la squadra in A1 forse una mano ce l’ho messa anch’io, un pizzico.

Ho coinvolto io Zanetti? No, nel modo più assoluto. E’ stato portato dentro dalle coop, dai loro rappresentati in Fondazione, bravi loro.
Ripeto, la Fondazione non sceglieva allenatore e giocatori, ma si occupava di trovare i fondi per pagare i debiti e per portare avanti il club. Valli, con tutto il rispetto che ho per lui, non l’ho scelto io. Quando è stato scelto e riconfermato io non ero ancora entrato in Virtus. Non ho scelto io i giocatori, non ho deciso io chi prendere nell’ultima parte del campionato per cercare di salvare la squadra. Io ho dato una mano in altri contesti, chi gestiva il club in quel momento – e anche l’attuale presidente della Fondazione – sa bene in quale situazione ero coinvolto per cercare di salvare la squadra.

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