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Prima tappa e primi botti: ecco il Tour 2018

Il Tour è il Tour. Prima tappa e primi botti, in tutti i sensi. Fragoroso e clamoroso quello di Froome a 4 Km dalla conclusione, è volato via in curva quando il gruppo era a tutta. E a tutta è andato fuori sull’erba per fortuna ma la sua sfortuna è che rientrare quando il gruppo è lanciatissimo è una reale impresa e nonostante l’impegno dei suoi compagni ha beccato 51 secondi. Se ha assorbito bene i fischi dei simpatici francesi alla presentazione dovrà assorbire anche questa, un po’ –se vogliamo scomodare la cabala- come al Giro d’Italia e sappiamo come è andata a finire. Nel blocco cadute ci sono rimasti dentro anche uomini importanti come Richie Porte e Adam Yates, ma soprattutto il colombiano Nairo Quintana, foratura a 3 chilometri e mezzo…sfiga vera: primo forare, secondo essere fuori dai 3 chilometri per un niente e quindi non usufruire della neutralizzazione dei tempi…terzo essere solo, molto solo. Totale un minuto e quindici, un capitano in meno per Movistar?

Se esaltiamo la grande vittoria del colombiano Gaviria (con tante maglie addosso), davanti a Sagan e Kittel, i complimenti vanno al bravo Vincenzo Nibali, come guida lui la bici non la guida nessuno. Troppo intelligente per non essere pronto, lì, sempre lì presente nella testa del gruppo, trovare le ruote giuste e difese perfette dei suoi compagni…esperienza e abilità…alla fine undicesimo senza patemi…e con tranquilla sicurezza nel vedere bei big rincorrere. Se questo è l’inizio…


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