I Pirenei fanno la loro comparsa nella 16esima tappa del Tour de France, in apertura della terza ed ultima settimana di corsa. Sarà Bagneres de Luchon, celebre località termale dell’Occitania, la sede d’arrivo della prima tappa pirenaica della Grande Boucle, archiviato il secondo giorno di riposo con partenza da Carcassonne. Si tratta di una frazione piuttosto lunga, ben 218 km, ma non particolarmente impegnativa per i due terzi del percorso: la musica inizia a cambiare con l’ascesa al Portet d’Aspet, seguito dal duro Col de Mentè. In seguito, il gruppo sconfinerà in Spagna (unico sconfinamento di questo Tour 2018), prima di rientrare in Francia tramite il Col Du Portillon, dalla cui sommità mancheranno solo 10 km al traguardo. Ci si potranno aspettare attacchi già ai -68 con il Col de Portet-d’Aspet (seconda categoria, 5.4 km al 7.1%) tragico teatro della scomparsa del compianto Fabio Casartelli, che su questa montagna morì nel 1995. Ancora più difficile l’ascesa seguente, il Col de Menté, quasi 7 km con una pendenza media dell’8.1% che culmina con un muro oltre il 12%. In seguito ci sarà spazio per rifiatare attraverso 9 chilometri di pianura e 20 di fondovalle che condurranno la carovana in territorio spagnolo, Infine ecco il Col du Portillon, ormai tradizionale passaggio della Grande Boucle affrontato ben 17 volte dal 1957 ad oggi: quest’ultima asperità (8.3 km al 7.1%) sembra il trampolino di lancio in vista della picchiata conclusiva di quasi 10 chilometri verso Bagnères-de-Luchon, uno dei traguardi pirenaici più consueti dal Tour. Possibili i primi fuochi d’artificio tra i big della classifica generale.
