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F1, Silverstone: Alonso salva il weekend della McLaren, buio in casa Toro Rosso

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Un altro GP più che entusiasmante ha chiuso un trittico europeo a dir poco estenuante per piloti, ma soprattutto per i team, alcuni dei quali hanno faticato non poco in questi tre appuntamenti consecutivi.
È il caso di scuderie come McLaren, che nel territorio della Union Jack ha potuto tirare un piccolo sospiro di sollievo grazie alle prestazioni della prima punta. Toro Rosso che invece non è riuscita a risalire la china, in seguito ad un altro weekend più che complesso.

McLaren

Fernando Alonso: P8 – Stoffel Vandoorne: P11
È inutile sottolineare quanto il team che correva a pochi chilometri dal suo quartier generale, stia attraversando un periodo difficile dopo un inizio di stagione che lasciava speranze per il resto del campionato.
Nella settimana che ha preceduto il weekend inglese, era iniziato un processo di cambiamento nell’organico della squadra, cominciato con le dimissioni del team principal, proseguito con alcuni dei suoi diretti collaboratori.
Intanto Fernando Alonso non si è di certo tirato indietro dal manifestare quanto a breve termine questo non modificherà la situazione prestazionale delle macchine; nonostante questo lo spagnolo ha sempre spinto a fondo il pedale dell’acceleratore.
Già venerdì era venuto fuori il suo spirito competitivo, innescando diverse battaglie in pista persino nelle prove libere, che lo vedevano all’interno dei primi dieci.
Al sabato però, i diretti competitors incrementano le prestazioni, il Q3 è così diventato un obiettivo irraggiungibile. In gara è riuscito comunque a prevalere, evitando errori e approfittando dei diversi ritiri per conquistare un’ottava posizione che vale per lui la medesima piazza in classifica piloti.
Il pilota di Oviedo può ora finalmente prendersi una settimana di pausa dopo che ne ha affrontate ben 7 consecutive al volante, tra Le Mans e F1.
Tutte le difficoltà della scuderia emergono invece nell’altra graduatoria, quella dei costruttori, dove sono scivolati fino alla settima piazza. E pensare che non molte settimane fa erano in lotta per la quarta posizione, gli aggiornamenti portati dalle altre squadre hanno relegato le due MCL33 nella seconda metà del gruppo, segno che probabilmente non bisogna attribuire le cause di questo crollo alla motorizzazione divenuta il capro espiatorio delle scorse stagioni.
I dubbi presenti nell’aria di Woking sono molti, tra cui c’è anche quello dei sedili per la prossima stagione, se ancora non si conoscono le decisioni sul futuro del due volte campione del mondo, è più che incerta la posizione di Stoffel Vandoorne, protagonista dell’ennesimo weekend negativo, ma che in qualche modo può continuare a sperare, visto che il nuovo team principal non è nient’altro che suo suocero.

Toro Rosso

Pierre Gasly: P13 – Brendon Hartley: DNF
I ragazzi di Faenza lasciano la Gran Bretagna dopo un fine settimana più che amaro, colmo di problemi ed incertezze che hanno caratterizzato pesantemente un weekend in cui avrebbero potuto approfittare per guadagnare punti, visto lo sfortunato GP dell’Alfa-Sauber che gli rimane quindi alle spalle di sole tre lunghezze.
Il team di Franz Tost si può dire che abbia disputato un weekend con un’unica punta, Brendon Hartley ha praticamente concluso il suo lavoro in pista appena dopo le prove libere del venerdì. Un cedimento della sospensione anteriore sinistra nel corso delle prime tornate dell’ultima sessione ha portato il neozelandese ad uno spaventoso incidente che ha distrutto irreparabilmente la vettura per la qualifica.
Si è temuto quindi per la sua idoneità a disputare il GP, ma a non essere idonea è stata la sua STR13, che a pochi minuti dalla bandiera verde si è vista deprivata di fondo e pance per un problema alla PU.
Pierre Gasly poteva però addolcire un weekend amaro con la decima posizione con cui ha tagliato il traguardo, in seguito ad una qualifica che non lasciava ben sperare, quattordicesimo in griglia, ma che ha saputo approfittare delle numerose debacle per infilarsi nella top ten, ormai lo sappiamo, il motorsport è anche questo.
Sarebbe un finale niente male, se non si tenesse conto dei commissari sportivi che a gara ormai conclusa hanno deciso di assegnare una penalità di 5 secondi, dopo aver rivisto il contatto con la Force India di Perez al via che avrebbe potuto provocare un brutto incidente con le Williams che uscivano dalla corsia dei box.
La scuderia faentina sta attraversando indubbiamente un periodo non troppo fortunato, dove negli ultimi appuntamenti non sono mancati diversi contatti al via, cedimenti e problemi tecnici, che stanno dando non poco filo da torcere ai piloti e ad un team che ha un urgente bisogno di punti. La fiducia di Helmut Marko nei confronti dei propulsori giapponesi, sembra al momento l’unico punto su cui poter fare leva per poter rilanciarsi nella lotta di centro gruppo.


Fonte: http://www.circusf1.com/2018/feed


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