in

Force India cambia nome e perde i punti: ecco che cosa è successo e perché

Formula One World Championship
Il Gran Premio del Belgio 2018, al via ufficialmente quest’oggi, fa finalmente riassaporare agli appassionati il clima della Formula 1 dopo la pausa estiva. Ci sono vari motivi di interesse per poter assistere all’ennesimo capitolo di questa stagione, e non solo per il rinnovarsi della sfida mondiale tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. A Spa-Francorchamps andrà infatti in scena il primo appuntamento dopo la querelle del mercato piloti, con molte operazioni già andate in porto per il 2019 e con l’annuncio di un ritiro eccellente come quello di Fernando Alonso, sempre a partire dalla prossima stagione.

Per quanto riguarda invece i team, il caso più curioso è senz’altro rappresentato dalla Force India, che proprio in Belgio svolta una pagina determinante nella sua storia in Formula 1. La Federazione Internazionale ha infatti concesso al team di poter cambiare la propria denominazione da “Sahara Force India” a “Racing Point Force India”, a seguito dell’acquisizione dell’intero team da parte della cordata capitanata da Lawrence Stroll, investitore canadese nonché padre di Lance Stroll, attualmente in forza alla Williams.

Quello che potrebbe apparire come un semplice cambio di denominazione, è in realtà la conclusione di un lungo e tormentato processo che ha coinvolto la Force India nell’ultimo periodo, in cui il team anglo-indiano è stato ad un passo dal fallimento finanziario. Le casse della squadra sono ora in salvo, ma ciò ha comportato un prezzo alto da pagare: la perdita dei punti nel mondiale costruttori. In seguito spiegheremo nei dettagli tutti i passaggi di questa trattativa, giunta ieri ufficialmente al termine.

27 LUGLIO: LA FORCE INDIA RISCHIA DI CHIUDERE I BATTENTI

Il primo capitolo di questa storia ingarbugliata ha inizio il 27 luglio 2018, quando la Force India entra ufficialmente in amministrazione controllata. Con questa azione legale, il futuro della squadra è appeso ad un filo, così come quello degli oltre 400 lavoratori sotto contratto, che rischiano il proprio impiego da un momento all’altro.
L’unico modo per poter salvare il destino della Sahara Force India è il cambio di proprietà, e serve dunque una figura che possa rilevare l’intero team, succedendo così a Vijay Mallya, imprenditore e fondatore del team.

LAWRENCE STROLL & CO. I “SALVATORI DELLA PATRIA”

La speranza della Force India di poter proseguire il proprio cammino in Formula 1 torna a riaccendersi nei primi giorni di agosto, con le voci sempre più insistenti che vorrebbero l’investitore Lawrence Stroll interessato all’acquisizione totale del team, insieme al suo consorzio di investitori denominato “Racing Point UK Limited”.
Un rumor che trova sempre più conferme con il passare dei giorni, anche grazie alla conformazione della cordata capitanata dal canadese. Infatti, lo scorso 16 agosto, i nuovi vertici della Force India si presentano così all’appello dinanzi alla FIA:
insieme a Stroll vi sono l’imprenditore canadese Andre Desmarais, Jonathan Dudman (del Monaco Sports and Management), John Idol (fashion business leader dello stilista Michael Kors), John McCaw Jr. (investitore nel campo delle telecomunicazioni), Michael de Picciotto (esperto di finanze) ed infine Silas Chou, socio di Stroll.
La nuova equipe candida come proprio CEO e Team PrincipalOtmar Szafnauer, che vanta un passato in Force India dal 2010.
La proposta è seria. Il consorzio si impegna a risanare tutti i debiti della squadra, salvandola così dal baratro. La domanda viene dunque avanzata alla FIA.

LA FIA ACCETTA, MA AD UNA CONDIZIONE

Il futuro del team resta dunque incerto, almeno fino alla serata di ieri, 23 agosto.
La Federazione Internazionale, in conformità con gli articoli del regolamento sportivo 8.1 ed 8.2, accoglie ufficialmente la richiesta della cordata, ammettendo nel campionato la “Racing Point Force India” ad effetto immediato, e quindi già da questo Gran Premio del Belgio.
Di conseguenza, la Force India si trova nelle condizioni idonee per proseguire il mondiale, cambiando la denominazione ufficiale da “Sahara Force India” a “Racing Point Force India”.
Dietro a questa modifica c’è però ben altro: per poter essere inclusa già in questa stagione, il team è costretto a perdere tutti i punti conquistati fino ad ora nel mondiale costruttori (ossia 59), dato che il precedente “Sahara Force India” è ormai inesistente, e l’attuale “Racing Point Force India” costituisce, di fatto, una nuova squadra.

LA PAROLA AI PROTAGONISTI

L’operazione è dunque andata in porto ufficialmente nella giornata di ieri, ed il comunicato apparso sulle pagine del sito della Force India dimostrano la chiusura definitiva del passaggio di proprietà.
Nel dettaglio, vi sono le parole del nuovo proprietario, Lawrence Stroll, che ha così spiegato le sue sensazioni in vista di questa nuova sfida:
“Lunedì ero a Brackley di fronte alla sede del team -ha specificato Stroll- e sono rimasto colpito dai risultati archiviati da questa squadra nel corso degli anni. La forza di ogni gruppo sta nelle persone che lo compongono, è ed un immenso privilegio per me iniziare questo nuovo viaggio con una squadra costituita da donne e uomini talentuosi. Sono stato orgoglioso di aver creato ed aumentato, in termini numerici, una serie di successi nel business, ma l’opportunità di poter portare ad un livello più alto questo team è forse la sfida più eccitante che mi sia mai capitata.
Insieme ai miei soci investiremo in nuove risorse e porteremo energie più fresche per poter competere nel motorsport ai più alti livelli. Siamo tutti appassionati del mondo racing: riconosciamo tutti lo spirito della Force India, e siamo estremamente motivati a rendere questo team ancor più speciale rispetto a quanto visto negli anni precedenti”.

Commenti che non sono mancati nemmeno da parte del nuovo CEO e Team Principal, Otmar Szafnauer: “Dal momento che torniamo dalla pausa estiva pronti per rimboccarci le maniche per questo GP del Belgio -ha ammesso- desidero ringraziare tutto lo staff per aver risolto con lealtà e professionalità questo periodo di transizione. Ora che siamo sotto una nuova guida ed il futuro è sicuro, ci possiamo concentrare su cosa possiamo fare al meglio delle nostre forze. Abbiamo un grande management, e questa stabilità sarà estremamente affidabile in questo inizio di una nuova era. Vorrei ringraziare Bob Fernely (ex Team Principal Force India, ndr), per il suo prezioso contributo al successo del team negli ultimi dieci anni, e riconosco il supporto della precedente proprietà per aver reso la Force India quello che è oggi”.

LA SITUAZIONE PILOTI, ATTUALE E FUTURA

Mentre la nuova Force India partirà da questo Gran Premio del Belgio con i punti in classifica costruttori azzerati, il discorso si può ritenere completamente diverso per i suoi piloti.
Sulla griglia di partenza di Spa-Francorchamps si presenteranno regolarmente sia Sergio Perez che Esteban Ocon, ed entrambi potranno proseguire il mondiale 2018 senza la cancellazione dei punti in classifica (dal momento che la graduatoria dei piloti non dipende da quella costruttori, a prescindere dal cambiamento di squadra anche in corso d’opera).

L’attualità vede dunque una situazione apparentemente tranquilla per i piloti, ma così non è. Essendo Lawrence Stroll il nuovo proprietario della Force India, c’è da attendersi una probabile promozione del proprio figlio, Lance Stroll, proprio al volante della “Racing Point”. L’operazione di mercato sembra ormai scontata, e potrebbe avvenire anche molto prima del previsto. Indicativamente, il passaggio di Stroll in Force India dovrebbe avvenire nel 2019 (anche se non vi è alcuna ufficialità in merito), ma esistono forti rumors su un annuncio straordinario, che dovrebbe esser reso noto, secondo le voci, addirittura alla vigilia del prossimo Gran Premio d’Italia, in programma a Monza il 2 settembre.

Ma cosa accadrà se davvero Stroll passasse alla corte del padre? Inevitabilmente, uno dei due piloti Force India dovrà lasciare il posto al canadese. Chi dovrà cercare altri nidi sarà, con tutta probabilità, più Esteban Ocon che Sergio Perez. Mentre il messicano sembra aver sposato fedelmente la causa della Force India, il francese non ha mai nascosto le sue ambizioni future, a tal punto da ritenere “certo” il sostegno della Mercedes (con la quale è sotto contratto) per salire su altri sedili.

Ma con la Renault già al completo per il 2019 con l’arrivo di Ricciardo, e soprattutto con la McLaren quasi in via di conferme definitive (al posto di Alonso arriverà Sainz e con Vandoorne che, in caso di partenza, abbandonerà a favore del promettente britannico Lando Norris), non rimangono molte porte aperte.
Al contrario, con Stroll ormai in procinto di lasciare la Williams, nel team di Sir Frank si libererà inevitabilmente un sedile. Il candidato numero 1 per poterlo occupare potrebbe essere il polacco Robert Kubica, attuale collaudatore della squadra inglese, che tornerebbe così in Formula 1 da pilota ufficiale dopo il terribile incidente occorso in una gara di rally, che lo costrinse a restare lontano dal circus per diversi anni.


Fonte: http://www.circusf1.com/2018/feed


Tagcloud:

F1, la Ferrari corre in ricordo di Genova

Iniziata la Coppa Italia a Caorle