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US Open: Serena battuta, trionfa Naomi Osaka

Naomi Osaka ha conquistato gli US Open femminili, ultimo Slam della stagione. La giapponese, numero 19 Wta e 20esima testa di serie, ha battuto 6-2, 6-4 in un’ora e 20′ la strafavorita Serena Williams, numero 26 Wta ma accreditata della 17esima testa di serie, che vede sfuggire ancora una volta il 24° Slam della carriera, che le sarebbe valso il record eguagliato di Margaret Court. Serata storta per Serena, che si era presentata con un solo set perso (contro Kaia Kanepi negli ottavi) e complessivamente 30 games. La futura 37enne, alla 31esima finale in un Major, ha perso la seconda consecutiva dopo quella di Wimbledon dello scorso luglio, fallendo anche l’assalto al settimo US Open della carriera dopo i successi del 1999, 2002, 2008, 2012, 2013 e 2014. Serena con questa finale tornerà al numero 16 del mondo, anche se gli insulti al giudice di sedia Carlos Ramos valgono più di un match perso per un’icona dello sport come l’americana, mamma ed esempio per molte bambine. 

La prima volta di Osaka, la baby prodigio

Per Osaka, 21 anni il prossimo 16 ottobre (più giovane finalista dai tempi della Wozniacki, nel 2009), si tratta del primo Slam in carriera, che ha coinciso anche con la prima finale giocata: mai nessuna giapponese nell’Era Open era arrivata così avanti in un Major. La Osaka, che si era aggiudicata piuttosto nettamente l’altro precedente con la Williams, a marzo al primo turno del Premier Mandatory di Miami, è esplosa in questa stagione con Aleksandar Bajin nel suo box (per anni sparring-partner proprio di Serena), vincendo il suo primo e fino ad oggi unico titolo Wta, rompendo il ghiaccio nel Premier Mandatory di Indian Wells, sul cemento californiano. Con questo storico successo, Naomi abbatterà per la prima volta il muro dalla top ten e da lunedì sarà numero 7 del ranking

Williams-Osaka, la cronaca del match

Serena parte forte nel primo set, ma vede scappare l’avversaria che infila cinque game consecutivi, tra cui due break, per il 5-1. Troppo fallosa l’americana (4 doppi falli, 14 errori non forzati e appena il 44% di punti sulla seconda), lontana parente di quella ammirata poche ore prima in semifinale con Sevastova, che cede 6-2 il primo set in poco più di mezz’ora. Nel secondo set Serena rientra in campo più decisa e finalmente riesce a strappare la battuta all’Osaka nel quarto gioco, ma viene immediatamente controbreakkata. Furibonda, in vantaggio 3-2 nel secondo set, dà del “ladro” al giudice di sedia per alcune chiamate dubbie e viene punita con il ‘penalty game’. La giapponese piazza il break anche nel settimo game e va servire per il match nel decimo: il suo braccio non trema e così porta a casa il set per 6-4 e il suo primo Slam della carriera. La serata nera di Serena finisce nel peggiore dei modi. 


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_tennis.xml


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