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Dakar 2019, tappa 2: auto e moto, vincono Loeb e Walkner

La 41° edizione della Rally Dakar entra nel vivo durante la seconda tappa di 553 km da Pisco a San Juan, dove a scatenarsi sono Sébastien Loeb, per le auto, e il campione in carica Matthias Walkner per le moto. Entrambi primi al traguardo nelle rispettive categorie, non lo sono però in classifica generale, dove in cima al tabellone svettano Villier e Barreda.

PER LE AUTO, Loeb, un po’ sottotono nella prima giornata di gara, recupera però alla grande in questa seconda tappa da Pisco a San Juan de Marcona. Una vittoria ottenuta proprio negli ultimi chilometri dopo essere stata a lungo contesa da Nani Roma (Mini) che al traguardo risulta dietro per soli 8 secondi! Questo dopo 553 km di tappa e 342 km di prova speciale.

Il terzo posto di giornata va a Bernhard Ten Brinke (Toyota) staccato di 1’31”, ma è piuttosto con il quarto posto a ulteriori 11 secondi che Giniel De Villiers (Toyota) sale momentaneamente al comando in classifica generale, precedendo lo stesso Ten Brinke di 28 secondi. Terzo al momento è Roma che resta attardato complessivamente di 42 secondi.

Una classifica complessiva ancora molto “corta”, tanto che tra il 1° De Villiers e il 10° Vladimir Vasilyev non vi sono nemmeno 4 minuti di divario (3’43”). Però dopo la vittoria nel primo stage, Nasser Al-Attiyah scende 8° con l’11° posto odierno, mentre Carlos Sainz (ieri 2° e oggi in testa solo nei primi km) fa meno peggio classificandosi 8° di giornata e quindi 6° nell’assoluta, appena dietro a Loeb.

Le dune impegnative di questo stage hanno fatto la differenza, con Stephane Peterhansel veloce all’inizio ma poi parecchio attardato per uno stop di una ventina di minuti (non è andato oltre il 17° posto a più di 15 minuti di ritardo) e Jakub Przygonski, ieri 3°, oggi vittima di varie noie tecniche (13°). Ma soprattutto con Orlando Terranova costretto a dare forfait per problemi alla schiena che l’hanno portato a rivolgersi all’ospedale locale.

La terza tappa di mercoledì sarà ancora parecchio impegnativa, specie come chilometraggio complessivo: sono 798 km totali (la seconda più lunga da questo punto di vista) dei quali 331 di stage cronometrato. In questa fase la carovana della Dakar si sposterà da San Juan de Marcona fino ad Arequipa.

PER LE MOTO, “Non so se ho fatto bene i calcoli a vincere oggi, perché non penso di aver guadagnato molto tempo”, dichiara all’arrivo Matthias Walkner dopo aver trionfato nella seconda tappa della Dakar in sella alla sua KTM ufficiale. “Ma è sempre bello vincere una tappa. E’ servita molta tecnica per sorpassare le auto, ma per la maggior parte delle volte quelle che abbiamo incontrato non andavano troppo forte. Per contro, c’era del fesh-fesh, nel quale possono a volte nascondersi delle pietre che non sono facili da evitare. A volte è pericoloso, ma è anche divertente”, ha commentato Walkner.

E’ stata una vittoria quasi al fotofinish, considerando che l’americano Ricky Brabec è stato al comando per tutta la speciale in sella alla Honda, e solo poco prima del traguardo la KTM di Walkner si è portato davanti, chiudendo con 22″ di vantaggio. Terzo, con un ritardo di 1’41’’ oggi, Juan Barreda, che mantiene il comando con un vantaggio di 1’31” su Walkner.

Quarta posizione per l’australiano Toby Price, che sta correndo con i postumi di una recente operazione ad un polso. Il vincitore nel 2016 ora è quinto nella generale, alle spalle della Husqvarna del cileno Pablo Quintanilla, che oggi si è piazzato al quinto posto. Al sesto posto oggi – ma anche nella classifica generale – la KTM di Sam Sunderland, che precede Adrien van Baveren, primo dei piloti Yamaha, a 10’19”.

Kevin Benavides su Honda, Andrew Short su Husqvarna e José Ignacio Cornejo su Honda completano la top ten. Di poco fuori dalla top ten Paolo Goncalves, undicesimo nella seconda tappa.

La prima delle donne in gara si conferma Laia Sanz, 27esima in sella alla KTM a poco più di mezz’ora dalla vetta. Nella classifica dopo le prime due tappe è 26esima, a 42’43”.

GLI ITALIANI – Maurizio Gerini  e Jacopo Cerutti e hanno concluso rispettivamente al 32esimo a e 33esimo posto in sella alle Husqvarna. Nella generale, il primo è Cerutti, 34esimo: ieri al pilota lombardo era stata affibbiata un’ora in più per un errore di cronometraggio, relegandolo in 129esima posizione anziché nella effettiva 31esima piazza che aveva conquistato.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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