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Murray: “Sto meglio, voglio continuare a giocare”

Andy Murray vuole tornare a giocare. A cinque settimane dal secondo intervento all’anca, dopo quello di 13 mesi fa a Melbourne, il tre volte campione di uno Slam ha parlato con la stampa per la prima volta a margine di un evento legato a una nuova sponsorizzazione. Il 31enne scozzese, che aveva etichettato la spettacolare sconfitta in 5 set al primo turno degli Australian Open 2019 contro Bautista Agut come “probabile ultima partita della carriera”, ci ha ripensato. “Non ho più dolore all’anca e sono felice – ha spiegato Andy -. La riabilitazione è lenta ma sta procedendo bene. Io voglio continuare a giocare, come ho detto anche in Australia. Il punto è che non so se questo sarà possibile. In questo momento sono felice di non provare più dolore dopo 20 mesi di calvario e non sento la pressione di dover tornare a giocare: devo solo aspettare e vedere come va”. In molti sperano di rivederlo a luglio a Wimbledon, torneo che in carriera ha già vinto due volte: “Al momento le possibilità che partecipi al prossimo The Championships sono meno del 50% – ha spiegato -. Dopo l’intervento non mi è consentito alcun movimento brusco per almeno quattro mesi. Solo dopo potrò capire se sarò in grado di competere e a quale livello. Credo che tornare tra i Top 10 sarà improbabile, ma invece è possibile stare nei 50 o 100 del ranking. Se riuscirò a tornare sarò felice, altrimenti farò altro. Cosa? Commentatore, allenatore e in più ho investito molto in questi anni e potrò seguire i miei progetti”.

Il precedente di Bob Bryan

Nessun tennista professionista è mai tornato a competere in singolare dopo un’operazione chirurgica di questo tipo, ma c’è un precedente che fa sperare Murray e i suoi tifosi: Bob Bryan, fenomeno del doppio, è stato sottoposto al medesimo intervento ed è tornato a giocare dopo cinque mesi con il gemello Mike. 


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_tennis.xml


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