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    Masters 1000 Monte Carlo: Entry list Md e Qualificazioni. Uscite anche le quali. Sonego, Cobolli, Berrettini e Darderi iscritti alle qualificazioni. Nardi fuori di 12 posti

    Scritto da GIALAPPA SBANDY REMIXWild Card Berrettini e Nardi ? O Nardi nelle quali ?
    Nardi certamente no, non vedo perché dovrebbe averla
    Berrettini bisogna vedere, ma visto che con il suo RP può fare molto probabilmente Madrid e Roma senza WC, per me, a Montecarlo non va e potrebbe essere anche una scelta sensata: si fa il 250 della settimana prima e uno tra Barcellona ed i 250 della settimana dopo: gioca plausibilemnte più partite, fa probabilmente più punti e poi a Madrid (che è torneo dove può fare benissimo) inizia i mille su terra.
    Ovviamente tutto questo ha senso se a Miami non si mostra già prontissimo (cosa che io non credo, ma ovviamente spero) LEGGI TUTTO

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    ITF Maribor e Alaminos-Larnaca: I Main Draw

    Silvia Ambrosio ITA, 24-01-1997

    ITF MARIBOR(Slo 75k cemento indoor)[1] Olivia Gadecki vs Nikola Bartunkova Ya Yi Yang vs Dominika Salkova Ekaterina Maklakova vs Veronika Erjavec Antonia Ruzic vs [8] Viktoria Hruncakova
    [4] Kimberly Birrell vs Mariam Bolkvadze Aneta Kucmova vs En Shuo Liang Elena Gabriela Ruse vs Kathinka Von deichmann Elena Pridankina vs [5] Celine Naef
    [6] Gabriela Knutson vs Polina Kudermetova Francisca Jorge vs Yuriko Lily Miyazaki Pia Lovric vs Eudice Chong Polona Hercog vs [3] Timea Babos
    [7] Valeria Savinykh vs Anna Rogers Anastasia Tikhonova vs Talia Gibson Silvia Ambrosio vs Himeno Sakatsume Ela Nala Milic vs [2] Jessika Ponchet

    ITF ALAMINOS-LARNACA(Cyp 35k terra)[1] Ella Seidel vs Lois Boisson Anastasiya Konstantinovna Soboleva vs TBDGergana Topalova vs Emma Fulvia Wiesenfeld Francesca Curmi vs [7] Cristina Dinu
    [3] Carole Monnet vs Dimitra Pavlou Ilinca Dalina Amariei vs Hanne Vandewinkel Andreea Prisacariu vs TBDMaja Chwalinska vs [5] Lucija Ciric bagaric
    [6] Andreea Mitu vs Kristina Mladenovic Vera Zvonareva vs TBDDespina Papamichail vs TBD[4] Tena Lukas vs TBD
    [8] Lina Gjorcheska vs Irene Burillo escorihuela TBD vs TBDMaria Siopacha vs Celine Simunyu [2] Noma Noha akugue vs TBD LEGGI TUTTO

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    Sinner all’Atp Miami: tabellone e possibili avversari

    Jannik Sinner dà l’assalto al torneo di Miami, sfuggitogli lo scorso anno in finale. L’azzurro è nella parte bassa del tabellone e potrebbe prendersi la rivincita contro Danill Medvedev, che lo battè 12 mesi fa. Prima però ci sono altri ostacoli da superare. Qui il tabellone e i possibili avversari dell’azzurro nella corsa al titolo. Il Masters da mercoledì 20 marzo in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW
    L’ALBO D’ORO DI MIAMI – IL TABELLONE COMPLETO LEGGI TUTTO

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    Atp Miami, il tabellone: Sinner-Medvedev in semifinale? Berrettini-Murray al 1° turno

    Non c’è sosta per il grande tennis, che si sposta dal deserto della California alla Florida. Dopo Indian Wells, è la volta di Miami, secondo Masters 1000 della stagione, al via mercoledì 20 marzo e da seguire in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Sorteggiato il tabellone, con Jannik Sinner ‘promosso’ seconda testa di serie dopo il forfait di Novak Djokovic. Azzurro che comanda la parte bassa e che sfiderà al 2° turno (dopo il bye all’esordio) il vincente di Cachin-qualificato. Per il finalista dello scorso anno possibile incrocio in semifinale con Daniil Medvedev (che lo battè in finale nel 2023), mentre la rivincita con Carlos Alcaraz potrà avvenire solo in finale, domenica 31 marzo. Sono ben 7 gli azzurri già nel main-draw, in attesa delle qualificazioni. Il più atteso è ovviamente Matteo Berrettini, tornato in campo a Phoenix dopo quasi 7 mesi e capace di raggiungere la finale: il romano, con il ranking protetto, sfiderà l’ex n°1 del mondo Andy Murray.  LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner, sorpasso fallito ma per la vetta del ranking è solo questione di tempo: le quote sorridono a Jannik, può superare Alcaraz e Djokovic

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Con la sconfitta in semifinale a Indian Wells per mano di Alcaraz, Jannik Sinner ha fallito il primo tentativo di sorpasso in classifica. Se l’azzurro avesse vinto contro il collega spagnolo, sarebbe salito al secondo posto del ranking ATP, ma l’ascesa del campione altoatesino è solo rinviata per i bookmaker. A Miami, questa settimana, Jannik sarà seconda testa di serie vista l’assenza di Djokovic e potrà puntare a fare bottino pieno dopo la finale dello scorso anno. Secondo gli esperti il secondo gradino del podio non solo è a portata di mano, ma sarà preludio dell’arrivo alla prima posizione della classifica mondiale entro il 2024, possibilità che si gioca a 2,50.
    Per migliorarsi ancora, però, Sinner dovrà ripetere l’impresa che un paio di mesi fa gli ha consentito di conquistare a Melbourne il suo primo Slam. Roland Garros, Wimbledon e US Open saranno i palcoscenici in cui i confronti con Alcaraz e soprattutto Djokovic peseranno di più.
    La vittoria del numero uno d’Italia nell’open di Parigi è offerta a 5,50, dietro proprio ad Alcaraz, a 2,50 e Djokovic, a 3,25. Sull’erba di Wimbledon, dopo la semifinale del 2023, il titolo per Jannik è proposto a 4,50, ancora terza quota dietro ai soliti rivali, esattamente come a New York e nell’appuntamento forse più importante dell’anno: le Olimpiadi, ancora una volta sui campi del Roland Garros, dove il padrone di casa Rafa Nadal, però, non è quotato dai bookmaker. LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Feliciano Lopez confermato direttore della fase finale

    Feliciano Lopez

    Feliciano Lopez sarà nuovamente direttore della fase finale della Coppa Davis, dopo la sua prima esperienza dell’anno scorso a Malaga. L’annuncio arriva dall”ITF con una nota ufficiale. Il quattro volte campione da giocatore della Davis Cup sarà presente martedì prossimo, 19 marzo, a Londra per il sorteggio per la fase a gironi 2024.
    Lopez ha dichiarato: “Adoro questa competizione e l’opportunità di consolidare ciò che abbiamo ottenuto l’anno scorso è entusiasmante. È stato davvero speciale far parte di un evento ricco di passione, dei giocatori e dei capitani e anche della fantastica atmosfera creata dai tifosi a Malaga. So che possiamo rendere le finali di quest’anno ancora più grandi e migliori, e darò tutto affinché ciò accada”.
    Lopez da giocatore fu uno degli eroi della vittoria della Spagna in Argentina, quando nella finale del 2008 sconfisse Juan Martin Del Potro in singolare e la coppia Calleri – Nalbandian in doppio insieme a Fernando Verdasco, portando due punti decisivi alla conquista del trofeo per la sua squadra. Feliciano ha giocato 31 incontri per la Spagna tra il 2003 e il 2021, vincendo quattro edizioni (2008, 2009, 2011 e 2019).
    Oltre al suo ruolo di direttore del torneo delle finali di Coppa Davis, Lopez è anche direttore del torneo del Mutua Madrid Open dal 2019.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    La raccattapalle racconta: “Adoro Sinner, sotto l’ombrello abbiamo parlato di tennis”

    La popolarità di Jannik Sinner non si misura solo a suon di vittorie. Quelle sono importanti, certo (19 di fila, 16 consecutive nel 2024 con la ciliegina degli Australian Open), ma sono i piccoli gesti a rimanere nel cuore della gente. L’azzurro è stato protagonista del momento più dolce di Indian Wells proprio nella giornata più complicata e tesa, ovvero durante la semifinale contro Carlos Alcaraz, persa in tre set. Poco dopo il via, alla prima interruzione per pioggia, l’azzurro ha infatti chiesto alla raccattapalle di sedersi di fianco a lui e le ha tenuto l’ombrello per ripararla dalla pioggia. In un momento di grande tensione, Jannik ha chiacchierato del più e del meno con Caroline (questo il nome della ragazza), che quasi incredula, ha raccontato quanto accaduto al microfono di Sky Sport. 

    Caroline: “Abbiamo conversato di tennis e del mio lavoro di raccattapalle”

    “Ho avuto la grande fortuna di parlare con Jannik Sinner – ha spiegato al microfono di Dalila Setti, inviata a Indian Wells -. Stava piovendo e gli stavo tenendo l’ombrello, lui mi ha chiesto di sedermi a fianco a lui e mi ha tenuto l’ombrello. Abbiamo iniziato una conversazione, mi ha chiesto da quanti anni giocassi a tennis, le partite che avevo giocato. Poi mi ha chiesto del lavoro di ball kid, come funziona e quali posizioni bisogna tenere in campo. Adoro Sinner, è uno dei miei giocatori preferiti e sono davvero contenta di averci potuto parlare”.  LEGGI TUTTO

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    Bentornato, Matteo

    Matteo Berrettini (foto di Gabriele Seghizzi)

    Il rientro da favola con vittoria finale non c’è stato, ma poco importa. Matteo Berrettini c’è. È lì in campo a Phoenix, a rincorrere ogni palla, andando oltre la fatica di un torneo molto duro, complicato anche dal doppio turno per la maledetta pioggia. Questo è quel che importa, la presenza e la consistenza morale di un Berrettini mai domo, umile e grintoso. Questa è la vittoria più importante dopo vagonate di fiele accumulate in mesi brutti, bruttissimi, passati tra dubbi e fatica per l’ennesimo rientro dall’ennesimo infortunio.
    Certo, alzare la coppa del Challenger dell’Arizona sarebbe stata l’apoteosi, inclusi un bel carico di punti nel ranking che in questo momento farebbero estremamente comodo. Del resto il nostro Matteo ci ha abituato fin troppo bene, da vera araba fenice pronta a spiccare il volo maestosa dalle sue stesse ceneri. Vedendolo sprintare e colpire la palla in settimana come non ripensare al suo rientro magico sull’erba di Stoccarda di un paio d’anni fa, dove tornò dopo qualche mese di stop e BOOM, stritolò ogni avversario andando clamorosamente a vincere quell’ATP 250, e bissando poi la settimana seguente anche nel fascinoso club della regina. Stavolta no, il finale da film hollywoodiano non c’è stato, ma pazienza. E c’è stata pure un pizzico di mala sorte in finale, perché se quel nastro beffardo sulla palla break del 5 pari del secondo non si fosse messo di traverso, magari Berrettini avrebbe trascinato la partita al terzo set, e chissà…
    Non è questo il momento di andare in profondità nell’analizzare il tennis mostrato da Berrettini nella settimana. Non giocava da fine agosto 2023, era scontato che molte cose non funzionassero come nei giorni migliori. È presto anche per apprezzare novità e correttivi introdotti in questo periodo off, trascorso tra molta palestra e campo di allenamento. Lui stesso in passato ha raccontato di aver sfruttato le troppe pause dovute ai suoi mille infortuni in modo attivo e intelligente, affinando nuove soluzioni e colpi che, con il ritmo incessante dei tornei, non sarebbe riuscito a provare e poi portare in partita. Abbiamo ancora negli occhi quel clamoroso passantino di rovescio a una mano di contro balzo grazie a cui ha annullato una palla break a Borges… Beh, sarà difficile che quella possa essere una novità… È stata l’adrenalina del momento a fargli giocare un colpo estemporaneo, bizzarro per i suoi canoni e bellissimo, una sorpresa per l’avversario e tutti noi. Nella settimana di Phoenix è piaciuto il back di rovescio, già bello profondo e consistente, eccellente soluzione per riguadagnare campo quando è sbattuto a sinistra; meno la continuità del servizio (ma ottime le seconde cariche di spin) e la spinta col diritto. Proprio la sua bordata a tutta col diritto sembra la fase tecnica in cui è più indietro, rare le accelerazioni che hanno tramortito i rivali, come ai bei tempi. Arriveranno.
    Arriveranno sì, ne siamo certi, se la salute atletica lo sosterrà, forse già a Miami insieme a qualche altra novità da osservare. Berrettini ha perso la finale del Challenger dell’Arizona ma ha vinto su tutta la linea per l’attitudine, la grinta, l’applicazione. Non ha mollato una palla. Ha sputato sangue in campo per reggere e restare aggrappato al punto in ogni partita. C’è riuscito a tratti, ha commesso molti errori e a livello di fluidità di movimento ancora siamo lontani dal top. La vera vittoria è rivederlo sprintare, colpire la palla con potenza e quindi rivolgersi al suo angolo o verso il cielo dopo aver strappato un punto di lotta con quello sguardo infuocato che ha fatto sognare tutti, dal Challenger di Barletta sino al Centre Court di Wimbledon, dove osano le aquile.
    Matteo è tornato dopo oltre sei mesi di assenza con il fuoco dentro e una voglia di rivalsa fortissima. Ha voglia di riprendersi tutto, per l’ennesima volta. Possiamo criticarlo per mille cose, ma è incredibile la forza che dimostra nel tornare dopo l’ennesimo infortunio. È incredibile come il mondo continui a scivolargli via sotto i colpi bassi della malasorte e lui riesca ad incassare e rialzarsi, senza perdere motivazione e non crollare sotto il peso di una sfiducia che a tutti noi farebbe dire “ma chi me lo fa fare…”. Lui no, è diverso. Ce l’ha dimostrato ancora, e lo ringrazio per il suo esempio di sport e di vita.
    La vita a volte ci propone difficoltà. Si aprono fasi difficili, dobbiamo essere bravi a resistere e trovare le soluzioni per superarle, chiudendo un cerchio. Lo scorso anno Berrettini proprio a Phoenix in una bruttissima partita contro Shevchenko urlò “Sono inguardabile, toglietemi dal campo”, disgustato. Ieri notte Matteo è uscito dal campo con il modesto trofeo del finalista, ma può essere assai soddisfatto di se stesso. L’augurio è che quel cerchio negativo si sia chiuso, per sempre. Bentornato Matteo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO