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    Debora Gonzalez è il simbolo dell’ambiziosa Matelica

    A pochi giorni dalla settima giornata di campionato, la Halley Thunder Matelica continua a sognare in grande, forte delle quattro vittorie consecutive che stanno permettendo loro di occupare la quarta posizione in classifica con una gara da recuperare. Nell’ultimo turno infatti non si è disputato lo scontro al vertice contro la W.APU Delser Crich Udine – rimandato al 6 dicembre – ma il record di quattro vittorie e una sola sconfitta mostra come la compagine marchigiana sia ben più di semplice comparsa. Non solo l’attacco più prolifico della Serie A2 (dopo cinque partite) con 76.2 punti a partita, ma è anche la squadra che cattura più rimbalzi con 45.0 di media e anche quella che fa registrare la valutazione complessiva più alta con 88.8; tuttavia questi sono solo numeri grezzi rispetto a quanto di buono coach Domenico Sorgentone e le sue ragazze hanno fatto vedere in questi primi quaranta giorni. La Halley Thunder ha ambizioni differenti rispetto alle due passate stagioni, sviluppate attraverso un processo graduale in cui la fretta non è certamente alla base delle idee del Presidente Euro Gatti e ha un minimo comune denominatore che risponde al nome di Débora Gonzàlez. La playmaker italo/argentina – originaria di Lomas de Zamora, ma di formazione cestistica italiana – sta consolidando il suo status di giocatrice simbolo di Matelica: miglior realizzatrice della serie cadetta con 22.4 punti a partita,  seconda per assist distribuiti con 5.2, terza per recuperi con 3.2 e al primo posto per valutazione media con 25.2, un’autentica trascinatrice. È proprio la classe 1990 a raccontarci le sue impressioni riguardo l’inizio di stagione, lasciandoci inoltre qualche aneddoto su ciò che ha reso “Pepo” questo tipo di giocatrice.
    Miglior realizzatrice del campionato di Serie A2 e la Halley Thunder Matelica in striscia positiva da quattro partite. Che tipo di aria si respira e quali sensazioni hai in questo momento?Siamo cresciute molto di settimana in settimana, soprattutto dopo la sconfitta contro una squadra forte e attrezzata come la Ecodem Alpo; successivamente abbiamo tirato su la testa, consapevoli dei nostri mezzi a disposizione e abbiamo ottenuto quattro vittorie consecutive. Se sono la miglior realizzatrice del campionato il merito va alle mie compagne che fanno davvero tanto in campo e si fidano di me, perciò io non potrei essere più felice del gruppo e dei risultati che stiamo ottenendo.
    Oltre ad essere una scorer di alto livello primeggi anche in altre statistiche come assist, palle rubate, valutazione e sei costantemente presente a rimbalzo. Possiamo dire quindi che Débora Gonzàlez è molto più di una giocatrice che “sa fare canestro”?Certamente, ma penso principalmente sia grazie all’esperienza acquisita in tutti questi anni: in A2 ci sono tantissime giocatrici giovani e a volte mi basta leggere uno sguardo per sapere dove andrà la palla così da essere sempre un secondo avanti a loro; per quanto riguarda i passaggi decisivi alle compagne, anche qui la carta dell’esperienza gioca un fattore importante, oltre però all’intesa formidabile che abbiamo tutte insieme.
    Il presidente è entusiasta dell’ambiente e della squadra, così come dei risultati ottenuti perciò le ambizioni si fanno sempre più grandi col tempo che passa. Voi come gruppo quali tipo di obiettivi a breve e lungo termine vi siete prefissati?Quando sono arrivata qui, la società disputava il campionato di Serie B e l’obiettivo era vincere qualche partita. Anno dopo anno il roster si è attrezzato sempre meglio fino alla conquista della promozione in Serie A2; poi abbiamo iniziato a mettere l’asticella sempre più in alto passando dalla salvezza ai play-off e così ogni stagione ce ne poniamo uno diverso. Ovviamente tutte vogliono arrivare alla Coppa Italia o alla promozione in A1, noi lasciamo che sia il tempo a parlare e le nostre capacità, poiché vedremo davvero di che pasta siamo fatte. Secondo me possiamo arrivare davvero in alto, ma siamo solamente agli inizi e anche altre rivali con obiettivi simili stanno capendo come compattarsi per puntare successivamente a qualcosa di più importante.
    Dopo tutti questi anni ormai la città di Matelica ti ha reso il suo simbolo, ma vista la tua esperienza in A1 e in generale nella pallacanestro, quale è stato l’impatto che hai avuto con la città appena sei arrivata?Quando sono arrivata qui sono rimasta colpita a livello emotivo. Io avevo appena terminato l’esperienza con Napoli che era fallita, poi sono andata all’Athena Roma e il destino è stato il medesimo, perciò ne venivo da esperienze deludenti a causa di chi non ha vero interesse verso la pallacanestro e verso le giocatrici. Ero abbattuta e non volevo più saperne di giocare, ma qualche tempo dopo è arrivata l’Halley Thunder Matelica che ha riacceso la mia passione per questo sport. Posso dire quasi di essere cresciuta insieme a questo progetto e a questo sogno, ci ha coinvolto entrambi emotivamente e piano piano anche la gente della città ha cominciato a crederci venendo al palazzetto per tifarci e sognare insieme a noi. 
    Sapendo quanto voi sudamericani siate legati alla vostra città e alle vostre usanze, quanto ti manca l’Argentina e indossare la maglia albiceleste?Certamente! Casa è casa e c’è la mia famiglia, però anche qui in Italia le mie abitudini non le perdo. Il mate [the tipico dell’Argentina, ndr] mi “segue” sempre, per me è come una religione: al mattino si beve mate, al pomeriggio si beve mate, in compagnia si beve mate; per noi significa unione, è qualcosa da condividere in qualsiasi momento così come qui si usa andare a prendere un caffè tutti insieme. Allo stesso modo posso dire che indossare la maglia della nazionale è sempre stato tutto per me: a volte la gente fatica a credermi quando glielo racconto, ma quando qui tutti erano in vacanza io andavo in Argentina per allenarmi e giocare i tornei con la nazionale; inoltre non avevo nemmeno il tempo di stare un po’ con la mia famiglia perché ricominciava la stagione e dovevo tornare in Italia. Questo per dire che indossare quei colori rappresenta tutto per me, sentire l’inno nazionale, partecipare alle varie competizioni, perciò tornare in Argentina senza fare le vacanze non è mai stato un peso, anzi semmai un onore. Ho anche un tatuaggio che rappresenta il mio paese, perché volevo qualcosa riguardante le mie origini che rimanesse sempre con me in maniera indelebile. Sono ovviamente legata anche all’Italia e tifo per le ragazze quando giocano in nazionale, però non fatemi scegliere quale delle due preferisco perché non posso rispondere [ride, ndr].
    C’è una giocatrice con cui hai sempre sognato di misurarti o a cui ti sei ispirata nella tua carriera?Per mia fortuna ho avuto l’opportunità di giocare contro la mia giocatrice preferita che è Diana Taurasi. Lei ha origini argentine e io ho potuto regalarle personalmente – in quanto capitano – una maglia della nostra nazionale con stampate sopra il suo cognome e il suo numero. Giocarci contro è stato davvero un privilegio, ma non solo: mi ha anche fatto un fallaccio dopo pochi minuti che eravamo in campo ed è venuta subito a chiedermi scusa per l’accaduto. Qui in Italia invece ho avuto la possibilità di giocare contro e in squadra insieme a Chicca Macchi che reputo la giocatrice italiana più forte della storia, senza nulla togliere a talenti attuali come Matilde [Villa, ndr] o Cecilia [Zandalasini, ndr] per esempio che fanno a gara per chi prenderà il suo testimone, però Chicca la reputo su un altro livello. Posso dire di aver giocato contro l’élite della pallacanestro femminile, perciò alzo le mani e mi reputo davvero fortunata per quanto raggiunto nella mia carriera. LEGGI TUTTO

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    Debora Gonzalez è il simbolo dell’ambiziosa Matelica

    A pochi giorni dalla settima giornata di campionato, la Halley Thunder Matelica continua a sognare in grande, forte delle quattro vittorie consecutive che stanno permettendo loro di occupare la quarta posizione in classifica con una gara da recuperare. Nell’ultimo turno infatti non si è disputato lo scontro al vertice contro la W.APU Delser Crich Udine – rimandato al 6 dicembre – ma il record di quattro vittorie e una sola sconfitta mostra come la compagine marchigiana sia ben più di semplice comparsa. Non solo l’attacco più prolifico della Serie A2 (dopo cinque partite) con 76.2 punti a partita, ma è anche la squadra che cattura più rimbalzi con 45.0 di media e anche quella che fa registrare la valutazione complessiva più alta con 88.8; tuttavia questi sono solo numeri grezzi rispetto a quanto di buono coach Domenico Sorgentone e le sue ragazze hanno fatto vedere in questi primi quaranta giorni. La Halley Thunder ha ambizioni differenti rispetto alle due passate stagioni, sviluppate attraverso un processo graduale in cui la fretta non è certamente alla base delle idee del Presidente Euro Gatti e ha un minimo comune denominatore che risponde al nome di Débora Gonzàlez. La playmaker italo/argentina – originaria di Lomas de Zamora, ma di formazione cestistica italiana – sta consolidando il suo status di giocatrice simbolo di Matelica: miglior realizzatrice della serie cadetta con 22.4 punti a partita,  seconda per assist distribuiti con 5.2, terza per recuperi con 3.2 e al primo posto per valutazione media con 25.2, un’autentica trascinatrice. È proprio la classe 1990 a raccontarci le sue impressioni riguardo l’inizio di stagione, lasciandoci inoltre qualche aneddoto su ciò che ha reso “Pepo” questo tipo di giocatrice.
    Miglior realizzatrice del campionato di Serie A2 e la Halley Thunder Matelica in striscia positiva da quattro partite. Che tipo di aria si respira e quali sensazioni hai in questo momento?Siamo cresciute molto di settimana in settimana, soprattutto dopo la sconfitta contro una squadra forte e attrezzata come la Ecodem Alpo; successivamente abbiamo tirato su la testa, consapevoli dei nostri mezzi a disposizione e abbiamo ottenuto quattro vittorie consecutive. Se sono la miglior realizzatrice del campionato il merito va alle mie compagne che fanno davvero tanto in campo e si fidano di me, perciò io non potrei essere più felice del gruppo e dei risultati che stiamo ottenendo.
    Oltre ad essere una scorer di alto livello primeggi anche in altre statistiche come assist, palle rubate, valutazione e sei costantemente presente a rimbalzo. Possiamo dire quindi che Débora Gonzàlez è molto più di una giocatrice che “sa fare canestro”?Certamente, ma penso principalmente sia grazie all’esperienza acquisita in tutti questi anni: in A2 ci sono tantissime giocatrici giovani e a volte mi basta leggere uno sguardo per sapere dove andrà la palla così da essere sempre un secondo avanti a loro; per quanto riguarda i passaggi decisivi alle compagne, anche qui la carta dell’esperienza gioca un fattore importante, oltre però all’intesa formidabile che abbiamo tutte insieme.
    Il presidente è entusiasta dell’ambiente e della squadra, così come dei risultati ottenuti perciò le ambizioni si fanno sempre più grandi col tempo che passa. Voi come gruppo quali tipo di obiettivi a breve e lungo termine vi siete prefissati?Quando sono arrivata qui, la società disputava il campionato di Serie B e l’obiettivo era vincere qualche partita. Anno dopo anno il roster si è attrezzato sempre meglio fino alla conquista della promozione in Serie A2; poi abbiamo iniziato a mettere l’asticella sempre più in alto passando dalla salvezza ai play-off e così ogni stagione ce ne poniamo uno diverso. Ovviamente tutte vogliono arrivare alla Coppa Italia o alla promozione in A1, noi lasciamo che sia il tempo a parlare e le nostre capacità, poiché vedremo davvero di che pasta siamo fatte. Secondo me possiamo arrivare davvero in alto, ma siamo solamente agli inizi e anche altre rivali con obiettivi simili stanno capendo come compattarsi per puntare successivamente a qualcosa di più importante.
    Dopo tutti questi anni ormai la città di Matelica ti ha reso il suo simbolo, ma vista la tua esperienza in A1 e in generale nella pallacanestro, quale è stato l’impatto che hai avuto con la città appena sei arrivata?Quando sono arrivata qui sono rimasta colpita a livello emotivo. Io avevo appena terminato l’esperienza con Napoli che era fallita, poi sono andata all’Athena Roma e il destino è stato il medesimo, perciò ne venivo da esperienze deludenti a causa di chi non ha vero interesse verso la pallacanestro e verso le giocatrici. Ero abbattuta e non volevo più saperne di giocare, ma qualche tempo dopo è arrivata l’Halley Thunder Matelica che ha riacceso la mia passione per questo sport. Posso dire quasi di essere cresciuta insieme a questo progetto e a questo sogno, ci ha coinvolto entrambi emotivamente e piano piano anche la gente della città ha cominciato a crederci venendo al palazzetto per tifarci e sognare insieme a noi. 
    Sapendo quanto voi sudamericani siate legati alla vostra città e alle vostre usanze, quanto ti manca l’Argentina e indossare la maglia albiceleste?Certamente! Casa è casa e c’è la mia famiglia, però anche qui in Italia le mie abitudini non le perdo. Il mate [the tipico dell’Argentina, ndr] mi “segue” sempre, per me è come una religione: al mattino si beve mate, al pomeriggio si beve mate, in compagnia si beve mate; per noi significa unione, è qualcosa da condividere in qualsiasi momento così come qui si usa andare a prendere un caffè tutti insieme. Allo stesso modo posso dire che indossare la maglia della nazionale è sempre stato tutto per me: a volte la gente fatica a credermi quando glielo racconto, ma quando qui tutti erano in vacanza io andavo in Argentina per allenarmi e giocare i tornei con la nazionale; inoltre non avevo nemmeno il tempo di stare un po’ con la mia famiglia perché ricominciava la stagione e dovevo tornare in Italia. Questo per dire che indossare quei colori rappresenta tutto per me, sentire l’inno nazionale, partecipare alle varie competizioni, perciò tornare in Argentina senza fare le vacanze non è mai stato un peso, anzi semmai un onore. Ho anche un tatuaggio che rappresenta il mio paese, perché volevo qualcosa riguardante le mie origini che rimanesse sempre con me in maniera indelebile. Sono ovviamente legata anche all’Italia e tifo per le ragazze quando giocano in nazionale, però non fatemi scegliere quale delle due preferisco perché non posso rispondere [ride, ndr].
    C’è una giocatrice con cui hai sempre sognato di misurarti o a cui ti sei ispirata nella tua carriera?Per mia fortuna ho avuto l’opportunità di giocare contro la mia giocatrice preferita che è Diana Taurasi. Lei ha origini argentine e io ho potuto regalarle personalmente – in quanto capitano – una maglia della nostra nazionale con stampate sopra il suo cognome e il suo numero. Giocarci contro è stato davvero un privilegio, ma non solo: mi ha anche fatto un fallaccio dopo pochi minuti che eravamo in campo ed è venuta subito a chiedermi scusa per l’accaduto. Qui in Italia invece ho avuto la possibilità di giocare contro e in squadra insieme a Chicca Macchi che reputo la giocatrice italiana più forte della storia, senza nulla togliere a talenti attuali come Matilde [Villa, ndr] o Cecilia [Zandalasini, ndr] per esempio che fanno a gara per chi prenderà il suo testimone, però Chicca la reputo su un altro livello. Posso dire di aver giocato contro l’élite della pallacanestro femminile, perciò alzo le mani e mi reputo davvero fortunata per quanto raggiunto nella mia carriera. LEGGI TUTTO

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    Campobasso contro Ragusa è supersfida in diretta su Rai Sport

    La Serie A1 torna nuovamente in Rai, grazie al grande lavoro della Federazione Italiana Pallacanestro e Lega Basket Femminile, un accordo di grande importanza per l’intero movimento. Ad aprire le danze il match della quarta giornata di Techfind Serie A1 tra Magnolia Campobasso e Passalacqua Ragusa, domenica 22 ottobre alle 20 su Rai Sport HD, canale 58: una sfida interessante, un derby tra due realtà di riferimento del basket femminile nel meridione.LE DUE PROTAGONISTERagusa è in Serie A1 dal 2013, ha raggiunto una storica finale scudetto nel suo primo anno in Serie A e ha vinto due Coppe Italia. Oltre a ciò, ha cresciuto talenti cestistici di altissimo livello, come quello di Awak Kuier, oggi alla Reyer Venezia e seconda scelta al draft WNBA 2021. Grazie al sostegno dello storico sponsor Passalacqua, la Virtus Eirene è stata per anni la principale rivale di Schio, e ha saputo riempire il PalaMinardi di persone di ogni età, creando una vera e propria cultura cestistica in città.Discorso simile anche per la Magnolia Campobasso: il progetto, nato nel 2017 grazie al sostegno dello storico brand di pasta “La Molisana”, si proponeva di dare al Molise una realtà cestistica di vertice e i risultati sono stati ampiamente raggiunti. A testimoniarlo, l’organizzazione della Final Eight di Coppa Italia 2023, e la costante presenza ai vertici del campionato della squadra molisana.IN QUESTA STAGIONEPer la Magnolia, questa è la prima annata senza Robyn Parks, con tante giocatrici chiamate perciò a dare il proprio contributo: Kunaiyi-Akpanah è in grado di andare in doppia doppia ogni sera, e accanto a lei Mistinova e Dedic stanno facendo vedere delle buone cose. L’inizio di stagione è stato molto buono, con una difesa di altissimo livello, marchio di fabbrica di coach Sabatelli, e con una sola sconfitta arrivata contro Schio.Ragusa ha iniziato la stagione mettendo in difficoltà la Virtus Bologna, ma nel match contro il Geas non ha saputo confermare quanto di buono aveva fatto vedere. La squadra è ancora a zero punti, ma può risalire grazie ai nomi importanti che annovera: la coppia Spreafico-Milazzo vede due delle migliori play-guardie italiane in circolazione, accanto alle ottime lunghe Juskaite e Chidom.L’EXChi ha conosciuto entrambe le realtà è Martina Kacerik, attualmente a Campobasso, ma pronta ad affrontare la sua ex squadra.Che effetto ti fa giocare contro Ragusa?Fa sempre un po’ strano, anche se la squadra è cambiata molto e molte mie compagne non giocano più lì. L’anno scorso mi ha fatto molto effetto, ma comunque mi dà anche molta carica e mi incentiva a fare bene.Qual è il ricordo più bello che hai degli anni in Sicilia?Il primo anno. Arrivavo da alcuni anni difficili, ma a Ragusa ho sentito subito il calore del pubblico, oltre che la fiducia dell’allenatore e delle compagne. Ho giocato solo sei partite perché poi mi sono infortunata, però ho costruito tanta fiducia in me stessa che poi mi sono portata dietro.Parlando di Campobasso, come sta andando questo inizio di stagione?Bene, abbiamo fatto una bella preparazione, con tanta attenzione sul gioco in transizione, per provare a prendere più tiri. Nelle prime due partite abbiamo giocato bene, nell’ultima con Schio ci è mancata un po’ di cattiveria, però recuperare da -22 non era scontato e da quello dobbiamo ripartire.Che ruolo senti di avere tu in questa squadra rivoluzionata?Mi piace essere quello che serve, anche perché posso giocare in più ruoli. Mi piace molto anche essere quella che tira su gli animi, senza lasciarmi trasportare dalle emozioni negative come prima ero più propensa a fare.Sei cresciuta in un settore giovanile del nord, ma stai trovando la tua dimensione al sud, come è stata questa transizione?Arrivare in contesti come Ragusa e Campobasso è stato molto bello per me, perché mi sono ritrovata in due realtà in cui il basket è molto importante. I palazzetti sono sempre pieni la domenica e questo ci aiuta. Forse è questo quello che al sud si sente di più: il calore del pubblico e il fatto che ci sia sempre anche nelle sconfitte.Che effetto fa sapere di essere la prima partita in RAI dopo tanti anni per il basket femminile?Una bella sensazione, un punto di partenza su cui si dovrà spingere perché ci meritiamo il giusto palcoscenico. È una cosa che è stata voluta fortemente, speriamo di vederla accadere sempre più spesso.La quarta giornata sarà disponibile su LBF TV. Si inizia sabato alle 19 con Sassari-Schio. Domenica alle 15 Bologna-Faenza, poi quattro partite alle 18: Roma-Battipaglia, Geas-San Martino, Venezia Milano. LEGGI TUTTO

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    Techfind Serie A1, un weekend ricco di emozioni

    O.ME.P.S. Battipaglia – Virtus Segafredo Bologna 47 – 76 (8-17, 16-34, 37-60, 47-76)O.ME.P.S. BATTIPAGLIA: Pragliola 5 (1/1, 1/1), Lombardi, Seka* 1 (0/4 da 2), Potolicchio 5 (1/6, 0/4), Mini, Chiapperino, Mbandu* 6 (1/2, 1/2), Chiovato 3 (1/2 da 2), Monteiro* 4 (2/5, 0/1), Milani NE, Johnson* 2 (1/7 da 2), Ferrari Calabro* 21 (3/4, 5/10)Allenatore: Maslarinos V.Tiri da 2: 10/31 – Tiri da 3: 7/18 – Tiri Liberi: 6/15 – Rimbalzi: 34 7+27 (Mbandu 8) – Assist: 11 (Ferrari Calabro 4) – Palle Recuperate: 8 (Seka 4) – Palle Perse: 28 (Mbandu 8) – Cinque Falli: SekaVIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: Del Pero 4 (2/3, 0/1), Pasa* 7 (2/4, 1/1), Peters* 8 (4/8, 0/1), Cox NE, Rupert 13 (2/5, 1/4), Barberis 4 (1/4, 0/3), Dojkic* 13 (2/2, 3/6), Andre’* 15 (7/11 da 2), Zandalasini* 6 (1/4, 0/1), Orsili, Consolini 6 (3/3, 0/1)Allenatore: Vincent P.Tiri da 2: 24/46 – Tiri da 3: 5/19 – Tiri Liberi: 13/16 – Rimbalzi: 37 9+28 (Peters 9) – Assist: 11 (Rupert 4) – Palle Recuperate: 14 (Rupert 4) – Palle Perse: 15 (Del Pero 2)Arbitri: Miniati G., Giunta A., Del Gaudio A.RMB Brixia Basket – Umana Reyer Venezia 49 – 87 (13-17, 24-47, 32-77, 49-87)RMB BRIXIA BASKET: Bordiga 2 (1/2 da 2), Landi 2 (1/4 da 2), Zanardi* 2 (1/2, 0/3), Tomasoni 2 (1/3, 0/1), Pinardi 1 (0/1 da 3), Louka* 9 (4/7, 0/1), Scalvini 2 (1/1, 0/1), Rainis, Boothe 6 (3/8 da 2), Garrick* 15 (3/9, 3/5), Skoric* 4 (1/3 da 2), Tassinari* 4 (2/7 da 2)Allenatore: Cesaro S.Tiri da 2: 18/47 – Tiri da 3: 3/14 – Tiri Liberi: 4/10 – Rimbalzi: 35 13+22 (Boothe 8) – Assist: 13 (Landi 4) – Palle Recuperate: 6 (Landi 2) – Palle Perse: 23 (Garrick 6)UMANA REYER VENEZIA: Logoh, Berkani* 3 (0/2, 0/2), Gorini 1 (0/2 da 3), Villa M.* 7 (3/5, 0/1), Nicolodi* 6 (2/6 da 2), Pan 10 (2/2, 2/5), Meldere 5 (2/3 da 2), Makurat Anna* 22 (3/6, 4/5), Cubaj* 12 (4/6 da 2), Fassina 5 (0/1, 1/1), Kuier 16 (6/7, 1/3)Allenatore: Mazzon A.Tiri da 2: 22/39 – Tiri da 3: 8/23 – Tiri Liberi: 19/22 – Rimbalzi: 40 10+30 (Nicolodi 7) – Assist: 17 (Berkani 8) – Palle Recuperate: 10 (Villa 3) – Palle Perse: 15 (Gorini 4)Arbitri: Perocco A., Corrias C., Servillo F.Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Oxygen Roma Basket 91 – 87 (24-21, 46-36, 63-58, 77-77, 91-87) d.t.s.DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Raca* 18 (3/10, 0/1), Carangelo* 21 (1/4, 4/8), Carta NE, Toffolo 2 (1/3, 0/1), Crudo 2 (1/1, 0/1), Kaczmarczyk* 16 (5/14, 2/2), Hollingshed* 6 (1/2, 1/2), Joens* 19 (2/7, 2/4), Spiga NE, Zoncu NE, Silanos NE, Togliani 7 (2/2, 0/2)Allenatore: Restivo A.Tiri da 2: 16/43 – Tiri da 3: 9/21 – Tiri Liberi: 32/40 – Rimbalzi: 47 14+33 (Kaczmarczyk 11) – Assist: 24 (Carangelo 7) – Palle Recuperate: 6 (Carangelo 3) – Palle Perse: 17 (Raca 4) – Cinque Falli: HollingshedOXYGEN ROMA BASKET: Romeo* 11 (3/6, 1/4), Dongue* 19 (5/6, 0/2), Cupido 7 (1/3, 0/1), Natali 6 (1/4, 1/4), Bongiorno NE, Scarsi NE, Czukor* 9 (0/3, 3/7), Sventoraite* 6 (3/4 da 2), Gilli 6 (3/4, 0/2), Kalu* 23 (8/15, 1/2)Allenatore: Di Meglio V.Tiri da 2: 24/45 – Tiri da 3: 6/22 – Tiri Liberi: 21/26 – Rimbalzi: 30 4+26 (Dongue 5) – Assist: 17 (Romeo 7) – Palle Recuperate: 11 (Kalu 4) – Palle Perse: 12 (Dongue 4) – Cinque Falli: Romeo, CzukorArbitri: Tirozzi A., Maschietto C., Forni M.Passalacqua Ragusa – Allianz Geas Sesto San Giovanni 69 – 73 (17-25, 30-41, 51-63, 69-73)PASSALACQUA RAGUSA: Thomas* 3 (0/4, 1/3), Spreafico* 2 (1/3, 0/6), Di Fine NE, Milazzo* 12 (3/5, 2/5), Salice NE, Pastrello 3 (1/3 da 2), Juskaite* 24 (6/9, 2/5), Miccoli 5 (1/1, 1/5), Chidom* 20 (10/13, 0/1), Nikolic NEAllenatore: Lardo L.Tiri da 2: 22/38 – Tiri da 3: 6/25 – Tiri Liberi: 7/9 – Rimbalzi: 30 10+20 (Pastrello 6) – Assist: 11 (Milazzo 4) – Palle Recuperate: 7 (Juskaite 4) – Palle Perse: 10 (Thomas 3) – Cinque Falli: MiccoliALLIANZ GEAS SESTO SAN GIOVANNI: Moore* 22 (8/11 da 2), Conti* 3 (1/4 da 3), Arturi, Bestagno 5 (1/1, 1/2), Tava, Trucco* 6 (1/2, 1/5), Panzera* 18 (3/6, 4/6), Ramon NE, De Lise NE, Gwathmey* 19 (8/13, 1/4)Allenatore: Zanotti C.Tiri da 2: 21/33 – Tiri da 3: 8/21 – Tiri Liberi: 7/13 – Rimbalzi: 33 7+26 (Moore 7) – Assist: 18 (Gwathmey 4) – Palle Recuperate: 8 (Panzera 2) – Palle Perse: 16 (Panzera 4)Arbitri: Bartoli E., Chersicla A., Castellaneta A.Repower Sanga Milano – E-Work Faenza 67 – 74 (13-16, 31-40, 46-58, 67-74)REPOWER SANGA MILANO: Toffali 6 (3/6 da 2), Pellington* 14 (5/11, 0/1), Di Domenico NE, Guarneri 9 (4/8 da 2), Beretta, Penz* 11 (4/8, 1/5), Diallo Dieng* 5 (1/7 da 2), Bonomi, Yurkevichus NE, Tulonen* 14 (5/10, 1/3), Madonna* 8 (0/1, 2/7), Finessi NEAllenatore: Pinotti U.Tiri da 2: 22/51 – Tiri da 3: 4/16 – Tiri Liberi: 11/16 – Rimbalzi: 28 7+21 (Tulonen 5) – Assist: 20 (Penz 4) – Palle Recuperate: 12 (Toffali 4) – Palle Perse: 8 (Diallo Dieng 2)E-WORK FAENZA: Franceschelli 9 (3/3, 1/4), Edokpaigbe NE, Cvijanovic* 17 (6/8, 1/2), Tagliamento* 11 (2/7, 2/10), Peresson* 3 (0/2, 1/4), Spinelli 2 (1/1, 0/1), Grande NE, Dixon* 23 (8/8 da 2), Booker 2 (1/1, 0/1), Brossmann* 7 (3/4, 0/1)Allenatore: Seletti P.Tiri da 2: 24/34 – Tiri da 3: 5/23 – Tiri Liberi: 11/17 – Rimbalzi: 44 9+35 (Dixon 14) – Assist: 25 (Peresson 9) – Palle Recuperate: 4 (Tagliamento 1) – Palle Perse: 21 (Peresson 6)Arbitri: Ursi S., Marzulli M., Frosolini I.Famila Wuber Schio – La Molisana Magnolia Campobasso 70 – 58 (25-11, 41-28, 55-50, 70-58)FAMILA WUBER SCHIO: Juhasz 13 (5/8, 1/1), Bestagno* 6 (2/4, 0/1), Sottana 4 (0/1, 1/4), Verona* 12 (2/2, 2/6), Guirantes* 12 (2/4, 2/3), Crippa, Chagas, Parks* 2 (1/3, 0/4), Keys 12 (4/7, 0/1), Penna 5 (1/5 da 2), Reisingerova* 4 (1/3, 0/1)Allenatore: Dikaioulakos G.Tiri da 2: 18/37 – Tiri da 3: 6/23 – Tiri Liberi: 16/19 – Rimbalzi: 37 12+25 (Keys 9) – Assist: 17 (Sottana 8) – Palle Recuperate: 7 (Keys 2) – Palle Perse: 14 (Guirantes 3) – Cinque Falli: ReisingerovaLA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO: Rizzo NE, Kunaiyi-Akpanah* 13 (4/6 da 2), Narviciute, Kacerik*, Trimboli 4 (2/5, 0/2), Giacchetti, Quinonez Mina 8 (3/6, 0/1), Dedic* 13 (6/9, 0/3), Srot, Morrison*, Mistinova* 20 (4/9, 3/7)Allenatore: Sabatelli D.Tiri da 2: 19/39 – Tiri da 3: 3/15 – Tiri Liberi: 11/16 – Rimbalzi: 32 7+25 (Kunaiyi-Akpanah 10) – Assist: 11 (Trimboli 3) – Palle Recuperate: 6 (Kunaiyi-Akpanah 1) – Palle Perse: 16 (Mistinova 4) – Cinque Falli: Kunaiyi-AkpanahArbitri: Almerigogna M., Terranova F., Lanciotti V. CLASSIFICA MARCATRICI:Tulonen H. (Repower Sanga Milano) 50 (16,7)Makurat A. (Umana Reyer Venezia) 48 (16)Pellington S. (Repower Sanga Milano) 48 (16)Mistinova M. (La Molisana Magnolia Campobasso) 47 (15,7)Ferrari Calabro P. (O.ME.P.S. Battipaglia) 47 (15,7)Dedic N. (La Molisana Magnolia Campobasso) 46 (15,3)Cvijanovic T. (E-Work Faenza) 46 (15,3)Kunaiyi-Akpanah P. (La Molisana Magnolia Campobasso) 44 (14,7)Moore T. (Allianz Geas Sesto San Giovanni) 44 (14,7)Garrick M. (RMB Brixia Basket) 44 (14,7)Joens A. (Dinamo Banco di Sardegna Sassari) 44 (14,7)Guirantes A. (Famila Wuber Schio) 44 (14,7)Rupert I. (Virtus Segafredo Bologna) 40 (13,3)Tagliamento M. (E-Work Faenza) 40 (13,3)Kostowicz S. (Alama San Martino di Lupari) 39 (19,5)Dixon L. (E-Work Faenza) 39 (13)Gwathmey J. (Allianz Geas Sesto San Giovanni) 39 (13)Hollingshed M. (Dinamo Banco di Sardegna Sassari) 38 (12,7)Kalu E. (Oxygen Roma Basket) 37 (18,5)Fassina M. (Umana Reyer Venezia) 37 (12,3)  LEGGI TUTTO

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    Techfind Serie A1, è in arrivo la terza giornata

    La terza giornata della Techfind Serie A1 si apre con lo scontro tra due formazioni agli antipodi della classifica (sabato, ore 20, diretta LBF TV). La O.ME.P.S. Battipaglia è infatti ancora a quota zero punti, dopo la brutta sconfitta con Venezia e quella contro l’altra neopromossa, il Sanga Milano, ed è attesa da una sfida piuttosto difficile. La squadra campana è quella che ha subito più punti di media nelle due giornate precedenti (77,5) e si troverà davanti quella che ad oggi, insieme alla Reyer Venezia, è invece la miglior difesa del campionato, nonché la squadra italiana più in forma: la Virtus Segafredo Bologna. Le bianconere puntano a continuare il loro ruolino di marcia, che non le ha ancora viste perdere un match in questa stagione. Dopo aver conquistato la Supercoppa, la Virtus ha centrato il successo nelle due giornate di campionato e anche nei due match disputati in Eurolega. Dalla sua, Battipaglia potrà contare sul suo pubblico: per le campane sarà l’esordio stagionale al PalaZauli, pronto a riabbracciare la Serie A dopo due anni e mezzo di attesa.
    A chiudere il sabato sera lo scontro tra la RMB Brixia Basket e l’Umana Reyer Venezia (sabato, ore 20.30, diretta LBF TV). L’inizio di stagione ha riservato a Brescia alcune delle squadre più ostiche del campionato, dato che dopo lo scontro con la Virtus Bologna si trova ad affrontare un’altra capolista come la Reyer. Venezia viaggia sulle ali dell’entusiasmo dopo il successo con Schio e quello netto in EuroCup contro Ragusa e deve ancora inserire nel suo organico Kuier e Shepard. Brescia si aggrapperà ancora al talento offensivo di Carlotta Zanardi, autrice di 24 punti contro la Virtus. Arianna Landi è tornata in campo, e Sara Boothe è in ripresa dopo il colpo al gomito subito nell’esordio contro Faenza.
    Una sfida per provare a inquadrare la propria identità di squadra è quella che aprirà il pomeriggio domenicale tra la Dinamo Banco di Sardegna Sassari e l’Oxygen Roma Basket(domenica, ore 18, diretta LBF TV). Per le sarde sarà l’esordio in campionato al PalaSerradimigni, e soprattutto l’occasione per centrare la prima vittoria stagionale. Le sconfitte contro Campobasso e Geas e quella più recente in EuroCup contro l’Estudiantes hanno infatti segnato negativamente l’inizio della stagione delle biancoblu, che stanno ancora cercando la giusta fluidità in attacco (solo 52 i punti di media nelle prime due giornate), ma che hanno mostrato dei passi in avanti rispetto all’esordio contro la Magnolia. Dall’altra parte troveranno Roma, alla ricerca del ritmo e della giusta chimica di squadra in quella che è solo la seconda partita ufficiale della sua storia in Serie A1.
    Tra le gare della domenica pomeriggio, da segnalare anche lo scontro tra il Repower Sanga Milano e l’E-work Faenza (domenica, ore 18, diretta LBF TV). In quest’inizio di stagione il Sanga ha fatto vedere delle buone cose, prima lottando nel match d’esordio contro San Martino e poi conquistando la prima vittoria in Serie A1 dopo 31 anni nello scorso match contro Battipaglia. La squadra guidata da coach Pinotti vuole continuare a crescere e a mantenere inviolato il parquet casalingo. Discorso opposto invece per Faenza, alle prese con un inizio di stagione difficile. Dopo la sconfitta con Brescia ne è seguita un’altra all’esordio casalingo contro San Martino di Lupari, anche se si è vista una squadra in crescita. I 21 di Cvijanovic e il buon impatto di Antonia Peresson con la Serie A1 sono due punti fermi da cui ripartire.
    Sempre alle 18, il match più interessante della giornata, ovvero quello tra il Famila Wuber Schio e La Molisana Magnolia Campobasso (domenica, ore 18, diretta LBF TV). L’ottima vittoria in Eurolega contro il Sepsi ha in parte riscattato la sconfitta che le orange avevano subito contro Venezia nella scorsa giornata, ma al PalaRomare arriva un’avversaria potenzialmente ostica. Campobasso è infatti 2/2 e ha già dimostrato, grazie soprattutto alla difesa, di poter dar fastidio alle formazioni più quotate, battendo la Dinamo Sassari all’Opening Day. Kunaiyi viaggia in doppia doppia di media e insieme a Mistinova e Dedic costituisce un trio dall’alto potenziale offensivo. Da parte scledense, la protagonista del match sarà Robyn Parks, che per la prima volta si ritroverà ad affrontare la sua ex squadra da avversaria.
    Un test importante per due squadre che si guardano già in ottica playoff è quello che attende la Passalacqua Ragusa e l’Allianz Geas Sesto San Giovanni (domenica, ore 18, diretta LBF TV). Dopo il turno di riposo della seconda giornata, la squadra siciliana è pronta a tornare in campo per confermare quanto di buono fatto vedere all’esordio con la Virtus. Le iblee sono state infatti la squadra che, oltre a Schio, ha messo maggiormente in difficoltà Bologna in questo inizio stagione e per questo match avranno dalla loro parte anche il sostegno del proprio pubblico: per Ragusa si tratta infatti dell’esordio stagionale al PalaMinardi. In Sicilia arriverà il Geas, squadra in crescita dopo la sconfitta con Schio all’Opening Day. Nonostante l’attacco debba ancora migliorare (solo 49,5 punti di media segnati nelle due giornate di campionato), la vittoria nella scorsa giornata contro la Dinamo Sassari è stata figlia di una prestazione offensiva corale che fa ben sperare la squadra di coach Zanotti. LEGGI TUTTO

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    Europeo Donne, Italia contro Danimarca alle qualificazioni

    ISTANBUL – Domani la Nazionale Femminile di basket affronterà la Danimarca in un match valido per le qualificazioni ad EuroBasket Women 2021, che si terrà in Francia e Spagna dal 17 al 27 giugno. Le Azzurre giocheranno alle 19 ad Istanbul, dove la Fiba ha allestito una delle nove bolle. Sabato, poi, stesso programma, ma ad affrontare l’Italia ci sarà la Romania. La qualificazione del gruppo allenato da Lino Lardo è ancora in bilico e, anche se le vittorie ottenute a novembre hanno messo in una buona posizione le Azzurre, ora serve un’ultima vittoria per completare l’opera. All’Europeo accedono 14 squadre, le prime dei nove gruppi e le cinque migliori seconde e per il calcolo di queste ultime verranno esclusi i risultati ottenuti con le squadre quarte classificate. Al momento l’Italia è appaiata alla Repubblica Ceca con tre vittorie e una sconfitta ma in caso di arrivo a pari punti lo scontro diretto premierebbe Elhotova e compagne. In ogni caso, con due vittorie a Istanbul le Azzurre sarebbero certe della qualificazione. La Nazionale è volata in Turchia lunedì pomeriggio, le condizioni fisiche delle Azzurre non destano preoccupazioni. LEGGI TUTTO