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    Fabris sul caso Pirola: “Non capisco che bisogno ci fosse di deferirlo al Tribunale Federale”

    Il Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris esprime il proprio sostegno a Giuseppe Pirola, componente del CdA di Lega, per la squalifica di 2 mesi inflittagli dal Tribunale Federale. “Non capisco, dopo quanto ha subìto la Società UYBA Volley Busto Arsizio per la quantomeno opinabile gestione della nomina del nuovo Allenatore della Nazionale Femminile, che bisogno ci fosse di deferire Giuseppe Pirola alla Corte Federale”.

    “Il dispositivo della sentenza parla da sé. Non si entra nel merito della vicenda, non si vuol tener conto delle circostanze devastanti per una Società impegnata nella nostra Serie A, improvvisamente privata del proprio allenatore con il quale la squadra era stata costruita e con il quale era appena stato avviato un progetto pluriennale, preferendo censurare comunque la critica, certo “forte” e magari esprimibile con parole diverse, rivolta alle modalità e ai tempi, in verità critica espressa da più parti, con cui la scelta federale è stata comunicata all’esterno”.

    “La misura della “punizione” inflitta (2 mesi a Pirola e 200 € di multa, sic, alla Società) dimostra peraltro quanto vacui e risibili fossero “i capi di imputazione” – prosegue il presidente Fabris – Ora non vogliamo riavviare alcuna polemica sulla vicenda perché, come abbiamo dimostrato anche nei giorni scorsi annullando d’intesa con la Federazione i Playoff Challenge, abbiamo talmente a cuore la qualificazione olimpica della nostra Nazionale che siamo profondamente convinti che tutto il resto venga dopo. Ma ci sia almeno consentito di dire che si poteva evitare di riaccendere la vicenda chiamando in causa anche il Tribunale Federale e soprattutto di esprimere totale solidarietà a Giuseppe Pirola e UYBA Volley Busto”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Via libera dalla Federazione: due giocatrici straniere in Serie A2

    Di Redazione La notizia era nell’aria già da qualche tempo, ma adesso c’è una conferma ufficiale: “Il limite della seconda straniera in Serie A2 è superato” ha detto ieri Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, in un’intervista a La Prealpina. Già dalla prossima stagione, dunque, le squadre della seconda serie nazionale potranno schierare due giocatrici straniere contemporaneamente (fino a oggi era possibile tesserare più di una straniera, ma utilizzarne soltanto una): dovrà trattarsi, però, di atlete sopra i 22 anni, nate quindi non più tardi del 2000. Va detto comunque che la modifica al regolamento non è stata ancora approvata dalle società. In Serie A1 resterà il tetto delle 4 straniere in campo ma, sempre secondo il quotidiano varesino, dalla prossima stagione sarà possibile schierare una sola straniera nata dopo il 2002 (anche se alcuni club spingono per portare il limite al 2003); nel conteggio, inizialmente, non saranno considerate le atlete già sotto contratto con squadre italiane. A regime, il limite diventerà effettivo per tutti. Quest’ultima misura mira evidentemente a tutelare le giovani giocatrici italiane, così come quella che dovrebbe imporre alle squadre di A1 e A2 l’obbligo di disputare un campionato di Serie B1, B2, C o D con una formazione Under 20, con un massimo di due atlete fuori quota. Le A1 dovranno inoltre partecipare a due campionati giovanili tra Under 18, 16 o 14 con il proprio codice societario; per le A2 le categorie includeranno anche l’Under 13 e, dal 2023-2024, saliranno a tre. In caso di inosservanza delle norme sono previste penalizzazioni in classifica, multe da 50mila euro e, per la Serie A2, persino la revoca della possibilità di utilizzo della seconda straniera. (fonte: La Prealpina) LEGGI TUTTO

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    Azzurre al Quirinale, Fabris: “Più capienza nei palazzetti per queste campionesse”

    Di Redazione Cerimonie di assoluto prestigio per le Nazionali azzurre di pallavolo, femminile e maschile, entrambe trionfatrici ai recenti Campionati Europei. Le due rappresentative azzurre sono state ricevute oggi, lunedì 27 settembre, al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e successivamente a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e celebrate per i due straordinari successi continentali. Ad accompagnare le ragazze d’oro (assenti per infortunio la capitana Miriam Sylla e Alessia Orro), oltre al Presidente del CONI Giovanni Malagò e al Presidente della FIPAV Giuseppe Manfredi, anche Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, a pochi giorni dall’inizio degli attesissimi Campionati di Serie A in cui le stesse campionesse azzurre si esibiranno nei rispettivi Club di appartenenza e che segneranno finalmente il ritorno del pubblico nei palazzetti. “Le celebrazioni istituzionali del movimento pallavolistico di vertice sono diventate una piacevolissima consuetudine, segno dell’eccellenza sportiva che esso rappresenta, in Italia e all’estero – afferma il Presidente Fabris -. Non vediamo l’ora di ammirare queste meravigliose atlete, insieme a tante altre campionesse italiane e straniere, nei Campionati di Serie A. E finalmente potranno ammirarle anche le famiglie, i tifosi e gli appassionati che amano la nostra disciplina e che per troppo tempo non hanno potuto accedere ai palazzetti”.“L’incontro del Quirinale – aggiunge il Presidente di Lega – ha rappresentato anche l’occasione per ribadire alle autorità presenti, in particolare al Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, che il 35% è una percentuale di riempimento dei palazzetti assolutamente inaccettabile a fronte di quanto osserviamo tutti i giorni negli stadi di calcio italiani. La pallavolo è storicamente abituata a gestire l’afflusso del pubblico in maniera controllata e ordinata, per questo auspichiamo – e in questo senso il Sottosegretario ci ha rassicurato – un aumento della capienza consentita al 50%, nel momento in cui, peraltro, si procede verso aperture più ampie non solo nel calcio ma anche in luoghi al chiuso come i teatri”. “Ribadiremo con forza lo stesso concetto – conclude Fabris – venerdì 1° ottobre, nella suggestiva cornice del Museo Enzo Ferrari di Modena, in occasione della Presentazione dei Campionati di Serie A Femminile, che lo stesso Presidente della Repubblica ha dichiarato di seguire con ammirazione e interesse, sollecitando addirittura una maggiore visibilità televisiva. Attenzione che ci riempie di orgoglio ulteriore e per cui ringraziamo il nostro Presidente”.  (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Palazzetti al 35%, Fabris: “Scelta ingiusta, ingiustificata, iniqua. Fiducia al calcio e a noi?”

    Di Redazione Dopo la decisione del Governo riguardo le riaperture per la prossima stagione, e il commento del presidente Righi, “La decisione del Governo di aprire solo al 35% la capienza degli impianti indoor è ingiusta, ingiustificata ed iniqua” così esordisce Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, commentando il provvedimento annunciato dal Consiglio dei Ministri nelle scorse ore e a seguito dell’incontro tra i Presidenti delle Leghe Pallavolo, Calcio e Basket e il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali. “Ingiusta perché tratta gli sport indoor in maniera diversa dal calcio ed altre attività. Non se ne capisce il perché, dato che il green pass viene utilizzato per autorizzare il riempimento, ad esempio, dei ristoranti al 100%, dei treni all’ 80%, degli stadi al 50%. Ingiustificata perché il governo dovrebbe spiegarci come ritenga sia più agevole, ad esempio, controllare il rispetto delle norme sanitarie per l’entrata e l’uscita di 35mila spettatori allo stadio di San Siro e questo non possa essere valido per l’accesso a strutture, come gli impianti indoor, dove l’afflusso e il deflusso degli spettatori e il controllo del rispetto delle norme sanitarie è sicuramente più semplice considerata la capienza enormemente minore degli impianti al chiuso. Infine, iniqua perché deve essere assolutamente cancellato il limite del 35% di capienza, in modo da consentire alle società di vertice della pallavolo femminile italiana, dopo due anni di sacrifici enormi per mantenere in vita i nostri campionati riuscendo al tempo stesso a vincere quanto c’era da vincere in Europa e nel Mondo, di poter tornare a contare sul pieno sostegno di sponsor e degli appassionati“. “Il Presidente della Federcalcio Gravina ha dichiarato che la riapertura del 50% degli stadi è un segno di fiducia da parte del Governo nei confronti del movimento calcistico – aggiunge Fabris -. Non possiamo accettare che, al contrario, la mancata concessione di un’eguale riapertura per i nostri impianti stia a dimostrare la sfiducia delle istituzioni nei confronti del movimento della pallavolo femminile italiana di vertice che ha rispettato, scrupolosamente, nelle ultime due stagioni le norme anti Covid imposte dal Governo e che, alla viglia dell’avvio dei ritiri precampionato delle nostre squadre, può dichiarare che tutti i gruppi squadra saranno vaccinati“. “Chiediamo perciò al Parlamento – chiude il Presidente di Lega – in sede di conversione del Decreto emanato l’altro ieri dal Governo, di modificare tali norme ingiuste, ingiustificate e inique“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Serie A, la ripartenza. Fabris: “Atlete vaccinate, obbligo green pass e stop ai no-vax”

    Di Redazione Campionati Covid-free, atlete e staff tecnici vaccinati, obbligo di Green Pass per accedere agli impianti. Sono i principi che le Società di Serie A Femminile hanno definito in vista della prossima stagione sportiva, quella della cosiddetta ‘ripartenza’. I Presidenti dei Club di Serie A1 e Serie A2 Femminile, riunitisi in Consulta nei giorni scorsi, hanno sottoscritto un documento condiviso, destinato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, in cui si esprime la netta contrarietà al provvedimento del Governo che limita al 25% la capienza dei palazzetti per le discipline indoor e si annunciano forti prese di posizione nell’eventualità che la tanto proclamata riapertura si risolva in impianti semivuoti. La decisione del Governo è giunta proprio nel momento in cui i Club di Serie A Femminile si apprestano a preparare gli ultimi dettagli in vista del Campionato che inizierà fra due mesi, a raccogliere le risorse per onorare la partecipazione a uno dei tornei più competitivi del mondo, a coinvolgere sponsor e partner che nonostante la crisi sanitaria ed economica abbiano il desiderio di investire in un mondo pulito e onesto, infine a lanciare le campagne abbonamenti. Il provvedimento ha spazzato via ogni buon proposito di Società che intravedevano il cosiddetto ‘ritorno alla normalità’ e la possibilità, con il progredire della campagna vaccinale, di riaprire le porte degli impianti ai tifosi, alle famiglie, alle ragazze e ai ragazzi, alle migliaia di appassionati che con entusiasmo e rispetto per l’avversario occupano le tribune dei campi di pallavolo femminile. Una limitazione così penalizzante significherebbe vedere nuovamente ridotte le entrate dalla biglietteria, interrompere le campagne abbonamenti, privare gli sponsor locali, che costituiscono una grossa fetta dei ricavi delle Società di Serie A, della giusta visibilità. Se mai i Presidenti avevano avuto il dubbio di proseguire l’attività con impegno e passione, nonostante le difficoltà oggettive che tutto il Paese ha dovuto sostenere, ora essi riflettono sulla possibilità di fare un passo indietro.  “Ridurre al 25% la capienza dei palazzetti, in completa antitesi rispetto a quanto fissato per altri settori della vita sociale e ad altre discipline sportive, non è ammissibile – afferma Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile -. Da un anno e mezzo la Serie A Femminile vive in una bolla, recepisce i protocolli sanitari con responsabilità e grande dispendio di risorse e nonostante tutte le difficoltà ha terminato i propri Campionati, altamente spettacolari, e ha espresso squadre che hanno dominato nelle competizioni europee. La Serie A Femminile ha dimostrato di essere in grado di auto-tutelarsi nei confronti della pandemia e così continuerà a fare“.   “Le Consulte dei Presidenti di Serie A1 e Serie A2 Femminile hanno sottoscritto un documento che enuncia dei principi chiarissimi – illustra il Presidente Fabris -. Tutte le atlete, italiane o straniere, che vorranno giocare nei nostri Campionati, dovranno aver completato il ciclo di vaccinazione. Stessa regola per i componenti degli staff tecnici e dirigenziali. Non ci sarà spazio per i no vax nei nostri palazzetti, che siano atlete, addetti ai lavori o spettatori. Si potrà entrare solo se muniti di Green Pass ottenuto a seguito di doppia vaccinazione o che certifichi la guarigione dal Covid-19; non basterà, dunque, il tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Vogliamo dei Campionati Covid-free e lavoreremo con le istituzioni per promuovere la vaccinazione tra i tesserati e tra le fasce più giovani della nostra popolazione con campagne che avranno come protagoniste le nostre atlete più rappresentative, esempi di responsabilità sociale e corretti stili di vita“.  “Anche in virtù delle disposizioni che la Serie A Femminile ha deciso di darsi per garantire la salute propria e delle decine di migliaia di appassionati – conclude Fabris – auspico che gli imminenti incontri con il Governo conducano a regole più ragionevoli, che ci consentano di riaprire i palazzetti almeno al 50% della loro capienza. La consideriamo una condizione necessaria per portare avanti l’attività di vertice della pallavolo femminile, vanto del nostro Paese“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Anche Fabris incontra Vezzali: “Inaccettabile limitare la capienza al 25%”

    Di Redazione Dopo la Lega Pallavolo Serie A e la Federazione Italiana Pallavolo, anche la Lega Pallavolo Serie A Femminile si unisce al grido d’allarme contro i limiti di capienza imposti agli impianti sportivi nelle nuove norme approvate dal Governo. “Limitare al 25% la capienza significa distruggere ogni tentativo di ricostruzione dopo un biennio di assoluta emergenza” dice il presidente Mauro Fabris, che esprime apertamente il suo dissenso sulle regole per le discipline indoor. “Dopo aver portato a termine campionati di altissimo livello pur in piena emergenza sanitaria – continua Fabris – con costi esorbitanti per le Società tra tamponi e sanificazioni e mancati incassi da botteghino e sponsorizzazioni, ci attendevamo provvedimenti che giustificassero l’uso del termine ‘ripartenza’. Applicare stringenti limitazioni alla nostra disciplina, in completa antitesi rispetto a quanto fissato per altri settori, è un ulteriore stangata per chi investe tempo e risorse economiche nella pallavolo di vertice“. “Siamo certamente disposti a definire insieme al Governo linee guida per l’accesso ai palazzetti, al fine di garantire lo svolgimento dei nostri Campionati in piena sicurezza e tutelare la salute degli spettatori – aggiunge il presidente di Lega -, ma non possiamo certamente accettare un provvedimento così penalizzante, che pone in grave pericolo la sopravvivenza stessa delle Società di Serie A, impegnate a programmare, tra mille difficoltà, il proprio futuro“. “Giovedì 5 agosto, insieme alle altre Leghe afferenti al Comitato 4.0, incontrerò il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, per manifestare tutte le nostre preoccupazioni e cercare di giungere a una soluzione migliorativa rispetto a quella attuale. Con una campagna vaccinale che progredisce con numeri confortanti, riteniamo che il riempimento degli impianti fino al 50% della capienza sia una proposta legittima e condivisibile. Un punto di partenza imprescindibile per portare avanti l’attività di vertice della pallavolo femminile, che anche nella stagione 2020-21 ha visto le squadre italiane trionfare a livello continentale“, chiude il presidente di Lega. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lega femminile, l’addio di Catania: “In forte disaccordo su punti imprescindibili”

    Di Redazione Il Consiglio di Amministrazione della Lega Pallavolo Serie A Femminile perde i pezzi: le dimissioni del consigliere Emanuele Catania sono arrivate al termine di una seduta turbolenta e che ha fatto registrare un’importante spaccatura. Il general manager della Millenium Brescia spiega con poche parole la sua decisione: “Mi sono trovato in forte disaccordo su alcuni punti che io reputo imprescindibili e che a mio parere dovevano essere gestiti diversamente. La decisione presa mi ha trovato in minoranza e per questo ho scelto di dimettermi“. A quanto sembra, al centro della discussione registrata nel CdA ci sarebbe ancora una volta la possibile concessione di deroghe ad alcune società per consentirne l’iscrizione ai campionati di Serie A1 e Serie A2. Un tema che era già stato al centro della sospensione inflitta dal Tribunale Federale a 5 consiglieri, tra cui lo stesso Catania, e poi annullata dalla Corte d’Appello per decorrenza dei termini. Anche in quest’occasione la linea proposta dal presidente Mauro Fabris è stata infine approvata a maggioranza, suscitando però il malcontento di alcuni presidenti di società. LEGGI TUTTO

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    È prevista per domani a Roma la firma del protocollo ICS-FIPAV-Leghe

    Di Redazione È prevista per domani a Roma, presso la sede dell’Istituto per il Credito Sportivo, la firma del FONDO SOSTEGNO PALLAVOLO FIPAV – MUTUO SOSTEGNO PALLAVOLO ICS. Come annunciato nel Consiglio Federale di aprile in merito al Progetto Ripartenza, la Federazione Italiana Pallavolo, in collaborazione con la Lega maschile e quella femminile, ha portato avanti la stesura di questo importante protocollo, riservato alle società di Superlega, A2 e A3 maschile e a quelle di A1 e A2 femminile. Il fondo servirà ai club per il finanziamento per la liquidità necessaria a far fronte a esigenze straordinarie dovute all’emergenza COVID-19 con il fine di sostenere i costi relativi al personale, agli investimenti o il capitale circolante. Per questo progetto la FIPAV ha stanziato la cifra di 500.000 euro che servirà come garanzia a fondo perduto, insieme ai contributi stanziati dalle Leghe. Domani la firma del protocollo avverrà alla presenza del Presidente dell’ICS Andrea Abodi, del presidente federale Giuseppe Manfredi e dei presidenti della Lega maschile e femminile Massimo Righi e Mauro Fabris. L’obiettivo della Federazione Italiana Pallavolo è quello di continuare ad aiutare tutte le sue società, sia quelle di vertice, sia quelle che praticano l’attività di base, non lasciandone indietro nessuna. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO