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Nadal, operazione ok. Ma che 2018 maledetto…

Operazione riuscita per Rafa Nadal, che è stato sottoposto lunedì pomeriggio a Barcellona a un piccolo intervento chirurgico alla caviglia destra. A confermarlo è stato il centro medico in cui è stato eseguito l’intervento sul numero 2 del mondo, presieduto da Angel Ruiz Cotorro e Jaume Vilaró. Già da queste ore, Rafa potrà cominciare la riabilitazione, per tentare di essere al 100% in vista del primo grande appuntamento della prossima stagione, gli Australian Open, in calendario dal 14 gennaio a Melbourne Park, anche se gli organizzatori del Brisbane Open (30 dicembre-6 gennaio), danno per certa la sua presenza al torneo che prepara allo Slam aussie. Il maiorchino ha dovuto rimuovere dei corpi esterni che erano presenti nella caviglia destra, il tutto dopo aver accusato un problema muscolare agli addominali che lo aveva costretto al forfait al Masters di Bercy e la conseguente rinuncia alle ATP Finals di Londra, in programma da domenica 11 novembre (diretta esclusiva Sky Sport). E’ la seconda volta in carriera che Nadal è costretto a un intervento chirurgico: la prima fu nel 2014 quando fu colto da un improvviso attacco di appendicite poco prima del Masters 1000 di Shanghai. 

L’anno più breve di Rafa Nadal

I numeri non mentono: il maiorchino ha chiuso di fatto la sua stagione il 7 settembre, quando si è ritirato durante la semifinale degli US Open contro Juan Martin Del Potro per il solito dolore al tendine del ginocchio. A Flushing Meadows, Rafa ha disputato il suo nono torneo del 2018. Cinque i successi: Roland Garros, Montecarlo, Barcellona, Roma e il Masters di Toronto, unica vittoria arrivata su una superficie che non sia l’amata terra rossa. Nadal, che ha occupato la prima posizione del ranking mondiale da giugno fino a lunedì scorso, ha giocato 49 partite, con un record di 44-5. Questa stagione ricorda a molti quella del 2012, in cui lo spagnolo disputò 11 tornei e appena 48 match, raccogliendo gli stessi trionfi tranne quello sul cemento canadese. Anche quella fu un’annata molto complicata, chiusa in anticipo da Rafa, che si concentrò sul ritorno in campo l’anno seguente. Il risultato? Nel 2013 chiuse con 10 affermazioni, tra cui 5 Masters 1000 e due Slam (il solito Rolando Garros e gli US Open). 


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_tennis.xml


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