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Lega A – Olimpia, Gamba: “Le difficoltà del cambiamento, resto fiducioso”

Lega A - Olimpia, Gamba: "Le difficoltà del cambiamento, resto fiducioso"

Torna, e in un momento mai così delicato come negli ultimi anni, Sandro Gamba come ogni martedì a scrivere dell’Olimpia Milano sulle colonne della Repubblica edizione Milano, spezzando una lancia, da allenatore ad allenatore, in favore di Ettore Messina e del suo lavoro.

Milano è la vera sorpresa dell’anno ma per adesso in senso negativo: partiti per vincere tutto sono andati a sbattere contro le difficoltà del cambiamento di sistema. Perché Messina ha imposto la sua strada, diversa da quella del passato, e i giocatori non si sono ancora adattati. Lui è molto accurato, gli piace insegnare a ciascuno ciò che deve fare, lo pretende, non accetta deviazioni, un modus non facile da assorbire immediatamente.

Ecco perché non bisogna disperarsi troppo adesso: io continuo a sbilanciarmi e dico che vinceranno lo stesso il campionato, la strada è quella giusta. A volte dentro le partite ci sono fasi in cui si vede qualche cosa di speciale che non c’era negli anni scorsi, ad esempio una difesa speciale (su cui Messina punta molto) fatta da giocatori che difensori accaniti non lo sono mai stati. La gente dopo tre sconfìtte si preoccupa, ma c’è da assorbire un sistema diverso dal passato.

E cambiare è stato giusto perché l’anno scorso avevano finito male. Messina, l’ha detto anche lui dopo la sconfìtta a Cremona, è molto metodico, che tiene i giocatori a lungo in palestra per insegnare quello che vuole lui. È uno in cui bisogna credere, e i giocatori che non erano abituati a una filosofìa di questo tipo fanno un po’ fatica. Del resto di fronte hanno squadre che se la giocano sempre fino in fondo, non è come il calcio dove c’è il pareggio.

Ad esempio domenica la Cremona del mio allievo Romeo Sacchetti, a cui sono rimasto legato tanto che non sapevo bene per chi tifare, ha messo giù un finale robusto e ha mantenuto la distanza fino alla fine. Ho letto nelle interviste che l’Armani aveva meno energie a causa del turno di coppa infrasettimanale, ma tu che sei un grande club ti alleni per due competizioni per cui non deve esserci il calo, soprattutto agli inizi di stagione.

Diciamo che forse una condizione atletica decente comunque non c’è, e si era già visto l’anno scorso che l’Armani aveva dei cali, e per questo avevano finito male. Ma il doppio impegno non può pesare in un organico di 15 giocatori, Messina ha possibilità di cambiare sovente, sostituire qualcosa, qualcuno, e resto ottimista.

Lasciatemi ricordare il ritorno in Italia di Bob Morse, premiato durante Reggio Emilia-Pistoia. L’ho allenato a Varese, domenica mi ha telefonato: è stato un grande, non ha voluto andare in NBA per stare da noi, non gli piaceva viaggiare. Roma ha vinto con la Fortitudo, qualcuno ha detto che è stata una sorpresa, in realtà è una squadra che potrebbe dire la sua, allenata da un ottimo Bucci, un insegnante di basket. È la Fortitudo, pronosticata meglio della Virtus, che invece insegue: all’inizio mi piaceva, ma forse le manca qualcosa.

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