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NBA, Gregg Popovich da record. Houston, pioggia di triple per battere Denver

NEW YORK – Un altro record, l’ennesimo per Gregg Popovich. La guida dei San Antonio Spurs sale sul podio degli allenatori più vincenti di sempre, al pari di Jerry Sloan con 1.221 vittorie in carriera. Ora, davanti a Pop, ci sono Lenny Wilkens, secondo a 1.332, e Don Nelson, primo a 1.335. E pensare che la serata per i texani era iniziata male, con un parziale di 19-9 in favore dei Detroit Pistons, ma poi DeMar DeRozan e LaMarcus Aldridge hanno firmato rispettivamente 26 e 25 punti per il 119-107 finale. Belinelli partecipa alla festa con nove punti realizzati in 21 minuti. Quattordicesimo sconfitta nelle ultime 18 gare per i Pistons.

HOUSTON, SQUADRA DI CECCHINI – Non c’è solo James Harden a guidare gli Houston Rockets: Mike D’Antoni dispone di un arsenale di campioni, forti sotto canestro come Clint Capela (31 punti e record in carriera) e micidiali da dietro l’arco. Gerald Green e P.J. Tucker segnano solo bombe da tre e firmano 21 punti a testa, mentre il solito fenomeno barbuto fa impazzire le difese e raccoglie la tredicesima partita consecutiva con almeno 30 punti (sono 32 e 14 assist a fine partita). I Denver Nuggets, primi nella Western Conference, vegnono spazzati via da una pioggia di triple: 22/47 dal perimetro. Numeri da capogiro. È la vittoria numero 59 su 61 in cui la squadra di Mike D’Antoni segna almeno 120 punti.

LE ALTRE PARTITE – Ritrovano il sorriso i Los Angeles Lakers, nonostante l’assenza di LeBron James. Lonzo Ball e Brandon Ingram guidano i californiano al secondo successo su sette partite senza il numero 23. 21 punti e sette assist per il primo e 29 punti per il secondo. I Dallas Mavericks hanno giocato solo metà partita, perché nel secondo tempo non riescono a segnare più di 11 canestri dal campo. L’unica nota positiva per i texani è il solito Luka Doncic, capace di 27 punti e otto rimbalzi. I Milwaukee Bucks vengono guidati come sempre da Giannis Antetokounmpo, che firma 30 punti e 10 rimbalzi nella vittoria contro gli Utah Jazz, ma il greco è il primo ad ammettere che il successo non sarebbe arrivato se non fosse stato per Thon Maker, capace di mettere a referto 15 punti (massimo stagionale) in entrata dalla panchina. La squadra di coach Budenholzer tiene a soli 40 punti nel secondo tempo gli avversari. Domina in difesa, ma anche sotto canestro, perché segna 68 punti nel pitturato contro i 36 dei Jazz. A niente sono serviti i 26 punti di Donovan Mitchell e la doppia doppia, con 14 punti e 15 rimbalzi, del solito Rudy Gobert. I Boston Celtics interrompono il cammino positivo dei Brooklyn Nets, grazie anche al ritorno di Kyrie Irving dopo l’infortunio all’occhio subito da Marco Belinelli. Il play firma 17 punti e i biancoverdi portano ben otto giocatori in doppia cifra, per una comoda vittoria 116-95. Quarto successo nelle ultime cinque partite per i Portland Trail Blazers, trascinati da un Jusuf Nurkic in stato di grazia, capace di segnare almeno 20 punti per la quarta volta consecutiva e che sfiora per soli due rimbalzi la doppia doppia. I soliti Damian Lillard e C.J. McCollum protagonisti con 17 punti a testa. Per i New York Knicks è impossibile evitare la sconfitta numero dieci nelle ultime 11 gare disputate. Anthony Davis è i New Orleans Pelicans: 36 punti (14/20 dal campo), 13 rimbalzi, tre assist, tre stoppate, due recuperi. Mostruoso. Dall’altra parte, l’unico che prova a mantenere a galla i Memphis Grizzlies è il solito Mike Conley, che firma 22 punti e dieci assist. Ritrova il sorriso anche Sacramento dopo quattro sconfitte consecutive, i Kings battono gli Orlando Magic 111-95, guidati dai 20 punti di De’Aaron Fox. Il loro bilancio fino a questo momento della stagione è perfettamente in equilibrio: 20 vittorie e 20 sconfitte.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/basket


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