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Se la A interessa più della NBA, perché in Tv è dietro il volley?

Se la A interessa più della NBA, perché in Tv è dietro il volley?

“Se la A interessa più della NBA, perché in Tv è dietro il volley?” Questa interessante domanda se la pone – e la argomenta pure! – Angelo Costa sulle pagine sportive del gruppo La Nazione – Carlino – Giorno senza tema di disturbare i macchinisti del vapore mediatico di Legabasket. Approfondiamo.

Sta avviando i motori anche la NBA, campionato che deve riconquistare l’affetto dei tifosi italiani, almeno a quanto hanno raccontato i nostri dirigenti senza il timore di venir sepolti da una omerica risata: a sentir loro, tra le Alpi e la Sicilia la serie A interessa più di quanto combinano LeBron James e compagnia.

Poi succede che l’ultimo azzurro sbarcato in America, Nicolò Melli, debuttando con New Orleans in amichevole, susciti un’attenzione mediatica che qualsiasi protagonista del più seguito torneo tricolore a 17 squadre non ottiene in una stagione intera (e ieri sera è andato quasi in doppia doppia, ndr): gli analisti del settore stanno già studiando le cause di questo imprevedibile fenomeno.

Tranquilli: non sarà facile per la NBA risalire la china della passione dalle nostre parti. E pazienza se come popolarità conservi ancora un pò di vantaggio.

Torneo grandi firme. Non si fatica a contarle queste grandi firme: ci si ferma a tre: Teodosic e Markovic a Bologna, Rodriguez a Milano. Ingaggiati pensando all’Europa: sarà per questo ch giocano un campionato a parte.

E’ innegabile: tocca agli americani rincorrere un campionato più interessante del loro nonostante i giornali non ne parlino quasi più e la tv riduca gli spazi, spazzando via le dirette e le rubriche per pochi intimi. Si rifarà in fretta la nostra serie A, giusto il tempo di produrre qualche campione; nell’attesa, ai meeting invitano giocatori italiani del secolo scorso o stranieri che qui hanno fatto fortuna.

Così come recupererà su chi sta meglio come ascolti: ad esempio il volley, al quale il basket, nelle case in cui entrano tutti i canali come la Rai, legge la targa. Un dato: nell’ultima stagione regolare il volley è puntualmente andato oltre i centomila contatti, la pallacanestro è stata regolarmente sotto.

Una curiosità: nella domenica della finale della Coppa Italia cestistica fra Cremona e Brindisi (? ndr), l’audience sul canale satellitare si è impennata quando è iniziata Civitanova-Modena di volley.

Una speranza: la finale scudetto ha avuto in media trecentomila spettatori. In pieno giugno, quando non c’è la concorrenza di grandi eventi. E per vedere i meno interessanti playoff NBA si paga.

Fonte: http://feeds.pianetabasket.com/rss/


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