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Parigi-Roubaix, la guida completa

La settimana santa del ciclismo si chiude domenica con l’edizione numero 117 della Parigi-Roubaix, la terza Classica Monumento del 2019. Conosciuta come L’enfer du Nord, è molto più che una corsa: i 29 settori in pavè sono curati meticolosamente per tutto l’anno, con una marea di tifosi che si dividerà su tutto il percorso fino al Velodromo di Roubaix, dove in passato si sono consacrati mostri sacri del ciclismo come Coppi, Merckx, Moser, Cancellara, Boonen e ultimo in ordine cronologico Peter Sagan. 

Il percorso

Partenza da Compiègne, a nord di Parigi, fissata per le 11 del mattino con arrivo previsto non prima delle 17 al Velodromo di Roubaix. Spettacolo assicurato con 257 km di lunghezza, di cui ben 54,5 in pavè divisi in 29 settori. Gli organizzatori hanno come sempre classificato la difficoltà di ogni settore: al km 142 ecco il primo momento chiave della corsa, con l’ingresso nella Foresta di Arenberg, simbolo della Roubaix, lungo 2,3 km e con cinque stellette di difficoltà. Da segnalare anche Mons-en-Pévèle e Carrefour de l’Arbre, quest’ultimo posto ai -15 km, dove probabilmente si deciderà il vincitore della gara. 

Storia e albo d’oro

La prima edizione della Roubaix risale al 1896, con la vittoria del tedesco Josef Fischer. Pur essendo una classica francese a tutti gli effetti, a dominare l’albo d’oro sono i belgi con ben 56 trionfi, esattamente il doppio dei padroni di casa. Sono quattro a testa i successi di Tom Boonen e Roger De Vlaeminck, mentre tra i 7 ciclisti ad imporsi in tre occasioni troviamo l’azzurro Francesco Moser, Fabian Cancellara e il ‘cannibale’ Eddy Merckx. L’Italia si è imposta in 13 occasioni, l’ultima volta nel 1999 con Andrea Tafi. Nel dopoguerra hanno trionfato al Velodromo anche Fausto e Serse Coppi, Antonio Bevilacqua, Felice Gimondi e Franco Ballerini. Lo scorso anno vittoria per Peter Sagan davanti allo svizzero Diller e all’olandese Terpstra. 

I favoriti

La Roubaix 2019 sembra più aperta che mai. I favori del pronostico vanno ovviamente al campione in carica Peter Sagan, ma attenzione a Greg Van Avermaet (vincitore nel 2017) e ai vari Zdeněk Stybar, Alexander Kristoff, Tiesj Benoot e Oliver Naesen. Impossibile non citare un altro ex vincitore dell’Inferno del Nord come John Degenkolb, che si impose nel 2015, o i giovani in rampa di lancio come Wout van Aert e Nils Politt. Assente Alberto Bettiol, trionfatore una settimana fa al Fiandre, l’Italia si affida a Matteo Trentin (Mitchelton–Scott), Daniel Oss, scudiero di Sagan alla Bora–Hansgrohe, Daniele Bennati (Movistar) e Gianni Moscon del Team Sky. 

Guida tv

Potrete seguire la corsa in diretta – come le altre classiche di aprile – su Eurosport 1 (canale 210 di Sky) con risultati, cronaca e approfondimenti sul nostro sito web e la app di Sky Sport.


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_ciclismo.xml


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