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Vera Spadini: “Vi racconto l'adrenalina della MotoGp”

Valentino Rossi è un fenomeno in pista e fuori”. Vera Spadini, volto della MotoGp su Sky Sport, non nasconde le sue preferenze fra i fuoriclasse a due ruote. Il Dottore continua a stupire nonostante l’età che avanza i riflessi un po’ più appannati. Non si arrende perché una volta che assaggi l’adrenalina della pista, questa non ti abbandona più. Ed è proprio questa adrenalina ad affascinare da sempre Vera, protagonista dei weekend motoristici sui canali Sky, coordinati da Guido Meda, vicedirettore di Sky Sport, capo dei motori e – definizione della stessa Spadini – “la persona più rock che io conosca”. Già, il rock. Il genere che Vera ascolta e che più si avvicina alla velocità dei bolidi di MotoGp. L’abbiamo raggiunta al telefono durante una pausa delle dirette Sky da Misano. Ecco cosa ci ha raccontato. 

Partirei dalla stretta attualità e dalle qualifiche di oggi con la pole di Vinales: come ti sono sembrate dal vivo?
Qualifiche belle e divertenti, vedere questo spettacolo live è davvero un’emozione e una scarica di adrenalina

Cosa rende il circuito di Misano così speciale?
La gente, senza dubbio. Il pubblico qui è sempre presente. C’è grande partecipazione, si crea una grande empatia tra i tifosi, i curiosi, le squadre e noi dei media: una sorta di grande festa di paese…

Cosa rende secondo te unica l’esperienza di vedere una gara di MotoGp su Sky? Quali sono i vostri obiettivi?
Noi vogliamo far vivere il più possibile le emozioni di gara allo spettatore. Vogliamo prenderlo dal divano e portarlo direttamente in pista o nel paddock per andare a scoprire tutti i segreti della MotoGp. Vogliamo fargli conoscere i piloti, le loro emozioni, farli interagire con loro il più possibile. 

Da dove nasce la tua passione per la moto e per la velocità? Qual è il tuo primo ricordo?
Da ragazza mi godevo i grandi successi di Valentino Rossi accompagnati dalle telecronache di Guido Meda. Adrenalina pura. Ricordi in moto? Beh, avevo una compagnia di harleysti, quindi puoi immaginare….

Ho letto che la tua prima esperienza dal vivo è stata in Qatar nel 2017. Da allora la passione dei tifosi nei confronti di questo sport è rimasta la stessa o è aumentata?
La passione è rimasta la stessa ma oggi c’è più voglia di andare a scoprire le curiosità che accompagnano alcuni piloti. Ad esempio mi chiedono spesso da dove cavolo viene fuori Quartararo… Per il resto ascoltare il rombo delle moto, vedere i piloti in giro, godersi i sorpassi in gara: quelle sono emozioni che restano le stesse, immutabili attraverso gli anni. Tra l’altro l’interesse del pubblico verso la MotoGp è in costante crescita, con circa 19 milioni di spettatori unici tra Sky e TV8 fino a questo punto della stagione. La MotoGP va forte e continua ad appassionare il pubblico. Crescono le categorie minori Moto2 e Moto3: ben un terzo delle gare è sopra il milione. 

Chi è il pilota più disponibile e simpatico e quello che se la tira un po’?
Rossi è il più simpatico e gentile. Un campione anche fuori dalla pista, è proprio come si vede in tv. L’altro giorno ho esordito con alcune parole in romagnolo e lui me le ha corrette… Poi c’è Dovizioso che ha una disponibilità infinita, potrebbe spiegarti una cosa per mezz’ora senza mai perdere la pazienza. Anche Petrucci è così. Vinales rispetto ai precedenti è un po’ più asciutto ma comunque disponibile. Marquez invece è tanto super simpatico davanti alle telecamere quanto riservato a microfoni lontani. 

I tuoi weekend non sono semplicissimi, immagino. Qual è l’aspetto più complicato del tuo lavoro?
Faccio un lavoro meraviglioso, non mi lamento di certo. Ma ci sono anche degli aspetti negativi. Tanto per cominciare la sveglia all’alba per prendere gli aerei. Per fortuna che poi durante queste giornate (che volano letteralmente) la stanchezza accumulata non fai in tempo a sentirla. Poi ci sono le valigie. Io ne tengo sempre una aperta in casa. Infine le lavatrici, ne faccio partire una all’ora… è un continuo…..

Motori e calcio, che differenze ci sono fra i tifosi dei due sport?
Il calcio è una passione più orizzontale, abbraccia tanta gente, anche chi magari ne capisce poco ma ne parla al bar. Gli appassionati di moto invece sono verticali, più profondi. Meno quantità ma più qualità, una passione più radicata. I tifosi della MotoGp sono molto attenti e presenti, si svegliano anche alle 4 del mattino per assistere alle qualifiche o alle gare. Un’altra differenza è che mentre del calcio da giornalista devi andare sempre a trovare le notizie mantenendo buoni rapporti con gli uffici stampa delle varie squadre, nel mondo della MotoGo sono i protagonisti che ci agevolano il lavoro e che vengono da noi per esprimere le loro opinioni. Se per esempio ho dei dubbi su alcune situazioni in pista, vado direttamente dal pilota coinvolto per chiedergli chiarimenti. 

A proposito di “tipi rock”,  che rapporto hai con Guido Meda?
Guido è la persona più rock che io conosca. Glielo dico sempre. E lui mi risponde: “Io non ascolto la musica rumorosa che senti te”. La verità è che con Guido il rapporto è splendido, mi ha insegnato tante cose ed è sempre pronto a darti consigli utili o a condividere con te le emozioni di questo lavoro. Umanamente è una persona di livello molto elevato. 


Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/moto


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