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L’Italia si ferma in semifinale agli Europei. Troppi errori per le azzurre, la Serbia è ancora tabù

Foto CEV

Di Redazione

Si ferma in semifinale la corsa dell’Italia ai Campionati Europei femminili. Ancora una volta a punire le azzurre è la Serbia, vera e propria bestia nera della nostra nazionale, che difenderà il titolo continentale conquistato nel 2017. Boskovic e compagne si impongono per 3-1 (25-22, 25-21, 21-25, 25-20) in una sfida in cui la nazionale di Mazzanti è sempre costretta a inseguire: i rimpianti in casa Italia, più che per l’andamento del punteggio, sono per i troppi errori-punto, il fattore che ha segnato più pesantemente il divario tra le due squadre.

Le azzurre, infatti, diversamente dalle precedenti partite reggono abbastanza bene in ricezione e spesso riescono a rendersi pericolose anche in battuta (7 ace) e a muro (12-7), latitando però in attacco: saltano agli occhi le basse percentuali di Paola Egonu (38% con ben 16 errori in attacco), ma in realtà a fare la differenza è l’assenza di reali alternative per la distribuzione di Malinov, visto che Sorokaite (29%) e Sylla (30%) non incidono mai sulla partita. E comunque un fardello di 35 errori-punto sarebbe francamente eccessivo per qualsiasi squadra.

Ciò nonostante, la squadra azzurra è brava a provarci fino in fondo, giocando anche le carte delle giovanissime Nwakalor e Fahr. Dal canto suo la Serbia trova nella spettacolare Tijana Boskovic (22 punti con il 45%) un terminale micidiale, e appena può Ognjenovic libera la potenza delle centrali: sono Veljkovic e Popovic a spaccare la partita nei momenti di difficoltà.

Domani alle 16, sempre ad Ankara, l’Italia giocherà dunque per il terzo posto con la perdente di Polonia-Turchia (al via alle 18.30). Delusione inevitabile per le azzurre, ma nel bilancio finale del torneo va anche considerato che Mazzanti ha dovuto affrontare la competizione senza una giocatrice chiave come Lucia Bosetti, praticamente inutilizzata, e con una squadra sostanzialmente reinventata, complice anche l’assenza di Pietrini. Senza contare le difficoltà logistiche e i continui spostamenti che hanno costretto le italiane a un percorso ben più accidentato delle rivali. Insomma, una semifinale (la prima del 2011) da cui ripartire verso traguardi ben più ambiziosi.

1° SET – Nessuna variazione nei sestetti rispetto alle previsioni della vigilia. Italia in formazione tipo con Malinov al palleggio, Egonu in regia, Folie e Chirichella al centro, Sorokaite e Sylla schiacciatrici e De Gennaro libero. Ottimo l’avvio delle azzurre, che si portano subito sul 3-0 con Sylla e il muro di Folie e allungano con la stessa centrale (7-3), costringendo Terzic a fermare il gioco. Boskovic inizia a entrare in temperatura (8-5), ma l’Italia riesce a tenere a distanza le avversarie fino al 13-9; sul turno di servizio di Busa le serbe accorciano però le distanze (14-13) e Mazzanti deve chiamare il time out. L’aggancio arriva sul 15-15 con il muro di Popovic e si continua punto a punto (17-16); sul 20-19 però si scatena Boskovic con due attacchi vincenti, e l’errore di Folie concede il primo break alla Serbia (20-22). Egonu prova ad accorciare, poi però manda fuori l’attacco del 21-24; dopo un set point annullato, Sorokaite sbaglia la battuta del 22-25.

2° SET – Partono ancora meglio le azzurre sul turno di battuta di Folie (4-1), ma la Serbia pareggia subito con un ace di Mihajlovic. Nuovo tentativo di allungo dell’Italia con il servizio di Egonu (7-4) e nuovo pareggio serbo grazie ai muri di Veljkovic e Mihajlovic (9-9). Dopo il time out arrivano due errori di Sorokaite ed Egonu, ma Folie rimedia a muro (11-11). La Serbia difende tutto e raccoglie i frutti con gli attacchi out di Egonu e Sylla (12-16); entra Orro in regia, l’Italia torna sotto grazie agli errori di Mihajlovic e pareggia i conti con due ace di Egonu, il primo fortunoso e il secondo volutissimo (17-17). Nel testa a testa che segue sono ancora due attacchi out di Egonu a decidere: dal 20-21 si passa direttamente al 20-23. Mihajlovic conquista il set point (21-24) ed è un altro errore di Egonu a porre fine al parziale.

3° SET – Sbandano in avvio le azzurre sugli attacchi di Boskovic (0-3) ma Folie limita i danni a muro. Due errori di Egonu (3-6) e l’ace di Boskovic (5-8) tengono avanti la Serbia, risponde però Chirichella con un servizio vincente (8-8). L’erroraccio di Mihajlovic riporta finalmente avanti l’Italia (11-9) che con le unghie e con i denti difende il vantaggio (14-12); ci pensa però la solita Boskovic a ribaltare il risultato con un attacco e due ace (15-16). Sul 18-18 va in battuta Sorokaite e fa la differenza: due ace per un turno di servizio devastante (22-18). Popovic accorcia le distanze a muro (23-21), ma Egonu si procura il set point e poi riapre la partita con l’attacco del 25-21.

4° SET – Parte a mille la Serbia con Popovic (0-3) e la solita Boskovic firma il 3-6. Le azzurre non mollano (6-7) e con un gran muro di Chirichella riagganciano le avversarie sul 9-9. La parità però dura pochissimo: servizio di Mihajlovic ed errore di Egonu per il nuovo break serbo (9-12). Sbagliano troppo le azzurre, con un primo tempo di Veljkovic e un’altra “pestata” di Egonu (10-15); anche Sorokaite manda out il pallone dell’11-17. Sembra finita con l’ennesimo errore (14-20), ma gli ingressi di Fahr e Nwakalor rivitalizzano le azzurre: sul servizio della schiacciatrice (un ace) l’Italia riduce le distanze fino al 18-20. Non basta: Popovic mura il 18-22, Egonu commette invasione e regala il match point (19-24). Sylla annulla il primo, sul secondo decide il mani-out di Popovic: 20-25.

Italia-Serbia 1-3 (22-25, 21-25, 25-21, 20-25)
Italia:
Sorokaite 9, Malinov, De Gennaro (L), Folie 5, Orro, Chirichella 10, Danesi ne, Fahr 4, Nwakalor 1, Bosetti ne, Sylla 7, Egonu 26, Parrocchiale, Enweonwu (L). All. Mazzanti.
Serbia: Busa 3, Lazovic ne, Popovic M. 12, Mirkovic ne, Mihajlovic 13, Ognjenovic 1, Veljkovic 10, Pusic (L) ne, Bjelica ne, Aleksic ne, Popovic S. (L), Boskovic 22, Milenkovic, Blagojevic ne. All. Terzic.
Arbitri: Ivanov (Bulgaria) e Michlic (Polonia).
Note: Spettatori 4285. Italia: battute vincenti 7, battute sbagliate 10, attacco 37%, ricezione 50%-38%, muri 12, errori 35. Serbia: battute vincenti 5, battute sbagliate 11, attacco 46%, ricezione 57%-43%, muri 7, errori 26.


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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