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Merete Lutz: il talento a stelle e strisce di Cutrofiano

Di A.G

Il campionato di Serie A2 femminile regala sempre grande spettacolo e lancia giovani talenti che poi si affermano nella massima categoria. Tra le giocatrici pronte per il salto in A1 vi è sicuramente la statunitense Merete Lutz, opposto classe ’94, che sta trascinando Cutrofiano verso la salvezza.

Se lo strepitoso rendimento di questa stagione ha attirato l’attenzione di diversi club importanti, va detto che negli USA ci sono già da tempo molte aspettative per la ragazza di Houston. Prima di tutto perché a livello di college Lutz ha fatto grandi cose: nel 2014 è stata la terza miglior realizzatrice, mentre al suo secondo anno a Stanford, ha avuto la più alta percentuale di efficienza della carriera ed è stata una delle artefici della vittoria del campionato nazionale. Nella scorsa stagione, l’opposto ha combattuto con un infortunio, ma è riuscita a tornare ed aiutare le sue compagne a raggiungere le semifinali di NCAA, facendo registrare il millesimo punto della carriera nella partita contro Arizona State.

Oggi Merete è la stella di
Cutrofiano: la sua crescita è stata esorbitante ed è sotto gli occhi di tutti.
Parliamo di una giocatrice che ha messo a segno 385 punti in 20 partite,
distinguendosi per la potenza dei suoi attacchi e per le doti meravigliose, tra
cui la capacità di schiacciare da altezze vertiginose. Insomma, Lutz è uno dei
talenti più fulgidi della Nazionale USA del futuro; attacca divinamente dalla
seconda linea, è capace di mettere in crisi le difese avversarie e quando può sprigionare
tutta la sua forza è un autentico caterpillar. Un opposto nato.

A che età ha scoperto il suo talento per la pallavolo?
Ho iniziato a giocare a pallavolo quando avevo 13 anni, anche se non ho mai fatto la differenza fino a 15 o 16 anni. All’inizio praticavo questo sport solo per divertimento, non pensavo ad altro”.

C’è una giocatrice alla quale si è ispirata per il suo ruolo o a cui si ispira tuttora?
Per il mio ruolo non mi ispiro a nessuna giocatrice. In generale ho sempre ammirato Foluke Akinradewo e Alix Klineman”.

Quanto è stata importante l’esperienza a Stanford per la sua carriera?
Giocare a Stanford è stato un sogno diventato realtà. Credo di essere stata molto fortunata a trascorrere cinque anni in un college così importante, dove ho preso due lauree e vinto un campionato nazionale. Sarò sempre grata agli allenatori e alle compagne di squadra che mi hanno aiutato a crescere e diventare la persona e la giocatrice che sono oggi”.

È il suo primo anno lontano dagli USA. Come si trova a Cutrofiano?
A Cutrofiano mi trovo davvero bene. Sapevo che all’inizio sarebbe stato normale trovare delle difficoltà nell’adattarsi al campionato italiano o sentire la mancanza degli amici e dei familiari. Tuttavia, sono stata accolta in maniera straordinaria: le compagne di squadra, lo staff e i tifosi stanno rendendo questa stagione indimenticabile”.

Cosa le piace maggiormente dell’Italia?
Senza dubbi dico il cibo. Durante le trasferte in giro per l’Italia ho potuto apprezzare la cucina di ogni regione e devo ammettere che i piatti che ho provato erano davvero ottimi”.

Come sta andando la stagione del suo club?
È una stagione tra alti e bassi. In qualche occasione abbiamo subito brutte sconfitte, ma siamo sempre state brave a rialzarci ottenendo vittorie anche contro squadre che sulla carta erano più forti di noi”.

Qual è l’obiettivo di Cutrofiano per l’ultima parte di stagione?
Dobbiamo cercare di vincere le restanti partite, in modo che Cutrofiano possa giocare nel campionato di A2 anche nella prossima stagione. Ci riterremo soddisfatti se riusciremo ad ottenere la salvezza: sicuramente dovremo lottare fino all’ultimo punto per raggiungere il nostro obiettivo”.

Come giudica la sua prima stagione in Italia?
Credo che fino a questo momento la mia stagione sia stata buona. So che c’è ancora da lavorare, ma quest’anno ho imparato davvero tanto e sono cresciuta molto dal punto di vista tecnico”.

Quali sono i suoi punti di forza? E dove crede di poter migliorare?
Una delle mie più grandi qualità è quella di mantenere i livelli di concentrazione ed attenzione alti in ogni momento della partita. Quando si è in campo, è facile abbassare la guardia dopo un attacco vincente o un errore, ma per diventare grandi campioni bisogna dare sempre il massimo: è questa la mentalità vincente. Sicuramente posso migliorare nei fondamentali di difesa, così come nella continuità al servizio”.

Quali sono i suoi progetti per la prossima stagione?
In questo momento non so ancora dove giocherò nella prossima stagione. Sicuramente mi farebbe piacere rimanere in Italia”.

È anche una studentessa brillante ed impegnata nel sociale: che importanza ha la pallavolo nella sua vita?
Voglio giocare a pallavolo più a lungo possibile, o quantomeno fino a quando il mio fisico me lo consentirà. Dopodiché spero anche di avere un lavoro nella ‘vita reale’; ho conseguito una laurea in epidemiologia e mi piacerebbe lavorare nei centri per la prevenzione e il controllo delle malattie negli Stati Uniti oppure nell’Organizzazione Mondiale della Sanità per poter viaggiare intorno al mondo”.

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