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Ammissioni al Campionato: La Fipav prende a “schiaffoni” Fabris… “Zero dialogo”. Convenzione a rischio?

Fabris… pronto a cadere?

MODENA – Non c’è tregua tra Fipav e Lega Pallavolo Femminile. La gestione Fabris, sempre più scricchiolante anche per diversi club di A1 femminile –  ha preso dalla Federazione l’ennesimo “schiaffone” per questioni legate alle ammissioni ai campionati. Come un anno fa.
Uno schiaffone che fa vacillare quello che potrebbe essere il rinnovo della Convenzione tra Federazione e la stessa Lega rosa per la gestione del campionato femminile. Cosa che potrebbe rappresentare un problema per i club di A1 femminile che hanno appena assaporato l’idea di sviluppo che verrà portato dall’accordo con il fondo internazionale legato a FIVB e Volleyball World…

Dopo la nota stampa emessa ieri dalla Lega Femminile in merito alle ammissioni al campionato di A1 e A2 dove nella sostanza oggi arriva questa nota stampa federale.

45^ Assemblea Nazionale FIPAV 2021 – Roma, Sala delle Armi – Foro Italico CONI, 10.03.2021

Nota Federale del 23 luglio 2021
In merito al comunicato della Lega Pallavolo Femminile pubblicato nella giornata di ieri giovedì 22 luglio 2021, la Federazione Italiana Pallavolo precisa che i criteri di ammissione ai Campionati di serie A1 e A2 femminili, e in particolare la circolare di indizione e il regolamento di ammissione ai Campionati, sono stati da sempre recepiti e ratificati dal Consiglio Federale della FIPAV  sulla base dei documenti ufficiali inviati dalla Lega stessa dopo l’approvazione dell’assemblea delle società e del suo Cda.
Alla luce quindi di questa reiterata mistificazione della realtà, che non tiene conto anche delle proposte fatte dal Consiglio Federale a favore delle società (ad esempio relativamente agli impianti di gioco, come riportato agli atti del Consiglio Federale), con rammarico la Federazione constata l’impossibilità nel portare avanti qualsiasi forma dl dialogo con l’attuale Governance della Lega Femminile, il tutto anche in vista di un eventuale rinnovo della convezione tra le parti.

La parte del comunicato di legafemminile oggetto della replica
[…] Il Consiglio di Amministrazione di Lega, fermo restando la propria scelta di continuare a combattere il doping amministrativo e proseguire nell’azione di potenziamento strutturale, economico e finanziario dei Club aderenti alla Serie A Femminile, prende atto con preoccupazione degli esiti del lavoro della Commissione Ammissione Campionati che ha, peraltro, correttamente applicato le nuove Norme federali.
La Lega di Pallavolo Serie A Femminile ricorda di aver chiesto, in varie occasioni nel recente passato e in particolare in sede di Consiglio Federale convocato per l’approvazione delle Norme di Ammissione al Campionato, proprio in considerazione della crisi economica e sanitaria che ha pesantemente penalizzato anche le nostre Società di Serie A nell’ultimo biennio e nella prospettiva di una riapertura, che ancora oggi, risulta poter essere solo parziale dei palazzetti nella prossima stagione sportiva, di adottare criteri di ammissione capaci di tener conto delle difficolta straordinarie del presente senza stravolgere le regole fondamentali di Ammissione, con particolare riferimento a quelle relative ai campi di gioco. Criteri che lo scorso anno il CdA, nell’ambito delle competenze allora ad esso riconosciute, aveva provato ad applicare e proporre per l’approvazione finale, comunque di competenza federale, subendo il deferimento e l’interdizione dalle attività per i suoi membri da parte della stessa FIPAV. Sanzione in seguito annullata dalla sentenza della Corte Federale d’Appello.
Per quanto riguarda la Serie A2, il CdA di Lega rileva come solo 17 Club sui 24 previsti dalle Norme di Indizione ai Campionati volute dalla Federazione hanno presentato domanda di iscrizione. Inoltre 4 delle Società richiedenti hanno acquisito il titolo e la Federazione ha comunicato l’iscrizione – per l’ottavo anno consecutivo in Serie A – del Club Italia. Cinque i Club non ammessi: due domande sono state rigettate per insufficiente capienza dei rispettivi campi di gioco, una per il mancato rispetto dell’altezza regolamentare del campo di gioco, una per l’assenza di dichiarazione di agibilità del campo di gioco e l’ultima per la non costituzione in Società di capitali nei tempi previsti. La Lega Femminile ricorda come si sia sempre opposta alla riforma del Campionato di A2 imposta dalla Federazione, proprio nel pieno della pandemia, con l’elevazione a 24 dei Club ammissibili. Una riforma sbagliata e immotivata, che ha provocato l’innalzamento dei costi, per atlete e trasferte, con il rischio di abbassare i contenuti tecnici del Campionato. Purtroppo il numero delle domande di iscrizione presentate dagli aventi diritto dimostra la fondatezza delle preoccupazioni. Il CdA rinnova per questo l’urgente richiesta alla Federazione di avviare concretamente il confronto per ridurre il numero delle Società ammissibili ai prossimi Campionati di Serie A.
Il CdA auspica infine che il Consiglio Federale, in sede decisionale finale, sappia trovare il modo di consentire alle Società oggi non ammesse, tra cui alcune che da anni militano da protagoniste nei nostri Campionati, di poter continuare ad essere nella massima Serie.


Fonte: https://www.volleyball.it/feed/


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