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Busto Arsizio, coach Musso: “Stevanovic è una certezza. Ma la scommessa sono io”

Di Redazione

Marco Musso è stato confermato sulla panchina della Unet E-Work Busto Arsizio. Una scommessa che la società ha voluto fare prediligendo un allenatore di minor esperienza, ma che è riuscito a fare grandi cose nella passata stagione, come lui stesso ammette in un’intervista a La Prealpina.

Cosa si porta dietro della promozione in corsa dello scorso dicembre?

“Il percorso fatto in termini di gestione delle varie situazioni che abbiamo incontrato. Un’esperienza che giorno dopo giorno mi darà una grossa mano. Non so se sarà più difficile o più facile ma di sicuro tutto diverso. Il prossimo anno bisognerà fare altre cose importanti ma non mi sento la pressione addosso”.

Quanto c’è di suo nella scelta dei nomi della prossima Uyba?

“Di mio c’è molto nelle conferme, le ho avallate tutte perché sono giocatrici con le quali continuare per poter avere una base solida. Sulle nuove è più un lavoro di squadra, invece; si ragiona assieme su chi può essere più utile alla situazione e poi si fa una scelta condivisa”.

Chi rappresenta la certezza?

“Stevanovic. È tornata ai livelli della grande centrale che ha sempre giocato nel nostro campionato”.

Chi sarà invece la sorpresa?

“Ci saranno segnali importanti da parte di Zannoni. Giorgia si mette a disposizione in un contesto di più alto livello di quello vissuto a Cuneo. Dovrà essere semplicemente se stessa, continuare il suo percorso senza alcun tipo di paragone con chi l’ha preceduta anche se so che tutti lo faranno”.

C’è una scommessa?

“Io. Per la prima volta nella sua storia l’Uyba punta su un allenatore che rispetto a Parisi, Mencarelli, Lavarini e Fenoglio ha molta meno esperienza. Devo dimostrare che quello dell’anno scorso non è stato un fuoco di paglia e che sono capace di stare dove sono”.

Che Uyba sarà quella firmata Marco Musso?

L’intenzione è di continuare sulla falsariga di quanto costruito l’anno scorso. Non si ripeteranno le stesse cose ma resterà un gioco abbastanza veloce dove nelle fasi di contrattacco sono coinvolte tutte le giocatrici. Vorrei una squadra solida nella situazione di muro­difesa e una come Lucia Bosetti non potrà che darci una grande mano con
le sue spiccate qualità di seconda linea, anche se lei è qui per fare tutto. Poi, cammin facendo, vedremo cosa succede, verrano fuori i problemi ma spero anche le cose buone”.


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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