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Sylla: “Dal mondiale sono tornata cambiata, ma la partita più bella deve ancora arrivare”

Di Redazione

Miriam Sylla è ormai un punto di riferimento per l’Imoco Conegliano: la schiacciatrice classe ’95, ha compiuto 26 anni lo scorso 8 gennaio, veste la maglia delle Pantere dalla stagione 2018-2019. Ma se non fosse la stella della pallavolo italiana, a Miriam piacerebbe praticare l’atletica, come dichiara lei stessa nell’intervista a Il Gazzettino Treviso.

Mi ha sempre ispirato l’atletica, la corsa in particolare. Però richiede tantissimo allenamento e magari non avrei trovato degli spazi abbastanza vicini per iniziare”.

Nella tua carriera c’è stato un momento di svolta?

“Sicuramente sono tornata cambiata dal mondiale, una giocatrice diversa”.

Voci di corridoio ti indicano tra le più burlone della squadra. Confermi?

“Confermo”.

I tuoi principali bersagli?

“Kim, Robin, Paola e Asia. Anche Giulia e Lara. Non risparmio nessuno”.

Quali pensi siano i tuoi punti di forza e quali di debolezza?

“La sincerità credo sia un mio grande punto di forza. Chi mi conosce sa che non lo prenderei mai in giro. Una debolezza che ho è quella essere permalosa, arrabbiandomi per qualcosa che magari nemmeno mi riguardava. Ho poca pazienza e a volte rimugino troppo sulle cose. Però sono simpatica e solare, credo di avere tanti pregi tutto sommato”.

Hai anche fuori dal campo l’energia che hai in partita?

“Durante la giornata in realtà sono una persona normale, non vado a fare la spesa saltellando. La trattengo per liberarla quando gioco, quasi non me ne rendo conto”.

Il 17 sulla tua maglia ha un significato particolare?

“Questo è arrivato perché tutti dicevano che era un numero sfortunato e a me piace andare controcorrente e me lo sono preso io. Poi mio fratello è nato il 17 e l’ho preso come un segno”.

Qual è stata la partita più bella che hai giocato finora?

“Deve ancora arrivare”.

Ti senti di poter essere un modello per le giovani sportive?

Credo di sì. Ho due fratelli più giovani e cerco di essere per loro un punto di rifermento. Mi comporto così con tutti quelli più piccoli per me e quindi perché non essere modello anche per loro?”

Cosa ti piace di Conegliano?

“La squadra, il cibo, il castello sicuramente. Ma il Veneto in generale ha un paesaggio molto bello. Naturalmente il prosecco… e Venezia”.


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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