Pronti, via e l’autore della pole, Stoffel Vandoorne (Mercedes-Benz EQ) prende in pieno il muretto esterno della prima curva. Gara virtuale, ma danni reali: con la monoposto non più in piena efficienza, il belga scivola al terzo posto, scavalcato da Max Guenther, al comando, e Wherlein (Mahindra Racing) al secondo posto.
Con la monoposto danneggiata, il belga non riesce a difendere il terzo posto e nelle fasi successive scivola fino alla quinta piazza, sopravanzato da Robin Frijns (Envision Virgin Racing) e Nico Mueller (Geox Dragon)
Dopo quattro giri, con Guenther sempre in testa, la chicane della curva 1 miete un’altra vittima, Felipe Massa (Rokit Venturi Racing) che paga con il ritiro il suo errore.
Debutto sfortunato per Sam Bird (Envision Virgin Racing) costretto al ritiro al sesto giro, mentre pochi istanti dopo, ancora la Curva 1 diventa teatro di un colpo di scena: entrambi i piloti Panasonic Jaguar Racing, James Calado e Mitch Evans, entrano in collisione in quel famigerato punto, ma il conto più pensate lo paga Evans, con il ritiro.
A cinque giri dalla fine Guenther e Pascal Wehrlein sono in piena battaglia, con il tedesco dalla Mahindra arrivato a ridurre il distacco dalla vetta a solo 3 decimi e pronto a sferrare l’attacco decisivo.
Ma anche questa volta è la curva 1 a metterci lo zampino: Wehrlein sbaglia, tocca il muro, danneggia la vettura e si gira! Guenther ne approfitta e scappa via con 10 secondi di vantaggio.
Wehrlein paga l’errore precipitando nelle retrovie e scavalcato da Frijns e Mueller.
A Guenther, con 15 secondi di vantaggio su Frijns, non resta che tagliare il traguardo del circuito di Electric Docks e festeggiare la seconda vittoria consecutiva della serie. Alle sue spalle, completano il podio Frijns, secondo, e Nico Mueller al terzo posto.