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    MotoGp, Quartararo: “A inizio anno ero bloccato, ho pensato solo ad andare veloce”

    ROMA – Nonostante Fabio Quartararo sia al comando della classifica generale del Mondiale 2022 di MotoGp, la sua stagione non è stata tutta rose e fiori. Il francese ha infatti accusato svariati problemi sulla sua Yamaha che hanno rischiato di destabilizzarlo, specialmente a livello mentale. A spiegarlo è stato proprio lui stesso ai microfoni di Motorsport.com: “A inizio stagione ero bloccato. In 18 mesi la moto non aveva guadagnato nulla in velocità di punta né aveva fatto evoluzioni. Ciò mi ha fatto arrabbiare parecchio. Devo ammettere che l’ho vissuta veramente male, specialmente perché nel giro di un anno sono passato dal superare Rins sul rettilineo al farmi superare da lui senza poter reagire”.
    “La rabbia non porta a buoni risultati”
    La svolta nella stagione per ‘El Diablo’ è arrivata a partire da Austin, ma non ha avuto nulla a che fare con la sua guida: “La differenza è che a inizio anno non ero concentrato mentalmente, ma non appena mi sono detto di accettare ciò che avevamo, ovvero la moto lenta e non migliorata, le cose sono cambiate. Il settimo posto a Austin è stato un buon risultato, mentre dopo la vittoria a Portimao ho deciso di concentrarmi esclusivamente sul fatto di andare il più veloce possibile, senza pensare a tutto il resto”. Un cambiamento che Quartararo non ha intrapreso da solo, bensì grazie all’aiuto di uno psicologo, con cui ha iniziato a lavorare nel 2019: “Ho imparato che essere arrabbiati per le cose che non puoi controllare non ha senso perché la rabbia non porta a nulla, tantomeno a buoni risultati. Ho appreso molte cose”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Non ero concentrato mentalmente a inizio stagione”

    ROMA – Primo in classifica generale, Fabio Quartararo non è stato esente da difficoltà nel MotoMondiale 2022. Il campione del mondo in carica non ha mai nascosto i problemi sulla Yamaha e si è spesso lamentato, tuttavia è riuscito a mettere da parte la sua frustrazione e rispondere in pista a suon di risultati. A spiegarlo è stato proprio lui stesso ai microfoni di Motorsport.com: “A inizio stagione ero bloccato. In 18 mesi la moto non aveva guadagnato nulla in velocità di punta né aveva fatto evoluzioni. Ciò mi ha fatto arrabbiare parecchio. Devo ammettere che l’ho vissuta veramente male, specialmente perché nel giro di un anno sono passato dal superare Rins sul rettilineo al farmi superare da lui senza poter reagire”.
    Il racconto di Quartararo
    Il pilota francese ha poi spiegato cos’è cambiato in questo 2022, specialmente a livello psicologico: “La differenza è che a inizio anno non ero concentrato mentalmente, ma non appena mi sono detto di accettare ciò che avevamo, ovvero una moto lenta e non migliorata, le cose sono cambiate. Il settimo posto a Austin è stato un buon risultato, mentre dopo la vittoria a Portimao ho deciso di concentrarmi esclusivamente sul fatto di andare il più veloce possibile, senza pensare a tutto il resto”. In questo percorso, Quartararo è stato affiancato da uno psicologo, con cui ha iniziato a collaborare nel 2019: “Ho appreso molte cose, soprattutto che essere arrabbiati per le cose che non puoi controllare non ha senso. La rabbia non porta a buoni risultati”. LEGGI TUTTO

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    Nba, Steph Curry trascina i Warriors: Boston ko e serie sul 2-2

    Steph Curry trascina i Warriors al successo sul campo di Boston. La stella dei Golden State è protagonista di una gara straordinaria, con 43 punti, 7 triple, 10 rimbalzi, 4 assist e una media di 7 su 14 dai tre punti. La sfida, che per i primi tre quarti era stata contrassegnata da un grande equilbrio, si è decisa nell’ultima frazione. I Warriors hanno preso in mano il match e hanno realizzato l’allungo decisivo, grazie ad un parziale di 28-19.
    Ai Warriors il fattore campo
    Il match si è chiuso con il punteggio di 97-107 e permette ai Golden State di portare la serie sul parziale di 2-2 e guadagnare il fattore campo. Gara cinque si disputerà a San Francisco nella notte tra lunedì 13 e martedì 14 giugno. LEGGI TUTTO

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    La Polizia esaurisce i fondi, benzina troppo cara: “Guidate il meno possibile!”

    Dall’Italia agli Stati Uniti, l’aumento del prezzo dei carburanti coinvolge gli automobilisti di tutto il mondo, e non solo i comuni cittadini, ma anche la polizia. Il caso più eclatante si è registrato in Michigan, dove il prezzo medio di un gallone di benzina (circa 3,5 litri) è di ben 5,214 dollari (quasi 5 euro). Questo drastico aumento dei prezzi si ripercuote su tutti, compreso l’Ufficio dello Sceriffo della Contea di Isabella, che ha rivelato di aver esaurito i fondi messi a bilancio per il carburante.
    Prezzi dei carburanti alle stelle: anche l’Italia sta pagando la guerra in Ucraina
    “Non ci sono più soldi per il carburante”
    Michael Main, Sceriffo della Contea di Isabella, ha infatti dichiarato di essere stato costretto a dare istruzioni agli agenti di “cercare di gestire tutte le chiamate accessibili al telefono”: in pratica, rispondere alle chiamate di persona per evitare così il più possibile di guidare. Main ha comunque aggiunto che, nonostante le mosse per risparmiare sul budget, la sicurezza dei cittadini rimarrà l’obiettivo primario.
    Lavorare con una Dodge Charger non aiuta…
    Ma nonostante le rassicurazioni, sembra che l’Ufficio dello Sceriffo sia stato sommerso da commenti negativi sui social, dato che la sua pagina Facebook è stata apparentemente cancellata. I cittadini sono senz’altro preoccupati. Anche perché i poliziotti di Isabella non guidano esattamente un’utilitaria, bensì una Dodge Charger Pursuit, una berlina “cattivissima” con un motore V6 da 3,6 litri. Si capisce come, al giorno d’oggi, mettere benzina a quell’auto rappresenta un vero e proprio investimento economico. 
    Addio auto benzina, Diesel e GPL entro il 2035, la protesta dei Costruttori: “Troppo presto” LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Sarà dura insidiare Quartararo per il mondiale”

    ROMA – La MotoGp di Pecco Bagnaia, alfiere Ducati, si compromette ancor più dopo lo zero del Gran Premio di Catalogna. Fabio Quartararo, leader del mondiale, è lontano 66 punti e il torinese, ai microfoni di “Sky Sport”, passa in rassegna questa prima parte di 2022: “Noi purtroppo siamo partiti a rilento e abbiamo avuto problemi all’inizio di stagione. Non siamo riusciti a sfruttare tutto il potenziale della moto, che abbiamo capito solo adesso. Sarebbe già stato rifficile prima, ora con questo zero lo sarà ancora di più”, dice infatti l’italiano.
    Le parole di Bagnaia
    Con il ritiro a Barcellona il percorso di Bagnaia deve fare i conti anche con la sfortuna oltre che con un Fabio Quartararo dominatore a Barcellona, e che ora punta a consolidare la sua leadership nelle gare a lui più favorevoli. Il ducatista dal canto suo afferma: “Possiamo fare bene su tutte le piste, ma Quartararo ad Assen è veloce. Nonostante questo proveremo a essere competitivi”. In mezzo però c’è il Gran Premio di Germania al Sachsenring, dove la lotta sarà più aperta che mai. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Dopo lo zero in Catalogna sarà dura per il mondiale”

    ROMA – Con la caduta causata da Nakagami a Barcellona, la MotoGp di Pecco Bagnaia, pilota Ducati, si complica ulteriormente. Il leader del Motomondiale, Fabio Quartararo, è distante 66 punti e il torinese analizza ai microfoni di “Sky Sport” le complicazioni fin qui riscontrate a bordo della GP22: “Noi purtroppo siamo partiti a rilento e abbiamo avuto problemi all’inizio di stagione. Non siamo riusciti a sfruttare tutto il potenziale della moto, che abbiamo capito solo adesso. Sarebbe già stato rifficile prima, ora con questo zero lo sarà ancora di più”, dice infatti l’italiano.
    Su Quartararo
    Con il ritiro a Barcellona il percorso di Bagnaia deve fare i conti anche con la sfortuna oltre che con un Fabio Quartararo dominatore a Barcellona, e che ora punta a consolidare la sua leadership nelle gare a lui più favorevoli. Il ducatista dal canto suo afferma: “Possiamo fare bene su tutte le piste, ma Quartararo ad Assen è veloce. Nonostante questo proveremo a essere competitivi”. In mezzo però c’è il Gran Premio di Germania al Sachsenring, dove la lotta sarà più aperta che mai. LEGGI TUTTO

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    L'UE dice stop all'endotermico ma i marchi di lusso si salvano con l'emendamento “salva Ferrari”

    Con il voto a favore dello stop alla vendita di auto con motore endotermico entro il 2035 da parte del Parlamento Europeo e le conseguenti proteste da parte dei produttori che parlano di una data fin troppo prematura, i marchi di lusso italiani sono costretti a correre ai ripari. Il Pacchetto Fit for 55 è stato approvato, ma è stato anche accolto l’emendamento che proroga fino ai primi mesi del 2036 la possibilità di avere deroghe sulle emissioni di Co2 per i produttori di nicchia, al fine anche di salvaguardare aziende come Lamborghini e Ferrari.
    Di cosa si tratta
    Alcuni produttori facenti parte della cosiddetta “Motor Valley Italiana”, come appunto la Casa del Cavallino, quella del Toro e Maserati, possono schivare, almeno provvisoriamente, lo spauracchio delle “emissioni vietate”. Questo grazie all’approvazione dell’emendamento che riguarda la possibilità di includere i biocarburanti tra le opzioni valide a ridurre le emissioni, quello dedicato alla deroga riservata ai Costruttori con volume produttivo sotto alle 10 mila unità e quello basato sul ciclo di vita del veicolo e sulle emissioni che misura durante lo stesso. Bocciato invece l’emendamento del Ppe che riduceva al 90% del totale delle emissioni lo stop ai veicoli a benzina, Diesel e gpl.
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    MotoGp, Domenicali: “La classifica non dice la verità sul nostro lavoro”

    ROMA – “La classifica non dice il vero sui nostri sforzi. La GP22 non era pronta all’inizio di questo 2022 e questo ha portato i nostri piloti a commettere degli errori che pesano, perché Quartararo e Aleix Espargaro non hanno ancora sbagliato nulla. C’è stata sfortuna, ma non abbiamo raccolto punti in weekend dove avevamo tanto potenziale”. Questo il primo bilancio della MotoGp 2022 della Ducati da parte dell’amministratore delegato della scuderia italiana, Claudio Domenicali, in occasione della presentazione al circuito di Misano della World Ducati Week, in programma dal 22 al 24 luglio.
    Le parole di Domenicali
    Al di là della pista, c’è da considerare anche il mercato piloti. Con Jack Miller alla KTM si apre per la Ducati la caccia al pilota che deve affiancare Pecco Bagnaia. I candidati sono Enea Bastianini e Jorge Martin, ma Domenicali non ha fretta: “Alcuni dicono che i contratti vanno fatti presto per tenere tranquilli i piloti, ma poi gli errori ci sono lo stesso. Sono dei professionisti: corrono senza pensare a queste cose. Sia Enea che Jorge sono piloti che vogliamo avere con noi in futuro, fanno parte dei nostri piani. Entrambi avranno le stesse possibilità, ma posso dirvi che la nazionalità non inciderà”, ha concluso il manager italiano. LEGGI TUTTO