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    SAFE, inaugurato il master tra energia, sport e sostenibilità

    Con la cerimonia d’apertura, SAFE ha aperto le danze per il XIX master dallo slogan “Un pieno di energia per la mobilità sostenibile”. L’organismo indipendente attivo nel settore dell’energia e della mobilità sostenibile ha avviato il suo festival sulla gestione delle risorse energetiche, con interventi di vari esperti nel campo della mobilità green, incluse diverse personalità attive nelle competizioni sportive, ma anche dell’energia e delle infrastrutture.
    SAFE, il master mette al centro il motorsport per un futuro più verde
    Gli aspetti della transizione energetica
    Padrone di casa è stato Raffaele Chiulli, presidente di SAFE, che ha illustrato alcuni degli aspetti più importanti che la transizione energetica e tecnologica porterà con sé, in particolare dal punto di vista occupazionale. “Quali saranno le nuove figure richieste? Sicuramente quelle attive nell’area delle Smart City e della produzione, distribuzione e consumo di energia. Persone con una visione olistica del nuovo sistema energetico, esperti di mobilità sostenibili, individui in grado di ripensare le soluzioni per le città del futuro. Ingegneri meccatronici, specie nell’ambito delle corse, e data scientist, per analizzare le masse di dati” ha detto Chiulli.
    Il presidente di SAFE ha anche aggiunto: “Parlare di sinergie tra energia e trasporti significa parlare di impatti ambientali, economici e sociali, di infrastrutture, tecnologie, servizi, normativa e regolazione abilitante, investimenti e anche di sport”. Ed è proprio su questo aspetto, quello sportivo, che i lavori del master si sono concentrati.
    Dalla MotoE a Enel X
    L’aspetto sportivo è stato approfondito in particolare dagli esponenti della FIM, organizzatori della MotoE, e da Rodi Basso, presidente di E1 Series, il campionato di barche elettriche pronto a rivoluzionare il mondo della motonautica, con una lunga esperienza tra i team di Formula 1. Ultimo la McLaren, che ha avuto un ruolo fondamentale nel lancio della Formula E. “Nelle corse l’elettrico è arrivato già con la Formula 1, che grazie all’ibrido ha avuto un grande aumento dell’efficienza. In Formula E McLaren ha avuto un ruolo fondamentale fornendo i motori ai team, grazie all’esperienza maturata con il propulsore elettrico della supercar ibrida P1. Tra le competizioni e la strada c’è un continuo ping pong tecnologico” ha spiegato Basso.
    Nell’uso di tutti i giorni, tuttavia, avrà una fondamentale importanza la rete di ricarica, che deve essere abbastanza capillare e resistente da garantire a tutti energia senza sovraccarichi. È questo il punto di vista di Federico Caleno, capo del dipartimento e-mobility solutions di Enel X, che ha spiegato come bisognerà agire per adeguare le infrastrutture: “Se c’è abbastanza energia? Il motore elettrico è il più efficiente, quindi la quantità di energia necessaria è minore. I kWh non sono un problema, ma studiamo soluzioni di ricarica capaci di modularsi in base alle caratteristiche della rete. Sarà necessario inoltre eliminare qualsiasi paura di ansia da range”.
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    Mercedes W100, l'auto delle star: da Elvis alla Regina Elisabetta fino al Papa e John Lennon

    In pochi, anzi pochissimi potrebbero riuscire a piacere nello stesso modo al Papa e ai dirigenti dell’Unione Sovietica, a Elvis e alla Regina d’Inghilterra. Qualcuno ci è riuscito, però, ma non è un personaggio: è una delle auto più iconiche della Stella, un evergreen del lusso chiamato Mercedes W100 che continua a risplendere nel suo fascino elegante. Guarda la galleryMercedes W100, il lusso che conquistò papi e rockstar
    Poche unità, tante versioni
    Presentata al Salone di Francoforte nel 1963, la W100 su realizzata in 2677 unità, di cui 428 a passo lungo. Di queste, 304 erano a quattro porte, mentre 124 a sei porte. Molto più esclusiva, invece, la W100 convertibile, limitata a 59 esemplari. Si cercava una sostituta della W189 “Adenauer”, lo si trovò nella W100, che l’ingegnere Fritz Nallinger dotò di motore 6,3 litri costruito a mano.
    Da Elvis al Papa
    Il fascino della W100 sta nella sua regalità: un aspetto solenne, con interni semplici e riservati, ma dotati del massimo comfort e lusso. Tra i suoi proprietari più famosi come non citare Elvis Presley, John Lennon, Jack Nicholson, ma anche l’allora capo dell’URSS Leonid Brezhnev; sono saliti a bordo Papa Giovanni Paolo II e la regina Elisabetta d’Inghilterra; oggi la guidano due tra i più importanti conduttori televisivi del mondo come Jay Leno e Jeremy Clarkson. Ma per quanto possano essere popolari i singoli clienti, la W100 rimane nei decenni e continua a mantenere lo stesso, inalterato fascino.
    La pista da go-kart sulla nave da crociera: dal 2022 sarà la pista più lunga del mondo LEGGI TUTTO

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    Moto3, Pedro Acosta: “I piloti sono i pagliacci del circo”

    ROMA – Pedro Acosta continua a far parlare di sé, non solo per le proprie vittorie in pista. Il fenomeno spagnolo, solamente diciassettenne, è al comando del Mondiale di Moto3 e in questi pochi mesi nel paddock ha spesso mostrato di avere un carattere alquanto istintivo: “Questo alla fine è uno spettacolo – spiega sul motomondiale -, un circo e i piloti sono i pagliacci della macchina da presa. Le cose ti arrivano da una parte, dall’altra… Ma ehi, mi piace sentire cosa dice la gente di me. Soprattutto gli ‘haters’. Mi sento come se avessi un fan club tutto per me, guardando quello che faccio 24 ore su 24. Li ascolto solo. Tutti possono sempre dirti cose buone, ma avere un fan club per te solo 24 ore a guardare quello che fai e quello che dici è incredibile”.
    Le parole di Acosta
    Sempre nell’ultima intervista rilasciata a ElConfidencial, Acosta si è detto piuttosto selettivo: “La verità è che le persone che mi piacciono sono davvero poche – ammette -. Siamo giovani, è vero, ma siamo in un mondiale. So che ci sono persone che pensano ‘wow, questo ragazzo di 17 anni ha bisogno di aiuto psicologico, siamo cattivi, giusto?’ Ma la verità è che non credo negli psicologi. Neanche io presto molta attenzione alle persone. Ci sono pochissime persone che mi piacciono, e alla fine penso che non sia necessario che una persona ti dica ‘non ascoltare questo, non ascoltare l’altro’, penso che siamo al Mondiale, e dobbiamo sapere cosa è meglio o peggio per noi stessi”. LEGGI TUTTO

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    Il festival Rom-E al via con eventi, dimostrazioni e convegni green in tutta la Capitale

    Innovazione e tecnologie verdi, la realtà della mobilità smart, le nuove strategie per rendere più sostenibile il trasporto privato e pubblico del futuro, la transizione energetica verso veicoli a impatto zero. Roma Capitale sostiene Rom-E, un vero e proprio festival diffuso dedicato alla mobilità green che il prossimo 2 e 3 ottobre (con un’anteprima digitale il 1° ottobre) coinvolgerà diverse piazze della città con eventi, dimostrazioni, test drive e incontri dedicati alla sostenibilità. 
    Momento centrale di Rom-E saranno gli eventi dedicati a visitatori e appassionati. Roma si trasformerà in un laboratorio della sostenibilità per due giorni, durante i quali sarà possibile testare i prodotti, approfondire le tematiche vicine alle fonti rinnovabili e alla smart mobility. 
    Attività e giochi nelle piazze di Roma
    Nelle tre sedi del festival – piazza San Silvestro, largo dei Lombardi su via del Corso e Villa Borghese, in viale delle Magnolie – si terranno eventi di edutainment, dedicati a famiglie e bambini per fare informazione attraverso l’intrattenimento: attività e giochi aiuteranno a scoprire cosa significa prendersi cura dell’ambiente a partire da scelte sostenibili. Inoltre ci saranno dimostrazioni e test drive con veicoli di nuova generazione e spazi rivolti alle aziende per raccontare cosa vuol dire ecosostenibilità.
    Le giornate di ROM-E si aprono il 1° ottobre con un evento online, “Rom-E talk” che si svolgerà sul sito www.rom-e.it , con ospiti e interventi che saranno moderati da Andrea Brambilla e Pasquale Di Santillo, rispettivamente direttore e vicedirettore di Auto, testata che promuove l’evento con il coordinamento tecnico di Sport Network.
    Nell’anteprima, a cui parteciperanno rappresentanti delle amministrazioni europee, nazionali, regionali e locali, si parlerà di transizione energetica, decarbonizzazione dei trasporti, mobilità a basse emissioni, elettrificazione, infrastrutture di rete, nuove tecnologie come quelle ad idrogeno e di nuovi vettori energetici. Tre le sessioni, anche una dedicata all’urban mobility, in cui si parlerà di e-mobility a Roma, delle sfide ed opportunità per la Capitale e la Città Metropolitana.
    Rom-E è patrocinato da Roma Capitale e dal Ministero della Transizione Ecologica, con il supporto dello stesso Campidoglio che per l’occasione mobilita tre Assessorati.  LEGGI TUTTO

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    SAFE ed Esso in un workshop: quale il ruolo dei carburanti alternativi?

    Il carburante nell’era della decarbonizzazione: entro il 2050 l’Europa punta a dire addio alla combustione tradizionale, proseguendo sulla via della sostenibilità e della lotta all’inquinamento. Quale sarà il ruolo dei carburanti alternativi in questa transizione e nel futuro dei veicoli a motore? È a questa domanda che ha cercato di rispondere il workshop online “Low Carbon Mobility: the energy evolution in transport”, organizzato da SAFE in collaborazione con la Esso Italiana. Mobilità a basse emissioni, innovazione ed evoluzione del settore dei trasporti i temi al centro del confronto, che ha visto intervenire numerose personalità del settore automotive e non solo.
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    Il ruolo dei nuovi carburanti
    Ad aprire i lavori Raffaele Chiulli, presidente di SAFE, che ha così introdotto il workshop: “Con questo evento vorremmo dare un contributo a delineare nuovi modelli di sviluppo, che avranno ricadute economiche e occupazionali, consapevoli che occasioni di riflessioni e dialogo come quella di oggi, vadano nella direzione di facilitare il flusso informativo, coinvolgendo proattivamente operatori e Istituzioni” ha detto.
    Centrale sarà il ruolo che avranno i carburanti alternativi con basse emissioni, i cosiddetti “low carbon liquid fuels”, che saranno capaci di accelerare il processo di sostenibilità dei trasporti. A spiegare le loro potenzialità Khurram Gaba, Policy Planning Executive ExxonMobil, che ha così spiegato: “le tecnologie per ridurre l’intensità di carbonio dei carburanti liquidi svolgeranno un ruolo fondamentale, nel lungo termine, nella riduzione delle emissioni in Europa”.
    Tra gli altri interventi che hanno sostenuto questa soluzione, rilevante quello istituzionale di Guido Bortoni, Senior Adviser DG Energy European Commission, che ha sottolineato come per decarbonizzare il settore dei trasporti sia opportuno un uso complementare dei diversi vettori energetici. Mentre Gianni Murano, Presidente Esso Italiana, ha concluso i lavori del workshop spiegando come l’utilizzo di soluzioni diversificate (tra cui appunto i “low carbon liquid fuels”) sia indispensabile non solo per garantire la sostenibilità ambientale della transizione ecologica, ma anche quella sociale ed economica.
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    Tragedia Vinales, Michel Fabrizio: “Mi ritiro per rispetto della vita umana”

    ROMA – Il mondo delle due ruote non è rimasto impassibile dopo la morte di Dean Berta Vinales. Come a voler dare un avvertimento al motomondiale, Michel Fabrizio ha deciso di ritirarsi in seguito all’ennesima tragedia in pista. Il pilota italiano, anche Campione Europeo Superstock 1000 nel 2003, ha spiegato in maniera esauriente le sue motivazioni su Facebook: “Mi rifiuto di correre per rispetto della vita umana. E mi ritiro. È il momento di dire basta. Oggi ho assistito ad una brutta giornata, la perdita di un pilota di soli 15 anni. Gare così ne ho viste tante in questa categoria, e ogni volta che ne finiva una, si tirava un sospiro di sollievo perché era andata bene. Ma purtroppo non sempre va bene e oggi è successo l’imprevedibile o forse quello che si sapeva potesse accadere. Sono sdraiato da più di 5 ore sul letto del mio hotel a guardare il soffitto, ripensando ai momenti belli che questo sport mi ha regalato. Ma rientrando dopo 6 anni ho visto questo mondo cambiato”, le sue parole. 
    “Troppa poca esperienza”
    Fabrizio si è soffermato anche sul tema dei grandi campioni come esempio per i più giovani: “Ho visto un’indifferenza da parte della Federazione Internazionale: schierare 42 bambini nella Yamaha cup e altri 42 nel Mondiale 300. Troppi, troppi piloti con poca o addirittura pochissima esperienza, e questo non succede solo nel mondiale, ma anche in campionati nazionali, dov eper fare cassa si prende tutto, fino all”ultimo posto disponibile. Valentino Rossi anni fa, quando Marquez è entrato in MotoGP, è stato hanno criticato, dicendo che si lamentava per le manovre di Marquez ‘scorrette’. Bisogna dargli ragione. Marc è diventato un punto di riferimento: questi giovani emulano le sue gesta, facendo sorpassi troppo a limite, appoggiandosi al proprio avversario rischiando ogni centimetro”, conclude.  LEGGI TUTTO

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    SAFE, il master mette al centro il motorsport per un futuro più verde

    Che il futuro sia sempre più green è un’idea sempre più condivisa. Basta guardare alle competizioni nate negli ultimi anni che vedono protagonisti motori a zero emissioni. Proprio lì guarda anche SAFE Racing, che ha organizzato un master per sensibilizzare ancora di più gli appassionati di velocità. Il master in “Gestione delle Risorse Energetiche”, in occasione del workshop “SAFE Racing. Innovation, technology & sustainable mobility”, ha incluso anche il messaggio di due Campioni del Mondo delle quattro ruote: Nico Roberg e Lucas Di Grassi.
    Norwegian Prima, pista da go-kart di 420 metri sulla nave
    Il master SAFE
    Organizzato da SAFE, organizzazione indipendente attiva nel campo dell’energia e dell’ambiente, il master dedicato a tecnologia e innovazione per la mobilità sostenibile ha visto gli sport motoristici sostenibili come fulcro dei propri lavori. “Uniti per combattere il cambiamento climatico” è stato il messaggio inviato da due Campioni come Nico Rosberg e Lucas Di grassi, capaci di imporsi rispettivamente nella Formula 1 e nella Formula E.
    Le categorie del motorsport che si sono convertite all’elettrico sono infatti ormai numerose, dalla Formula E, alla MotoE, arrivando alla recentissima Extreme E, di cui ha parlato il suo stesso patron Alejandro Agag: “L’idea di portare i Suv elettrici nei luoghi più estremi e remoti del mondo nasce dall’esigenza di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sui danni causati dagli effetti del cambiamento climatico, stimolando le nuove generazioni ad essere parte attiva del cambiamento”.
    Ma la rivoluzione elettrica sta andando oltre le due e le quattro ruote, coinvolgendo anche gli sport acquatici come la motonautica. A concretizzazione di ciò, la nuova categoria a zero emissioni E1 Series, riservata proprio a motoscafi a batteria. “Attraverso questa competizione – ha spiegato Rodi Basso, CEO dell’inedito Campionato – accelereremo la diffusione della tecnologia elettrica nell’industria nautica, coniugando gli enormi progressi tecnologici con l’esperienza delle corse automobilistiche”.
    Le parole dei partner
    Il padrone di casa Raffaele Chiulli, Presidente SAFE, GAISF (Global Association of International Sports Federations) e UIM (Union Internationale Motonautique), ha illustrato gli obiettivi della nascita delle nuove categorie sportive: “Attraverso le nostre iniziative non solo siamo in grado di incoraggiare l’azione, ma anche di puntare i riflettori sul contributo significativo dello sport nella promozione degli obiettivi di sviluppo sostenibile”.
    Tante le voci che hanno ribadito come sia necessario continuare a investire nella sostenibilità. Francesco Venturini, Amministratore Delegato di Enel X, ha spiegato come “la sostenibilità debba essere un valore accessibile e alla portata di tutti. A tal proposito, il coinvolgimento attivo di Enel X all’interno delle competizioni motoristiche testimonia il nostro impegno nella promozione costante dello sviluppo della mobilità elettrica, a livello globale”. Gli ha fatto eco poi Stefano Besseghini, Presidente di ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente: “Dobbiamo essere consapevoli che la transizione energetica è un argomento complesso da affrontare con un approccio multilaterale e con il contributo di tutte le parti coinvolte”.
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    La pista da go-kart sulla nave da crociera: dal 2022 sarà la pista più lunga del mondo

    Una pista per i go-kart su tre livelli, con 14 curve e 420 metri di tracciato. Non sembrano numeri incredibili, ma la cosa che stupirà è la risposta alla domanda “Dove?”: su una nave da crociera. La Norwegian Prima è la prima imbarcazione al mondo a proporre una distanza così lunga, dove i piloti – fino a 15 in contemporanea – potranno sfidarsi mentre si godono la vacanza sull’acqua. Guarda la galleryNorwegian Prima, pista da go-kart di 420 metri sulla nave
    Mai una pista così lunga
    La poposta di Norwegian si rivolge anche agli appassionati di velocità, che potranno guidare i go-kart fino a 50 km/h. Non è una novità, per il Marchio, quella della pista: già la Joy nel 2017 aveva proposto la soluzione, ripetuta sulla Bliss e sulla Encore nei due anni successivi. Ma quella della Prima è la pista più lunga, con i suoi 420 metri di curve e rettilinei. Il cantiere della Prima è quello di Fincantieri, a Marghera: la nave parla italiano.
    Scivolo ad alta velocità
    A proposito di velocità, sulla Prima sarà installato anche il Drop, primo scivolo a secco a caduta libera di dieci piani, grazie al quale i più coraggiosi potranno scendere da uno dei lati della nave alla stessa velocità di una monoposto da Formula Uno. La Norwegian Prima debutterà nel Nord Europa durante il suo primo anno, per poi effettuare un viaggio transatlantico di 12 giorni da Southampton a New York; tra 2023 e 2024 ecco invece i Caraibi occidentali, l’America, Messico e Bahamas. Tutto questo mare mentre i go-kart si sfideranno sotto il cielo estivo di due oceani.
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