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    San Donà di Piave batte Sarroch al tie-break.

    Primo set – Prova a scappare la Personal Time (4-2), Sarroch però resta attaccata al set trovando il pareggio (5-5), arriva pure il vantaggio ospite (5-6). I sardi sono on fire e un po’ alla volta prendono il largo salendo a +5 (15-20). C’è un moto di orgoglio della Personal Time che va a pareggiare (23-23), Vaskelis però regala il set point agli isolani (23-24), il gran muro di Marzorati e Barbon vale il pareggio (24-24). Sbaglia la battuta San Donà (24-25), ci pensa Marzorati (25-25), il solito Vaskelis (25-26), risponde Cunial (26-26), ancora Vaskelis (26-27), errore in battuta di Sarroch (27-27), il muro esterno vale un altro set point (27-28), muro out dei sardi (28-28). Set infinito il primo, Barbon per il sorpasso (29-28), time out per Sarroch. La battuta di Cunial vale il set per la Personal Time (30-28).Secondo set – La Personal Time galvanizzata dal primo set, prova subito a prendere in mano le redini del parziale, ma deve fare i conti con la forza di Sarroch.  Piccolo break interno (4-2), gli ospiti pareggiano (4-4). Prova a scappare la squadra di casa (8-5), qui arriva il time out di Caporusso. Al rientro due punti esterni (8-7), i veneti reagiscono (9-7), ma fa un altro break Sarroch (11-13)., sul punto successivo Rigamonti chiama time out (11-14). Al rientro punto Personal Time (12-14), attacco out di Sarroch (13-14), Barbon ritrova il pareggio (14-14). Break esterno (15-18), contro break sandonatese (19-19), (20-20), Garra (21-20), pareggia Agrusti (21-21). Vaskelis per la nuova parità (22-22), avanti i locali (23-22), (23-23), sull’assist di Agrusti set point esterno (23-24). Time out per Rigamonti, al rientro set point annullato (24-24), muro out e altro punto set per gli ospiti (24-25), Marzorati rimedia (25-25), errore Personal Time (25-26), rimedia Cunial (26-26), il solito Vaskelis (26-27),  muro vincente sandonatese (27-27), altro muro interno (28-27) e coach Caporusso chiama la sospensione. Altro giro e altro muro vincente della squadra veneta (29-27).Terzo set – Il volume al PalaBarbazza si alza, i locali sono più reattivi (8-4), contro break sardo (8-9).  Mette la freccia la Personal Time (11-9), arriva però il 4-0 esterno (11-13), parità a quota 14. Torna sul +2 Sarroch (14-16), un vantaggio che costringe Rigamonti al time out.  Barbon punto interno (15-16), Sarroch tiene il muso avanti di misura (17-18), sul 18-19 Caporusso chiede un minuto di sospensione.  Il vantaggio esterno sale a 2 (19-21), ribatte la Personal Time (20-21), errore in battuta di San Donà (20-22), schiacciata di Cunial (21-22). Battuta corta di Fedrici ed ace (22-22), (22-23), (23-23), (23-24), (24-24), (24-25), (25-25), (25-26), (25-27). Si va al quarto set.Quarto set – Che partita al PalaBarbazza (2-2). Sarroch prende il largo e Rigamonti chiama time out (2-6). I sardi però dilagano e la forbice si allarga (6-11), (9-15).  Cerca di rimanere a galla la Personal Time (12-17), i veneti risalgono a -4 (14-18).Gli ospiti provano a chiudere il set (14-20), (15-21). La forbice si allarga a 7 (16-23), e Sarroch porta a casa il tie break (18-25).Quinto set – Questo lo sviluppo del punteggio: 1-0, 1-1, 1-2, 2-2, 2-3, 2-4, 3-4, 4-4, 4-5, 4-6, 5-6, 5-7, 6-7, 7-7, 7-8, 8-8, 9-8, 9-9, 10-9, 10-10, 10-11, 11-11, 11-12, 12-12, 12-13, 13-13, 14-13, 14-14, 15-14, 16-14.Personal Time San Donà di Piave 3Sarlux Sarroch 2(30-28, 29-27, 25-27, 18-25, 16-14)PERSONAL TIME SAN DONà DI PIAVE: Salvador 2, Grespan 0, Barbon 18, Bellucci 1, Lazzarini 10, Paludet (L), Garra 13, Marzorati 11, Cunial 24, Fedrici 4. Non entrati: Bidoia, Zilio, Filippelli, Zanatta (L)SARLUX SARROCH: Curridori 2, Capelli 8, Leccis 10, Partenio 0, Vaskelis 29, Mocci (L), Giaffreda (L), Matani 4, Saibene 19, Romoli 1, Agrusti 8, Iannaccone 9. Non entrati: Kubaszek, Pisu(Fonte: Personal Time San Donà di Piave) LEGGI TUTTO

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    Sabaudia vince a Gioia Del Colle la terza partita più lunga della pallavolo italiana

    Il Viridex Sabaudia, oltre alla vittoria sul campo complicatissimo di Gioia del Colle, torna a casa anche con un record notevole. Il match vinto dalla squadra di coach Stefano Beltrame (2-3) nell’ultima giornata del campionato di pallavolo maschile di serie A3, è la terza partita più lunga della storia della pallavolo italiana: una vittoria arrivata dopo una maratona di 2 ore e 58 minuti. Un’altra curiosità riguarda il fatto che al primo posto assoluto della statistica, che ovviamente tiene conto anche di Superlega e serie A2, oltre alla serie A3, c’è un’altra partita vinta dal Sabaudia nella passata stagione che con con tre ore e due minuti è, finora, l’unico match della storia del volley italiano ad aver sfondato le tre ore.

    Tre vittorie e una sconfitta per il Viridex Sabaudia in questo avvio di stagione, con la formazione pontina che ha messo in luce alcune situazioni su cui lavorare ma anche uno spirito di gruppo e una forza di volontà fuori dal comune che hanno proiettato la squadra del direttore sportivo Paolo Torre al quarto posto in classifica del girone blu di serie A3, a quattro lunghezze dalla vetta. QUI tutti i risultati del weekend e le classifiche dei due gironi di A3.

    “Se devo trovare una parola per descrivere la partita vinta a Gioia del Colle direi personalità, abbiamo vinto perché veramente abbiamo mostrato personalità in campo e voglia di vincere la partita – chiarisce Samuel Onwuelo, opposto e capitano del Sabaudia che ha chiuso il match con 33 punti a referto – Arrivavamo da un risultato non positivo e anche in Puglia il clima non era dei migliori per i nostri avversari: è stata una serata molto calda, c’era un pubblico molto partecipativo, un ambiente e una piazza molto molto importante. Poi nel corso della gara ci sono state un paio di peripezie, ma siamo riusciti a uscire fuori nei momenti importanti, ci siamo fatti trovare pronti. Ora dobbiamo continuiamo a lavorare così pensando già alla prossima“.JV Gioia Del Colle 2Viridex Sabaudia 3(29-27 23-25 23-25 25-17 13-15) – Durata: 39′ 39′ 37′ 30′ 33′; Tot: 178′JV GIOIA DEL COLLE: Santangelo 30, Mariano 9, Marra 1, Frumuselu 10, Sette 10, Longo 0, Milan 11, Paris 3, Persoglia 9, Utro (L). Non entrati: Chinello, Pierri (L), CartaVIRIDEX SABAUDIA: Fattorini 1, Stufano 2, Mariani 3, Panciocco 30, Pilotto 5, Nasari 0, Onwuelo 33, Soncini 8, Rondoni (L), Serangeli 0, De Vito 1

    (Fonte: Viridex Sabaudia) LEGGI TUTTO

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    Lagonegro-Aversa: 3-2. Secondo successo consecutivo per i ragazzi di Waldo Kantor

    È una di quelle serate che resteranno impresse nella mente per molto tempo, quelle in cui il Palasport di Villa d’Agri diventa un coro unico e la squadra risponde punto dopo punto. Ci si aspettava una grande partita alla vigilia e grande partita è stata. Nella quinta giornata del campionato di Serie A2 Credem Banca, la Rinascita Volley Lagonegro ha superato la Virtus Aversa 3–2 (25-18, 25-18, 29-31, 21-25, 15-5) al termine di una partita vibrante, intensa e incerta fino all’ultimo scambio, regalando al pubblico una prova di carattere e maturità.Gara dai ritmi alti fin dai primi scambi, con una Lagonegro aggressiva, capace di imporre il proprio gioco e portarsi clamorosamente in vantaggio. Avanti di due set, subisce poi il prepotente ritorno dei campani, che rispondono con esperienza trasformando il confronto in una sfida a elastico, fatta di break, contro-break e parziali appianati. Ogni parziale prende una direzione diversa, ma la costante è una: la Rinascita resta sempre dentro la partita, con concentrazione e lucidità. Fino all’apoteosi del tie-break, sgretolato 15-5 e che ha regalato 2 fondamentali punti in classifica.Dopo Porto Viro arriva, dunque, il secondo successo consecutivo al quinto set per i ragazzi di coach Waldo Kantor, ormai totalmente immersi nella nuova categoria e consapevoli delle loro potenzialità, nonostante i miglioramenti che ancora possono e devono arrivare. Al termine del match, Giacomo Raffaelli (14 punti a referto con il 55% di positività in attacco e il 70% in ricezione) è stato nominato MVP.Starting players – Il tecnico biancorosso non ha dubbi di formazione e parte col pacchetto consolidato formato dalla diagonale Sperotto-Cantagalli, Raffaelli e Mastracci in banda, Arasomwan e Tognoni al centro e capitan Fortunato libero (per lui, 150 presenze in serie A con la maglia della Rinascita). Coach Tomasello ha risposto con Garnica al palleggio in diagonale con l’opposto italo-brasiliano Motzo, Tiozzo e Tallone in posto quattro, Volpato e Mattei a presidiare la zona centrale, Raffa in posizione di libero.1° set – Partenza a razzo per i lucani, che piazzano subito un 3-0 sfruttando un buon turno a servizio di Tognoni e due sigilli di Arasomwan, a muro e in primo tempo. L’apporto dei centrali risulta decisivo in questa fase iniziale: ancora Tognoni a muro (10-4) costringe Tomasello a richiamare in panchina i suoi per riordinare le idee. Due successivi ace di Tallone (12-7) fanno scattare l’alert a Kantor, che risponde da par suo col time out. E’ una Rinascita a tratti irresistibile: Raffaelli attacca da posto due per il 20-16, Sperotto è monumentale a muro su Motzo (24-18): il primo set è tutto di marca Rinascita.2° set – Sospinti dal solito, immenso tifo del catino di Villa d’Agri, i biancorossi provano a fare la voce grossa anche all’alba del secondo capitolo, pur trovando di fronte una Aversa ben più compatta e solida. Fino all’8-8 è equilibrio (bello il monster block di Mastracci su Motzo), poi Tallone e Mattei aiutano i compagni a salire fino al 14-11, massimo vantaggio per i campani. Kantor si affida alla pausa tecnica per tenere alta la concentrazione dei suoi, che rispondono presente: Armenante (nel frattempo subentrato a Mastracci), Raffaelli (con un ace) e Tognoni azzerano il vantaggio (16-16), Cantagalli a muro su Mattei regala il primo break (19-17). Il finale è colorato di biancorosso: un potente attacco di Cantagalli e un imperiale primo tempo di Arasomwan chiudono la contesa (25-18) con lo stesso punteggio del primo set.3° set – Il 2-0 è davvero un brutto colpo per la Virtus Aversa, che però non si scompone e reagisce da grande squadra, riaprendo di fatto una partita che sembrava veleggiare dalle parti di Lagonegro. I campani mantengono costantemente un leggero margine, dal canto suo la Rinascita è brava a tenere testa e a trascinare la contesa fino ai vantaggi. Sale in cattedra Motzo, in netta ripresa rispetto alla prima parte di gara: belli gli attacchi per il 13-15, il 14-16 e il successivo 14-17. Arasomwan si fa ancora apprezzare a muro (17-18 e 22-22), Cantagalli con un ace riesce addirittura a regalare un clamoroso match point (24-23). La Virtus non ci sta, recupera le forze e punto dopo punto fa suo il set: chiudono Volpato con un muro su Cantagalli (29-30) e un fendente del solito Motzo (29-31).4° set – Decisa a chiudere a proprio favore il match, la Rinascita parte forte nel quarto game (3-0, ace di Raffaelli), ma di fronte Aversa non ha nessuna intenzione di lasciare spazio alle convinzioni biancorosse. Dopo una fase di equilibrio, Tiozzo e Motzo agguantano il primo break (13-15), Lagonegro rinsavisce con Arasomwan e Sperotto (muro sul neo-entrato Guerrini) per il 16-15. Gli aversani aumentano le percentuali al servizio: due ace di Motzo e Mattei ribaltano ancora la situazione (17-19). Che non cambia più fino alla fine: Tiozzo in banda e Motzo fanno esplodere la gioia dei compagni. 21-25 e tutto rinviato al tie-break.5° set – Qui non c’è storia: in poco più di un quarto d’ora, la Rinascita strapazza completamente Aversa, lasciandogli soltanto 5 punti. Troppa la fame di vittoria, troppa la voglia di regalare un’altra gioia al meraviglioso pubblico di Villa d’Agri. E’ un monologo biancorosso: Armenante sfrutta le mani del muro per il 4-2, Cantagalli firma il suo ennesimo sigillo (saranno 26 al termine del match) per l’8-3, Raffaelli si esalta sul 13-4, Sperotto è impeccabile per il 14-4. A chiudere definitivamente la posta, un mani fuori di Cantagalli: via ai festeggiamenti.Rinascita Lagonegro 3Virtus Aversa 2  (25-18, 25-18, 29-31, 21-25, 15-5)RINASCITA LAGONEGRO: Fortunato (L), Arasomwan 10, Esposito 0, Raffaelli 14, Pegoraro 0, Cantagalli 26, Tognoni 6, Armenante 9, Sperotto 3, Mastracci 4. Non entrati: Cosentino, Andonovic, De Angelis (L), SanchiVIRTUS AVERSA: Minelli 0, Vattovaz 0, Tallone 5, Raffa (L), Mattei 7, Motzo 34, Tiozzo 13, Garnica 2, Guerrini 4, Mentasti 0, Volpato 7. Non entrati: Di Meo, Mazza, Agouzoul(Fonte: Rinascita Lagonegro) LEGGI TUTTO

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    Monviso-Bergamo 0-3. Bussoli: “Non salviamo nulla”, Kipp: “Vittoria che ci fa bene”

    Gara decisamente sottotono per la Wash4Green Monviso Volley uscita sconfitta 0-3 dal match con Bergamo, valido per la decima giornata di Regular Season. Una gara dominata per due set dalle ospiti, solo nel primo parziale le padrone di casa, partite bene, hanno tenuto la guida del gioco per quasi tutto il set, salvo poi farsi agganciare e superare proprio nel finale. Nella metà campo di casa è mancato un po’ tutto, dall’attacco (20% di efficienza contro il 32% delle ospiti) alla fase muro-difesa (3 soli muri per la Wash4Green, 9 per le avversarie) e gli errori sono stati senza dubbio troppi (14 solo al servizio). Kipp è la Mvp della giornata con 14 punti ma è tutta la squadra a lavorare bene, al centro Manfredini e Meli segnano 22 punti totali di cui 8 muri. Per il Monviso in doppia cifra solo Anna Davyskiba (10).

    DICHIARAZIONISilvia Bussoli (Wash4green Monviso Volley): “Oggi non salviamo davvero nulla, è difficile anche parlare. Dobbiamo solo metterci a lavorare e pensare alla prossima partita”.Kendall Kipp (Bergamo): “Non è stata facile la fase di avvicinamento a questa partita, però oggi è venuto fuori tutto il lavoro che facciamo ogni giorno in palestra. È una vittoria che ci fa bene e che ci siamo meritate“.

    (Fonti: Comunicati stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia-Verona: 2-3. Dzavoronok: “Non è mancato tanto”. Soli: “Gli alti e bassi ci appartengono”

    Prima battuta d’arresto della stagione per la Sir Susa Scai Perugia che tra le mura amiche del PalaBarton Energy cede a Verona al tie-break. Match lungo e ad alta intensità, deciso sul finale dalle fiammate dai nove metri di Darlan miglior realizzatore del match con 24 punti a referto, un muro e 5 ace. (Qui la cronaca dell’incontro)Donovan Dzavoronok (Sir Susa Scai Perugia): “Sapevamo che sarebbe stata una partita tosta, infatti ci stavamo preparando da un po’, si sa che Verona è una squadra molto fisica e forte quest’anno e sicuramente sarà una delle rivali da battere se vogliamo arrivare fino in fondo. Oggi non ci siamo riusciti, non è mancato tanto, secondo me non abbiamo fatto una brutta prestazione però alla fine ci è mancato quel po’ che loro hanno fatto in più. Nelle partite così, che si decidono al tie-break, influiscono sempre le cose piccole, che però poi fanno la differenza. Darlan è entrato e ha fatto tre ace decisivi. Questi tre punti hanno indirizzato il finale”.Fabio Soli (allenatore) (Rana Verona): “La caratteristica di questa squadra, nella sua eccentricità, è quella di resettare e ripartire e così abbiamo fatto dopo i momenti complicati di oggi. Gli alti e bassi ci appartengono e su quelli abbiamo bisogno di lavorare per trovare una consistenza che ancora non abbiamo. Siamo contenti di questa vittoria perché abbiamo affrontato una grandissima squadra che ci ha messo alla frusta e credo si debba far tesoro di questa esperienza per lavorare bene. Quando lo facciamo, quel qualcosa in più riusciamo a metterlo in campo”.(Fonte: Comunicati stampa) LEGGI TUTTO

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    Ancora rimpianti per la Sarlux Sarroch

    Un’altra occasione sprecata dai Gialloblu di coach Denora, che non riescono mai a concretizzare a proprio vantaggio le situazioni favorevoli. Ancora troppi errori in momenti cruciali dei set e l’ottimo lavoro settimanale che non si riesce a far fruttare in gara. Ci si aspetta di più da una squadra con tanti elementi di esperienza, e ancora una volta per fortuna la mano di aiuto la offre la panchina, chiamata a ribaltare un risultato che poteva essere ben più pesante, e che porta almeno un punto nella magra classifica Gialloblu.
    Così coach Denora nel post gara:
    “Bisogna essere onesti e ammettere che è una partita per cui c’è da mangiarsi le mani, ogni set ci vedeva in vantaggio nella fase centrale del set, con il pallino del gioco sempre nelle nostre mani e puntualmente, senza nulla togliere ai meriti degli avversari, abbiamo rimesso in discussione il punteggio con mancanze da parte nostra. Questo è grave, perché tra le due squadre quelli più esperti eravamo noi. Sapevamo di dover fare una partita anche sporca a tratti e fatta di pazienza e sacrificio, quando lo abbiamo accettato è stata infatti un’altra storia, riacciuffando la gara per i capelli. Il tie break poi è stato lo specchio della gara. Sicuramente i responsabili non vanno ricercati nei ragazzi che sono usciti sul 2-0, il roster allestito mi permette queste rotazioni e ricerca di soluzioni, ma dobbiamo ritenerci tutti responsabili della situazione, me in primis. La pallavolo è fatta innanzitutto di contenuti tecnici, e servivano soprattutto quelli per portare la gara a casa sabato, ma proprio quando li abbiamo dati per scontati sono venuti a mancare. Probabilmente dovrò rivedere alcune richieste, ma se davvero vogliamo fare quello che ci siamo detti, allora bisogna alzare l’asticella” LEGGI TUTTO

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    Firenze-Uyba 0-3. Chiavegatti: “Importante riprenderci immediatamente”, Seki: “Continuare su questa strada”

    Il Bisonte Firenze incappa nel primo vero passo falso stagionale, e una ottima Eurotek Laica Uyba Busto Arsizio ne approfitta, passando al Pala Bigmat con un triplice 21-25 e consolidando la propria classifica. Fin dall’inizio la regista delle farfalle Nanami Seki ha reso immarcabili i suoi attaccanti, soprattutto Parra (top scorer con 18 punti) e le due centrali (Torcolacci 10 punti col 58% e Van Avermaet 8 col 63%), e alla fine si è giustamente presa il titolo di MVP. Dall’altra parte invece le bisontine sono state meno reattive del solito, e hanno pagato una serata piuttosto difficile in attacco (20% di efficienza di squadra) non riuscendo stavolta a compensare con la grinta e il cuore che le hanno sempre contraddistinte.

    Coach Federico Chiavegatti (Il Bisonte Firenze): “Non è stata una bella prova da parte nostra, ma può capitare nel corso di una stagione e quindi non ne dobbiamo fare un dramma: è importante ripartire e riprenderci immediatamente, abbiamo fatto vedere più volte di cosa siamo capaci e quindi non può essere una prestazione opaca a farci perdere le nostre certezze. Oggi abbiamo faticato a mettere palla a terra, loro sono state brave e ordinate quindi bisogna fare i complimenti a Busto, noi invece dovremo tornare in palestra e capire cosa non è andato in campo e cosa potevamo proporre di diverso noi dalla panchina: è bello metterci la faccia quando si vince, ma io voglio prendermi le mie responsabilità anche in una partita così, quindi cercheremo tutti insieme di migliorare e di tornare al livello fatto vedere finora“.Nanami Seki (Eurotek Laica Uyba): “Sono molto felice per questa vittoria, non solo per il mio MVP. Abbiamo approcciato bene la partita nel primo set, e anche nei game successivi abbiamo continuato ad esprimere il nostro gioco al meglio. Dobbiamo continuare su questa strada“.

    (Fonti: Comunicati stampa) LEGGI TUTTO

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    Carniel: «Due punti pesanti, decisiva la nostra voglia di vincere»

    Il Belluno Volley archivia il big match del PalaBigi con due punti che profumano d’alta quota. E, soprattutto, con la consapevolezza di aver superato uno degli ostacoli più difficili del girone bianco di Serie A3 Credem Banca. La vittoria al tie-break al cospetto della Conad Reggio Emilia – fino a quel momento impeccabile, in virtù dei quattro successi su quattro incontri – vale per la classifica, vale per il morale. E per una fiducia che si cementa gara dopo gara.
    PESO SPECIFICO – A confermarlo è Alessandro Carniel. Il direttore sportivo dei biancoblù non nasconde il peso specifico del colpo firmato dai rinoceronti: «A livello di classifica, è un successo che pesa molto. Perché ottenuto in uno scontro diretto, di fronte a una squadra che era a punteggio pieno e con la quale ci giochiamo il primo posto in stagione regolare. In più, nel malaugurato caso di sconfitta, il divario si sarebbe ulteriormente allargato. E sarebbe stato difficile da ricucire».
    SALISCENDI – Il match si è trasformato in un continuo saliscendi: primo e terzo parziali dominati, secondo e quarto lasciati per strada. Una sorta di elastico tecnico ed emotivo: «È stata una partita altalenante e, di certo, non bellissima – riconosce Carniel –. Entrambe le formazioni la sentivano parecchio ed è subentrato un po’ di nervosismo». A decidere, però, è stata la capacità dei rinoceronti di rimanere compatti nel momento della verità: «La differenza l’ha fatta la nostra voglia di vincere in un tie-break interpretato con grande lucidità. Nel complesso ritengo siamo stati superiori alla Conad: abbiamo vinto grazie al collettivo. Tutti volevano questo risultato: dagli atleti allo staff. È un bel passo in avanti a livello di gruppo-squadra».
    SGUARDO ATTENTO – Dopo la trasferta nella città del tricolore, il direttore sportivo mantiene lo sguardo attento sulle aree da migliorare: «Dobbiamo limare ancora qualche sbavatura. E analizzare il motivo di una serie di cali così bruschi nei set che perdiamo». Un aspetto che, se risolto, potrebbe rendere il Belluno Volley ancora più competitivo.
    VERSO IL SECONDO DERBY – Ma il calendario non concede pause: domenica 23 novembre (ore 18) sarà tempo di concentrarsi sul secondo derby veneto della stagione, dopo quello con la Sav Trebaseleghe. Alla VHV Arena, infatti, approderà la Personal Time San Donà di Piave, reduce dal successo al tie-break su Sarroch. E attualmente sesta, a una sola lunghezza di distanza dai ragazzi di coach Marzola: «San Donà sta avendo un buon rendimento – conclude Carniel – però giochiamo in casa. E, alla VHV Arena, non dobbiamo “avere” paura, ma “fare” paura». LEGGI TUTTO