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    Sinner-Alcaraz, le foto della finale delle Atp Finals

    Sinner si conferma il maestro di Torino dopo una finale spettacolare durata più di due ore. Un match preceduto dal “music break” con Gianni Morandi e l’inno di Mameli cantato da Il Volo, poi lo spettacolo si è spostato in campo. Tanti i vip sugli spalti: da Ligabue a Kimi Antonelli, passando per Fabio Fognini e Flavia Pennetta. Di seguito le foto più belle della finale delle Atp Finals
    SINNER-ALCARAZ, GLI HIGHLIGHTS LEGGI TUTTO

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    Sinner batte Alcaraz 7-6, 7-5 alle Atp Finals: secondo trionfo per l’azzurro

    “Complimenti a Carlos per l’anno, sei il giocatore di riferimento per me e non solo. Giocatore energetico e spettacolare, hai avuto un anno fantastico, merito tuo e del tuo team. Hai vinto tanto, hai meritato di essere il numero 1 del mondo. Ci vedremo nel 2026. Grazie al mio team che mi ha portato a questo livello, abbiamo fatto un lavoro eccezionale. Mi sento a casa in Italia, grazie al pubblico. E’ stata un’atmosfera incredibile, sembrava di stare in un campo da calcio. Sono contento di darvi qualcosa di positivo”  LEGGI TUTTO

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    Dal campo allo studio TV: il nuovo percorso di Caroline Wozniacki

    Caroline Wozniacki nella foto – Foto Getty

    Accettare che un capitolo della propria vita si chiuda non è mai facile, nemmeno per una campionessa come Caroline Wozniacki. La tennista danese, ex numero uno del mondo e vincitrice dell’Australian Open 2018, ha lasciato intendere che potremmo non rivederla più in campo, dopo anni di battaglie, successi e rinascite.
    Una carriera straordinariaDai primi passi sul circuito WTA da giovanissima fino al trionfo a Melbourne nel 2018, Wozniacki ha vissuto una carriera intensa, fatta di talento, costanza e volontà. Dopo il lungo stop per maternità, era tornata nel 2023 per disputare tre tornei, raggiungendo gli ottavi di finale allo US Open. Nel 2024 aveva ampliato il calendario a tredici eventi, chiudendo ancora una volta a New York. Poi, il silenzio.Lo scorso luglio la danese è diventata madre per la terza volta, e da allora la priorità è diventata la famiglia.
    “Credo che non tornerò”In un’intervista al podcast Nothing Major, Wozniacki ha affrontato direttamente la domanda che molti tifosi si ponevano: tornerà ancora a competere?“La verità è che no, credo che la risposta sia un no,” ha ammesso Caroline con sincerità. “Se dipendesse da mio marito David, mi direbbe subito di usare il ranking protetto e di giocare ancora qualche grande torneo. Ma con tre bambini piccoli, questo è ormai un lavoro a tempo pieno. So che potrei rimettermi in forma, l’ho già fatto, ma è sempre più difficile.”
    Parole che suonano come una dichiarazione d’addio non ufficiale, anche se la campionessa danese non esclude del tutto l’ipotesi di un ritorno: “Nel tennis non si può mai dire mai.”
    Un futuro tra famiglia e TVLa Wozniacki sembra però già proiettata verso una nuova fase della sua vita. Dopo aver sperimentato il ruolo di commentatrice televisiva, ha scoperto una nuova passione:“Mi piace ancora viaggiare, e ho adorato lavorare in televisione in questi anni. Mi piacerebbe continuare a farlo, ma solo per qualche settimana all’anno, per poi potermi rilassare con la mia famiglia. Sarebbe l’equilibrio perfetto.”
    Con Olivia, James e il piccolo Mac come priorità, Caroline Wozniacki appare serena, consapevole di aver dato tutto al tennis e di aver lasciato un segno indelebile. Che si tratti di un addio o solo di un arrivederci.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sipario “azzurro” sull’ITF di Solarino: Deborah Chiesa vince la Terranova Cup

    Sipario “azzurro” sull’ITF di Solarino: Deborah Chiesa vince la Terranova Cup

    Un sorriso che mancava da tempo. Deborah Chiesa torna a vincere un titolo in singolare dopo otto anni, vincendo la Terranova Cup – ultimo appuntamento W15 di Solarino – con un doppio 6-4 sulla svizzera Fiona Ganz, al termine di un’ora e quarantadue minuti di gioco intenso ed equilibrato.L’azzurra ha costruito il successo con solidità e pazienza, soprattutto sulla seconda di servizio, gestendo con lucidità i momenti più delicati. A fine match non ha nascosto l’emozione: “Sono super contenta, ma anche distrutta dopo tre settimane di torneo. Ci tenevo tantissimo a vincere, dopo le due finali precedenti. Oggi sentivo che la partita poteva andare dalla mia parte: sul 5-2 ho avuto un po’ di tensione e lei è stata brava a rientrare, succede a tutte. Sono felice di essere rimasta calma e, dopo tanti mesi, di aver portato a casa questa vittoria”.
    Su Ganz ha aggiunto: “È stata un’avversaria solida, mi ha messo pressione. Una bella finale”.La cerimonia di premiazione ha visto la presenza del sindaco di Solarino Tiziano Spada, il vicesindaco di Solarino Salvatore Aliano e l’assessora al Turismo Milena Cianci, insieme al delegato FITP Siracusa, Nuccio Rubino.
    “Solarino conferma la sua identità di città dello sport – ha dichiarato il sindaco – Anche quest’anno abbiamo avuto il privilegio di ospitare un torneo internazionale che ha portato qui atlete provenienti da ogni parte del mondo, comprese realtà lontane come l’Iran. È motivo di orgoglio vedere il nostro Comune riconosciuto come un punto di riferimento per il tennis internazionale. La vittoria di un’italiana, come oggi è stato per Chiesa, rappresenta un valore aggiunto per il pubblico e per tutti noi”. “L’auspicio è che questo torneo possa continuare a svolgersi a Solarino – ha aggiunto il sindaco Spada – perché crediamo profondamente nello sport come motore di crescita, di comunità e di sviluppo”.
    Il delegato Fitp Siracusa Nuccio Rubino ha aggiunto un commento sul livello tecnico visto in campo. “Solarino e la provincia di Siracusa restano una realtà di forte tradizione tennistica, anche a livello internazionale. Questo torneo lo dimostra – ha sottolineato il delegato siracusano – abbiamo assistito a incontri avvincenti e a giocatrici molto interessanti, capaci di mostrare tecnica, determinazione e un livello competitivo di valore”.
    Ad aprire la cerimonia di premiazione le parole del direttore del torneo Renato Morabito, che hsi è complimentato con Chiesa e Ganz, ringraziato l’amministrazione e fatto un bilancio dei dieci anni trascorsi a Solarino. “Questa è stata una Torrenova Cup di altissimo livello, sostenuta da una macchina organizzativa che anche quest’anno ha dato il massimo. Nei quasi 40 tornei giocati a Solarino abbiamo portato a termine 280 giorni effettivi di gara, disputati 2.150 match, portato in provincia di Siracusa 1.500 giocatrici provenienti dai cinque continenti e oltre 1.000 presenze tra coach e accompagnatori. Abbiamo messo in palio complessivamente 800 mila euro di montepremi e tantissimi punti WTA. Sei giocatrici sono passate da qui – ha ricordato Morabito – hanno poi raggiunto la Top 100, diverse altre la Top 200. Sono risultati importanti, destinati a crescere grazie alle nuove sfide e alle collaborazioni future. Ma Solarino resterà sempre nel nostro cuore. Ultimo, ma non ultimo: grazie a Dario Paci ex proprietario dello Zaiera Resort” LEGGI TUTTO

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    Sinner-Alcaraz, il primo scontro diretto nel Challenger di Alicante del 2019

    15 precedenti sul circuito Atp più le due finali contro al Six Kings Slam in Arabia Saudita. La rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz ha infiammato gli ultimi anni ed è destinata a caratterizzare anche il prossimo decennio. Un duello iniziato nel 2019, quando i due si sfidarono per la prima volta al Challenger di Alicante. Lo spagnolo aveva solo 15 anni, due in meno dell’altoatesino, ma riuscì a imporsi su di lui in tre set (6-2, 3-6, 6-3), fermando così la corsa di Jannik che era reduce da 16 vittorie negli ultimi tre tornei giocati (il Challenger di Bergamo e gli ITF di Trento e Santa Margherita di Pula). Nelle immagini sulla terra rossa – ora il torneo si gioca sul cemento – si può riconoscere la classe e lo stile di gioco di entrambi che ha poi dominato sul circuito principale in questi anni. Il murciano si porterà a casa anche il primo confronto diretto tra i pro, al 2° turno nel Masters 1000 di Parigi, da quello successivo aprirà il suo ciclo vincente anche l’italiano. LEGGI TUTTO

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    Finals 2025: Jannik Sinner o Carlos Alcaraz? Sensazioni e… silenzio

    Jannik Sinner a Torino

    Silenzio. Domina il silenzio sul Centre court dell’Inalpi Arena in questa grigia e uggiosa domenica mattina di novembre. È un privilegio poterlo assaporare in beata solitudine, seduto nel settore 204. Solo io e l’enorme spazio intorno, il colore delle luci a contrastare con quello del campo. Vuoto. Si avverte un leggero brusio delle macchine pulitrici in lontananza, attive nella grande Hall dove è stato allestito il campo Sebastopoli, proscenio ideale nella settimana per scrutare da due passi gli allenamenti dei campioni e carpirne movimenti e tecnica. Sei così vicino al loro sforzo che quasi ne assapori la fatica. Quell’energia che fende l’aria e l’adrenalina prodotta da gesti di armonica bellezza la potevi afferrare e fare tua. Un contrasto totale con la sospensione dell’attesa a poche ore dalla finale Sinner vs. Alcaraz che decreterà il campione delle Nitto ATP Finals 2025 e, a questo punto, il più forte del 2025. La finale diventa una sorta di spareggio, il ranking con quel che ha passato Jannik non è realistico.
    In questo momento di beata solitudine dominano i contrasti di una settimana “potente”, vissuta a mille all’ora come la palla colpita con rara potenza su quel campo in resina davanti ai miei occhi. Mi assale un senso di vuoto, e non perché sono qua solo soletto. Manca solo una partita a concludere un torneo di eccellente qualità, con tante partite spettacolari che hanno raccontato storie importanti e confermato quanto i due finalisti in questo momento storico siano su un altro pianeta. L’effetto palla di neve, l’ha chiamato Alex De Minaur, uno assai sveglio dietro quello sguardo talvolta un po’ smarrito. Se Jannik entra in ritmo fin dal primo game e ti travolge strappando un break, la partita scivola via come una palla che rotola sulla neve e diventa sempre più grande. In quel momento nella tua testa scatta solo un segnale di emergenza, devo attivare ogni risorsa per non subire l’onta di un “Bagel”. Non che contro Alcaraz la situazione sia diversa, anzi… Magari Charlie ha qualche momento di pausa, ma se gioca al suo meglio la palla non la vedi proprio, flirta con ogni riga del campo e puoi solo inchinarti a cotanta prepotenza tecnica e classe.
    Il senso di vuoto arriva perché con la finale delle Finals termina una settimana che attendi tutto l’anno e che qua si vive intensamente. Attraversi gli spazi comuni ed è bellissimo ammirare l’emozione degli appassionati, scorgere nei loro occhi la gioia dell’essere finalmente non davanti alla tv o allo schermo del computer ma con i propri occhi di fronte al fisico imponente di Ben Shelton che tira “missili” di servizio, sotto lo sguardo sorridente e rilassato di papà Bryan, o la potenza del gesto di Alcaraz, forte di gamba e di braccio a colpire la palla con rara intensità e precisione. “C’è mai stato un tennista così forte?” chiedeva una ragazzina al nonno l’altro ieri alla rete del Sebastopoli; l’arguto signore, con spiccato accento ligure, sospira e risponde “Ci sono stati tanti giocatori di talento, ma questo è uno dei più forti….“. “Ma allora vincerà lui il torneo?” incalza la biondina, e il nonno, dopo un sospiro ancor più forte, “…forse”. A poche ore della finale più attesa, Jannik contro Carlos, il n.1 contro il n.2, dopo tre finali Slam consecutive, chi vincerà questa super partita? Dare una risposta è impossibile, è necessario mediare tra le sensazioni ricavate nella settimana e la razionalità dei numeri e del contesto, che giocherà probabilmente un ruolo importante.
    Il bilancio degli head to head dice 10-5 Alcaraz, ma è corretto togliere la finale di Cincinnati 2025, quando Sinner scese in campo non in grado di giocare, solo per soddisfare la richiesta degli organizzatori che avevano uno stadio pieno, con biglietti a dir poco salati e spettatori che se ne stavano in attesa da oltre un’ora sotto un sole mortale. Sarà la sesta sfida nell’anno, 4-1 per lo spagnolo (o 3-1 se vogliamo…), mai si è giocato al coperto. L’ultima partita indoor a livello ATP è stata primissima, Parigi Bercy 2021, con due set tiratissimi vinti da Carlos. Da allora ne è passata di acqua sotto ai ponti, e il tennis di Sinner è cresciuto in modo esponenziale, si può dire molto di più rispetto a quello di Alcaraz, bravo ad aggiungere e migliorare aspetti (servizio, rovescio in attacco) ma partiva da una ricchezza e profondità di colpi superiori a quella dell’italiano. Ci sono altri due precedenti al coperto, le esibizioni del Six Kings Slam, anno 2024 e 2025, vinte entrambe da Sinner, ma essendo esibizioni vanno prese per quello che sono, anche se quando si affrontano due così, la parola sconfitta non è mai contemplata come una possibilità, semmai come una onta da evitare. Si potrebbero tirare fuori tanti numeri per cercare di dare un indirizzo a quel che potrebbe accadere dalle ore 18.15 circa, quando uno dei due alzerà la prima palla del match, ma forse si rischia di entrare in una complessità tendente ad un inutile coacervo di difficile uscita. Quando si affrontano Jannik e Carlos collidono i massimi sistemi. Il livello di gioco è sublime, ognuno con le proprie qualità. Diventa prioritario l’aspetto mentale, l’abilità, prontezza e forza per imporre sull’altro la massima velocità di palla, ritmo e capacità di rubare spazio e tempo sul campo. 
    Un dato ritengo sia importante: il rendimento del servizio. Questo sarà il passaggio decisivo, e guardando l’incontro dal lato di Sinner è confortante quanto la sua battuta stia performando. Non intendo il numero di Ace quanto la percentuale di prime palle in gioco abbinata ad una sapiente selezione di angoli e rotazioni. Contro un braccio fatato come quello di Carlos tirare sempre a tutta non è la tattica migliore, può funzionare di più uno slice al centro che non gli permette di andare con la risposta nell’angolo incontrando la palla alla massima potenza, o un effetto “kick” che fa saltare tantissimo la palla al rimbalzo sul rovescio. Sinner per vincere dovrà comandare tanto e per farlo è necessario servire come nelle ultime prestazioni e rispondere come a Wimbledon, con una palla centrale e profondissima che allontana lo spagnolo dalla riga di fondo. Personalmente non rischierei più di tanto smorzate e attacchi a rete spericolati, il passante dell’iberico è strepitoso visto il suo controllo di palla e del corpo con poco equilibrio, e sulla corsa in avanti è dietro solo a De Minaur (forse). Alternare e soprattutto giocare benissimo i due affondi col lungo linea, uno col diritto e quindi col rovescio, questa può essere una scelta corretta per non lasciare a Carlos il comando. Se Alcaraz guadagna il centro del campo e lascia correre il diritto, lo scenario sarà la prepotenza di US Open, e ci ricordiamo benissimo come è finita…
    Si potrebbero analizzare mille altri aspetti, ma preferisco perdermi di nuovo nel silenzio dell’Inalpi Arena, e ripensare alle partite giocate da Jannik e Carlos nel corso del torneo. Hanno dominato, come del resto tutta la stagione. Hanno entrambi giocato bene, molto bene. Alcaraz con qualche piccolo momento di down, prontamente tamponato; Sinner forse si è anche un filo nascosto, non ha tirato a tutta se non in brevi momenti, quando sentiva di averne bisogno o ha scelto di testare il suo massimo livello. Senza esagerare, entrando in modalità gestione e controllo. La mia personale sensazione è che Alcaraz abbia toccato, nelle fasi di alcune partite, un livello superiore a quello mostrato da Sinner. Ma questo non significa che Jannik non possa andare sopra al rivale. Come si vince una partita così? Ripenso alle partite viste e vissute nella settimana torinese, a diritti e rovesci bellissimi, all’intensità prodotta da questi due grandi campioni e splendidi ragazzi qua in molte altre sfide, e non trovo una risposta. Dominano tante sensazioni contrastanti, in un vortice di silenzio.
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Domenica 16 novembre in chiaro sul Nove: L’intervista CNN di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz dalle Nitto ATP Finals

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz intervistati a Torino da CNN Sport

    Signori del tennis, numeri 1 e 2 del ranking mondiale ATP, dominatori del 2025 a ogni latitudine con due Slam vinti a testa, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner si sono raccontati e divertiti insieme anche al microfono di Amanda Davies, anchor di CNN Sport, a Torino in occasione delle NITTO ATP Finals: un’intervista che andrà in onda, in chiaro su NOVE, domenica 16 novembre alle 14:30 per tutti gli appassionati sportivi (e non solo) che hanno seguito quest’anno sui canali e le piattaforme Warner Bros. Discovery l’Australian Open, il Roland Garros e la Laver Cup in esclusiva.
    Tra rivalità e rispetto reciproco, complicità e risate nella rarità della situazione – un’intervista doppia rilasciata durante le NITTO ATP Finals, che hanno rimesso in palio anche il primato della classifica mondiale – Jannik Sinner e Carlos Alcaraz ripercorrono un (altro) anno di record e trionfi. Con la netta sensazione che, dietro la sfida sportiva, stia prendendo forma anche un bel rapporto d’amicizia LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Domenica 16 Novembre 2025

    Federico Bondioli nella foto – Foto Francesco Peluso

    Nitto ATP Finals – Indoor HardF Alcaraz – Sinner Non prima 18:00Il match deve ancora iniziare

    CH Bergamo – Indoor hardQ1 Arnaboldi – Rispoli Inizio 10:00ATP Bergamo Federico Arnaboldi [4]• 155 Nicola Rispoli153ServizioSvolgimentoSet 1F. Arnaboldi 0-15 15-15N. Rispoli 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-305-2 → 5-3F. Arnaboldi 15-0 30-0 30-15 40-15 ace4-2 → 5-2N. Rispoli 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-30 ace4-1 → 4-2F. Arnaboldi 15-0 30-0 40-0 ace3-1 → 4-1N. Rispoli 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-0 → 3-1F. Arnaboldi 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-0 → 3-0N. Rispoli 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-0 → 2-0F. Arnaboldi 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    Q1 Borrelli – Callejon Hernando 2° inc. ore 10Il match deve ancora iniziare
    Q1 Ribecai – Ricca 3° inc. ore 10Il match deve ancora iniziare
    Q1 Oradini – Matusevich 2° inc. ore 14Il match deve ancora iniziare
    Q1 Malgaroli – Guerrieri 3° inc. ore 14Il match deve ancora iniziare
    Q1 Stewart – Bocchi 2° inc. ore 14 Il match deve ancora iniziare

    CH Montemar – terraQ1 Cadenasso – Campana Lee Inizio 10:30ATP Montemar Gianluca Cadenasso [1]• 02 Gerard Campana Lee00ServizioSvolgimentoSet 1G. CadenassoG. Campana Lee 0-15 0-30 15-30 15-401-0 → 2-0G. Cadenasso 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0

    Q1 La Vela – Zapata Miralles 3° inc. ore 10:30Il match deve ancora iniziare
    Q1 Brancaccio – Rodenas 4° inc. ore 10:30Il match deve ancora iniziare
    Q1 Bondioli – El Natour 2° inc. ore 10:30Il match deve ancora iniziare
    Q1 Barreto Sanchez – F. Moroni 2° inc. ore 10:30Il match deve ancora iniziare
    Q1 Sanchez Quilez – Pennaforti 4° inc. ore 10:30Il match deve ancora iniziare

    CH Soma Bay – hardQ1 Fondriest – Kukasian Inizio 10:00ATP Soma Bay Matteo Fondriest153 Artur Kukasian [9]• 04ServizioSvolgimentoSet 1A. KukasianM. Fondriest 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-302-4 → 3-4A. Kukasian 0-15 0-30 15-30 15-40 30-401-4 → 2-4M. Fondriest 0-15 15-15 15-30 15-401-3 → 1-4A. Kukasian 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 1-3M. Fondriest 15-0 30-0 15-15 30-0 40-0 ace 40-15 df0-2 → 1-2A. Kukasian 0-15 df 15-15 15-30 df 30-30 40-300-1 → 0-2M. Fondriest 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A0-0 → 0-1

    Q1 Ehrenschneider – Agostini Inizio 10:00ATP Soma Bay Nino Ehrenschneider [3]• 04 Simone Agostini04ServizioSvolgimentoSet 1N. EhrenschneiderS. Agostini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-404-3 → 4-4N. Ehrenschneider 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A4-2 → 4-3S. Agostini 0-15 15-15 15-30 df 15-403-2 → 4-2N. Ehrenschneider 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2S. Agostini 15-0 30-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2N. Ehrenschneider 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1S. Agostini 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1N. Ehrenschneider 15-0 30-0 30-15 df 40-150-0 → 1-0

    Colina WTA 125 – terraTUQ Herrero Linana – Colmegna ore 18:00Il match deve ancora iniziare
    TUQ Cherubini – Cayetano 2 incontro dalle 18:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO