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    Italia-Belgio in Coppa Davis Finals, dove vedere la partita in tv e streaming

    Dopo la vittoria contro l’Austria al debutto per 2-0 con le prestazioni convincenti di Matteo Berrettini e di Flavio Cobolli, l’Italia si prepara a giocare la semifinale di Coppa Davis. Gli azzurri di Filippo Volandri affronteranno il Belgio, che nei quarti di finale ha battuto con un netto 2-0 la Francia grazie ai successi di Raphael Collignon e di Zizou Bergs. La semifinale è in programma questo venerdì alle ore 16, in diretta su Supertennis, canale 212 del telecomando Sky. 

    I precedenti

    Quella di Bologna sarà l’undicesima sfida tra Italia-Belgio, con gli azzurri avanti 6-4 nei precedenti. L’ultimo incontro risale allo scorso anno, quando i ragazzi di Volandri vinsero nella fase a gironi per 2-1 grazie alla vittoria di Bolelli/Vavassori nel doppio.

    1950, Belgio-Italia 2-3 – Quarti Europa, Bruxelles
    1952, Italia-Belgio 3-1 – Finale Europa, Milano
    1953, Belgio-Italia 3-2 – Semifinale Europa, Bruxelles
    1957, Belgio-Italia 3-2 – Finale Europa, Bruxelles
    1959, Belgio-Italia 1-4 – 2°Turno Europa, Bruxelles
    1961, Belgio-Italia 2-3 – 2°Turno Europa, Bruxelles
    1969, Italia-Belgio 4-1 – 1°Turno Europa, Genova
    2000, Italia-Belgio 2-3 – Playoff World Group, Mestre
    2017, Belgio-Italia 3-2 – Quarti World Group, Charleroi
    2024, Italia-Belgio 2-1 – Fase a gironi, Bologna LEGGI TUTTO

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    ATP Award 2025: la lista dei candidati (c’è Vagnozzi, con Cahill, per la categoria coach)

    Darren Cahill e Simone Vagnozzi

    Novembre, dopo le Finals inizia il tempo dei bilanci di fine anno. Prima di addentrarci nelle nostre analisi sulla stagione di singolare appena andata in archivio (lo faremo dalla prossima settimana, al termine della Davis Cup), l’ATP ha comunicato i candidati in alcune categorie degli ormai classici ATP Award. Ricordiamo che il miglior tennista ATP dell’anno è colui che conclude la stagione da n.1, quindi per il 2025 è Carlos Alcaraz. Ma ci sono altri premi di sicuro interesse, come lo  Stefan Edberg Sportsmanship Award, quello di Breakthrough of the Year (ossia giocatore esploso nella stagione) e quello di coach dell’anno.
    Ecco i canditati nelle tre categorie:
    Breakthrough of the Year:
    Jack DraperJoao FonsecaJakub MensikValentin Vacherot

    Stefan Edberg Sportsmanship Award:
    Carlos AlcarazFelix Auger-AliassimeGrigor DimitrovCasper Ruud

    Coach dell’anno:
    Benjamin Balleret (Valentin Vacherot)Darren Cahill & Simone Vagnozzi (Jannik Sinner)Juan Carlos Ferrero & Samuel Lopez (Carlos Alcaraz)Frederic Fontang (Felix Auger-Aliassime)Bryan Shelton (Ben Shelton)

    Nella categoria Stefan Edberg,  Grigor Dimitrov (2024), Carlos Alcaraz (2023) e Casper Ruud (2022) hanno già vinto questo stesso riconoscimento, mentre il duo Vagnozzi – Cahill ha trionfato nel 2023, anno della definitiva esplosione di Sinner.
    Le candidature ai primi due riconoscimenti sono state decise attraverso i voti dei giornalisti iscritti al International Tennis Writers’ Association (ITWA), mentre quello dell’allenatore arriva direttamente dal voto dei vari coach iscritti all’albo ATP. Per la prima volta, i membri dell’esclusivo ATP No. 1 Club – i 29 giocatori giocatori che hanno raggiunto il numero 1 al mondo – decreteranno i vincitori del premio Breakthrough of the Year e dello Stefan Edberg Sportsmanship Award. Il vincitore del premio Coach of the Year viene selezionato dagli altri allenatori ATP.
    C’è ovviamente anche il prestigioso premio Fans’ favorite, ossia il tennista più votato dai semplici appassionati attraverso la piattaforma di voto sul sito ATPtour.com, riconoscimento vinto nelle ultime due annate da Jannik Sinner, nel 2022 da Nadal e per 19 anni di fila (2003 – 2021 !) da Roger Federer. I voti per il più amato dagli appassionati è ancora aperto fino a venerdì 21 novembre. Nella settimana dell’8 dicembre saranno via via svelati i nomi dei vincitori nelle varie categorie.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Tennis Australia e PTPA vicine a un accordo?

    Ahmad Nassar, CEO di PTPA

    Ricordate l’azione legale intrapresa dal nuovo sindacato giocatori Professional Tennis Players’ Association (PTPA) lo scorso marzo contro tutti i principali organi di governo del tennis mondiale? Molti pensavano fosse solo un atto dimostrativo. Al contrario la causa è andata avanti nei mesi scorsi, e ora sembra che Tennis Australia e la PTPA siano “molto vicine” a raggiungere un’intesa extragiudiziale che blocchi il contenzioso tra le due parti. Lo riporta la BBC. PTPA – co-fondata da Novak Djokovic nel 2020 con l’obiettivo di rafforzare il potere contrattuale dei giocatori – ha avviato un’azione legale contro i circuiti ATP e WTA, accusandoli di “pratiche anti-competitive e di una palese mancanza di attenzione verso il benessere degli atleti”. A settembre, anche i quattro tornei dello Slam sono stati aggiunti alla causa.
    Adesso l’autorevole media di Londra riporta che è stata depositata una lettera presso lo United States Southern District Court di New York, dichiarazione che attesta come la PTPA e Tennis Australia – che organizza l’Australian Open – siano impegnate in “discussioni bilaterali sostanziali e produttive” per raggiungere un accordo. BBC afferma che nel documento presentato si chiede alla giudice Margaret Garnett di sospendere temporaneamente il procedimento nei confronti di Tennis Australia in attesa della definizione dell’accordo. La richiesta al magistrato tuttavia non riguarda gli altri imputati: ATP Tour, WTA Tour, la Federazione francese (che organizza Roland Garros), l’All England Club (Wimbledon) e la USTA (US Open). La International Tennis Federation e la International Tennis Integrity Agency erano inizialmente tra i convenuti, ma sono state rimosse dalla causa a settembre.
    La denuncia presentata dalla PTPA lo scorso marzo si fondava su di un dossier di 163 pagine presentato a New York con l’obiettivo di porre fine al “controllo monopolistico” esercitato dai due circuiti, maschile e femminile, sull’organizzazione dell’annata tennistica. La PTPA sostiene che ATP e WTA operino come un “cartello”, stipulando accordi con i tornei per limitare i montepremi e impedire l’ingresso di potenziali competitor sul mercato. La causa contesta anche un calendario definito “insostenibile” e un sistema di ranking ritenuto inadeguato.
    Lo scenario, almeno per quanto riguarda Tennis Australia, potrebbe cambiare se, come sembra, si sta lavorando alacremente per raggiungere un’intesa definitiva prima dell’inizio degli Australian Open il prossimo gennaio. Non è chiaro se Tennis Australia offrirà impegni concreti su fattori decisivi richiesti da PTPA come il montepremi o programmazione gli incontri, ma l’eventuale raggiungimento di accordo tra il sindacato e la federazione australiano avrebbe anche la conseguenza secondaria di rafforzare la posizione negoziale della PTPA nei confronti degli altri Slam.
    In caso che non venga raggiunto un accordo, le cause presentate a New York potrebbero sfociare in un processo vero e proprio. Denunce parallele sono state presentate dalla PTPA anche alla Commissione Europea e all’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati (CMA), ma la stessa PTPA ha più volte sottolineato che l’obiettivo dell’azione legale non è tanto portare le questioni davanti ad un giudice e vincere la causa quanto essere la spinta decisiva a iniziare un tavolo di trattative concrete e trovare un accordo extragiudiziale sui punti del contendere (guadagni, calendario, condizione dei giocatori in primis).
    “Non vogliamo arrivare fino in fondo al contenzioso”, aveva dichiarato nei mesi scorsi Ahmad Nassar, direttore esecutivo della PTPA, “Siamo assolutamente pronti a farlo, ma non è ciò che desideriamo. Vogliamo portare gli organi di governo del tennis Pro tutti intorno a un tavolo e riformare insieme il tennis in linea con ciò che molti hanno già detto pubblicamente.”
    La giudice newyorkese sta attualmente valutando la richiesta di ATP e WTA di archiviare la cause. Dopo la presentazione dell’azione legale lo scorso marzo, l’ATP aveva dichiarato di “respingere totalmente le basi delle accuse della PTPA”, definendo il procedimento “del tutto privo di fondamento”.La WTA a sua volta aveva definito la causa “infondata, un’azione che rischia di sottrarre tempo, energie e risorse alla nostra missione principale, a danno delle giocatrici e dell’intero sport”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Italia in Davis Cup: la forza di squadra compatta e responsabilizzata

    Filippo Volandri e Flavio Cobolli esultano a Bologna (foto Brigitte Grassotti)

    Le vittorie non sono tutte uguali. Si può vincere in tanti modi, e farlo come Berrettini e Cobolli nei singolari d’esordio della Final 8 di Davis Cup è un gran bel segnale, di forza, di compattezza, di ragazzi che sono riusciti a dare il loro meglio affrontando con il piglio giusto una sfida da non sbagliare, cavalcando il momento con entusiasmo e qualità. C’era l’atmosfera giusta a Bologna per le prime partite degli azzurri, da due anni campioni in carica della più antica competizione a squadra per nazioni, svalutata quanto volete ma ancora ricca di quel che fascino che la distingue da qualsiasi altro incontro di tennis nel corso dell’anno. Uno spazio enorme quello fiera bolognese, un filo caotico e con i limiti dell’essere “provvisorio”, inclusi troppi rumori molesti intorno al campo, perlopiù coperti dall’entusiasmo abbondantissimo del pubblico, caldo e appassionato. Un calore trasmesso e ricevuto da Matteo e Flavio, bravi a portarlo in campo con energia e determinazione, tanto che gli avversari sono stati battuti piuttosto nettamente.
    Si può obiettare che sconfiggere Misolic e Rodionov non sia è una grande impresa… Vero. Ma come scritto nell’incipit, vincere la sfida con l’Austria era un imperativo categorico vista l’enorme differenza di valore tra i nostri e i loro giocatori, e vista anche l’enorme aspettativa per il debutto da campioni in carica in casa. Questa responsabilità poteva rappresentare un problema che i ragazzi di Volandri hanno spazzato via. È la nota più positiva della giornata azzurra in Davis Cup, ancor più del netto successo stesso. Nella Final 8 2025 non c’è sua Maestà Jannik Sinner a fare da parafulmine, e nemmeno un Lorenzo Musetti cresciuto in modo esponenziale nell’anno, chiuso meritatamente da top 10. Abbiamo altri ottimi giocatori, come Cobolli (a sua volta decollato nel 2025), la classe e personalità di Berrettini, l’energia ed esperienza di Sonego e un doppio che ha fatto semifinale alle Finals di Torino. Ragazzi che senza i due leader nel nostro tennis sono stati bravi, in quest’esordio, a prendersi la responsabilità sulle spalle e gestirla alla perfezione, producendo due partite ottime.
    Berrettini ha vinto più di testa e tenuta che per qualità di gioco complessiva. Qualche errore qua e la, un servizio che non è andato come nelle giornate migliori, ma il suo era forse il compito più difficile: rompere il ghiaccio e portare a casa un punto per far giocare sereno e libero da pressioni Flavio, assai meno rodato in Davis. Missione compiuta, con una durezza agonistica nei momenti clou (clamorosa la rimonta da 0-40 con tre set point sul groppone…) da vero Davis man. Cobolli per sua stessa ammissione ha giocato la miglior partita della sua vita. Personalmente ritengo ne abbia giocate di migliori, visto anche il valore relativo dell’avversario, ma ha impressionato il piglio, la potenza, la forza è riuscito a mettere in ogni impatto, diventando per quasi tutto l’incontro imprendibile per la difesa di Misolic.
    In modi diversi, Berrettini e Cobolli hanno dimostrato di reggere l’evento, la responsabilità di guidare una squadra campione da due anni e che, di fronte al proprio pubblico, non ha alcuna intenzione di abdicare, nonostante Jannik (e Lorenzo) abbiano deciso quest’anno di saltare l’appuntamento con la maglia azzurra. Da anni ripetiamo che il tennis italiano è leader a livello mondiale: abbiamo un Campione epocale e altri ottimi tennisti, giovani ed esperti, molto diversi tra loro per caratteristiche tecniche e personalità. È il momento di dimostrare che possiamo continuare a vincere anche senza l’apporto del più forte di tutti, per i ragazzi e anche Capitan Volandri. Contro il Belgio l’asticella si alzerà un po’. Collignon in qualche modo continua a stupire, Bergs è un talento vero, assai più forte del suo ranking e capace di esaltarsi e diventare pericolosissimo, e il loro doppio ha dimostrato di essere affidabile. Col piglio dimostrato da Matteo e Flavio andremo in campo venerdì senza alcuna paura, a giocarci l’accesso in finale. Sono gli altri a doverci sconfiggere. 
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Davis Cup – Quarti di Finale: Oggi Live Spagna vs Rep. Ceca (0-0) e Argentina vs Germania (0-0)

    Programma di oggi

    10:00 – 17:00
    10:00 Spagna 🇪🇸 – Repubblica Ceca 0-0 🇨🇿17:00 Argentina 🇦🇷 – Germania 🇩🇪 0-0

    Carreno-Busta P. 🇪🇸 – Mensik J. 🇨🇿ATP Bologna Pablo Carreno Busta• 02 Jakub Mensik153ServizioSvolgimentoSet 1P. Carreno BustaJ. Mensik 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 2-3P. Carreno Busta 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2J. Mensik 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2P. Carreno Busta 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1J. Mensik15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    Munar J. 🇪🇸 – Lehecka J. 🇨🇿Il match deve ancora iniziare
    Granollers M. 🇪🇸 / Martinez P. 🇪🇸 – Machac T. 🇨🇿 / Pavlasek A. 🇨🇿Il match deve ancora iniziare

    SemifinaliBelgio vs Italia – Venerdi 21 novembre ore 16 LEGGI TUTTO

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    Feliciano López promuove Bologna: “La Davis qui funziona. Il formato attuale è ideale, ma restiamo aperti al futuro. Alcaraz e Sinner sono troppo forti sul piano tecnico, fisico e mentale”

    Feliciano Lopez nella foto – Foto Getty Images

    Le Finali della Copa Davis 2025 hanno fatto tappa a Bologna, e il primo bilancio è estremamente positivo. Atmosfera vibrante, impianto impeccabile al BolognaFiere e una città che ha abbracciato l’evento con entusiasmo: gli ingredienti perfetti per quello che, fin da ora, si prospetta come un successo organizzativo. Non sorprende quindi vedere un Feliciano López sereno e soddisfatto, mentre analizza il presente e il futuro della competizione della quale è direttore.Il toledano, seduto davanti ai media spagnoli, affronta temi di ogni tipo: dal forfait di Carlos Alcaraz al dibattito eterno sul formato della Davis, fino alla rivalità tra il murciano e Jannik Sinner. Un lungo scambio che conferma una convinzione: la Davis, così com’è ora, è secondo lui vicina alla versione ideale — ma l’apertura al dialogo e al cambiamento rimane totale.
    López loda l’organizzazione ospitata in Italia: «Le sensazioni sono molto buone. A Bologna hanno fatto un lavoro enorme, soprattutto perché la settimana prima ospitavano le Finals di Torino. Le squadre sono felici, l’area giocatori è enorme, I campi di allenamento e il Centrale sono eccellenti. Sapevamo che avrebbero fatto bene, e così è stato».
    Il grande assente delle Finals è Carlos Alcaraz, e il direttore della Davis non nasconde il dispiacere: «È una pena, perché Carlos aveva davvero voglia di essere qui. Era una bellissima occasione per provare a conquistare la Davis con lui in squadra. Ma nel tennis ci sono cose che non si possono controllare. La Spagna affronterà una squadra fortissima, la miglior dotata in termini di singolaristi, tre giocatori di livello molto simile. Sappiamo tutti che sarà un match durissimo, ma in Davis è sempre possibile competere come hanno fatto a Marbella.»
    Sul tema caldo del formato, Feliciano ribadisce fiducia nella struttura attuale — ma senza escludere strade nuove: «Si è parlato tantissimo della Davis negli ultimi vent’anni, da quando giocavo. ITF ha ascoltato tutti: capitani, federazioni, giocatori. Ora abbiamo due turni in casa/trasferta a settembre, mantenendo l’essenza storica della competizione, e un Final 8 che è stato un successo straordinario a Málaga. Siamo aperti ad ascoltare nuove proposte, ma il modello attuale funziona. Non significa che si debba giocare ogni due anni: significa che, se qualcosa può migliorare il prodotto, saremo pronti a valutarlo.»
    La scelta dell’Italia come sede delle Finali è, per López, un passaggio naturale: «Il tennis italiano vive il miglior momento della sua storia. Non è solo Sinner — che è qualcosa di unico — ma un movimento intero che sta esplodendo. Bologna è una città ideale: offre tanto anche oltre allo sport, e questo aiuta il pubblico. Restare in Europa per le Finals è logico, considerando i calendari e gli spostamenti dei giocatori.»
    Inevitabile parlare della rivalità del momento, quella tra Sinner e Alcaraz. López non ha dubbi: «A oggi non vedo nessuno in grado di togliergli i grandi titoli o il numero uno. La differenza tra loro e gli altri è enorme, perché sono troppo forti sul piano tecnico, fisico e mentale. E continuano a migliorare. Magari tra tre anni arriverà un nuovo fenomeno da un altro Paese, nessuno può saperlo… ma oggi sono irraggiungibili.»
    Confrontati con la velocità del tennis moderno, i due ventenni reggono anche il paragone con Federer, Nadal o Djokovic: «Giocano molto veloce, sì, ma lo facevano anche Roger e Nole. Forse la media è un po’ aumentata, perché la preparazione fisica si evolve. Sinner impone un ritmo che nessuno regge tranne Alcaraz; Carlos invece può cambiare stile, variare, inventare. È una rivalità fantastica per il tennis.»
    Secondo López, questa Davis è una delle più aperte degli ultimi anni: «L’Italia ha dominato il tennis mondiale, sia maschile che femminile, ma quest’anno è tutto più imprevedibile. Senza Sinner e Musetti, i favoriti cambiano. Non c’è gli Stati Uniti, che avrebbero una squadra enorme. La Germania con Zverev è pericolosissima. E poi ci sono nazioni che non erano mai arrivate qui, come Austria o Belgio. È bellissimo.»
    Sul possibile impegno dei giocatori se la Davis diventasse biennale, López resta prudente: «Il tennis cambia in continuazione. Le preferenze dei giocatori cambiano. Non possiamo basarci su ipotesi. Abbiamo trovato un buon equilibrio, soprattutto con il ritorno delle serie in casa. Per i prossimi tre anni il progetto è chiaro. Poi, come sempre, si ascolterà tutti.»
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    WTA 125 Colina: I risultati completi con il dettaglio del Day 4 (LIVE)

    Nicole Fossa Huergo ARG, 26.05.1995

    WTA 125 – Colina (Cile 🇨🇱) – Secondo Turno, terra battuta

    Center Court – ore 17:00Laura Samson vs Sara Sorribes Tormo Inizio 17:00Il match deve ancora iniziare
    Nicole Fossa Huergo / Varvara Lepchenko vs Jimar Gerald Gonzalez / Luisina Giovannini Il match deve ancora iniziare
    (7) Maria Lourdes Carle vs Fernanda Labrana Il match deve ancora iniziare
    (4) Panna Udvardy vs Polona Hercog Non prima 23:00Il match deve ancora iniziare

    Grandstand – ore 17:00Laura Pigossi vs (3) Leolia Jeanjean Inizio 17:00Il match deve ancora iniziare
    (1) Alicia Herrero Linana / (1) Laura Pigossi vs Katarina Jokic / Rebeca Pereira Il match deve ancora iniziare
    (4) Maria Lourdes Carle / (4) Sara Sorribes Tormo vs Carole Monnet / Sada Nahimana Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO