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    Davis Cup – Semifinali: Italia b. Belgio 2-0. Azzurri in finale per il terzo anno consecutivo. Vittorie di Berrettini e Cobolli

    Programma di oggi

    16:00
    🇮🇹 Italia – 🇧🇪 Belgio 2-0

    16:15 🇮🇹 Berrettini M. – 🇧🇪 Collignon R.ATP Bologna Matteo Berrettini66 Raphael Collignon34ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4R. Collignon5-3 → 5-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-04-3 → 5-3R. Collignon 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A3-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-402-3 → 3-3R. Collignon 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-1 → 2-2R. Collignon 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-402-0 → 2-1M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-401-0 → 2-0R. Collignon 0-15 0-30 0-40 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-15 40-305-3 → 6-3R. Collignon 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-2 → 5-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-04-2 → 5-2R. Collignon 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-1 → 4-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-153-1 → 4-1R. Collignon 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-0 → 3-1M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-0 → 3-0R. Collignon 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-0 → 2-0M. Berrettini 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0

    17:45 🇮🇹 Cobolli F. – 🇧🇪 Bergs Z.ATP Bologna Flavio Cobolli667 Zizou Bergs376ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 1*-3 2-3* 2-4* 3*-4 3*-5 4-5* 4-6* 5*-6 6*-6 6-7* 7-7* 7*-8 8*-8 9-8* 9-9* 9*-10 10*-10 11-10* 11-11* 12*-11 12*-12 13-12* 13-13* 13*-14 14*-14 14-15* 15-15* 16*-156-6 → 7-6Z. Bergs 15-0 15-15 15-30 30-30 40-306-5 → 6-6F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-405-5 → 6-5Z. Bergs 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-405-4 → 5-5F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 5-4Z. Bergs 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 4-3Z. Bergs 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2Z. Bergs 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2F. Cobolli 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 2-1Z. Bergs 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1F. Cobolli 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 2-2* 2*-3 3*-3 4-3* 4-4* 4*-5 4*-6 5-6*6-6 → 6-7F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 40-15 40-305-6 → 6-6Z. Bergs 15-15 30-15 40-155-5 → 5-6F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 40-154-5 → 5-5Z. Bergs 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5F. Cobolli 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4Z. Bergs 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4F. Cobolli 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3Z. Bergs 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3F. Cobolli 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Z. Bergs 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1Z. Bergs 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1F. Cobolli 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-405-3 → 6-3Z. Bergs 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-2 → 5-3F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-2 → 5-2Z. Bergs 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2F. Cobolli 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1Z. Bergs 15-0 15-15 15-30 15-402-1 → 3-1F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1Z. Bergs 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1F. Cobolli15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0

    19:15 🇮🇹 Bolelli S. / Vavassori A. – 🇧🇪 Gille S. / Vliegen J.Il match deve ancora iniziare

    Semifinali12:00 🇪🇸 Spagna – 🇩🇪 Germania (domani) LEGGI TUTTO

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    Davis Cup – Italia avanti 1-0: Berrettini firma il primo punto nella semifinale contro il Belgio

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – (foto Brigitte Grassotti)

    A Bologna forse è tornato il Matteo Berrettini dei giorni migliori. L’azzurro ha sconfitto il belga Raphaël Collignon per 6-3 6-4, firmando una prestazione che ricorda da vicino il campione capace, negli anni passati, di trascinare l’Italia e arrivare fino alla finale di Wimbledon. Una partita intensa, con momenti complicati, ma dominata nei passaggi chiave da un Berrettini finalmente brillante, carico e trascinato dallo spirito della Coppa Davis.
    Il punto che ha cambiato tuttoNel primo set Matteo ha piazzato il break decisivo nel secondo gioco e senza concedere nulla portava a casa la frazione per 6 a 3.Il momento decisivo è arrivato sul 2-3 nel secondo set, quando Berrettini si è trovato a fronteggiare una pericolosissima palla break. In una situazione quasi compromessa, Matteo ha tirato fuori dal cilindro il colpo più bello della partita: un passante di diritto incrociato in corsa, di fattura semplicemente perfetta. Uno di quei colpi che solo i campioni sanno produrre quando il peso della partita si fa sentire.Da lì Berrettini ha ritrovato fiducia, solidità e coraggio. È stato il punto che ha letteralmente girato la partita, spegnendo l’entusiasmo del belga e rilanciando l’azzurro verso la parte finale del match.
    Una metamorfosi targata Coppa DavisLo si era già visto nel 2024, ma a Bologna 2025 Berrettini lo ha confermato: la Davis lo trasforma.L’atmosfera, la squadra, il pubblico, l’energia collettiva: tutto questo lo fa rendere come pochi altri. E anche oggi lo si è visto chiaramente. Dopo mesi difficili, tra stop, sconfitte e cali di fiducia, Matteo ha mostrato un repertorio da fuoriclasse: servizio incisivo, diritto devastante, discese a rete ben costruite, gestione dei momenti delicati da giocatore vero.Una metamorfosi che lo staff azzurro conosce bene, e che il pubblico bolognese ha accolto con un entusiasmo travolgente.
    Il finale è un monologo azzurroSul 5-4 nel secondo set, Berrettini ha servito per il match con una tranquillità da grande giocatore.Prima esterna, seconda vincente al centro, dritti pesanti e tanta lucidità: in pochi minuti ha chiuso con autorità, firmando un 6-4 che certifica la sua superiorità.Gli ultimi punti sono stati un manifesto del suo tennis: servizio dominante, colpi puliti, zero esitazioni.Se questo è il Berrettini che l’Italia ritrova in Davis, nessun altro numero 2 al mondo può dirsi davvero al sicuro.
    Una vittoria che vale molto più di un puntoIl successo contro Collignon non è solo un punto nella serie contro il Belgio: è un segnale forte per tutto il team. Berrettini ha dimostrato di poter essere una colonna portante della squadra, un leader tecnico e emotivo in grado di spostare gli equilibri.E soprattutto ha dimostrato a sé stesso che il campione c’è ancora. Che il talento non se n’è mai andato.E che la Davis, come sempre, sa accendere in lui la scintilla.A Bologna, oggi, quella scintilla, forse, è diventata una fiamma.
    ATP Bologna Matteo Berrettini66 Raphael Collignon34ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4R. Collignon5-3 → 5-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-04-3 → 5-3R. Collignon 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A3-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-402-3 → 3-3R. Collignon 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-1 → 2-2R. Collignon 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-402-0 → 2-1M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-401-0 → 2-0R. Collignon 0-15 0-30 0-40 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-15 40-305-3 → 6-3R. Collignon 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-2 → 5-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-04-2 → 5-2R. Collignon 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-1 → 4-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-153-1 → 4-1R. Collignon 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-0 → 3-1M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-0 → 3-0R. Collignon 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-0 → 2-0M. Berrettini 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner, il modello di Nishikori: “È il mio tennis ideale”

    Kei Nishikori nella foto – Foto Getty Images

    Il ritorno di Kei Nishikori nel Challenger di Yokohama si è fermato bruscamente agli ottavi, dove il giapponese è stato superato nettamente da Uchida con un doppio 6-2 6-2. Una sconfitta che fotografa perfettamente la distanza attuale tra l’ex numero 4 del mondo e il livello che lo aveva reso uno dei giocatori più amati del circuito. Eppure, nonostante il risultato, Nishikori ha scelto di guardare avanti con sorprendente fiducia.
    In conferenza stampa, il giapponese ha infatti offerto una lettura molto positiva di questa settimana:«La cosa buona di oggi è che mi sono sentito motivato. È la prima volta dopo tanto tempo che provo di nuovo questa sensazione, e ne sono felice. Volevo giocare bene fin dall’inizio. Sapevo che sarebbe potuta essere la mia ultima partita, in ogni caso… ma è stato un buon match.»
    Un messaggio che lascia intendere come, al di là del punteggio pesante, Nishikori abbia ritrovato una scintilla che negli ultimi mesi sembrava essersi spenta. La motivazione, per un campione fragile dal punto di vista fisico come lui, è spesso il primo mattone per ricostruire prestazioni e ambizioni.Durante l’incontro con i giornalisti, Nishikori ha anche parlato del tennis attuale e dei giocatori che più lo ispirano. Le sue parole su Jannik Sinner sono state a dir poco eloquenti:«Seguo praticamente tutte le partite di Sinner e Alcaraz. In particolare, lo stile di gioco di Sinner è il mio tennis ideale, quello che sogno. Lo guardo come fosse un esercizio di visualizzazione. Per me, Jannik gioca un tennis perfetto.»
    Un elogio enorme da parte di un giocatore che ha costruito la propria carriera su colpi puliti, ritmo altissimo e capacità di anticipare la palla: qualità che ritrova oggi proprio nel numero uno azzurro.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz fissa l’obiettivo: “Voglio vincere l’Australian Open 2026 e completare il Grande Slam”

    Carlos Alcaraz (foto Brigitte Grassotti)

    Il conto alla rovescia per l’Australian Open 2026 è ufficialmente iniziato e Carlos Alcaraz non nasconde le proprie ambizioni. Il campione spagnolo, che a soli 23 anni può già vantare tre titoli dello Slam, è consapevole di avere davanti una occasione storica: diventare il più giovane tennista di sempre a conquistare i quattro Major in carriera in anni differenti.
    In una conversazione telematica concessa questa settimana, il murciano ha ribadito senza esitazioni il suo grande obiettivo per la nuova stagione.«È un obiettivo davvero importante per me vincere a Melbourne, perché voglio completare anche il Calendar Grand Slam», ha dichiarato. Una frase che non lascia spazio a dubbi: Alcaraz poi punta a fare ciò che solo Rod Laver è riuscito a realizzare nell’era Open. E non è un caso che tutto parta proprio dall’Australian Open e da li che tutto puà già finire.
    Il primo Slam dell’anno, però, rappresenta allo stesso tempo la sfida più difficile:«Non è facile perché si gioca a inizio stagione e ci arrivi senza ritmo di competizione», ha ammesso lo spagnolo. Il periodo di pausa invernale, la necessità di costruire la forma fisica e il rapido adattamento al ritmo delle partite ufficiali rendono Melbourne un banco di prova particolarmente complesso.Nonostante ciò, Alcaraz si presenta ai blocchi di partenza con la determinazione dei grandi fuoriclasse. Dopo un 2025 ricco di successi, vuole continuare a scrivere la storia del tennis moderno, entrando in una dimensione riservata a pochissimi.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Davis Cup – Semifinali LIVE: Oggi è il giorno di Italia vs Belgio (Live dalle ore 16 – 0-0)

    Programma di oggi

    16:00
    🇮🇹 Italia – 🇧🇪 Belgio

    Definizione incontri ore 15Italia 🇮🇹Singolari: Matteo Berrettini e Flavio Cobolli.Doppio: presumibilmente Simone Bolelli / Andrea Vavassori.
    Belgio 🇧🇪Singolari: Zizou Bergs e Raphaël Collignon.Doppio: possibili Sander Gille / Joran Vliegen.

    Semifinali12:00 🇪🇸 Spagna – 🇩🇪 Germania (domani) LEGGI TUTTO

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    Natale anticipato a Islamabad: il Challenger senza giocatori che regala punti ATP

    Elias Ymer nella foto

    Situazione surreale a Islamabad, dove il torneo Challenger della settimana è finito al centro delle polemiche ancor prima di iniziare. Le qualificazioni sono state cancellate per mancanza di iscritti e il tabellone principale conta appena 18 giocatori su 32, lasciando vuoti quasi la metà dei posti disponibili. Un’anomalia clamorosa per un torneo di questa categoria, che solleva più di un interrogativo sulla gestione e la credibilità del circuito.
    Con così pochi partecipanti, il torneo dovrà inserire almeno 7 alternates e altrettante wild card, un dato quasi mai visto nemmeno negli eventi minori del circuito Challenger. Una situazione che sa più di emergenza che di competizione, e che svilisce l’obiettivo originario del circuito: offrire un percorso meritocratico di crescita ai giovani e garantire un livello tecnico serio.
    In questo scenario, i punti ATP diventano regali natalizi anticipati: accedere al tabellone senza qualificazioni e con pochi ostacoli lungo il cammino rischia di alterare il ranking, premiando giocatori che in condizioni normali non avrebbero chances così agevoli. Un sistema che, in casi estremi come questo, finisce per essere ingiusto nei confronti di chi ha lottato settimana dopo settimana in tornei ben più competitivi.
    A complicare ulteriormente la situazione c’è il contesto del calendario. Islamabad è uno degli ultimi tornei dell’anno, organizzato in un periodo particolarmente scomodo: altri sei eventi si stanno svolgendo in contemporanea nel resto del mondo, aumentando la dispersione dei giocatori e riducendo drasticamente il bacino di partecipanti disponibili. La maggior parte dei tennisti, soprattutto quelli che hanno giocato a ritmi intensi fino a novembre, ha già scelto di chiudere la stagione e iniziare l’offseason, tra vacanze, recupero fisico e programmazione del 2026.
    Il risultato è un torneo svuotato, che somiglia più a un evento improvvisato che a un Challenger, con il rischio reale di trasformarsi in un passaggio a punti facili per chiunque decida di presentarsi. Una fotografia preoccupante per il movimento, che mostra come la saturazione del calendario e la cattiva distribuzione geografica dei tornei possano generare distorsioni dannose per l’intero sistema.
    Islamabad 2025 sarà ricordato come un caso emblematico: un torneo nato per offrire opportunità, ma che rischia di diventare una caricatura della competizione. In attesa che l’ATP intervenga per evitare che questi episodi si ripetano, resta la sensazione che qui i punti non si suderanno… ma si incarteranno come regali sotto l’albero.
    (Clicca per vedere l’entry list) Challenger Islamabad (MD) Inizio torneo: 24/11/2025 | Ultimo agg.: 21/11/2025 11:55Main Draw (cut off: 1095 – Data entry list: 04/11/25 – Special Exempts: 2/4)

    Alternates

    1. P. Brown (1171)2. A. Horoz (1304)3. Z. Stephens (1776) LEGGI TUTTO

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    WTA 125 Colina: I risultati completi con il dettaglio dei Quarti di Finale (LIVE)

    Maja Chwalinska nella foto

    WTA 125 – Colina (Cile 🇨🇱) – Quarti di Finale, terra battuta

    Center Court – ore 16:00(8) Maja Chwalinska vs (3) Leolia Jeanjean Inizio 16:00Il match deve ancora iniziare
    (7) Maria Lourdes Carle vs (2) Mayar Sherif Non prima 18:00Il match deve ancora iniziare
    (3) Leolia Jeanjean / (3) Valeriya Strakhova vs Nicole Fossa Huergo / Varvara Lepchenko Il match deve ancora iniziare
    Polona Hercog vs (5) Oleksandra Oliynykova Non prima 23:00Il match deve ancora iniziare

    Grandstand – ore 18:00Laura Samson vs Carole Monnet Inizio 18:00Il match deve ancora iniziare
    (1) Alicia Herrero Linana / (1) Laura Pigossi vs (4) Maria Lourdes Carle / (4) Sara Sorribes Tormo Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Passaro programma il 2026: ripartirà da Alicante con Pescosolido (probabile nuovo coach)

    Francesco Passaro – Foto Antonio Milesi

    “Al 20 novembre mi sento un po’ stanco dopo un’annata tosta, con la decisione importante della separazione da Roberto, momento a cui volevo arrivare con un’altra classifica. Ha pesato anche lo stop di tre mesi…” Così Francesco Passaro inizia un’interessante intervista concessa a Spazio Tennis, nella quale il tennista perugino tira una riga su un 2025 di alti e bassi e delinea il progetto tecnico per la prossima stagione. Belle parole sull’ex coach e mentore Roberto Tarpani, dal quale si è separato dopo una vita insieme dai campi di Perugia a quelli degli Slam, per cercare di responsabilizzarsi maggiormente. Chiari anche gli obiettivi a livello tecnico: passare ad un tennis meno fisico e più aggressivo nel campo.
    “Ho bisogno di provare a vivere con un po’ di leggerezza la routine del torneo, con lo stress del risultato”, continua Passaro, “mi allenerò bene per oltre un mese e questo mi aiuterà”.
    “Il 2025 è stato con bellissimi alti, ma anche problemi e quindi bassi. Quando ho raggiunto il mio best in Sudamerica ho avuto l’infortunio e lì avrei potuto fare buoni risultati. Però sono rientrato bene a Roma, confermando il terzo turno. Quando ero piccolo andavo sempre al Foro a prendere autografi, giocare bene lì è importante, mi fa tirare fuori quel qualcosa in più che in altri contesti fa più fatica ad uscire. Ho vinto il mio primo match in uno Slam, anche se per ritiro e ho passato le qualificazioni. Non ha raggiunto del tutto i miei obiettivi, ma ci sono state cose buone nell’anno che si sta per chiudere”.
    La decisione di interrompere il lavoro con coach Tarpani, colui che l’ha formato fin da piccolo: “Non è stata semplice, la maturavo da un po’ di tempo. Roberto mi ha dato tanto, il giocatore che sono oggi lo devo lui, ha sempre creduto in me, giorno dopo giorno siamo arrivati in top100 e giocare tre tabelloni Slam. La decisione è quella di uscire dalla mia comfort zone e rimettermi in gioco per fare un salto che finora ho faticato a fare. Gli infortuni arrivati in momenti in cui giocavo bene non hanno aiutato. Roberto per me è stato come un padre, mi ha sempre protetto e preso decisioni, ora voglio responsabilizzarmi un po’ di più. Mi sono sempre fidato di lui e e mi ha protetto tante volte in passato. È una decisione dolorosa perché tra di noi c’è un rapporto umano e affettivo che rimarrà per sempre. Lavorativamente parlando penso che sia la scelta migliore per me”.
    “Sto facendo una prova con Stefano Pescosolido, faremo la preparazione insieme e vedremo quello che sarà. Lavorerò due settimane con Stefano ad Alicante, ci sarà anche Luca Nardi. Prima farò dei test fisici a Torino. Anche Mosé (Navarra) farà parte del team nel prossimo anno, mi conosce benissimo ed è una presenza importante”.
    Dove migliorare? Francesco ha le idee chiare: “Continuità a livello di atteggiamento e prestazione piuttosto che un aspetto tecnico. Il mio ranking è figlio dell’essere altalenante. Nei grandi palcoscenici la prestazione è alta, non sempre ci sono riuscito a livello Challenger. Sto cercando di colmare questo gap. Sto cercando anche di stare più vicino alla riga di fondo, tagliare il campo per prendere la palla prima e mettere pressione all’avversario. Da terraiolo ho sempre spinto tanto, ma un po’ troppo da dietro e nel tennis moderno questo non funziona più tanto”.
    “Nel 2026 credo di giocare in Sudamerica, l’idea è riprovare la trasferta, sperando che vada meglio…”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO