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    ATP 500 Washington: Il programma delle Finali. Jannik Sinner alla caccia del primo titolo 500 in carriera

    Scritto da BoiazzaOccasione irripetibile. Vincere un 500 senza incontrare un solo big.
    Sicuro, ma nessuno arriva in finale per caso.McDonald è un tipo che sa giocare ed è sicuramente meglio lui che un top10 in forma, ma non va sottovalutato, è uno bravo a ungarbugliare il gioco, quello che da più fastidio a Jannik, anche se hanno ovviamente cilindrate diverse. LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Washington: Sinner-express! Supera Brooksby con una prestazione molto solida, vola in finale, la prima in un 500

    Sinner a Washington

    Il Sinner-Express non si ferma più. L’azzurro cresce partita dopo partita a Washington, sempre più intenso, sempre più “cattivo”, sempre più solido. Con una prestazione importante, la migliore da Miami 2021, supera 7-6 6-1 il giovane emergente Jenson Brooksby, guadagnandosi la finale del 500 americano. È la sua primissima finale in un torneo di categoria 500, ma oltre all’eccellente risultato, piace sottolineare il tennis davvero notevole giocato da Jannik stasera. È impossibile trovargli una lacuna.
    Ha vinto sostenuto – finalmente – da un buon servizio, efficace oltre quel che raccontano le pure percentuali. Quando ha avuto bisogno di una prima, l’ha messa, per gestire bene un potenziale pericolo (tipo un 30 pari) o per scappare via nel momento dell’allungo. Quando ha dovuto gestire l’unico momento di crisi, sotto 5-6 0-40 con tre Set Point sul groppone, ha servito benissimo, tra prime palle angolate e seconde così vivaci di spin da diventare altrettanto difficili da gestire per il rivale (buonissimo in ribattuta d’incontro). Ma l’ottimo Sinner di stasera ha brillato anche con i fondamentali, in risposta sempre profondo e continuo. Ha incantato per la solidità con cui ha condotto l’intero match.
    Brooksby era un tennista pericoloso oggi, assai… Giocava in fiducia, in casa, in grande ascesa, “on fire” direbbero gli yankee. Non aveva nulla da perdere e tutto da guadagnare. C’era molta curiosità per vedere come i due avrebbero gestito la diagonale del rovescio, punto forte di Jenson e altrettanto sicura per Jannik. Nel primo set i due se le sono date di santa ragione, finendo di fatto pari sino al 5 pari. Lì, quando la tensione è salita alle stelle, è venuta fuori la maggior esperienza e classe di Sinner. Brooksby ha cercato di variare, tra anticipi a tutta, lungo linea improvvisi, smorzate difficilissime da leggere, con quel movimento che ricorda terribilmente Florian Mayer (e un po’ Murray). Sinner è stato bravissimo a reggere il massimo sforzo del rivale, trovare velocità, appoggi perfetti e rimettere con ancor più punch. E alternare verticalizzazioni velocissime a cross stretti così potenti da costringere Jenson a rimesse al limite, quasi sempre perdenti.
    Sinner è stato bravo a spostare la partita sull’intensità, sul ritmo in progressione, dove l’americano è buono ma lui è supremo. Un forcing che ha fiaccato, game dopo game, prima le gambe e poi la testa di Brooksby. Pochi gli errori col diritto per l’azzurro, bravissimo a fare un passo in campo dopo il primo colpo e prendere l’iniziativa. Si vede che Jannik sta molto bene fisicamente, e ora che è entrato in fiducia tutto il suo tennis scorre che è un piacere, diventando una vera macchina infernale.
    A sostenere questo ottimo tennis sul piano tecnico, la testa dell’azzurro, estremamente focalizzato e lucido. L’americano ci ha provato, gli ha messo pressione, ma lui l’ha retta benissimo. Mortale la sua reazione nel momento più critico del primo set, quando ha cancellato 3 set point con grande autorità, si è issato al tiebreak e se l’è preso senza tremare, spingendo forte e non sbagliando niente sul piano tattico. Ha fatto sentire la sua presenza in campo, granitico, costringendo il rivale a variazioni troppo rischiose. Vinto il primo set, ha addirittura incrementato la spinta, la profondità dei colpi e ha schiantato Brooksby, palla dopo palla.
    Jenson ha accusato il colpo dei set point non trasformati, di un tiebreak in cui non è riuscito ad imporsi, di un rivale che è diventato un vero muro. Ma il ragazzo è assai interessante, ha qualità, manualità e sembra anche un tipo tosto. Lo rivedremo ben presto su questi schermi, a giocarsela contro i migliori se il suo fisico reggerà questo livello di gioco.
    Sinner aspetta il vincente di Nishikori vs. McDonald, con il nipponico discretamente favorito. Ci arriva in grande fiducia, in crescita, con un tennis a tratti irresistibile. È l’ennesima finale per un tennista azzurro dal 2019. Avanti tutta Jannik!
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita

    La prima semifinale dell’ATP 500 di Washington inizia con Brooksby al servizio. Muove subito lo scambio il giovane americano, palla corta, tagli, improvvisi strappi col rovescio. 40-0. Il primo scambio di ritmo lo vince Sinner, sbaglia col diritto Jenson. Anche nel punto seguente, scambio fotocopia: quando Jannik prende ritmo e sposta il rivale, Brooksby va in difficoltà. Con uno scambio rocambolesco, il ventenne di Sacramento vince il primo game. Sinner serve. Prima in campo e poi Ace. Altra prima esterna veloce e angolata. Tre prime – > Tre punti. Anche Jannik vince il suo primo game senza patemi, con un buon ritmo, 1 pari. Si gioca con grande velocità, nel terzo game anche Jenson spinge forte, con i piedi molto vicini alla riga se non dentro al campo, e cerca il vincente. Tennis ricco di adrenalina, si cerca il punto, la palla viaggia a mille. 2-1 Brooksby. Bene anche Sinner al servizio, è sicuro in progressione e rapido nel verticalizzare. Alla prima palla più corta, via dentro a tutta e avanti a prendersi il punto di volo o nei pressi della rete. A zero si porta 2 pari. Il set scorre molto rapido sui game di servizio, entrambi spingono forte e prendono l’iniziativa. Si gioca un po’ “a specchio” in questa fase. Nel “fatidico” settimo game, Brooksby va in difficoltà. Sbaglia un paio di colpi sul bel ritmo di Jannik, lo score è 15-30. Mette una toppa Jenson con un paio di accelerazioni di rovescio lungo linea, che portano l’azzurro a sbagliare. In calo il servizio in questo game, ma il diritto è fulminante in lungo linea, è bravissimo l’americano nel prendere l’iniziativa nel primo colpo all’uscita dal servizio, qualità importantissima nel tennis di oggi. 4-3 Brooksby. Jannik non è da meno, serve bene finora ed entra deciso sulla risposta di Jenson, imponendo i suoi fendenti. 4 pari. Impressionante la manualità col rovescio bimane di Brooksby, come riesce a tagliare la palla, cambiare da colpetto di tocco ad accelerazione secca e poi spinta in topspin, roba da Florian Mayer con sprazzi di Santoro. Si porta 5-4, ora Jannik serve per restare nel set. Nessun problema, l’azzurro vola 5 pari, molto bravo ad avanzare per raccogliere la spinta. Undicesimo game, il match si accende! Jannik vince uno scambio durissimo e si porta 15-30. Sul 30 pari Brooksby sbaglia un rovescio cross ed arriva il 30-40, prima palla break del match. E niente prima in campo… Che freddezza Jenson! Tocca una smorzata di rovescio perfetta, Jannik rincorre ma non riesce a “parare” a rete il passante. Si salva l’americano, avanti 6-5. La “garra” cresce ancora nel 12esimo game. Jenson rimette tutto in difesa, e quindi trova in allungo una risposta incredibile vincente, che lo manda 0-30. Super aggressivo l’americano, comanda si porta 0-40, Tre Set Point! Cancella il primo con un servizio potente “in pancia”; muove il rivale con un improvviso back di rovescio, e lo porta a sbagliare; gran seconda “kick”, e la risposta vola via. Che pressing, che freddezza l’azzurro, con 5 punti di fila, tutti giocati molto bene, si salva e approda al tiebreak, conclusione più giusta per un set molto equilibrato. TIEBREAK TIME. Inizia bene l’azzurro, intuisce la smorzata, corre velocissimo e tocca alla grande frenando a-la-djokovic. 1-0 Sinner e servizio. 2-0, combinazione servizio e diritto perfetta. Sbaglia un rovescio l’altoatesino, siamo 2-1 ma ora serve l’americano. Un altro errore costa a Jenson il 3-1 per Jannik. Con un perfetto Ace esterno, si gira 4-2, gran tennis. Altro servizio potente, 5-2. Ancora un errore dell’americano, Sinner non regala niente, è preciso e continuo della spinta. 6-2, 4 Set Point Sinner! Un’altra smorzata sbagliata costa a Jenson il punto del 7-2. Set SINNER, molto bene al tiebreak, ma soprattuto per come ha recuperato sotto 0-40 sul 5-6. GRANITICO.
    Secondo set, Jannik scatta alla battuta. Serve bene, ma soprattutto impone un ritmo altissimo sul rovescio, e Jenson perde la misura nel tentativo di uscire dalla morsa sul lato sinistro, anche perché quando taglia o accorcia, l’azzurro oggi è rapidissimo coi piedi ad avanzare, trovare la distanza ideale e sparare. 1-0 Sinner, che anche in risposta è bravo a ribaltare da difesa ad attacco, portandosi 15-30. Il pubblico sostiene Brooksby, adesso in difficoltà nel contenere l’azzurro. Esagera nella spinta, cercando di chiudere l’angolo Jannik. Con grande sofferenza e “gambe”, Jenson vince un paio di scambi molto duri, impatta 1-1. Anche in risposta Brooksby spinge a tutta ora, cerca di mettere alle corde l’azzurro, ma è in difficoltà a gestire le seconde di servizio molto cariche di Jannik. Con una bella prima esterna, si porta 2-1 Sinner. Quarto game, l’azzurro è super aggressivo in risposta, pallate violente e profonde, Brooksby va in difficoltà. 15-30 e poi 15-40, ancora con una risposta molto precisa. Due palle break per Sinner. e…BREAK! Ancora una smorzata di Jenson, che Jannik legge bene, corre e poi chiude con un volée altissima, ben controllata. Un po’ “sciagurata” la gestione delle palle break dell’americano, che è quasi scappato dallo scambio. Sinner avanti 3-1. Consolida il vantaggio con un game di servizio perfetto, prime in campo, colpi veloci e sicuri, poco rischio e alto rendimento. 4-1, la finale è molto vicina. Jenson lotta, continua a spingere, ma ora arrivano gli errori. Si va ai vantaggi nel sesto game, arriva la palla del doppio break. Brooksby rischia col rovescio, spinge a tutta ma l’ultimo colpo – un cross potente – esce di una spanna. Secondo Break per Sinner, avanti 5-1 e servizio. Solo seconde di servizio nell’ultimo game, ma sono palle cariche, che segue con il suo pressing micidiale, palla dopo palla. GAME SET MATCH SINNER! È la prima finale di un ATP 500 per lui.
    Davvero una vittoria importante per l’azzurro, che non solo gli regala la finale del torneo, ma soprattutto conferma che Jannik ha ritrovato il suo miglior tennis in spinta e progressione, a tratti irresistibile, e che mentalmente è una vera roccia. Granitico!

    Marco Mazzoni

    [5] Jannik Sinner vs [WC] Jenson Brooksby (non prima ore: 22:00)ATP ATP Washington Sinner J.76 Brooksby J.61 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-155-1 → 6-1Brooksby J. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A4-1 → 5-1Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-153-1 → 4-1Brooksby J. 15-0 15-15 15-30 15-402-1 → 3-1Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1Brooksby J. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-0* 1*-0 2*-0 2-1* 3-1* 3*-2 4*-2 5-2* 6-2*6-6 → 7-6Sinner J. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-405-6 → 6-6Brooksby J. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-5 → 5-6Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5Brooksby J. 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 4-4Brooksby J. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 3-4Sinner J. 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3Brooksby J. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 2-3Sinner J. 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Brooksby J. 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-1 → 1-1Brooksby J. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 0-1
    6 Aces 01 Double Faults 053% (30/57) 1st Serve 68% (40/59)83% (25/30) 1st Serve Points Won 60% (24/40)70% (19/27) 2nd Serve Points Won 53% (10/19)100% (3/3) Break Points Saved 33% (1/3)10 Service Games Played 940% (16/40) 1st Serve Return Points Won 17% (5/30)47% (9/19) 2nd Serve Return Points Won 30% (8/27)67% (2/3) Break Points Converted 0% (0/3)9 Return Games Played 1077% (44/57) Service Points Won 58% (34/59)42% (25/59) Return Points Won 23% (13/57)59% (69/116) Total Points Won 41% (47/116) LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Washington: LIVE i risultati con il dettaglio delle Semifinali. In campo Jannik Sinner in singolare e doppio (LIVE)

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    ATP 500 Washington (USA) – Semifinali, cemento

    STADIUM COURT – Ora italiana: 20:00 (ora locale: 2:00 pm)1. Marcus Daniell / Marcelo Melo vs [4] Raven Klaasen / Ben McLachlan Il match deve ancora iniziare
    2. [5] Jannik Sinner vs [WC] Jenson Brooksby (non prima ore: 22:00)Il match deve ancora iniziare
    3. Kei Nishikori vs Mackenzie McDonald (non prima ore: 00:00)Il match deve ancora iniziare

    JOHN HARRIS COURT – Ora italiana: 00:00 (ora locale: 6:00 pm)1. Sebastian Korda / Jannik Sinner vs [2] Neal Skupski / Michael Venus Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Washington: Il programma delle Semifinali. Jannik Sinner impegnato in singolare e doppio

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    STADIUM COURT – Ora italiana: 20:00 (ora locale: 2:00 pm)1. Marcus Daniell / Marcelo Melo vs [4] Raven Klaasen / Ben McLachlan 2. [5] Jannik Sinner vs [WC] Jenson Brooksby (non prima ore: 22:00)3. [14] Lloyd Harris OR Kei Nishikori vs Mackenzie McDonald OR Denis Kudla (non prima ore: 00:00)4. [2] Cori Gauff vs [3] Jessica Pegula (non prima ore: 02:00)
    JOHN HARRIS COURT – Ora italiana: 00:00 (ora locale: 6:00 pm)1. Sebastian Korda / Jannik Sinner vs [2] Neal Skupski / Michael Venus LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Washington: ottimo Sinner, regola Johnson in due set. In semifinale sfida Brooksby

    Jannik Sinner

    Prestazione assai solida per Jannik Sinner nei quarti dell’ATP 500 di Washington. L’azzurro regola Steve Johnson in due comodi set, 6-4 6-2 lo score a favore dell’azzurro, che vola in semifinale a sfidare l’emergente Jenson Brooksby. Il campo ha confermato la maggior qualità ed armi di Jannik rispetto Steve, troppo più consistente nella spinta, nel pressing, ed oggi anche molto efficace nei colpi di inizio gioco, con risposte profonde e – finalmente – una prima di servizio efficace.
    Sulla carta si pensava che Sinner fosse favorito su Johnson, avendo semplicemente “più tennis” dell’americano. L’azzurro doveva essere bravo a non “incasinare” il match: servire decentemente e non scendere di ritmo per non farsi trascinare nella lotta, dove Steve può sì diventare pericoloso, essendo un giocatore con precisi limiti tecnici ma grande fighter. La partita ha raccontato di un Jannik ancor più positivo.
    20 vincenti contro 11 è la foto lucida dello svolgimento tecnico del match. L’azzurro ha fatto più gioco ed è stato assai più incisivo nello scambio, sia dopo il servizio che dalla risposta. Ha chiuso col 93% di punti vinti con la prima, con un discreto 57% di prime in campo. Numeri confortanti, in netta crescita rispetto all’esordio nel torneo. Numeri al servizio forse aiutati dal sentirsi sicuro del proprio tennis, con una moderata pressione dal rivale. Sinner è stato assai focalizzato e più rilassato, e questo ha aiutato a far fluire tutto il suo tennis, servizio incluso.
    Johnson semplicemente non ha le armi per metter sotto un buon Sinner. Colpisce con forza ma non abbastanza da “sfondare” Jannik; non ha cambi di ritmo per spezzare il ritmo dell’azzurro. Appena è sceso al servizio con la percentuale di prime, Sinner ha subito approfittato per prendere in mano il gioco. Ma la partita l’allievo di Piatti se l’è presa non per il calo di Steve ma perché è stato bravissimo tenere ritmi alti, pressing continuo con un numero limitato di errori e tante situazioni tattiche di vantaggio. Il gap sul rovescio tra i due è stato enorme, e Jannik l’ha capitalizzato con grandi cross vincenti e scambi in cui ha rubato campo al rivale.
    In un match assai positivo e senza sbavature, l’aspetto più interessante è stato il rendimento ottimo dei colpi di inizio gioco. Ha servito piuttosto forte, dritto per dritto, lavorando meno la palla. Forse perché conscio che Johnson non ha un risposta “top”, ma ha trovato buon ritmo già dal secondo game e di fatto non l’ha mai perso. Molto efficace anche in risposta, impatti secchi in avanzamento, che spesso hanno messo in crisi Johnson, costretto a perdere posizione e sicurezza nello scambio.
    È piaciuto moltissimo Sinner all’inizio del secondo set. Con grande coraggio Johnson s’era buttato avanti, spingeva a tutta per invertire l’inerzia del match. Jannik ha dovuto affrontare due immediate palle break sul 15-40, che potevano se non girare almeno complicare la partita. Sinner è uscito dalla situazione pericolosa da campione, granitico. Quattro prime di servizio in campo (ed un Ace) per cancellare le palle break, e quindi un game in risposta ottimo passando da difesa ad attacco. Ha prodotto un parziale micidiale che ha spaccato il secondo set e tramortito il rivale mentre stava producendo il massimo sforzo. Un segnale di potenza, di lucidità, di sicurezza per Sinner.
    Una buona vittoria, un match che “ci voleva”, in cui tutto ha funzionato bene. Ottimo per la semifinale raggiunta e per consolidare nuove certezze e fiducia. Domani sfida emergente Brooksby, tennista particolare. Sarà una bella sfida di rovesci, e non solo…
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita.

    Il match di quarti scatta alle 21:39 , Johnson alla battuta. Risposta profonda e diritto assassino di Jannik, è di Sinner il primo quindici. Steve mette in azione servizio + diritto, il suo marchio di fabbrica, con tre punti di fila. A 30 l’americano vince il primo game. Sinner serve, molta curiosità per vedere il rendimento della battuta dell’azzurro. Doppio fallo, non il miglior modo per iniziare… Col rovescio cross Jannik disegna il campo, che fluidità e precisione. Un Ace sul 40-15, primo del match (e rarità finora nella settimana), Sinner impatta 1 pari. Terzo game, non entra la prima a Steve, e tutto il suo gioco va in difficoltà perché Jannik è bravo a prendere possesso del ritmo dello scambio. Si porta 15-40 l’azzurro, prime palle break del match. Solida prima dell’americano, a cancellare la prima chance; lavora bene col back Steve sulla seconda, il primo a sbagliare è l’azzurro. 2-1 Johnson. Rapido Sinner nell’uscire dal servizio ed avanzare per riprendere le risposte corte in taglio del rivale. Con una buona prima si porta 2 pari. Quinto game: Jannik prima recupera con un gran tocco cross un tentativo di smorzata, poi regge da fondo e lascia partire l’affondo. 0-30 e quindi 30-40, lungo lo slice di rovescio di Johnson. Terza palla break del match per l’azzurro. Niente prima… Sinner azzanna lo scambio, con una risposta lunghissima e un gran forcing, che portano Steve a sbagliare. BREAK SINNER, avanti 3-2 e servizio, è il primo strappo del match. Quattro “schiaffoni” e Jannik consolida il vantaggio, 4-2. Non si arresta l’ondata dell’azzurro, si porta 0-30, Johnson sembra in difficoltà a contenere la vivacità dell’azzurro, ma trova una buona reazione col servizio e via avanti col diritto. Con 4 punti di fila, si salva, resta in scia 3-4. Ottavo game, Sinner si “incarta”: da un comodo 30-0, stavolta è Johnson a spingere (trova anche una splendida risposta di rovescio vincente) e l’azzurro sbaglia. Crolla a palla break, la prima concessa nel match. L’annulla da campione, con una mazzata col diritto inside out ingestibile, e quindi il secondo Ace della partita. Assalto respinto, sale 5-3 Jannik. Serve sul 5-4 per chiudere il set Sinner. Molto sicuro, sia con la seconda (sempre bella carica) che con la prima. Di fatto in questo set, quando Sinner ha messo la prima palla in campo ha fatto tutti i punti. 40-0 e tre Set point. Non trova l’Ace al T di un niente, ma spinge col solito, ottimo rovescio cross e la chiude qua. 6-4 SINNER. Nessuna pressione oggi, in 42 minuti vince un set molto solido. 11 W a 9 per l’azzurro. È bastato un break e poi game di servizio vinti con ottima sicurezza. Ha concesso poco e la pressione dal fondo frutta il gap di vantaggio.
    Secondo set, Johnson scatta al servizio. Vince un buon game a 15 e poi mette pressione in risposta, cercando di esser immediatamente aggressivo. 15-30, e niente prima in campo per l’azzurro. Altra risposta profonda di Steve e via avanti, a prendersi il punto comodo di volo. 15-40, inizio in salita per Sinner, subito due palle break da salvare. Ace a cancellare la prima, bella traiettoria esterna; servizio potente e corsa avanti, a cancellare la seconda. Molto deciso Jannik, focalizzato e “cattivo” nello spegnere subito il possibile incendio. Con 4 punti di fila – sostenuto dal servizio, 4 prime dentro – Sinner impatta 1 pari e cavalca il momento positivo. Si difende da campione, ribalta lo scambio, rallenta e quindi cambia ritmo con l’affondo. Si pota 15-40 l’azzurro, con un’altra risposta molto profonda. Ora le due palle break sono per Jannik. Male al servizio Johnson nel game, addirittura Doppio Fallo a regalare il BREAK a Sinner. Parziale di 8 punti a 2, con spinta, progressione, servizio, intensità. Molto bene. Ottimo al servizio adesso, consolida il vantaggio issandosi 3-1. Ormai è padrone del campo Jannik, spara risposte con una violenza inaudita, impatti secchi, non c’è il tempo per reagire e ribattere. Vola 15-40, due chance per doppio break. Si salva Steve sulla prima con un tocco beffardo che pizzica la riga. Ancora doppio fallo, come nel terzo game, a regalare il secondo BREAK a Sinner. 4-1 “pesante” per Jannik, in totale controllo del match. Netto adesso il gap col rivale, in enorme difficoltà nel reggere la morsa dell’azzurro e ora per niente sostenuto dal servizio. In un amen vola 5-1, ad un passo dalla semifinale. Chiude senza tremare 6-2 Sinner, servendo benissimo, a coronare una prestazione convincente. Sulla carta era più forte di Johnson, ma poi le partite vanno vinte sul campo. E oggi il campo ha parlato chiaro: Jannik c’è.

    Marco Mazzoni

    [5] Jannik Sinner vs Steve Johnson ATP ATP Washington Sinner J.66 Johnson S.42 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-155-2 → 6-2Johnson S. 0-15 15-15 30-15 40-155-1 → 5-2Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-154-1 → 5-1Johnson S. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-403-1 → 4-1Sinner J. 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1Johnson S. 0-15 15-15 15-30 15-401-1 → 2-1Sinner J. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1Johnson S. 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4Johnson S. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-305-3 → 5-4Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-404-3 → 5-3Johnson S. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-2 → 4-3Sinner J. 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2Johnson S. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-402-2 → 3-2Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2Johnson S. 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2Sinner J.0-1 → 1-1Johnson S.0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1
    7 Aces 21 Double Faults 357% (29/51) 1st Serve 49% (26/53)93% (27/29) 1st Serve Points Won 65% (17/26)55% (12/22) 2nd Serve Points Won 48% (13/27)100% (3/3) Break Points Saved (3/6)9 Service Games Played35% (9/26) 1st Serve Return Points Won 7% (2/29)52% (14/27) 2nd Serve Return Points Won 45% (10/22)50% (3/6) Break Points Converted 0% (0/3)9 Return Games Played 976% (39/51) Service Points Won 57% (30/53)43% (23/53) Return Points Won 24% (12/51)60% (62/104) Total Points Won 40% (42/104) LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Washington: LIVE i risultati con il dettaglio dei Quarti di Finale. In campo Jannik Sinner

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    ATP 500 Washington (USA) – Quarti di Finale, cemento

    STADIUM COURT – Ora italiana: 20:00 (ora locale: 2:00 pm)1. [11] John Millman vs [WC] Jenson Brooksby Il match deve ancora iniziare
    2. [5] Jannik Sinner vs Steve Johnson Il match deve ancora iniziare
    4. [14] Lloyd Harris vs Kei Nishikori (non prima ore: 01:00)Il match deve ancora iniziare
    5. Mackenzie McDonald vs Denis Kudla Il match deve ancora iniziare

    JOHN HARRIS COURT – Ora italiana: 22:00 (ora locale: 4:00 pm)1. Alex de Minaur / John Millman vs Marcus Daniell / Marcelo Melo Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Nishikori: “Sto ritrovando il miglior feeling con la palla”

    Kei Nishikori

    Dopo la sorprendente sconfitta di Rafa Nadal, il torneo ATP 500 di Washington è adesso molto aperto. Jannik Sinner è la testa di serie più alta rimasta in gara (5), seguito da Millman (11) e Harris (14), davvero in gran forma il gigante sudafricano. Sta giocando molto bene il 20enne americano Jenson Brooksby, atteso oggi ad un test piuttosto duro contro il “tosto” Aussie Millman.
    Zitto zitto, sta procedendo nel torneo Kei Nishikori, nipponico ex n.4 del mondo e finalista a US Open. Una carriera martoriata dagli infortuni la sua, per colpa di un fisico fragile, con una cilindrata non sufficiente a sostenere un talento tecnico importantissimo. Dopo mille stop, Kei sta ritrovando un buon tennis e soprattutto quella fiducia che gli è mancata per troppo tempo.
    Ne ha parlato lui stesso, in una breve dichiarazione in quel di Washington. “La scorsa settimana in Giappone ho sentito un cambiamento, era molto tempo che non mi sentivo così bene. Le mie sensazioni in campo sono di nuovo piacevoli, sono di nuovo aggressivo, finalmente inizio a sentire la palla come piace a me. È un feeling complessivo, che include l’aspetto tecnico, fisico e mentale. Purtroppo i tanti problemi che mi hanno costretto a fermarmi tante volte mi hanno ostacolato, n0n è facile rimettere insieme i pezzi del tuo gioco quando non hai modo di giocare con continuità o hai qualche fastidio. Ora mi sento ok, non vedo l’ora di combattere contro i top 10 dopo questi ultimi due anni, per me molto difficili. È la prima volta che mi sento in forma da quando sono tornato dall’infortunio al polso, sono felice di giocare così”.
    Nishikori in carriera difficilmente si è sbilanciato sulle sue condizioni, quindi queste parole – di vero sollievo – indicano che si sente davvero bene. Stanotte affronterà (all’1.oo ora italiana) proprio il giustiziere di Nadal, Lloyd Harris. Secondo molti Kei è diventato il vero favorito per il titolo. Nishikori non vince un torneo da Brisbane 2019, quindi da due anni e mezzo; in totale ne ha vinti 12, soprattutto nel periodo 2014-15, quando ha toccato il suo apice.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO