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    Cengia: «A Reggio Emilia capiremo chi siamo realmente»

    Il Belluno Volley è pronto a rimettersi in moto. Dopo il turno di riposo imposto dal calendario, i rinoceronti torneranno sotto rete sabato 15 novembre (ore 20.30) per una sfida dall’importante peso specifico: quella di Reggio Emilia contro la Conad, capolista e a punteggio pieno nel girone bianco di Serie A3 Credem Banca. La squadra di coach Marzola occupa attualmente il quarto posto in graduatoria, a cinque lunghezze dalla vetta ma con una gara in meno. E al Pala Bigi – teatro di innumerevoli duelli ad alta quota, anche in ambito cestistico – avrà la possibilità di misurare le proprie ambizioni e la propria crescita.
    ENERGIA – A presentare l’incontro è il centrale Riccardo Cengia: un elemento preziosissimo del gruppo per la sua capacità di farsi trovare pronto ogni volta in cui viene chiamato in causa. Come accaduto nel finale dell’ultima gara disputata, e vinta 3-1, contro Mantova: «Nel weekend di pausa – spiega – abbiamo potuto rilassarci e staccare un po’ la spina a livello mentale, per tornare in palestra con la giusta energia. Il fatto di rivedere i propri cari dà sempre una bella spinta. E il tempo a disposizione ci ha permesso anche di recuperare sotto il profilo fisico».
    ALCHIMIA – Il collettivo biancoblù sta trovando la propria identità: «Questo inizio di campionato è servito per creare alchimia e capire su cosa lavorare. Senza dubbio, rappresenta un buon punto di partenza in ottica futura». Poi l’attenzione si sposta sul big match di sabato: «Reggio Emilia è una delle squadre da battere. Sarà una sfida importante, sia per la classifica, sia per capire chi siamo realmente. Non dobbiamo farci condizionare dal nome dell’avversario: l’obiettivo è lavorare bene durante la settimana e proporre la nostra miglior pallavolo».
    GRUPPO CARISMATICO – Per il ventiquattrenne originario di Thiene, è la seconda stagione al Belluno Volley. E la terza sul palcoscenico di Serie A3: «Il nostro è un gruppo carismatico, con personalità forti in campo e fuori. Ci sono giocatori esperti e giovani desiderosi di migliorarsi. Tutti uniti verso un unico obiettivo. In più, siamo una squadra che si carica facilmente, anche grazie al pubblico della VHV Arena». Pure in Emilia, Cengia proverà a imprimere la sua impronta sul match: «Cerco sempre di dare il massimo – conclude – e di offrire il mio contributo alla squadra, allenamento dopo allenamento. Ogni partita, inoltre, è un’occasione per crescere e per migliorarmi». I rinoceronti, dunque, si presentano al Pala Bigi con la serenità dettata dal lavoro in palestra e la consapevolezza di potersela giocare contro chiunque. LEGGI TUTTO

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    Mozzato: «Il pubblico è parte integrante della squadra»

    C’è chi cambia casacca ogni anno. E chi, invece, sceglie la fedeltà come valore sportivo e umano. Matteo Mozzato appartiene senza esitazioni alla seconda categoria. A soli 23 anni, il centrale originario di Treviso è un pilastro del Belluno Volley: 115 presenze, 882 punti, oltre 200 muri. Ma, al di là dei numeri, a definirlo è il senso di appartenenza.
    SENSO DI RESPONSABILITÀ – «Sono in questa società da cinque anni ormai – racconta – quindi credo di conoscere molto bene il luogo e l’ambiente. Non so se mi sento una bandiera, ma il fatto di essere qui da tanto mi dà un senso di responsabilità in più. Cerco di essere un punto di riferimento nei momenti difficili e di stemperare la tensione quando possibile». Mozzato è uno di quei giocatori che uniscono il gruppo con equilibrio e maturità: «In palestra ho compagni molto più esperti di me, che hanno giocato in categorie superiori. Per questo cerco di ascoltare e far tesoro delle loro osservazioni e dei loro consigli».
    MEMORIA – Nel suo sguardo c’è la memoria di chi ha visto crescere il club passo dopo passo: «In questi anni ci sono stati moltissimi cambiamenti, ma ciò che non è mai mutato è la voglia di di vincere della società, di portare risultati solidi e dare soddisfazioni alla piazza». E a proposito di piazza, l’affetto dei supporter è un tema che gli sta a cuore: «La maggior parte della gente che viene a vederci non è solo pubblico, è parte integrante della squadra. I tifosi rappresentano un valore aggiunto, perché l’energia che si crea durante le partite è qualcosa di magico».
    CALORE – Ad ogni ragionamento affiora anche il lato più semplice e autentico di un ragazzo che ha saputo farsi apprezzare dentro e fuori dal taraflex: «Ci sono molte cose che amo di Belluno, a cominciare dal calore della comunità. Nel tempo libero cerco di rilassarmi a casa o uscire con gli amici, soprattutto se c’è una bella giornata di sole». E poi c’è la pallavolo, il suo linguaggio naturale: «Cosa mi esalta? Il muro piazzato nel momento giusto, quello che cambia l’inerzia della partita. È una sensazione impagabile. Come un bel “buco per terra” in attacco».
    VERSO REGGIO – In questo fine settimana, i biancoblù osserveranno un turno di riposo nel campionato di Serie A3 Credem Banca, ma la mente è già rivolta al prossimo impegno: sabato 15 novembre (ore 20.30), sul campo della Conad Reggio Emilia, capolista a punteggio pieno. Mozzato, però, guarda avanti con lucidità: «L’inizio di stagione lo valuto in maniera positiva. Nonostante il piccolo incidente di percorso a Trebaseleghe, dove abbiamo gettato al vento un’ottima opportunità, siamo riusciti subito a reagire e portare a casa tre punti importanti contro Mantova». E sul futuro, pochi dubbi: «Quello con Reggio Emilia sarà un test di rilievo per capire realmente il nostro livello e potenziale». Con il suo sorriso tranquillo e il muro sempre pronto, Mozzato continua a essere fra i simboli di un Belluno Volley che cresce, stagione dopo stagione, con la stessa determinazione di chi non dimentica mai da dove è partito.. LEGGI TUTTO

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    Il ruggito del Belluno Volley: Mantova superata in 4 set

    Vittoria sul campo. E sorpasso in classifica: il Belluno Volley si aggiudica lo scontro diretto con una squadra che, dopo due giornate, stazionava sul gradino più alto della graduatoria: Mantova. E lo fa al termine di una prova carica di orgoglio, ma anche, e soprattutto, di qualità e razionalità. Grazie a un muro a tratti invalicabile e capace di toccare un’infinità di palloni, i rinoceronti sono riusciti ad arginare l’attacco lombardo e a imporre la propria pallavolo. Senza tremare, dopo il tentativo di rimonta del Gabbiano. Decisivo Stefano Giannotti, con i suoi 22 punti. E non da meno Alexander Berger, in grado di sbrigare al meglio il solito “lavorone” in ricezione (66 per cento di positività per il più sollecitato in seconda linea) e di dare un determinante contributo sotto rete, come testimoniano i 19 punti con due muri e un ace. Ora, dall’alto del secondo posto in solitaria, il gruppo di Marzola osserverà un turno di riposo. E si riaffaccerà al campionato di Serie A3 Credem Banca sabato 15 novembre, quando andrà in scena un altro big match contro l’attuale capoclassifica: Reggio Emilia.
    OTTIMO APPROCCIO – L’approccio dei padroni di casa è semplicemente impeccabile. E lo è, in particolare, quello di Francesco Corrado, autore di 2 dei primi 4 punti (a zero): compreso un “murone” che funge da detonatore di entusiasmo, in una VHV Arena subito caldissima. Peccato che, alla lunga, lo schiacciatore di origine calabrese sia costretto ad alzare bandiera bianca a causa di un problema fisico. A lanciare la definitiva fuga, invece, è Berger (6 punti per lui nel parziale): come? Con una delle sue principali armi pallavolistiche: il servizio. Dai 9 metri, infatti, l’austriaco firma un ace e crea parecchi grattacapi alla ricezione ospite. Anche il muro è un fondamentale che offre risposte importanti (5 i palloni inchiodati nella metà campo avversaria). E il Belluno Volley se ne va, tanto da lasciare appena 13 punti a tabellone al Gabbiano.
    COLPO – I lombardi accusano il colpo. E sono zavorrati da un numero eccessivo di errori per pensare di riequilibrare il confronto: nel secondo round, infatti, saranno ben 8 gli sbagli in attacco. E altri 8 in battuta. Così, i rinoceronti ne approfittano e scappano sul 9-5. Poi, nel momento in cui Mantova sembra aver trovato le contromosse adeguate – tanto da impattare a quota 16 – ecco che prende forma un break di 7-1: tonante. E definitivo. Il contrattacco della staffa lo “adagia” a terra Alex Berger: 25-19. E 2-0 nel conto dei set.
    BOTTA E RISPOSTA – Nel giorno in cui Sinner torna a essere il numero uno al mondo, sgorga quasi spontanea la metafora tennistica: per i bellunesi, il match point è in racchetta. Ma c’è da soffrire, perché il terzo atto del confronto si sviluppa sul filo dell’equilibrio. È un continuo “botta e risposta”. Punto a punto. Almeno fino al 22-22. Perché Pinali timbra l’ace e mette la freccia, mentre Baldazzi allunga (22-24). E l’ultima parola spetta a Baciocco: 23-25. Per scacciare i fantasmi della rimonta, dopo la brutta esperienza di Trebaseleghe, serve un Belluno Volley determinato. E solido mentalmente. Detto, fatto. Perché nel quarto parziale, sul 18-16 per il Gabbiano, i padroni di casa si riprendono il centro della scena: un muro di Berger li riporta in vantaggio (20-19), Baldazzi manda out l’attacco che vale il break (23-21) e Loglisci, sempre a muro, regala il match point ai bellunesi, che chiuderanno 25-21. Alla fine, è festa per 820: gli “invitati” di una VHV Arena al settimo cielo.
    L’ANALISI – «Ci voleva questa vittoria – è l’analisi di coach Marco Marzola -. Abbiamo lavorato in settimana per ottenere i tre punti e li abbiamo resi concreti in virtù di una buona prestazione, a tratti. È stata una gara complicata, lo sapevamo: giocavamo contro una squadra molto attrezzata, ma siamo stati bravissimi nei due set iniziali. Poi, complice un calo in battuta da parte nostra e la loro crescita, tutto si è riaperto. Alla fine, va bene così. La pausa? Era importante arrivarci con un successo che desse serenità».

    BELLUNO VOLLEY-GABBIANO FARMAMED MANTOVA 3-1
    PARZIALI: 25-13, 25-19, 23-25, 25-21.
    BELLUNO VOLLEY: Marsili 2, Giannotti 22, Berger 19, Corrado 5, Mozzato 5, Basso 4; Hoffer (L), Loglisci 6, Cengia, Pozzebon. N.e. Marini da Costa, Michielon, Bortoletto, Tosatto (L). Allenatore: M. Marzola.
    GABBIANO FARMAMED MANTOVA: Baciocco 17, Baldazzi 16, Simoni 7, Andriola 2, Pinali 13, Guerriero 2; El Moudden (L), Zanini, Gola, Maiocchi, Toajari. N.e. Sommavilla (L), Selleri. Allenatore: A. Radici.
    ARBITRI: Luigi Peccia di La Spezia e Giulio Cervellati di Bologna.
    NOTE. Spettatori: 820. Durata set: 22’, 24’, 25’, 27’; totale: 1h38’. Belluno: battute sbagliate 16, vincenti 3, muri 10. Mantova: b.s. 20, v. 2, m. 6. LEGGI TUTTO

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    Marzola e la sfida alla capolista Mantova: «Il gruppo è compatto»

    Il Belluno Volley riparte. Dal proficuo lavoro in palestra. Dalla coesione di un collettivo che rema nella stessa direzione. E, soprattutto, da un big match come quello con l’attuale capoclassifica del girone bianco di Serie A3 Credem Banca: Gabbiano FarmaMed Mantova. L’appuntamento è in calendario domani (domenica 2 novembre), alle ore 18, quando si riaccenderanno i riflettori della VHV Arena.
    RETTA VIA – Dopo il rocambolesco passivo al tie-break, maturato a Trebaseleghe, i rinoceronti sono pronti a rimettersi in marcia. E puntano a tornare sulla retta via: «È stata una settimana un po’ particolare – argomenta coach Marco Marzola -. E non poteva essere altrimenti. Ma siamo riusciti a compattare ancor di più il gruppo: ci siamo allenati bene e abbiamo cercato di capire cosa non sta funzionando. Pur nella consapevolezza che non è tutto nero: alcune situazioni le interpretiamo in maniera corretta, e dobbiamo continuare a portarle avanti in questo modo, altre invece sono da correggere». Lo staff tecnico ha analizzato nel dettaglio quanto accaduto lo scorso weekend: «Come ho già dichiarato a caldo, non mi era mai capitato di subire una rimonta di quel tipo. Abbiamo commesso qualche errore di troppo e facciamo il “mea culpa” per non essere stati bravi a gestire una situazione che ci è poi sfuggita di mano. Lo sport, però, è anche questo. Cercheremo di imparare dagli sbagli commessi affinché non si ripetano più».
    REAZIONE – Di fronte al pubblico amico della VHV Arena, i bellunesi vogliono regalarsi una serata importante: «Mi aspetto una reazione di un certo tipo – riprende Marzola -. È necessario trasformare la delusione di sabato scorso in grinta e “aggressività” agonistica. A tale proposito, considero positivo il fatto di affrontare subito una squadra forte, costruita per competere nell’alta classifica. Perché sappiamo di dover giocare al 100 per cento, fin dal primo scambio».
    QUADRATURA – Insieme a Reggio Emilia, Mantova è a punteggio pieno al termine della seconda giornata di campionato, in seguito ai successi con Mirandola (3-1 in casa) e Savigliano (3-0 in trasferta): «È una formazione che conosco bene – conclude il tecnico dei rinoceronti – Tanto è vero che ho allenato più di un atleta del roster lombardo. I nostri avversari stanno mettendo in mostra una buona pallavolo: hanno già trovato la loro quadratura e sbagliano poco. In più, si esprimono con particolare efficacia in battuta: di conseguenza, dovremo essere bravi ad arginarli in questo fondamentale. Senza considerare che, nelle prime due gare, i mantovani hanno dato vita a delle belle rimonte. Insomma, sarà il caso di mantenere elevato e costante il livello di concentrazione».
    DESIGNAZIONE – Ad arbitrare l’incontro della VHV Arena saranno Luigi Peccia di La Spezia e Giulio Cervellati di Bologna. Per chi non riuscisse a raggiungere l’impianto di Lambioi – a proposito, la prevendita dei biglietti rimane aperta all’interno del sito www.bellunovolley.it – è prevista la solita diretta streaming sul canale YouTube della Lega Pallavolo Serie A. LEGGI TUTTO

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    Gabbiano Farmamed, all’orizzonte la trasferta contro Belluno Volley

    MANTOVA – Si avvicina il terzo incontro del girone d’andata del campionato di Serie A3 Credem Banca e la seconda trasferta consecutiva, con i ragazzi della Gabbiano Farmamed che scenderanno in campo domenica 2 novembre contro la corazzata Belluno Volley.
    Gola e compagni cercheranno la terza vittoria consecutiva per allungare la striscia positiva sul parquet della VHV Arena, in un match complicato contro una compagine di altissimo profilo.
    «Riuscire a puntellare il nostro percorso con la terza vittoria in tre partite sarebbe un bel traguardo – sono le parole del DS Nicola Artoni – le prime due vittorie ci devono dare la motivazione per avere ancora più fame di successi».
    Artoni si è espresso anche su Belluno: «Sicuramente un avversario forte e che punta a lottare per le primissime posizioni del campionato, dovremo scendere in campo concentrati e reattivi come abbiamo fatto nell’ultima gara contro Savigliano e come abbiamo dimostrato di saper fare contro Mirandola».
    «Siamo di fronte al primo big match della stagione, un importante test per capire il livello della squadra» ha aggiunto il presidente Paolo Fattori.
    Ufficio stampa Gabbiano Farmamed Mantova – [email protected] LEGGI TUTTO

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    Giannotti guarda oltre: «Margini di crescita altissimi»

    Una sconfitta che brucia, ma non scalfisce le certezze. Dopo il passo falso di Trebaseleghe, la fiducia rimane intatta in casa Belluno Volley. E lo sguardo è già proiettato al prossimo impegno: quello di domenica 2 novembre (ore 18), quando alla VHV Arena arriverà la capolista Gabbiano FarmaMed Mantova, ancora imbattuta dopo due giornate nel campionato di Serie A3 Credem Banca.
    TRAGUARDI – Anche nella serata più amara, uno dei grandi protagonisti è stato Stefano Giannotti. L’opposto, fra i punti di riferimento a livello tecnico ed emotivo della formazione di coach Marzola, ha chiuso il derby veneto con 25 punti, impreziositi da un ace e quattro muri vincenti. E non è finita qui, perché il bomber ha appena superato quota 4.500 punti in regular season, ed è a -11 dal traguardo dei 5.500 in carriera in Serie A. «Questi traguardi fanno indubbiamente piacere – ammette il trentaseienne originario di Padova – anche se in realtà non ho mai prestato troppa attenzione a certe cifre. Per quanto mi riguarda, è meglio pensare al presente e concentrarsi su altri aspetti».
    INCIDENTE DI PERCORSO – Sul tie-break scivolato di mano, a Trebaseleghe, l’opposto non cerca alibi: «Una serie di cose negative si sono incastrate l’una con l’altra e in successione. E questo ci ha portato a un “down” completo in termini di prestazione. Sono sincero, è una sconfitta che non ho ancora digerito: preferisco non soffermarmi troppo su ciò che è stato e guardare oltre». E “oltre” significa focalizzarsi sulla nuova settimana di lavoro in palestra: «Dobbiamo ripartire dall’aspetto mentale e guardandoci negli occhi – aggiunge Giannotti –. È stato un incidente di percorso e deve rimanere circoscritto. Ora facciamo leva sulle nostre convinzioni, ma anche sull’aspetto tecnico».
    DUELLO – Nel frattempo, è all’orizzonte il big match con Mantova: la capolista, e a punteggio pieno, ha in Baldazzi uno degli opposti più in forma del girone. Il duello a distanza con Giannotti promette spettacolo: «Mantova è reduce da due ottime partite e Baldazzi sarà il “nemico pubblico” numero uno. In più, rivedo volentieri il mio ex compagno a San Donà, Leonardo Baciocco. Nessun dubbio, ci attende un impegno complicato». Ma il Belluno Volley intende imprimere subito un’accelerata alla sua stagione: «Siamo alla ricerca di un assetto definitivo – osserva l’opposto – che possa portare questo gruppo a esprimersi al meglio. L’intesa non è ancora al 100 per cento, ma i margini di crescita sono altissimi. Qualche intoppo iniziale ci può stare in un organico così rinnovato. Anche se questa non vuole essere una giustificazione. Ora, contro la capoclassifica, cerchiamo di mettere in campo ciò che la squadra è in grado di fare: sono sicuro che presto emergerà il vero valore di un collettivo su cui ripongo la massima fiducia».
    GRAZIE AI TIFOSI – Infine, un pensiero per la città e per i supporter, che sabato scorso hanno raggiunto in massa il palazzetto dello sport in provincia di Padova: «Mi ha fatto piacere che tanti tifosi ci abbiano seguiti e sostenuti pure in trasferta. C’è un seguito davvero importante. E allo stesso pubblico rinnovo l’invito di continuare a seguirci, come ha sempre fatto, e a tenere alto il nome di Belluno». LEGGI TUTTO

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    Belluno, troppe occasioni perse: la spunta Trebaseleghe

    Il derby veneto si trasforma nella fiera delle occasioni perse per il Belluno Volley: a Trebaseleghe, infatti, i rinoceronti rimediano il primo passivo nel campionato di Serie A3 Credem Banca, di fronte all’agguerrita Sav. E la sconfitta ha contorni che definire inusuali è perfino eufemistico. Perché i rinoceronti, avanti 2-1 nel conto dei set, non sono riusciti a gestire un vantaggio di ben 8 lunghezze nel quarto atto della sfida (21-13). E a completare gli ultimi quattro passi per ottenere il bottino pieno. In più, nel tie-break, si sono visti annullare due match ball. Alla fine, rimane solo un punticino. E diversi motivi di riflessione affinché un simile copione non si ripeta in futuro.
    PUNTO ESCLAMATIVO – Partono forte i padroni di casa. Fortissimo. Uno degli ex, Ignacio Martinez, stampa il muro del 9-5, mentre Ceolin allunga sul +5 e anche Cester dà il suo contributo, inchiodando il pallone del 16-11. Strada in salita. Almeno fino a quando non si presenta dai 9 metri Marsili. Il quale, grazie al suo servizio al veleno, spacca in due il parziale. E ispira la rimonta: break di 7-1 e aggancio, anzi, sorpasso bellunese (18-20), col punto esclamativo garantito dal neo entrato Loglisci, il cui impatto sul match si rivela eccellente. Candeago, a proposito di ex, prova a riportare in linea di galleggiamento la Sav (20-20), ma nel finale alza la voce Mozzato, abile a confezionare due muri decisivi: 21-25.
    MURO PADOVANO – Trebaseleghe, comunque, non sembra accusare il colpo. Al contrario, rientra sul taraflex più determinata di prima. Firma subito uno piccolo strappo (12-9) e si affida al suo terminale offensivo numero uno: l’opposto Cester, che trova ritmo e incisività, mentre Rampin, sotto rete, griffa il 20-17. Giannotti, con due punti in sequenza, avvicina i rinoceronti (21-20). Tuttavia, a fare la differenza negli scambi conclusivi è il muro padovano. In particolare, quello di Ceolin e di Munarin, a fotografare un calo delle percentuali in attacco dei Marzola boys.
    PROTAGONISTA – Al cambio di campo, però, Francesco Corrado decide di ergersi a protagonista. E di trascinare i suoi: con due attacchi di sequenza, fissa il 12-8 dolomitico a tabellone e, non contento, griffa pure il +5 con una battuta millimetrica (14-9). È un gap importante. E diventerà incolmabile. Anche perché i rinoceronti respingono ogni tentativo di rimonta della Sav. E Giannotti mette in ghiaccio il terzo round.
    IMPENSABILE – Solo che, nel quarto set, accade l’impensabile. Perché il Belluno Volley imprime il suo ritmo, trova una buona continuità in ogni fondamentale e, sul vantaggio di 21-13, sembra poter mettere le mani sul parziale e, di riflesso, sull’intera gara. Sembra, perché nella pallavolo non si può mai dare nulla per scontato. Tantomeno il coraggio di una neopromossa che ha la forza di risalire, di incendiare il proprio pubblico e di dare forma e sostanza a una super rimonta: l’aggancio avviene a quota 22, il sorpasso subito dopo. E, ai vantaggi, la firma definitiva è quella di Cester.
    TRIPLO ACE – Si va al tie-break e Marsili e compagni hanno il merito di ricucire lo svantaggio iniziale di 4-1: Corrado con due attacchi, intervallati da un muro di Mozzato, regala il +2. E se da un lato Ceolin impatta a quota 12, dall’altro Berger timbra l’ace del 14-12 bellunese: sono due match ball. Ma vengono entrambi annullati. Anche perché Cester confeziona non uno, non due, bensì tre ace di fila per il 26-24 da consegnare agli archivi.
    L’ANALISI – «Abbiamo alzato tolto le mani dal manubrio prima di arrivare al traguardo – analizza coach Marco Marzola -. Pensavamo di aver già vinto ed è un errore che non possiamo commettere. Nella mia carriera da allenatore non mi era mai capitato di perdere un set in quel modo, ma è successo pure ad altre squadre. Siamo stati fallosi e un po’ superficiali in un momento in cui non avremmo dovuto esserlo. Sappiamo che, la prossima volta, non potrà e non dovrà più accadere».

    SAV TREBASELEGHE-BELLUNO VOLLEY 3-2
    PARZIALI: 21-25, 25-22, 19-25, 26-24, 16-14.
    SAV TREBASELEGHE: Candeago 15, Cester 27, Munarin 8, I. Martinez 4, Rampin 14, Ceolin 16; Amarilli (L), Rampazzo, Streliotto, L. Tosatto. N.e. Zaghetto, Mason, Mistretta, G. Martinez (L). Allenatore: M. Daldello.
    BELLUNO VOLLEY: Marsili 2, Giannotti 25, Berger 14, Corrado 18, Mozzato 7, Basso 7; Hoffer (L), Loglisci 4, Pozzebon, Marini da Costa. N.e. Cengia, Michielon, Bortoletto, Tosatto (L). Allenatore: M. Marzola.
    ARBITRI: Ruggero Lorenzin di Vicenza e Maurina Sessolo di Conegliano.
    NOTE. Durata set: 26’, 24’, 26’, 31’, 18’; totale: 2h05’. Trebaseleghe: battute sbagliate 20, vincenti 7, muri 16. Belluno: b.s. 14, v. 5, m. 17. LEGGI TUTTO

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    La SAV Trebaseleghe conquista i primi due punti in serie A3

    Dopo un avvio di match convincente, sopra anche di 4, la SAV si fa recuperare alla soglia dei 20 punti a causa di alcune distrazioni e vede sfuggire il primo parziale davvero per poco (21-25). Un vero peccato, considerando le buone prestazioni di tutti i giocatori, senza eccezioni. L’opposto Cester ha realizzato 5 punti, seguito dallo schiacciatore Candeago con 4.
    Il secondo parziale si avvia con un ostinato punto a punto che si protrae serrato per buona parte del set. Intorno al ventesimo punto la squadra di casa tenta un allungo per aggiudicarsi la frazione di gioco, ma gli ospiti non demordono e rimangono incollati alla Silvolley che non si lascia intimorire e tenta il tutto per tutto con Rampin al servizio per portarsi a casa il set, impresa che riesce sul punteggio di 25-22. Ma la conquista del parziale è davvero sforzo collettivo perché ci sono ben tre giocatori con 4 punti: Cester, Rampin e Ceolin.
    Il terzo set si apre con due errori in battuta della SAV Trebaselghe ed un piccolo allungo di Belluno, a causa anche di due muri consecutivi subiti da Ceolin. La strada verso la doppia cifra si fa pantanosa con qualche imprecisione ulteriore ma la Silvolley rimane in scia agli avversari, che dimostrano comunque una maggiore costanza. Uno scambio lungo e concitato vede Cester trionfare e restituire brevemente il sorriso alla squadra di casa che si riavvicina ai bellunesi, i quali, però, intorno a metà set, ingranano la quarta e tentano di scappare. Il distacco si mantiene sui cinque punti per il resto del parziale, con la compagine padovana che si scompone un po’ verso la fine, perdendo la frazione per 19-25. Da segnalare il cartellino verde per la sportività di Francesco Munarin che ha ammesso un tocco a muro non rilevato ed una prova ancor più convincente di Davide Cester con 6 punti all’attivo.
    Indietro per 2-1 la Silvolley torna in campo con la voglia di dimostrare che non ha alcun timore reverenziale per una squadra, quella bellunese, che da anni ha il mirino fisso sulla serie A2, pur avendola finora mancata per un soffio. Il quarto parziale si avvia con il consueto punto a punto, a dimostrazione che la SAV Trebaseleghe ha le carte in regola per tener testa agli ospiti. Giunti in doppia cifra, però, si è assistito di nuovo all’allungo esperto dei dolomitici, davvero costanti in muro e difesa. Allungo che per un po’ si è assestato sui sei punti, facendo sembrare i giochi fatti. Ma la Silvolley, con un gran colpo di reni, ha riagganciato a 22 gli avversari, ha messo la freccia e si è aggiudicata il set per 26-24, conquistando il primo punto della stagione. Il quarto set ha visto Cester e Rampin con 6 punti e Candeago con 5.
    Tie-break al cardiopalma che inizia con due squadre piene di aggressività e cattiveria agonistica. La Silvolley si porta avanti costringendo gli avversari a un time out sul 4-1, scelta che sembra pagare perché i bellunesi, al rientro, ottengono un parziale recupero. Ma, come in quasi tutti i set precedenti il punto a punto è costante. I primi ad arrivare a 8, con conseguente cambio di campo sono gli ospiti e la SAV Trebaseleghe deve dimostrare, ancora una volta, che c’è e non intende mollare. Il coach Daldello convoca i suoi ragazzi a rapporto sul punteggio di 7-9 per dar loro un po’ di respiro. Il distacco di due punti dagli avversari sembra inattaccabile ma la Silvolley riesce a portarsi sul 12 pari, per poi, purtroppo, concedere un paio di errori sul finale. Ma sul 13-14, Cester infila uno splendido ace in posto 1 e poi subito un altro in posto 6, vicinissimo alla linea di fondo. Il punto finale, è, sostanzialmente, un altro ace, sporcato da un impotente giocatore di Belluno.
    E così la SAV Trebaseleghe Silvolley, con un combattutissimo 3-2, porta a casa i primi due punti in A3, dopo uno scontro condotto con pazienza, dignità e coraggio. Il titolo di MVP va meritatissimamente all’opposto Davide Cester che ha messo il sigillo all’incontro castigando dai nove metri.
    Matteo Daldello, allenatore felice e attonito, aveva detto ai suoi giocatori: “Facciamo quello che sappiamo fare, applichiamo in campo quello che abbiamo allenato durante la settimana, mettiamoci in gioco e vediamo come va”. Non si aspettava, forse, una vittoria contro la corazzata dolomitica, ma, citando un bellissimo film che ha appena festeggiato il quarantennale, “Se ti ci metti con impegno, raggiungi qualsiasi risultato!”. LEGGI TUTTO