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    Billie Jean King Cup 2025: Spagna eliminata, Ucraina in semifinale contro l’Italia

    Marta Kostyuk nella foto – Foto getty images

    Dura battuta d’arresto per la Spagna ai quarti di finale della Billie Jean King Cup 2025, sconfitta dall’Ucraina senza riuscire a conquistare alcun singolare.
    In apertura di giornata, Jessica Bouzas ha lottato contro Marta Kostyuk, ma l’ucraina ha mostrato maggiore aggressività e consistenza nei momenti decisivi. Il primo set, equilibrato e intenso, si è deciso al tie-break dove Kostyuk ha fatto la differenza, per poi chiudere in controllo nella seconda frazione. Il punteggio finale, 7-6(3) 6-2, ha portato avanti l’Ucraina nella serie.A quel punto, le speranze spagnole erano tutte nelle mani di Paula Badosa, chiamata a superare Elina Svitolina per riequilibrare il confronto. Nonostante mesi di assenza dal circuito, la tennista di Begur ha dimostrato grande competitività, aggiudicandosi il primo set per 7-5 dopo scambi di altissimo livello. La reazione di Svitolina non si è fatta attendere: con ritmo incessante e pochissimi errori, l’ucraina ha dominato il secondo parziale per 6-2.
    Il terzo set è stato un’altalena di emozioni. Svitolina sembrava lanciata verso la vittoria con un vantaggio di 4-1, ma Badosa ha reagito con orgoglio e determinazione, riportandosi fino al 5-5 e procurandosi una palla break sul 30-40. Un dritto lungo della spagnola ha però vanificato l’occasione, lasciando via libera alla chiusura dell’ucraina per 7-5.Il prossimo appuntamento sarà importante per le nostre azzurre: Ucraina vs Italia , match in programma venerdì, con in palio un posto in finale nella Billie Jean King Cup 2025.
    Billie Jean King Cup 2025 – Quarti di finaleSpagna 🇪🇸 vs Ucraina 🇺🇦 → 0-2Marta Kostyuk 🇺🇦 b. Jessica Bouzas 🇪🇸 7-6(3) 6-2Elina Svitolina 🇺🇦 b. Paula Badosa 🇪🇸 5-7 6-2 7-5➡️ L’Ucraina 🇺🇦 vola in semifinale e sfiderà l’Italia 🇮🇹 venerdì. LEGGI TUTTO

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    ATP annuncia il nuovo CEO: è Eno Polo (ex giocatore), sostituisce il dimissionario Calvelli

    Eno Polo (foto ATPsite)

    L’ATP ha annunciato la nomina di Eno Polo come nuovo Chief Executive Officer (CEO), con effetto immediato. “Manager con un’ampia esperienza internazionale nei settori dello sport, della moda e dei beni di consumo, Polo dal 2021 ricopre il ruolo di Player Representative all’interno del Board dell’ATP. Una posizione che gli ha permesso di acquisire una conoscenza approfondita del funzionamento dell’organizzazione, delle dinamiche tra gli stakeholder e delle priorità strategiche a lungo termine. Un bagaglio che lo pone nelle condizioni di garantire continuità e di incidere da subito nella sua nuova funzione”, si legge sul comunicato ufficiale che comunica la sua nomina al posto di Massimo Calvelli, dimissionario lo scorso giugno dopo oltre cinque anni di attività nel ruolo.
    Polo guiderà le attività globali dell’ATP e porterà avanti il piano “OneVision”, manifesto del mandato di Andrea Gaudenzi come Presidente dell’associazione che governa il tour professionistico maschile, piano di azione che ha come obiettivo “la crescita del tennis a 360°, rafforzare il coinvolgimento dei tifosi e creare valore duraturo per giocatori, tornei e partner del circuito”.
    “Eno è un leader dinamico e di grande esperienza, capace di comprendere sia il panorama commerciale sia le complessità del tennis professionistico – ha dichiarato Andrea Gaudenzi, presidente ATP –. Il suo lavoro nel Board gli ha dato un punto di vista diretto sulle sfide e le opportunità del nostro sport. Stiamo vivendo un momento entusiasmante, con grandi possibilità davanti a noi in un contesto in rapida evoluzione. Siamo felici di accoglierlo come CEO per proseguire nello sviluppo del tennis attraverso la strategia OneVision”.
    “Il tennis sta vivendo una fase di profonda trasformazione come sport e come business, e le opportunità future sono enormi – commenta Polo nel comunicato –. Ho avuto il privilegio di lavorare a stretto contatto con giocatori e tornei, sperimentando il valore della collaborazione. È un onore assumere il ruolo di CEO dell’ATP e guidare l’organizzazione nel suo prossimo percorso di crescita”.
    Polo è un ex tennista professionista nato e cresciuto in Kenya, e proprio per il paese africano ha giocato in Davis Cup. Appesa la racchetta al chiodo, ha iniziato una significativa carriera come manager che l’ha portato a ricoprire incarichi di prestigio in aziende leader a livello internazionale come Nike, Havaianas, Global Brands Group, LeDap e anche la Juventus F.C. Il nuovo CEO opererà dagli uffici ATP di Londra.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis 2025: sarà l’Austria l’avversaria dell’Italia nei quarti di finale. Ecco il tabellone completo

    L’Italia campione in carica – Foto Getty Images

    È l’Austria la rivale dell’Italia nei quarti di finale della Final 8 di Coppa Davis, in programma dal 18 al 23 novembre a Bologna Fiere. L’esito è arrivato dal sorteggio ufficiale andato in scena in Piazza Maggiore a Bologna, che ha definito il tabellone conclusivo della competizione a squadre più prestigiosa del tennis.Le otto nazioni qualificate ai quarti erano già state decise con i Qualifiers, mentre le teste di serie sono state assegnate in base al ranking per nazioni, con un sorteggio supplementare tra Repubblica Ceca e Argentina, appaiate a pari punti.
    Ecco gli accoppiamenti ufficiali dei quarti di finale:(1) Italia 🇮🇹 vs Austria 🇦🇹(3) Francia 🇫🇷 vs Belgio 🇧🇪
    (4) Repubblica Ceca 🇨🇿 vs Spagna 🇪🇸(2) Germania 🇩🇪 vs Argentina 🇦🇷
    Per gli azzurri di Filippo Volandri dunque subito una sfida che sulla carta appare semplice, con l’Austria che cercherà comunque di ostacolare la corsa dei campioni in carica. L’obiettivo dichiarato della squadra italiana resta quello di difendere il titolo conquistato nel 2023 e confermato nel 2024, davanti al pubblico di casa che sarà protagonista.
    Le parole di Feliciano LopezIn conferenza stampa ha parlato anche Feliciano Lopez, direttore della Final 8, sottolineando l’attesa spasmodica per l’evento e complimentandosi con le squadre qualificate:
    “La Spagna era sotto 0-2, Martinez ha salvato un match point a Rune, quindi voglio fare loro i complimenti. L’Austria mancava ai quarti dal 2012, inoltre il Belgio ha vinto in trasferta, con due grandi successi di Raphael Collignon”.
    Il direttore ha poi ricordato l’essenza unica della manifestazione:“Non c’è onore più grande che rappresentare il proprio Paese. La Davis ti dà emozioni che non vivi da nessun’altra parte. Ci saranno giocatori che giocheranno per l’onore di diventare campioni del mondo. L’Italia avrà la chance di vincere per tre anni consecutivi, entrando nella storia”.
    Infine, un ringraziamento alla FITP e al presidente Angelo Binaghi:“L’evento sarà spettacolare. Voglio ringraziare la FITP per l’opportunità, complimentandomi per il grande lavoro degli ultimi 25 anni. A Malaga è stato bello per tre anni, e sono sicuro che sarà bello anche a Bologna, perché il tennis sta vivendo un momento di grande popolarità in Italia”. LEGGI TUTTO

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    Sabalenka rinuncia a Pechino: l’obiettivo è rientrare a Wuhan

    Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    Dopo il trionfo all’ultimo US Open, Aryna Sabalenka ha deciso di prendersi il tempo necessario per recuperare al meglio e tornare in campo solo quando sarà pronta al 100%. La numero uno del mondo ha infatti annunciato il forfait al prossimo WTA 1000 di Pechino, torneo che non è mai riuscita a conquistare in carriera.La notizia è stata ufficializzata dagli organizzatori tramite un comunicato: “Aryna Sabalenka si è ritirata dal China Open 2025 a causa di un lieve infortunio. Le auguriamo una pronta guarigione e non vediamo l’ora di riaccoglierla a Pechino in futuro”, si legge nel messaggio diffuso sui social ufficiali del torneo.
    Il piano della bielorussa è quello di rientrare direttamente a Wuhan, evento che rappresenta un vero e proprio fortino personale: tre partecipazioni e tre titoli conquistati. Una scelta che le consentirà di avere più giorni a disposizione per ritrovare la miglior condizione fisica dopo le fatiche di New York. LEGGI TUTTO

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    Svitolina: “Lo sport fuori dalla politica? Non si può restare neutrali di fronte a guerre e atrocità”

    Elina Svitolina

    Lo sport deve essere lontano dalla politica, ma di fronte ad atrocità e guerre non si può stare zitti, è necessario prendere posizione portando con orgoglio un messaggio di pace e resistenza. Così Elina Svitolina, donna di carattere, grande lottatrice in campo e fuori, ribadisce tutte le proprie convinzioni prima di scendere in campo in Billie Jean King Cup in Cina, dove guiderà la squadra ucraina contro la Spagna. Interpellata dal quotidiano spagnolo AS, Elina ha parlato della sua annata e oltre, affermando di aver fiducia nelle qualità della sua nazionale impegnata a Shenzhen. Il discorso si è fatto assai più serio quando è tornata sulla guerra che sta sconvolgendo il suo paese, ma anche sulla questione di Israele e delle molestie che tutte le giocatrici ormai subiscono quotidianamente via social. Questi alcuni dei passaggi più interessanti dell’intervista alla 31enne di Odessa.
    “La Billie Jean King Cup  è uno degli appuntamenti più speciali nell’annata, insieme ai Giochi Olimpici” afferma Svitolina. “Giocare per il mio paese è qualcosa di speciale, sono molto orgogliosa di far parte della squadra e di essere presente in queste Finali. È come un Mondiale del tennis ed è un’enorme opportunità per sventolare la bandiera dell’Ucraina”.
    Chiedono a Elina se questa esperienza è diventata ancora più profonda da quando è iniziata l’invasione russa alla sua nazione. “Sì, decisamente. Ogni volta che l’Ucraina gioca, ogni volta che entriamo in campo, provo un groviglio di emozioni” conferma Svitolina. “Scendere in campo per il mio Paese, vedere le mie compagne sostenermi nelle battaglie più dure… tutto questo porta con sé pressione, ma anche emozioni fortissime. Allo stesso tempo, però, sono orgogliosa di rappresentare l’Ucraina su un palcoscenico così grande e di provare a regalare vittorie alla nostra gente. Dopo l’inizio della guerra percepisco chiaramente che il mio ruolo pubblico oltre il tennis è cresciuto. Partecipo a vari eventi e progetti, ho la mia fondazione e sostengo altre piattaforme di raccolta fondi. Voglio avere una vita anche dopo il tennis, e non sai mai quando quel momento arriverà, quindi cerco di essere utile alla mia gente, al mio paese, e di dare sempre il massimo. Questa è la mia motivazione quotidiana: usare la mia voce, la mia visibilità. Dopo tanti anni in campo, ormai è qualcosa che va oltre il tennis“.
    La giocatrice ucraina spesso affronta avversarie russe e bielorusse e al termine di ogni match non stringe mai loro la mano. Una scelta di coerenza: “Posso parlare solo dal mio punto di vista. Per me, da ucraina, è un dolore enorme svegliarmi ogni giorno con notizie di missili russi che cadono sul mio paese, distruggendo e uccidendo. Per questo penso che ogni forma di propaganda debba fermarsi. Non voglio avere nulla a che fare con un governo che infligge simili atrocità alla mia gente. Io desidero soltanto la pace per l’Ucraina, poter tornare senza la paura per la mia vita o quella della mia famiglia”.
    Chiedono a Svitolina un parere sulla situazione di Israele che, a differenza di Russia e Bielorussia, non è al momento escluso da competizioni nazionali nonostante la gravissima situazione umanitaria in Palestina. Secca la risposta della giocatrice: “Credo che questa sia una decisione che spetta alle organizzazioni. Non ho abbastanza informazioni su quel caso specifico, ma penso che non si possa restare neutrali di fronte a guerre e atrocità. Alcuni sostengono che lo sport debba restare fuori dalla politica, ma quando diventa uno strumento di propaganda non può esserlo. Non si può promuovere un genocidio attraverso gli sportivi. Sono stati fatti alcuni passi, come il ritiro delle bandiere o la limitazione della partecipazione, ma bisognerebbe adottare misure più severe”.
    Il discorso vira sulle molestie online, peggiorate a suo carico dopo l’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina. “Ricevo questo tipo di messaggi da molti anni. A volte è terribile, certo. Penso che dovrebbero essere prese misure concrete per proteggere in particolare le più giovani, perché io in qualche modo mi sono abituata, ma per chi muove i primi passi può essere molto dura. È una realtà tremenda, soprattutto quando arrivano minacce dirette. L’odio è aumentato per via di come difendo l’Ucraina. Quasi in ogni foto ricevo commenti d’odio, non solo per le sconfitte in campo, ma per la mia posizione. Ho la pelle dura, anche se a volte non è facile. Amo il mio Paese e non cambierei nulla delle mie scelte: questo, purtroppo, è il prezzo da pagare”.
    Ultima domanda sul “dopo”. Elina si vede in campo a formare le nuove generazioni, in difficoltà oggi per la guerra. “Prima di tutto voglio continuare a lavorare con la mia fondazione, che sostiene i giovani tennisti ucraini. Mi piacerebbe aprire club, facilitare l’accesso a campi e strutture sportive per i bambini e ispirarli, perché lo sport può offrire tanto. Con la guerra e ancora di più quando finirà sarà fondamentale prendersi cura della nuova generazione. Lo sport può aiutarli a liberarsi dallo stress e a tornare a una vita normale. Inoltre, ho già alcune opportunità in ambito imprenditoriale legato allo sport, ma voglio prendermi il tempo necessario per scegliere bene”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Hangzhou: Berrettini torna in campo e sfiderà un lucky loser, Zeppieri sfida la wild card Sun (con il tabellone aggiornato e il programma di domani)

    Giulio Zeppieri nella foto

    L’attesa è finita: Matteo Berrettini è pronto a tornare in campo. Il tennista romano farà il suo debutto all’ATP 250 di Hangzhou, dove affronterà nel primo turno il ceco Dalibor Svrčina, giovane talento classe 2002 attualmente in top 100 del ranking ATP e lucky loser. Una sfida insidiosa ma che segna soprattutto il rientro ufficiale del finalista di Wimbledon 2021, fermato a lungo dagli infortuni negli ultimi mesi.
    Il sorteggio ha inoltre stabilito l’accoppiamento di Giulio Zeppieri, che dopo aver superato le qualificazioni si troverà di fronte la wild card di casa, il cinese Fajing Sun. Un’opportunità importante per il mancino di Latina, che avrà la chance di giocarsi l’accesso al secondo turno contro un avversario meno quotato sulla carta.

    Md(1) Andrey Rublev vs ByeAleksandar Kovacevic vs (Q) Valentin Royer (Q) Giulio Zeppieri vs (WC) Fajing Sun Mariano Navone vs (7) Learner Tien
    (4) Corentin Moutet vs ByeArthur Cazaux vs Matteo Arnaldi Damir Dzumhur vs Tomas Martin Etcheverry (Q) Rinky Hijikata vs (5) Camilo Ugo Carabelli
    (8) Matteo Berrettini vs (LL) Dalibor Svrcina Yunchaokete Bu vs (WC) Zhizhen Zhang Aleksandar Vukic vs David Goffin Bye vs (3) Alexander Bublik
    (6) Adrian Mannarino vs (WC) Yibing Wu Adam Walton vs Sebastian Korda (Q) Nishesh Basavareddy vs Marin Cilic Bye vs (2) Daniil Medvedev

    ATP ChengduCenter Court – Ore: 07:00🇦🇹 Filip Misolic vs 🇫🇷 Giovanni Mpetshi Perricard🏳️ Qualifier vs 🇭🇰 Coleman Wong🇰🇿 Alexander Shevchenko vs 🇫🇷 Gaël Monfils (Non prima 10:30)
    Court 1 – Ore: 07:00🇮🇹 Lorenzo Sonego vs 🇦🇷 Juan Manuel Cerundolo🇫🇷 Terence Atmane vs 🇭🇷 Dino Prizmic🏳️ Qualifier vs 🇦🇷 Sebastián Báez
    Court 2 – Ore: 07:00🇦🇺 Jordan Thompson vs 🏳️ Qualifier🏳️ Qualifier vs 🇳🇱 Botic van de Zandschulp LEGGI TUTTO

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    Naomi Osaka e la sfida delle madri nel tennis: “La WTA forse si pubblicizza in un certo modo, ma le sue azioni concrete non sempre coincidono con quello che racconta”

    Naomi Osaka nella foto – Foto Getty Images

    Il ritorno alle competizioni di una tennista dopo la maternità è sempre stato un tema delicato, ma negli ultimi anni la presenza crescente di madri nel circuito femminile dimostra come la società stia cambiando, fortunatamente, in meglio. Nonostante ciò, secondo Naomi Osaka, la realtà non è ancora all’altezza della narrazione ufficiale che la WTA propone all’esterno.
    In un’intervista al Financial Times, l’ex numero uno del mondo ha espresso con chiarezza le difficoltà che lei stessa ha vissuto dopo la nascita della figlia Shai, nel luglio 2023. «Ho avuto un paio di esperienze in cui non credo che il circuito WTA abbia concesso alle madri quel beneficio del dubbio necessario per dare priorità al loro benessere. Forse in molti momenti è mancata la reale comprensione delle sfide legate al ritorno dopo una gravidanza», ha spiegato la giapponese.
    Per Osaka, che oggi occupa la posizione n.49 del ranking, non basta la promozione pubblica di un circuito inclusivo: «La WTA forse si pubblicizza in un certo modo, ma le sue azioni concrete non sempre coincidono con quello che racconta. Ho provato a giocare alcuni tornei minori per ritrovare ritmo prima dei grandi eventi, ma non mi sono state concesse agevolazioni per accedervi. Solo recentemente ho capito quanto possa essere difficile il ritorno in campo dopo una gravidanza».
    Da queste esperienze è nata anche l’idea di un documentario personale, una sorta di testimonianza della sua doppia sfida da madre e atleta: «L’ho fatto soprattutto come una lettera per mia figlia. Tornare a giocare dopo aver avuto un bambino non è qualcosa che tutte le madri possono o vogliono fare, e io volevo spiegare a Shai come è successo. Non è tanto una storia di sport, ma una dichiarazione d’amore. Allo stesso tempo, spero possa servire da ispirazione per qualsiasi madre».
    Osaka ha poi lanciato un messaggio anche sul ruolo dei padri, spesso sottovalutato quando si parla di genitorialità nel mondo dello sport: «Mi piace celebrare le madri e celebrare mia figlia. Ma sembra che alle atlete donne venga subito appiccicata l’etichetta di ‘mamma’, mentre ai padri non succede mai, che si tratti di LeBron James, Federer, Nadal o Murray. Penso che a volte l’attenzione dovrebbe spostarsi anche da un’altra parte». LEGGI TUTTO