More stories

  • in

    E’ ufficiale: La “Battaglia dei Sessi” torna nel tennis – Sabalenka vs Kyrgios il 28 dicembre a Dubai. Ecco tutte le regole (i due tennisti fanno parte della stessa agenzia)

    Aryna Sabalenka e Nick Kyrgios nella foto

    Il sempre discusso e affascinante concetto della Battaglia dei Sessi sta per tornare nel mondo del tennis. Il 28 dicembre, alla Coca Cola Arena di Dubai, Aryna Sabalenka e Nick Kyrgios si affronteranno in un’esibizione che si preannuncia già molto chiacchierata. Un match in tre set, con eventuale terzo deciso tramite super tie-break ai 10 punti, che però introdurrà regole speciali pensate per “equilibrare” il confronto.
    Il richiamo storico è immediato: il celebre incontro del 1973 tra Billie Jean King e Bobby Riggs, più di 30.000 spettatori a Houston e un impatto enorme nel dibattito sull’uguaglianza di genere nello sport. Stavolta, però, il contesto è decisamente diverso: non una battaglia simbolica per diritti e riconoscimento, bensì un evento dal taglio più spettacolare, costruito per intrattenere.
    La stessa agenzia che rappresenta entrambi i giocatori, Evolve, ha rivelato le condizioni particolari del match: Kyrgios potrà utilizzare un solo servizio, mentre il campo di Sabalenka sarà ridotto del 9%. Una scelta motivata dagli organizzatori tramite studi secondo cui, mediamente, le donne si muoverebbero in campo il 9% più lentamente rispetto agli uomini.
    Queste regole, però, hanno già sollevato dubbi: si rischia di assistere a un’esibizione artificiale, lontana dalla competizione reale e più vicina a un’operazione commerciale.Nonostante ciò, i protagonisti non sembrano temere la sfida. Kyrgios ha dichiarato che scenderà in campo “con rispetto, ma per vincere”, mentre Sabalenka assicura di essere pronta “a dare tutto e mostrare il valore del tennis femminile”.Resta da capire se assisteremo a un duello davvero equilibrato o a uno spettacolo costruito a tavolino. La risposta arriverà a fine dicembre, sotto le luci di Dubai.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Musetti: “Non consiglierei il rovescio a una mano a un bambino. Nel tennis moderno è troppo difficile”

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Lorenzo Musetti, attuale numero 9 del mondo e ormai simbolo del rovescio a una mano nel circuito ATP, ha sorpreso tutti durante la conferenza stampa al Hellenic Championships di Atene. L’azzurro, già qualificato per le semifinali del torneo, ha infatti dichiarato che non consiglierebbe il rovescio a una mano a un giovane che inizia a giocare a tennis.
    Un’affermazione insolita per un giocatore che ha costruito una parte importante del suo tennis proprio su quel colpo elegante e spettacolare.“La risposta onesta? No, non lo consiglierei”
    Rispondendo a una domanda diretta, Musetti non ha esitato:“Vuoi la risposta onesta? No. Il tennis moderno è davvero molto difficile, soprattutto per la velocità del gioco e per gli svantaggi che questo colpo può dare in risposta. Per la passione del tennis direi di sì, ma se parlassimo di mio figlio, per esempio, vorrei che avesse un rovescio a due mani”.
    Le parole del carrarino evidenziano come il ritmo del tennis contemporaneo renda complicato sopravvivere con un colpo che sta scomparendo dai piani alti del ranking.Solo 5 giocatori con il rovescio a una mano nella Top 50Musetti è oggi il giocatore con rovescio a una mano meglio classificato al mondo. In Top 50, oltre a lui, resistono solo:Denis Shapovalov (n. 23)Stefanos Tsitsipas (n. 34)Grigor Dimitrov (n. 44)Daniel Altmaier (n. 46)Appena 7 i tennisti con questo colpo nella Top 100. Numeri che confermano l’evoluzione del gioco e la difficoltà crescente nel sostenere certi ritmi con un gesto tecnico più complesso e meno stabile sotto pressione.
    La corsa alle ATP Finals: Musetti deve vincere il titolo ad AteneOltre alla riflessione tecnica, Musetti ha parlato della sua situazione in classifica. Dopo una prima metà di stagione eccezionale — finale a Monte-Carlo e semifinali a Madrid, Roma e Roland Garros — l’azzurro si è trovato stabilmente in Top 10, con un posto per Torino che sembrava assicurato.Poi gli infortuni, un’estate complicata e la rimonta di Félix Auger-Aliassime, finalista a Parigi-Bercy, lo hanno messo alle corde.
    Ora la situazione è chiarissima:Musetti si qualifica alle ATP Finals solo vincendo il titolo ad Atene.“Il mese scorso ho sentito molta pressione, la competizione era davvero serrata. Félix ha fatto una corsa incredibile a Parigi, io ho perso al primo turno e le cose sono cambiate. Ma ora ho una possibilità qui. Cerco di non pensarci troppo, anche se non è facile”.Ad Atene Musetti ha superato Stan Wawrinka e Alexandre Muller, conquistando la sua settima semifinale stagionale. Venerdì sfiderà Sebastian Korda, mentre nella parte alta del tabellone è ancora in corsa Novak Djokovic, residente proprio nella capitale greca e accolto come un idolo locale.
    Un momento cruciale nella carriera di MusettiTra riflessioni tecniche, pressioni di classifica e la possibilità di centrare la prima qualificazione alle Finals, Lorenzo Musetti vive giorni di massima intensità ad Atene.Il suo rovescio a una mano continuerà a incantare, ma il messaggio è chiaro:nel tennis moderno serve pragmatismo, e per un bambino che comincia, la scelta più efficace resta il rovescio bimane.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Lucia Bronzetti incontra i giovani tennisti della Scuola Federale Tennis di San Marino

    Lucia Bronzetti presente oggi a San Marino

    Incontrare da vicino una campionessa del mondo, ascoltarne la storia e poterne trarre preziosi consigli: è un’esperienza che non capita tutti i giorni quella che hanno potuto vivere, nel tardo pomeriggio di ieri, i giovani allievi della Scuola Federale Tennis di San Marino. A fare visita al Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio e alla sede federale è stata Lucia Bronzetti, la tennista di Verucchio che a settembre, per il secondo anno consecutivo, ha conquistato la Billie Jean King Cup con la nazionale italiana.Un incontro nato su iniziativa dello staff tecnico federale, con il fattivo supporto dell’attuale Consiglio Federale, ed esteso anche alle famiglie degli atleti.Nell’incontro, moderato dal giornalista Alessandro Giuliani, Lucia Bronzetti ha raccontato alcuni aneddoti della sua carriera, la sua routine quotidiana, ha sottolineato l’importanza del supporto della sua famiglia e, incalzata dalle domande del giovane pubblico, ha dispensato preziosi consigli a quanti si stanno affacciando a questo sport.
    “La chiave e divertirsi e farlo con passione – ha spiegato -. Non tutti arrivano ad una carriera professionistica, l’importante è cercare di raggiungere il proprio massimo. Se si è consapevoli di aver dato tutto, allora si può dire di aver ottenuto il proprio miglior risultato. Il mio consiglio è quello di porsi obiettivi raggiungibili e di alzare progressivamente l’asticella”.
    “Ringraziamo di cuore Lucia per il tempo che ha dedicato al nostro movimento sportivo e ringraziamo i tecnici che hanno favorito questo appuntamento – le parole del presidente federale Elia Santi -. Incontri come questo rappresentano un’occasione di formazione importante per i nostri giovani e per i genitori, un allenamento mentale che si aggiunge a quello sul campo. Ci auguriamo che in futuro potranno esserci sempre più occasioni come questa”. LEGGI TUTTO

  • in

    Gabriele Piraino sparring partner alle Nitto Atp Finals di Torino

    Gabriele Piraino sparring partner alle Nitto Atp Finals di Torino

    Gabriele Piraino, 21 anni, pilastro del settore giovanile del Ct Palermo, componente del team di serie A1, sbarca per la seconda volta alle Nitto Atp Finals di Torino come Sparring Partner.Il tennista palermitano allenato da Paolo Cannova, Daniele Capecchi e dal preparatore fisico Piero Intile, e che proprio tra una settimana festeggerà il proprio compleanno, attualmente è numero 348 Atp. In questa stagione, ha vinto ben 4 titoli Itf: Antalya, Pula, Gubbio e Wetzlar in Germania, e raggiunto gli ottavi di finale ai tornei Challenger di Cordenons e Bad Waltersdorf in Austria.
    Il settore tecnico della Fitp aveva bisogno (a seguito della richiesta all’Atp dei tennisti in gara) di un giocatore mancino, dato che tra i qualificati al Masters in singolare, c’è anche il mancino americano Ben Shelton, così come nel 2022, quando Piraino fece la sua prima esperienza da sparring tra gli otto maestri in campo a Torino, c’era Rafa Nadal.
    Queste le sue parole qualche ora dopo l’ arrivo nel capoluogo piemontese teatro dal 9 al 16 novembre della Finals maschili di singolare e doppio.“Ho saputo venerdì sera tramite una telefonata che ho ricevuto da Paolo Lorenzi di questa ulteriore meravigliosa esperienza che mi accingo a fare e per la quale non ho esitato minimamente a dire di sì modificando la programmazione che mi avrebbe dovuto vedere impegnato questa e la prossima settimana in due tornei Itf a Valencia e San Gregorio di Catania – racconta Gabriele -. Inizialmente il prescelto dalla Federazione Italiana come sparring era Jacopo Vasamì (n. 400 al mondo, topten del ranking Itf under 18 n.d.r), anche lui mancino, ma sinceramente non so perché non fosse disponibile. Per me, è la seconda volta come sparring alle Nitto Atp Finals dove arrivo con tre anni di esperienza in più come giocatore e quindi mi accingo a tuffarmi in questa preziosa occasione che la Fitp mi ha concesso con maggiore consapevolezza e maturità. Per questa ragione sono convinto che trarrò ancor più cose positive rispetto al 2022 perché appunto mi sento più pronto e so cosa devo andare a guardare in ciascuno di questi straordinari campioni. Giocare con Sinner? Sarebbe già un grande onore soltanto conoscerlo, scambiarci qualche parola, o vedere come gestisce il pre e post partita. Poi, se avrò la possibilità di giocarci, si realizzerebbe un sogno”. .
    Piraino non lascerà i suoi compagni di squadra in serie A1 da soli per la sfida dell’ultima giornata del 9 novembre in casa contro il Match Ball Firenze, gara in cui il Ct Palermo si gioca il difficile secondo posto che in questo momento è appannaggio del Tc Crema che ha 8 punti, mentre i siciliani ne hanno 7. Ricordiamo che le terze e le quarte classificate di ciascun girone disputano i playout, mentre le seconde di salvano direttamente.“Sabato pomeriggio – prosegue il 21enne – tornerò a Palermo perché domenica mattina con il mio Circolo abbiamo una partita fondamentale per provare a chiudere il girone al 2° posto anche se non dipende solo da noi, ma già domenica sera o al massimo lunedì mattina tornerò con immenso piacere qui a Torino. Per quel che concerne il finale di stagione a livello individuale – conclude il classe 2003 – dipenderà dall’esito dell’ultima giornata di serie A1, perché se saremo costretti a fare i play out il 23 e 30 novembre, sarei impossibilitato a giocare le qualificazioni dei Challenger”. LEGGI TUTTO

  • in

    Musetti frena le voci: “Se ci saranno novità nel mio team, le comunicherò a fine stagione”

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    La possibile entrata di José Perlas nel team di Lorenzo Musetti a partire dal 2026 è una delle notizie più discusse della settimana. Diversi media hanno dato per certo l’accordo con il celebre coach spagnolo — già allenatore, tra gli altri, di Carlos Moyà, Fabio Fognini e Nicolás Almagro — ma il tennista di Carrara mantiene cautela e preferisce non sbilanciarsi.
    Dopo la sua vittoria contro Stan Wawrinka all’ATP di Atene, Musetti ha voluto chiarire la situazione in conferenza stampa, spegnendo per il momento le speculazioni:
    “Non ho detto nulla riguardo nuove figure nel mio team tecnico. Se ci sarà qualche novità, la annuncerò al termine della stagione. Per ora il mio team è questo. Se ci sarà qualcosa da comunicare, lo farò personalmente”.Parole nette, che mostrano prudenza e rispetto verso l’attuale gruppo di lavoro guidato da Simone Tartarini, figura centrale nella crescita sportiva del toscano. Tuttavia, l’idea di aggiungere un tecnico esperto come Perlas — considerato uno dei migliori specialisti di terra battuta — ha inevitabilmente acceso l’interesse dei tifosi italiani.
    Il 2025 di Musetti è stato un anno di alti e bassi, ma anche di momenti di crescita tecnica e mentale. Proprio per questo, l’eventuale arrivo di un nuovo coach rappresenterebbe un passo strategico importante in vista della prossima fase della sua carriera.Per il momento, però, l’obiettivo del carrarino resta uno solo: concludere al meglio la stagione e continuare a inseguire un posto alle ATP Finals. Le decisioni sul futuro del suo staff arriveranno — come ha ribadito — solo a stagione conclusa.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Sabalenka vince ma litiga con il coach: Anton Dubrov lascia lo stadio durante il match

    Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    Spettacolo, tensione e grande tennis a Riad, dove Aryna Sabalenka ha superato Jessica Pegula in uno dei match più intensi di queste WTA Finals 2025. La numero uno del mondo si è imposta con il punteggio di 6-4, 2-6, 6-3, avvicinandosi così alle semifinali del torneo, ma la sua vittoria è stata accompagnata da un episodio di forte tensione con il suo allenatore Anton Dubrov, che ha addirittura lasciato lo stadio nel corso del terzo set.Il match è stato di altissimo livello. Sabalenka ha iniziato bene, trovando grande profondità e potenza nei colpi, ma Pegula ha reagito con il suo consueto gioco solido e preciso, forzando la bielorussa a rischiare sempre di più. Dopo aver perso nettamente il secondo set, Aryna ha ritrovato la lucidità e, grazie a un servizio più incisivo e a un atteggiamento più aggressivo, ha chiuso la partita in due ore e quattro minuti.“Jessica ha giocato in maniera incredibile, soprattutto a rete. È una grande doppista e lo ha dimostrato: spesso non potevo fare nulla, l’unica soluzione era colpire ancora più forte, cercando le righe,” ha spiegato Sabalenka dopo la vittoria. “Mi sono divertita molto, e questo mi ha aiutata a trovare il mio miglior tennis.”
    Con questo successo, Sabalenka guida il Gruppo Iga Swiatek con due vittorie, ma non è ancora matematicamente qualificata: le basterà vincere un set contro Coco Gauff per assicurarsi un posto tra le prime quattro.
    La lite con il coach Dubrov: “Forse sono stata troppo dura con lui”L’episodio che ha sorpreso tutti è avvenuto nel corso del terzo set, quando Sabalenka, visibilmente nervosa, ha sfogato la sua frustrazione contro Anton Dubrov, il suo coach dal 2020. Dopo alcune frasi dure provenienti dalla panchina della bielorussa, Dubrov ha deciso di lasciare il campo, visibilmente contrariato.
    A fine match, la numero uno mondiale ha affrontato l’argomento con sincerità:“Forse sono stata troppo dura con lui in quel momento. Spero che sia ancora qui nello stadio, non so dove sia andato,” ha detto Sabalenka. “Ero molto frustrata e ho sfogato la rabbia su di lui, ma in realtà quella situazione mi ha aiutato a liberare la tensione e a giocare meglio. Ha fatto bene ad andarsene, era la cosa giusta da fare: a volte è meglio lasciarmi sola con i miei pensieri.”
    Sabalenka, che ancora insegue il suo primo titolo alle Finals, ha poi guardato avanti con determinazione:“So che devo vincere cinque partite per diventare campionessa, questa è la mia mentalità. Contro Gauff voglio entrare in campo con un piano più chiaro e migliorare il mio servizio, ogni dettaglio può fare la differenza.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Sinner: “Sono orgoglioso di essere italiano, felice di essere nato qui e non altrove. Questo Paese merita molto di più anche di quello che sto facendo. La nostra forza sono le nostre differenze”

    Jannik Sinner nella foto

    Meno 5 giorni all’evento tennistico dell’anno! I migliori tennisti del 2025 si sfidano alla Inalpi Arena di Torino nelle Nitto ATP Finals, che incoroneranno il numero 1 dell’anno in un nuovo straordinario evento in diretta su Sky e in streaming su NOW: copertura integrale da domenica 9 a domenica 16 novembre: ogni giorno ben 12 ore live, dal mattino a notte inoltrata, per non perdere neanche un istante dell’appuntamento torinese, a partire dagli allenamenti di preparazione dei grandi campioni. Per introdurre l’evento tennistico più importante che si tiene in Italia arriva il 4° capitolo di “Jannik, oltre il tennis”, l’ormai tradizionale appuntamento con l’intervista a cuore aperto con il numero 1 del mondo, realizzata dal direttore di Sky Sport Federico Ferri e in onda da domani mercoledì 5 novembre alle 20.45 su Sky Sport Tennis e NOW, disponibile anche on demand e su Insider, la sezione premium del sito skysport.it. Il dialogo è stato realizzato in un set allestito all’Istituto di Candiolo per la ricerca e la cura del cancro, in provincia di Torino, dove Sinner era in visita prima delle Finals, davanti a un pubblico di pazienti, ricercatori e medici dell’ospedale e alla presenza della presidente della Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro, Allegra Agnelli. Nell’occasione, il numero uno del mondo ha fatto il bilancio della sua stagione alla vigilia di uno degli appuntamenti più attesi. Una nuova e imperdibile opportunità di scoprire sogni obiettivi e il dietro le quinte di un campione unico per il nostro Paese.
    Questo un estratto dell’intervista, che andrà in onda domani nella versione integrale di un’ora.
    Pensi mai al fatto che, se fossi nato 50 km più in giù, avresti meno critiche sul fatto di essere o non essere italiano?Sai, questa è una domanda cui non so rispondere. Non lo so, è un po’ come dire perché oggi c’è il sole… non poteva piovere? Boh! Però sono orgoglioso di essere italiano, sono molto felice di essere nato in Italia e non in Austria, o da un’altra parte, perché secondo me onestamente questo Paese merita molto di più, anche di quello che sto facendo io. Perché abbiamo le strutture, abbiamo gli allenatori, abbiamo i giocatori, abbiamo tantissime mentalità differenti. Che sono anche la nostra nostra forza: alcuni dicono che l’Alto Adige è diverso, la Sicilia è totalmente diversa, però è anche la nostra fortuna, la forza nelle differenze, sì. Quindi abbiamo di tutto per essere lì a competere contro i migliori al mondo e secondo me dobbiamo unirci, stare insieme e darci forza per avere più trofei e più orgoglio possibile, perché secondo me l’Italia lo merita.
    E’ diverso fare l’umile o essere umile. L’impressione è che sia così, e questo sia indispensabile per te anche per essere un campione sul campo.Io ho sempre pensato che noi atleti non cambiamo il mondo. Poi ognuno ha degli idoli: all’inizio il mio è stato Andreas Seppi, perché conoscevo solo lui, e poi dopo, quando sono entrato un po’ nel tennis, è diventato Roger [Federer, ndr], poi ho conosciuto Rafa [Nadal, ndr] e ho detto “lui umanamente è incredibile”. Poi ho conosciuto Nole [Djokovic, ndr] e ho detto “lui è incredibile in quello che fa”. Però poi ti rendi conto che siamo persone che non cambiano il mondo. Invece oggi siamo seduti qua e voi [rivolto al pubblico di ricercatori e medici dell’Istituto di Candiano] fate la differenza, voi che riuscite a dare una vita o a risolvere dei problemi che sembrano impossibili. Noi giochiamo solo a tennis, cerchiamo di tirare una pallina in campo. Poi c’è chi lo fa meno bene e chi lo fa di più…
    Sulla decisione di non giocare le finali di Davis. Ci spieghi il perché della tua programmazione?A fine stagione, con tutte le pressioni, le partite giocate, le emozioni, sia quando si è vinto sia dopo una sconfitta, ci vuole tanto tempo a rimettere tutte le cose insieme. E soprattutto a fine stagione una settimana è davvero tanto, per noi atleti. Se hai una settimana in più di preparazione, a parte che hai una settimana in più di vacanza e arrivi in preparazione più forte, più carico, con più energie e soprattutto con più voglia. Giochiamo a tennis tutti i giorni e quindi ci sta che, a volte, non hai tanta voglia… però se tu inizi una settimana prima le settimane di carico, perché non è che inizi a mille già dal primo giorno, quelle sono importantissime, soprattutto per l’inizio della stagione ma anche a lungo termine e per la prevenzione degli infortuni. Quindi per me quest’anno non c’è stato un minimo di dubbio che questa è stata la scelta giusta [non giocare la finale Davis]. Invece l’anno scorso è stato diverso: l’anno scorso non ho giocato a Parigi, ho detto “io voglio giocare la Davis” e mi hanno un po’ trattenuto, nel mio team, ma ho detto “no, questo quest’anno voglio giocare perché l’avevo promessa a Berrettini quando abbiamo vinto nel 2023, quando lui era lì a sostenerci e abbiamo vinto, io l’ho abbracciato e gli ho detto ”ti prometto che vinciamo insieme la prossima Coppa Davis, perché tu lo meriti e siamo una squadra incredibile” e l’abbiamo vinta. Poi da lì avevo già deciso che l’anno prossimo [nel 2025] sicuramente non avrei giocato.
    La cosa che a me personalmente non piace è che abbiamo una squadra incredibile anche senza di me e non ne parla nessuno. Noi dobbiamo rinunciare al numero 26 al mondo, che in questo momento è Darderi, possiamo permettere di non convocare il 26 al mondo in Coppa Davis perché c’è Cobolli, c’è Musetti, ce ne sono tantissimi altri: abbiamo una squadra di doppio incredibile! Possiamo vincere anche così, abbiamo lo stesso Berrettini, e quindi la possibilità di vincere la Davis è alta.
    L’intervista è stata realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo che anche quest’anno promuove la campagna “Un Ace per la Ricerca”, per raccogliere fondi per Fondazione Piemontese per le ricerca sul cancro.Il primo atto ufficiale delle Nitto ATP Finals sarà giovedì 6 novembre: in diretta su Sky Sport 24 e NOW sarà possibile seguire il sorteggio dei gironi della prima fase del singolare e del doppio e conoscere gli accoppiamenti delle sfide della prima giornata.Poi, da domenica 9 novembre su Sky e NOW tutti i match del torneo di singolare e di doppio in diretta, con il racconto della squadra tennis composta da Elena Pero, Luca Boschetto e Federico Ferrero. Nell’analisi si alterneranno i talent Paolo Bertolucci, Ivan Ljubicic, Renzo Furlan, Raffaella Reggi, Barbara Rossi e Flavia Pennetta, protagonista degli studi di fine giornata.Oltre a proporre tutte le sfide, con Sky Sport Tennis come “campo centrale” e alcuni incontri anche su Sky Sport Uno, Sky Sport seguirà le Finals prima e dopo ogni match con studi di presentazione e approfondimento condotti da Eleonora Cottarelli e Angelo Mangiante. Gli inviati Stefano Meloccaro e Paolo Aghemo racconteranno da bordo campo tutti i segreti delle Finals, mentre sul canale all news Sky Sport 24, quotidianamente tornerà Il tennis è servito con la padrona di casa Dalila Setti, mezz’ora in diretta a ora di… pranzo dalla Inalpi Arena per introdurre i temi principali del giorno con ospiti d’eccezione. A fine giornata non potrà mancare l’approfondimento di ATP Finals The Insider, curato da Giuseppe Marzo, che racconterà il “dietro le quinte” del torneo cogliendone, con immagini e interviste esclusive, gli aspetti più interessanti e curiosi.
    Ampia copertura anche sulle piattaforme digital e social di Sky Sport. In particolare, nella sezione dedicata alle Nitto ATP Finals del sito skysport.it saranno disponibili gli highlights dei match, oltre al live blog di tutte le partite.
    LA CAMPAGNA – La campagna, in questi giorni in tv e in digital, per il lancio delle Nitto ATP Finals è stata ideata e realizzata dalla Sky Creative Agency. A Torino, la sfida totale raggiunge il suo ultimo livello in una partita a scacchi. Ogni colpo è una mossa studiata, ogni rimbalzo una scelta strategica. I giocatori si muovono su una scacchiera viva, dove la forza, la visione e la mente tattica dei grandi maestri decidono ogni scambio. Colpo dopo colpo, pezzi che avanzano, saltano, cadono: fino all’ultima sfida, re contro re, per la mossa finale che vale il titolo.
    🎾 Programmazione Sky Sport Tennis – ATP Finals Torino 2025
    Domenica 9 novembre11:00 – Studio ATP Finals11:30 – Doppio, Round Robin – P113:30 – Studio ATP Finals14:00 – Singolare, Round Robin – P116:00 – Studio ATP Finals17:30 – Studio ATP Finals18:00 – Doppio, Round Robin – P220:00 – Studio ATP Finals20:30 – Singolare, Round Robin – P2 (anche su Sky Sport Uno)22:30 – Studio ATP Finals (anche su Sky Sport Uno)23:00 – ATP Finals The Insider (anche su Sky Sport Uno)
    Lunedì 10 novembre11:15 – Studio ATP Finals (anche su Sky Sport Uno)11:30 – Doppio, Round Robin – P1 (anche su Sky Sport Uno)13:30 – Studio ATP Finals (anche su Sky Sport Uno)14:00 – Singolare, Round Robin – P1 (anche su Sky Sport Uno)16:00 – Studio ATP Finals (anche su Sky Sport Uno)17:30 – Studio ATP Finals (anche su Sky Sport Uno)18:00 – Doppio, Round Robin – P2 (anche su Sky Sport Uno)20:00 – Studio ATP Finals (anche su Sky Sport Uno)20:30 – Singolare, Round Robin – P2 (anche su Sky Sport Uno)22:30 – Studio ATP Finals (anche su Sky Sport Uno)23:00 – ATP Finals The Insider (anche su Sky Sport Uno)
    Martedì 11 novembre(stesso palinsesto del lunedì fino alle 18:00)20:00 – Studio ATP Finals20:30 – Singolare, Round Robin – P222:30 – Studio ATP Finals23:00 – ATP Finals The Insider
    Mercoledì 12 novembre(stesso programma di martedì)
    Giovedì 13 novembre(stesso programma di lunedì)
    Venerdì 14 novembre(stesso programma di lunedì fino alle 18:00)20:00 – Studio ATP Finals20:30 – Singolare, Round Robin – P222:30 – Studio ATP Finals23:00 – ATP Finals The Insider
    Sabato 15 novembre – Semifinali11:30 – Studio ATP Finals12:00 – Doppio, 1ª Semifinale14:00 – Studio ATP Finals14:30 – Singolare, 1ª Semifinale16:30 – Studio ATP Finals17:30 – Studio ATP Finals18:00 – Doppio, 2ª Semifinale (anche su Sky Sport Uno)20:00 – Studio ATP Finals (anche su Sky Sport Uno)20:30 – Singolare, 2ª Semifinale (anche su Sky Sport Uno)22:30 – Studio ATP Finals (anche su Sky Sport Uno)23:00 – ATP Finals The Insider (anche su Sky Sport Uno)
    Domenica 16 novembre – Finali14:30 – Studio ATP Finals15:00 – Finale Doppio17:30 – Studio ATP Finals (anche su Sky Sport Uno)18:00 – Finale Singolare (anche su Sky Sport Uno)20:00 – Studio ATP Finals (anche su Sky Sport Uno)20:30 – ATP Finals The Insider (anche su Sky Sport Uno) LEGGI TUTTO

  • in

    Musetti sceglie José Perlas: nuovo coach da dicembre. Ora Atene per inseguire Torino

    Jose Perlas nella foto

    Lorenzo Musetti è pronto a voltare pagina e preparare un 2026 di ambizioni ancora più grandi. Il talento azzurro, entrato quest’anno per la prima volta nella Top 10 ATP, accoglierà da dicembre nel proprio team José Perlas, tecnico spagnolo di grande esperienza internazionale. L’annuncio, anticipato da Spazio Tennis e confermato dall’entourage del giocatore, segna un passo decisivo nel percorso di crescita del carrarino.Perlas affiancherà lo storico coach Simone Tartarini, figura da sempre centrale nello sviluppo di Musetti, mentre è stata confermata la presenza del preparatore atletico Damiano Fiorucci.Si vociferavano anche altri nomi di coach ma alla fine la scelta è andata al coach spagnolo.
    Chi è José Perlas: il mentore che ha portato Moya e Costa alla gloriaIl curriculum di Perlas parla da sé. Ex capitano della Spagna in Coppa Davis, due volte vincente, è stato l’artefice dell’ascesa di campioni come:Carlos Moya: portato al numero 1 del mondo e al trionfo al Roland GarrosAlbert Costa: vincitore a Parigi e top 10Collaborazioni con Guillermo Coria, Nicolas Almagro, e lavori con Juan Carlos Ferrero, Janko Tipsarevic e Fabio FogniniUna figura di prestigio assoluto, chiamata per guidare Musetti nel salto definitivo verso l’élite.
    Prima però c’è Atene: ultima chiamata per le FinalsPrima di pensare al 2026, Musetti ha ancora un obiettivo enorme da inseguire: le ATP Finals di Torino.Domani il debutto all’ATP 250 di Atene, torneo che deve vincere per superare Félix Auger-Aliassime nella Race e prendersi l’ultimo posto utile per Torino. In caso contrario, sarà prima riserva.Una missione complicata, ma non impossibile: Musetti arriva fresco dopo qualche giorno di pausa e consapevole che ogni punto peserà come un macigno.
    Progetto chiaro: ambizione, crescita e continuitàIl nuovo innesto nel team conferma la visione ambiziosa del 23enne toscano: consolidarsi nell’élite e crescere mentalmente e tatticamente per competere ai massimi livelli con continuità.Perlas porta metodo, esperienza e capacità di gestione dei grandi appuntamenti: un mix perfetto per un talento che vuole completare la propria trasformazione da promessa a campione.
    Domani si parte da Atene, con Torino sullo sfondo e un futuro ancora più luminoso che si prepara dietro le quinte. Musetti corre, sogna e investe. E il prossimo capitolo ha già un nome: José Perlas.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO