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    75mila euro a chi lascia il lavoro: ecco l'idea di Stellantis

    Lo stop alla produzione di veicoli con motore endotermico non porterà soltando ad una decisa svolta green in Europa, ma anche la perdita del posto di lavoro di tantissimi dipendenti. Stellantis ha così deciso di aiutare i propri lavoratori, offrendo 75mila euro per tutti coloro che se ne andranno entro il 30 settembre 2022.
    Auto, Bonomi: con lo stop alle endotermiche imprese e lavoratori a rischio 
    Come funziona il bonus
    Il Parlamento Europeo ha approvato lo stop alla produzione di auto veicoli con motore endotermico entro il 2035 (anche se l’Italia ha chiesto una proroga al 2040). In Italia in circa 49mila sono dipendenti Stellantis e la svolta green porterà ovviamente alla perdita del posto di lavoro di numerosi lavoratori: la multinazionale olandese ha così stabilito, in accordo con i sindacati che, chi è in procinto di raggiungere la pensione entro 4 anni, potrà lasciare il proprio lavoro con alcuni benefit. Per i primi due anni sarà garantito il 90% della retribuzione (inclusa la naspi) e per i due restanti il 70% della naspi oltre un importo pari ai contributi volontari da versare. Per chi invece non può raggiungere la pensione entro queste tempistiche, l’incentivo è di 24 mensilità, 55 mila euro e 20mila se l’uscita avviene entro il 30 settembre.  
    Per i lavoratori negli uffici il bonus è di 24 mensilità dai 50 anni, 18 mensilità tra 45 e 49 anni, 12 mensilità tra 40 e 44 anni e 6 mensilità fino ai 39 anni. Se l’uscita è entro settembre 2022 è previsto un extra di 20mila euro. 
    L’UE dice stop all’endotermico ma i marchi di lusso si salvano con l’emendamento “salva Ferrari”  LEGGI TUTTO

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    Poste Italiane, con il noleggio Leasys e Leaseplan la flotta si rinnova

    Poste Italiane ha rinnovato il suo accordo con Stellantis. Il Gruppo continuerà con Leasys a fornire i veicoli a noleggio. In aggiunta, arrivano le soluzioni firmate Leaseplan. E così, complessivamente, su una flotta che vede 17mila unità in totale, già 13mila saranno a disposizione dell’azienda dal mese di giugno.
    Il rinnovamento della flotta sarà all’insegna della sostenibilità ambientale, in un percorso di riduzione delle emissioni che vedrà Poste Italiane operare con veicoli che spaziano dalle Fiat Panda mild hybrid al furgone Peugeot Expert elettrico.
    Poste Italiane, le nuove auto
    Saranno modelli a marchio Fiat (qui trovi i modelli sul mercato dell’usato), Fiat Professional, Opel e Peugeot a offrire soluzioni di mobilità per Poste Italiane, non senza adeguamenti specifici dei veicoli.
    I casi specifici di Panda mild hybrid e Fiat Ducato sono d’esempio. La Panda, infatti, vedrà il sedile del passeggero sostituito da una cassetta portavalori e da uno spazio per ospitare la borsa porta lettere. Nel caso del furgone Ducato, l’ampio spazio di carico è dotato di scomparti funzionali a ospitare la corrispondenza di vario tipo.
    Le motorizzazioni che popolano la flotta a noleggio fornita da Leasys e da Leaseplan prevede l’alimentazione mild hybrid, l’elettrico a batteria e, per i veicoli impiegati nelle grandi città, il bifuel a metano.
    Oltre a Panda e Ducato, spazio al Peugeot e-Expert e alla Opel Corsa elettrica. Entro il mese di giugno è prevista la consegna di 12.761 veicoli sui circa 17 mila complessivamente oggetto del rinnovamento della flotta. LEGGI TUTTO

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    Stellantis pronta ad illuminare il MiMo 2022 con le ultime novità

    Tra i protagonisti più attesi dell’edizione 2022 del MiMo c’è sena dubbio Stellantis. Il Gruppo sarà presente all’evento diffuso tra Milano e Monza in programma dal 16 al 19 giugno per esporre alcuni modelli di marchi europei e americani. Luci puntate sull’affascinante Suv Alfa Romeo Tonale, ma anche sulle vetture Peugeot, Citroën, DS e Opel, Lancia e Fiat. 
    Dieselgate, FCA Usa ammette “vendita auto truccate”: maxi multa in arrivo
    I modelli da ammirare
    Il MiMo 2022 vedrà la partecipazione di ben 50 brand del mondo dell’auto e della mobilità: tra questi, anche i Marchi di Stellantis, che ha deciso di partecipare portando a Milano un’ampia rappresentanza della propria produzione, europea e non solo. L’anno scorso, il MiMo fu per il settore automotive italiano un’occasione di ripartenza dopo la pandemia. Oggi, in uno scenario completamente diverso, Stellantis punta a riavvicinarsi ancora di più al pubblico. Mostrando per le strade di Milano il presente e il futuro della mobilità a quattro ruote, con vetture che incarnano filosofie e concetti diversissimi tra loro e spesso agli antipodi, dalle piccole citycar 100% elettriche alle imponenti e potentissime muscle car a stelle e strisce.
    Le novità di Stellantis saranno sparse per la zona centrale di Milano, nelle vie che ospiteranno la manifestazione del 16-19 giugno: in Piazza Duomo saranno esposte la Fiat 500 elettrica Cabrio in versione “La Prima by Bocelli”, la nuova Alfa Romeo Tonale, la Lancia Ypsilon Alberta Ferretti e la Jeep Grand Cherokee 4xe Overland. Poi, in anteprima nazionale, la nuova Citroën C5 Aircross plug-in, la DS 4 E-Tense e le Peugeot 308 SW e Opel Astra, entrambe in variante plug-in hybrid. Ognuna delle vetture esposte sarà abbinata a un QR Code che, una volta inquadrato, rimanderà alle caratteristiche della vettura.
    Protagoniste saranno poi anche Dodge Challenger SRT Jailbreak (la muscle car più veloce del mondo, grazie al suo V8 da 6,2 litri e 807 cavalli di potenza) e la RAM 1500 Limited Night Edition, anch’essa V8, con 5,7 litri di cilindrata e 395 cv di potenza, nonché una capacità di traino di 3.500 kg. Non presenti nei listini ufficiali di Stellantis in Europa, questi modelli sono disponibili in Italia grazie all’importatore KWA e al dealer Cavauto.
    Gli eventi
    Come detto, grande importanza avranno anche i test drive: l’area riservata alle prove su strada dei modelli Stellantis sostenibili sarà al Castello Sforzesco, dove ci si potrà mettere al volante delle vetture elettrificate del Gruppo: Alfa Romeo Tonale “Edizione Speciale”, Citroën Ami – 100% ëlectric, su Fiat Nuova 500 3+1 di Leasysgo!, Citroën C5 X e Opel Astra plug-in hybrid, Lancia Ypsilon Hybrid Alberta Ferretti, Peugeot e-2008 GT, DS 4 E-Tense e Jeep Wrangler 4xe Sahara saranno a disposizione dei visitatori per i test drive. Per prenotare la prova, sarà necessario scaricare il MiMo Pass sul sito www.milanomonza.com. Attraverso questo strumento sarà possibile anche usufruire di vari servizi e sconti nell’ambito della manifestazione.
    L’appuntamento con le novità di Stellantis al MiMo è per il 16 giugno, giorno dell’inaugurazione della manifestazione Alle 10:00 è in programma il taglio del nastro, che darà ufficialmente il via all’esposizione statica delle oltre 100 vetture presenti al salone. Poi, alle 19:00, prenderà il via la “Premiere Parade”, la sfilata di anteprime e novità guidate dai rappresentanti dei brand.
    Fiat 500X Hybrid e Tipo Hybrid, le elettrificate a tutto gas LEGGI TUTTO

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    Termoli, ora è ufficiale: accordo raggiunto da Stellantis per la nuova Gigafactory

    Nascerà nell’impianto di Termoli la nuova Gigafactory di Automotive Cells Company. Carlos Tavares, CEO di Stellantis ha parlato di una “trasformazione dell’impianto esistente”, il terzo in Europa in cui verranno prodotti elementi necessari per batterie di nuova generazione.
    Stellantis: sospeso import ed export con la Russia
    Dettagli del progetto
    Il via libera alla riqualificazione della fabbrica è arrivato dopo l’ufficialità dell’ingresso nella ACC della Stella a Tre punte e di una lettera d’intenti con il Ministero dello Sviluppo Economico. I tre partner, dunque, si impegnano a trasformare la struttura esistente per sostenere lo sviluppo della capacità industriale della ACC ad almeno 120 gigawattora entro il 2030 e ad ampliare lo sviluppo e la produzione di celle e moduli per batterie ad alte prestazioni di nuova generazione.
    Un investimento per la città
    “Siamo grati a tutte le persone coinvolte in questo investimento che assicurerà il futuro della grande comunità di Termoli”, ha dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis. “Trasformare l’impianto esistente per contribuire nella creazione di un futuro più sostenibile posiziona ACC come leader europeo nella produzione di batterie e riafferma, grazie alla collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, il ruolo dell’Italia nel sostenere la trasformazione di Stellantis in un’azienda di tecnologie dedicate alla mobilità sostenibile”.
    Un occhio al futuro
    Nell’ambito del piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis ha annunciato piani per realizzare globalmente vendite di veicoli elettrici a batteria (BEV) per cinque milioni di unità nel 2030, raggiungendo con i BEV il 100% del mix di vendite di autovetture in Europa e il 50% di autovetture e veicoli commerciali leggeri negli Stati Uniti.
    Stellantis: conti record primo anno, utile triplicato LEGGI TUTTO

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    Gigafactory Stellantis, trovato l'accordo: a Termoli per produrre batterie

    Pessimisti cosmici e maligni erano scettici. Ma sono stati finalmente smentiti. Perché la gigafactory di Stellantis in Italia – precisamente nello stabilimento di Termoli – si farà. Si conclude così una “telenovela” che era passata dagli annunci trionfalistici dello scorso anno, quando all’EV Day del luglio scorso, veniva dato già tutto per fatto, al “de profundis” intonato dopo le dichiarazioni di Carlos Tavares – CEO Stellantis – che due settimane fa aveva invece gettato una secchiata di acqua gelida sottolineando come la trattativa fosse ancora in corso. Fino poi alla… tumulazione definitiva della costruzione della prima fabbrica di batterie italiana, quando qualche giorno fa era arrivata la notizia della restituzione anticipata da parte del gruppo italofrancese del prestito di 6,5 miliardi con garanzia Sace (che, tra le sue clausole, imponeva il mantenimento dei livelli occupazionali nel Paese) che tanto aveva (inutilmente) fatto discutere i soliti benpensanti.
    Una gigafactory per produttività e lavoro
    Invece, la terra si può rimettere al proprio posto e dare fiato alle trombe. Carlos Tavares e il Governo italiano hanno raggiunto un’intesa. E chissà che proprio il prestito restituito prima del tempo non abbia giocato un ruolo importante. L’accordo, nel dettaglio, prevede un investimento di due miliardi e mezzo di euro da parte di Stellantis, somma che fa parte della pianificazione più ampia del gruppo ripetutamente confermata di 30 miliardi entro il 2025. Lo Stato, da parte sua, parteciperà con 370 milioni. Ed è una notizia non buona ma buonissima, da tutti i punti di vista. Intanto, perché garantirà nei prossimi anni un buon livello di produttività, fondamentale per rispondere al crescente fabbisogno di batterie per il settore automotive. Poi perché una fabbrica significa lavoro e non licenziamenti. Quindi la gigafactory molisana sarà centrale anche per mantenere il livello occupazionale di Stellantis in Italia. Livello sul quale ancora in molti nutrono profonde perplessità, soprattutto dopo le dichiarazioni del solito Tavares che nella stessa intervista in cui aveva comunicato, l’allora mancata definizione dell’intesa con il Governo italiano per Termoli, si era permesso l’ardire di sottolineare come “i costi della produzione in Italia” siano i più alti che il Gruppo deve sostenere nel mondo, a cominciare da quelli per l’energia. E provi qualcuno ad alzare la mano per smentire la veridicità di quelle parole. Sarà mica un caso che sul nostro territorio non compaia un costruttore straniero, oltre quello nazionale, trasformato dai tempi di FCA sempre più in Gruppo mondiale. Le aziende non sono mica onlus, vanno dove pagano bene e infatti l’Europa è disseminata di fabbriche tra Spagna, Francia e Europa dell’Est. Non certo sulla nostra amata penisola.
    Stellantis restituisce in anticipo il prestito di 6,3 miliardi ricevuto da FCA
    120 GWh di capacità con vista sul 2030
    Quindi, ben venga la gigafactory italiana che sarà il quinto impianto del Gruppo per la produzione di accumulatori, aggiungendosi ai due previsti in Nord America, oltre a quelli europei a Douvrin in Francia e Kaiserslautern in Germania. Tutto in funzione di arrivare a garantire che i veicoli elettrificati possano rappresentare oltre il 70% delle vendite in Europa e più del 40% di quelle negli Stati Uniti, entro il 2030. Un’operazione che dovrebbe restituire tranquillità almeno a questo impianto produttivo di Termoli, uno dei tre del Gruppo, insieme con Pratola Serra (Avellino) e la VM di Cento che cercano un’identità e un’obiettivo produttivo che ne sottolinei l’importanza. A Termoli oggi lavorano 2.400 addetti con una produzione media pari a 360mila motori all’anno. E come confermato da Tavares in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore l’estate scorsa, la gigafactory molisana dovrebbe seguire almeno in parte l’esempio di Acc – Automotive Cells Company – joint venture realizzata con Total e poi allargata a Mercedes-Benz. L’alleanza industriale avrà una capacità pianificata globale di almeno 120 GWh entro il 2030, come comunicato da Stellantis.
    Stellantis, a Mirafiori il nuovo polo produttivo per Fiat 500 e Maserati
    Insomma, dopo le voci pessimistiche, portiamo a casa con soddisfazione un progetto di queste dimensioni che regala un po’ di serenità a chi le macchine le costruisce ogni giorno. E senza rischierebbe di perdere tutto, con le conseguenze che si possono immaginare. Soprattutto se riportate su scala nazionale. LEGGI TUTTO

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    Suv più attesi nel 2022: la Top 3+1 firmata Jeep, Alfa Romeo, Maserati e Ferrari

    Il 2022 è alle porte e con sé vedremo l’arrivo di una prima offensiva di nuovi SUV firmati Stellantis. Modelli che “parlano italiano” e promettono di sbaragliare la concorrenza sul mercato. A comandare l’aria fresca di nuove auto ci sono 3 dei brand capostipiti del gruppo: Jeep, Alfa Romeo e Maserati. Ma in questa super Top3 non potevamo non inserire anche l’eccellenza del Made in Italy: la Ferrari. Una Rossa a sorpresa nel panorama FCA-Stellantis. LEGGI TUTTO

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    Stellantis e la guida assistita di Livello 3: obiettivo 2024

    Dal software day di Stellantis sono emersi dettagli importanti sul futuro e i piani del Gruppo, in cui si parla di un business in grado di generare 20 miliardi di ricavi. Ma arrivano anche ulteriori particolari su STLA Brain, la nuova “mente elettrica”, che può essere costantemente e regolarmente aggiornata grazie allo scambio dati, e su STLA Auto Drive che sfruttando gli aggiornamenti nel ciclo vitale dei futuri modelli del Gruppo Stellantis permetterà di introdurre un’automazione della guida fino al Livello 3. Ed ecco qualche anticipazione sulle tempistiche dell’arrivo degli Adas sulle auto di Stellantis.
    Algoritmi di intelligenza artificiale
    Sarà a partire dal 2024 che accoglieremo i modelli dotati di Adas di Livello 3. Un percorso affrontato insieme a BMW, dando seguito ai precedenti accordi del 2017, quando ancora le entità PSA e FCA erano separate ma Fiat Chrysler sottoscriveva progetti di intesa con il Gruppo tedesco.
    Toccherà ovviamente sui marchi premium che arriverà per prima la tecnologia di Livello 3, modelli di casa Alfa Romeo, ad esempio. Grazie allo sviluppo over-the-air dell’architettura elettrica-elettronica STLA Brain si potranno integrare funzioni e servizi superando la strettissima relazione hardware-software. Grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale si andranno ad evolvere gli Adas, dal Livello 2 al Livello 2+, avanzato nell’assistenza garantita dall’elettronica ma sempre con l’obbligo assoluto del guidatore di tenere le mani sul volante.
    Uno scenario diverso con il Livello 3, della guida assistita senza mani sul volante, in condizioni specifiche, di traffico e su determinate arterie stradali. Tutto con l’interrogativo delle normative, di ciò che sarà possibile attuare e in quali mercati.
    Come già sottolineato proprio in casa BMW, il tema non è più di capacità tecnologiche circa l’attuazione della guida assistita di Livello 3, quanto del quadro normativo.
    Stellantis, la prima Tower Multifunction di Solerzia sorge a Torino LEGGI TUTTO

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    Stellantis sempre più green: accordo con Foxconn sui microchip

    Durante l’atteso Software Day di oggi 7 dicembre, il CEO di Stellantis Carlos Tavares ha spiegato i piani del Gruppo, e in particolare si è soffermato sugli obiettivi alla base dell’accordo con Foxconn, grazie alla cui collaborazione Stellantis continuerà e aumenterà la progettazione di veicoli intelligenti ed ecologicamente sostenibili. La strada dell’elettrificazione, infatti, è già tracciata da diverso tempo e i nuovi accordi puntano tutti in quella direzione. Ma c’è di più: le due aziende hanno firmato un documento d’intesa non vincolante che sosterrà le iniziative di Stellantis in materia di semiconduttori. 
    Tre nuove piattaforme con intelligenza artificiale
    “Le nostre strategie di elettrificazione e software supporteranno la trasformazione per diventare un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile, sfruttando la crescita aziendale associata con funzionalità e servizi over-the-air e offrendo la migliore esperienza ai nostri clienti”, ha spoegato Tavares. “Con le tre nuovissime piattaforme tecnologiche basate sull’intelligenza artificiale in arrivo nel 2024, implementate sulle quattro piattaforme di veicoli STLA, sfrutteremo la velocità e l’agilità associate al disaccoppiamento dei cicli hardware e software”. STLA Brain è la nuova “mente elettrica” per i veicoli a batteria Stla Small, Stla Medium, Stla Large e Stla Frame e per la quale saranno necessari circa 4.500 ingegneri. Attraverso la partnership con diverse società saranno create quattro tipologie di chip per coprire circa l’80% dei bisogni dei semiconduttori. Secondo le previsioni il fatturato annuo di Stellantis arriverà a 4 miliardi entro il 2026 e a 20 miliardi entro il 2030. C’è poi STLA SmartCockpit, creato su STLA Brain, che si integrerà perfettamente con le vite digitali degli occupanti del veicolo per creare un “terzo spazio” personalizzabile e in grado di offrire applicazioni basate sull’Intelligenza Artificiale (IA) come la navigazione, l’assistenza vocale, il mercato dell’e-commerce e i servizi di pagamento.
    L’espansione del Gruppo
    L’idea base è quella di sfruttare le capacità che potranno rendere l’azienda leader nel settore: servizi e abbonamenti, funzionalità on-demand, attenzione alle flotte, alla politica dei prezzi e rivendita, conquista e fidelizzazione del cliente, vendita incrociata. L’espansione della multinazionale porterà ovviamente cambiamenti interni all’azienda: grande numero di ingegneri necessari per raggiungere gli obiettivi prefissati sarà raggiunto anche grazie alla Software & Data Academy per collocare oltre 1.000 dipendenti.
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