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La nuova serie A – 06: Il fascino di coach Brown per una Fiat rivoluzionata

Tra rookie, vecchi volponi e qualche certezza, Torino è una mina vagante difficile da pronosticare. Colpo Rudd in chiusura di un mercato pieno di ripensamenti

La nuova serie A – 06: Il fascino di coach Brown per una Fiat rivoluzionata

Dei tre coach stranieri del prossimo campionato di serie A è quello dal nome più suggestivo. La Fiat Torino si affida ad un mito del basket mondiale: Larry Brown. E’ il decano degli allenatori statunitensi, unico a vincere il titolo Nba e quello universitario. Ha acceso i riflettori sul basket torinese: una troupe di Eurolega (Torino parteciperà all’Eurocup) ha già registrato uno speciale mentre il New York Times gli dedicherà un’intervista per la sua avventura in Italia. Il suo assistente “consigliori” sarà l’italo-americano Dante Calabria, ex guardia della nazionale italiana con una lunga militanza nel nostro paese.

Torino è una delle formazioni che ha cambiato più di tutti. Solo un superstite della passata stagione: Giuseppe Poeta, se si eccettua David Okeke in attesa del nulla osta per la pratica sportiva dopo i problemi cardiaci riscontrati sei mesi fa che lo terranno fuori almeno sino al nuovo anno. L’idea iniziale era quella di pescare negli States senza lasciarsi condizionare dall’assenza di esperienza europea. Una direzione parzialmente corretta una volta che sono venute meno le due ali ed il play prescelto. L’ala piccola americana Jaylen Morris ha esercitato l’escape Nba per accasarsi ai Milwaukee Bucks. Il resto lo ha fatto “ufficialmente” il timore per gli aerei dell’ala forte Royce White non atterrato mai in Italia. L’ultimo a venire meno è stato il play ventitreenne Tra Holder, tesserato ma bloccato da un problema alla spalla. Si potrebbe aprire uno spiraglio: operazione e convalescenza in Italia con contratto rinegoziato e ruolo di straniero di scorta. Per sostituirli si è puntato sull’usato sicuro di qualità e di prospettiva.

Torino ha ingaggiato il play ventottenne Tyshawn Taylor (arriva dalla serie A2 turca), si è poi garantita il ritorno sotto la Mole dell’ala americana Jamil Wilson dopo una stagione vissuta tra la Nba con i Los Angeles Clippers e la G-League con parentesi finale di tre partite a Bologna. Il suo contratto prevede uscite sia in casa di chiamata dall’Nba che dall’Eurolega. Addirittura triennale l’accordo firmato dal ventunenne serbo Voijslav Stojanovic, reduce da due campionati a Capo d’Orlando. Gli escape nel contratto di Wilson e l’idea di girare Stojanovic in prestito hanno rimesso in moto la Fiat. L’ultimo arrivo è di livello: Victor Rudd, ala-centro direttamente dal Cska Mosca dopo essere stato molto vicino a Cantù lo scorso anno. Tutti da scoprire gli altri tre americani. Tony Carr è un jolly perimetrale appena uscito dalla Penn State University. Il venticinquenne Tekele Cotton è una guardia versatile. Dalla sua ci sono i trascorsi in Germania con la canotta del Ludwigsburg con cui ha giocato sia Eurocup che Champions League. Il centro titolare ha un nome evocativo: McAdoo. Il venticinquenne James è un parente del celebre Bob. Ha vinto due anelli Nba con i Golden State Warriors, nel 2015 e nel 2017. Per sistemare il sestetto italiano sono arrivati Marco Cusin da Milano e soprattutto Carlos Delfino. L’italo argentino campione olimpico nel 2004 ad Atene non poteva mancare alla corte di Larry Brown con cui, nello stesso anno, vinse il titolo Nba con i Detroit Pistons. Per lui un ruolo da specialista dalla panca nel segno di quanto visto nell’ultima stagione a Vitoria in Spagna. A completamento ci sono la guardia Vincenzo Guaiana, in prestito da Trapani, ed il pari ruolo italo-nigeriano Simon Anumba lo scorso anno in B a Battipaglia.

Fiat Torino (in maiuscolo i nuovi acquisti): format 6+6, 6 su 8 “visti” per giocatori extra UE, 13 tesseramenti sui 18 possibili. Quintetto: TAYLOR (Usa), COTTON (Usa), WILSON (Usa), RUDD (Usa), McADOO (Usa). Panchina: Poeta, CARR (Usa), DELFINO, OKEKE, CUSIN, GUAIANA, ANUNMBA. Coach: BROWN.

Fonte: http://feeds.pianetabasket.com/rss/


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