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Thomas può davvero vincere il Tour de France?

Ultimamente, però, persino la narrazione semplificata di Haga ha finito per complicarsi perché adesso con il termine “top guy” si inizia a fare riferimento anche a Geraint Thomas, nome che di certo non era fra i più accreditati dal grande pubblico in vista di quest’ultimo Tour de France.

Eterno secondo

Thomas è un ciclista gallese del Team Sky che ha passato la sua intera esistenza sportiva a far da gregario a Chris Froome, compito che ha svolto a tratti egregiamente, spesso in maniera perfetta da ultimo uomo. Certo, a volte è crollato in alcune tappe in cui sarebbe stato meglio non crollare, ma Thomas ha sempre svolto il suo lavoro con dedizione e devozione.

Thomas però in questi anni non si è limitato a questo, e ha lentamente cercato di trovare una strada che non prevedesse Chris Froome. Mentre il suo capitano si allenava per preparare i suoi impegni estivi, Thomas ha quindi provato a trasformarsi in un uomo da Classiche del Nord. Ma la sua ambizione si è scontrata con la dura realtà del pavé e i risultati sono stati magri: una vittoria ad Harelbeke nel 2015 e un 7° posto alla Roubaix del 2014. Poco davvero.

Thomas ha quindi iniziato a puntare sulle brevi corse a tappe, che fin dall’inizio sembravano più adatte alle sue caratteristiche tecniche e fisiche. E infatti i risultati sono arrivati quasi subito: nelle ultime tre stagioni Thomas ha vinto due edizioni consecutive della Volta ao Algarve, poi la Parigi-Nizza, il Tour of the Alps (ex Giro del Trentino per i più nostalgici) e, giusto un mese fa, il Criterium del Delfinato (oltre a numerosi altri piazzamenti sparsi: un secondo posto al Giro di Svizzera, un terzo e un quinto alla Tirreno-Adriatico).

Certo, Thomas ha dovuto scontrarsi anche con i suoi limiti. Con la tenuta fisica nelle tre settimane, innanzitutto, che è sempre il grande scoglio quando si parla dei grandi giri. Ma anche la sfortuna – come nel caso del Giro d’Italia 2017, quando fu abbattuto da una moto ai piedi del Blockhaus – e ovviamente con i suoi doveri di gregariato per Chris Froome, con cui corre dai tempi del Team Barloword.

Fatto sta che ad oggi il suo miglior risultato in una grande corsa a tappe è il 15° posto del Tour de France 2015, eguagliato l’anno dopo, sempre al Tour. Risultati che, a 32 anni, non fanno certo di Geraint Thomas uno dei favoriti per la vittoria di quest’anno.

Le carte in mano a Thomas

Eppure, Geraint Thomas adesso è maglia gialla e non sembra intenzionato a mollare neanche di un centimetro. L’ha conquistata sulle Alpi vincendo due tappe consecutive, a La Rosiere e in cima all’Alpe d’Huez, e ora ha un vantaggio di 1’39” su Chris Froome e di 1’50” su Tom Dumoulin. Primož Roglič, in quarta posizione, ha invece un ritardo di 2’48”. Più indietro gli altri “top guys” come Romain Bardet (3’21”) e Nairo Quintana (4’23”).


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_ciclismo.xml


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