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GP Belgio F1 2018: Kimi Raikkonen spiega il circuito di Spa-Francorchamps


L’ingranaggio della Formula 1 si è rimesso in movimento. Già a inizio settimana sono partite per il Belgio le avanguardie della logistica, della cucina, la “squadretta” destinata al montaggio delle attrezzature. Il grosso della Scuderia Ferrari è partita nel pomeriggio di oggi, mercoledì 22 agosto.

Finita la pausa estiva, arriva subito un altro “back to back”, due gare in altrettanti weekend, particolarmente significativo e impegnativo visto che dopo Spa la Ferrari affronterà la gara di casa a Monza.

La novità del weekend potrebbe essere il freddo

Spesso, specie negli ultimi anni, le Ardenne si sono travestite da Antille, con temperature poco consone al periodo e alle quote collinari. Stavolta il meteo – che qui però va sempre preso con le molle – prevede temperature massime nell’ordine dei 14-16 gradi. Il rischio pioggia al momento è abbastanza elevato per le libere del venerdì, più ridotto per le qualifiche e quasi nullo nella giornata di gara.

La pista è un pezzo di storia

Oltre novant’anni di attività, sia pure in configurazioni diverse, il tracciato più lungo del mondiale con i suoi sette chilometri e il più “movimentato”, con oltre cento metri di dislivello. Il carico aerodinamico delle monoposto attuali ha reso molto più facile affrontare curvoni come Eau Rouge, Raidillon e Pouhon, ma il circuito conserva inalterato il suo fascino. E il pubblico contribuisce allo spettacolo.

GP Belgio F1 2018: Kimi Raikkonen spiega il circuito di Spa-Francorchamps

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Fonte: http://www.circusf1.com/2018/feed


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