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GP Belgio F1 2018: la Top 5 di un esaltante weekend a Spa-Francorshamps

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Che ci fosse bisogno di un grande ritorno della Formula 1 per noi appassionati lo era ben visibile dall’entusiasmo dei numerosissimi tifosi che hanno riempito le tribune di Spa-Francorchamps, teatro del Gran Premio del Belgio F1.

Una tappa cruciale per la lotta al mondiale, che ha riportato lo spettacolo del circus per la prima volta in pista dopo la doverosa pausa estiva. Nonostante la minaccia della pioggia, nella giornata di ieri tutto si è svolto in condizioni di asciutto. Circostanza che ha contribuito alla vittoria di Sebastian Vettel, autore di una gara da 10 in pagella. Il tedesco della Ferrari, abilissimo a sfruttare la potenza del suo motore alla partenza, ha prima scavalcato il rivale Lewis Hamilton (giunto alla fine 2°), ed infine ha condotto il GP in solitaria, senza quegli errori tanto contestati soprattutto nelle ultime apparizioni.
Con questo successo, importantissimo anche dal punto di vista personale, Vettel lancia così l’invito ai suoi tifosi italiani per la gara di questo fine settimana, in programma proprio a Monza.

Ma dietro al primo posto del tedesco (che riduce lo svantaggio da 24 a 17 punti in classifica) c’è stato comunque un weekend ricco di fatti, dentro ed anche fuori dalla pista. Un fine settimana intenso che andremo a rivivere nella nostra top 5.

1 – LA NUOVA ERA DELLA FORCE INDIA


La vigilia del GP del Belgio è attesissima per tutti i tifosi, ma anche per tutte le donne e gli uomini dipendenti del team Force India. Il loro futuro lavorativo è appeso ad un filo, soprattutto dopo che la stessa squadra di Vijay Mallya è finita in amministrazione controllata, ad un passo dallo scenario catastrofico di un fallimento finanziario.
Le sorti del team, fortunatamente, sono invece in salvo: grazie alla cordata di investitori capitanata da Lawrence Stroll (padre di Lance), la Force India ottiene il tanto atteso “via libera” dalla FIA, potendo presentarsi quindi regolarmente in griglia di partenza.
Il prezzo più alto da pagare, però, è quello sportivo: per poter tornare in pista da qui fino alla fine della stagione, la nuova “Racing Point Force India” è costretta a rinunciare a tutti i punti guadagnati fino a quel momento nel mondiale (59), ripartendo dunque da zero nella classifica costruttori.
Una condizione che viene accettata dai nuovi vertici della squadra, pronta così ad iniziare ufficialmente un nuovo capitolo della sua storia proprio a partire da questo GP del Belgio.

2 – HAMILTON DA RECORD IN QUALIFICA

Sin dalle prove libere la Ferrari appare più in forma della diretta rivela Mercedes, almeno per quanto riguarda le condizioni di asciutto. In Belgio però, come spesso è accaduto, non bisogna mai sottovalutare le insidie del maltempo: e infatti, proprio allo scoccare della Q3, sul circuito di Spa inizia a piovere, ed anche con una certa consistenza.

La leadership delle Ferrari, espressa fino a quel momento, inizia a vacillare di fronte alle abilità di Hamilton sul bagnato. L’incubo di Vettel di perdere una potenziale pole position si concretizza. Favorito anche da un rapido miglioramento della pista, l’inglese azzecca il momento perfetto per poter piazzare il suo giro migliore, conquistando il primo posto in griglia proprio davanti a Vettel.

Hamilton vs Vettel, il giro del Q3 a confronto

Grazie alle stesse condizioni di asciugamento veloce, le due Force India conquistano una clamorosa seconda fila, con Ocon 3° e Perez 4°. Male, invece, la seconda Ferrari di Raikkonen, che sulla sua pista preferita (ultimo ferrarista a trionfare qui nel 2009) deve accontentarsi di un infelice 6° posto, dovuto anche alla rinuncia di un secondo giro cronometrato per un ridotto quantitativo di benzina. Dal canto suo, invece, Hamilton si porta a casa la 5° pole position in carriera a Spa-Francorchamps: nessun altro ha fatto quanto lui in Belgio.

3 – VETTEL PRENDE LA LEADERSHIP DOPO IL CAOS

Nonostante i nuvoloni grigi presenti su Spa, il Gran Premio del Belgio F1 ha inizio in condizioni di pista asciutta. Alla partenza sia Hamilton che Vettel scattano bene, conservando le rispettive posizioni all’uscita dalla prima curva. Dietro di loro però, succede il finimondo.

Nelle retrovie Hulkenberg sbaglia completamente il tempo della frenata, urtando un incolpevole Fernando Alonso. La McLaren dello spagnolo, completamente fuori controllo, urta a sua volta la Sauber dell’altrettanto incolpevole Charles Leclerc. La carambola tra la McLaren e la Sauber del monegasco è spaventosa: la vettura di Alonso spicca il volo, terminando pericolosamente sopra il giovane Leclerc, proprio vicino al casco del pilota. Mai come in questa circostanza è determinante la presenza dell’Halo, quel dispositivo di sicurezza posto sopra la testa dei piloti voluto dalla FIA proprio da questa stagione. Uno strumento tanto criticato, soprattutto per la sua estetica, ma che si è rivelato fondamentale in questo incidente, che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori di un semplice spavento.

La partenza del GP del Belgio F1

Ad ogni modo, qualche istante dopo viene fatta uscire la safety car in pista, ma prima della comunicazione ufficiale c’è tempo di vedere il grande sorpasso di Vettel su Hamilton. Il tedesco prende tutta la scia dell’inglese al termine del rettilineo del Kemmel, rubandogli la testa della corsa.
Nella fase di sorpasso provano ad inserirsi nella lotta anche le due Force India, con quattro monoposto che si aprono a ventaglio sul tracciato, ognuna nel tentativo di migliorare la propria posizione. L’unico a riuscirci, alla fine, è proprio Vettel.

4 – RED BULL E FERRARI: COMPAGNI DI SQUADRA A DUE VELOCITA’

Nella caotica partenza di Spa non tutti i piloti escono indenni dall’incidente. Uno di questi è Daniel Ricciardo, fresco di annuncio con la Renault per il 2019. Alonso, prima di terminare il suo folle volo, colpisce l’ala posteriore dell’australiano, costringendolo ad un rientro forzato ai box. Ricciardo, che poco prima del contatto stava duellando con Raikkonen, perde il controllo a seguito dell’urto, andando a sua volta a toccare la Ferrari del finlandese, causandogli una foratura.

Anche Raikkonen, così come Ricciardo, non può far altro che rientrare ai box. Dopo aver completato un intero giro su tre ruote, il fondo della sua Ferrari si danneggia inevitabilmente, fatto che si rivelerà cruciale ai fini della sua gara. Kimi infatti, dopo qualche giro dal suo rientro, deve fermarsi una seconda volta, ma per ritirarsi.
Ricciardo, invece, dopo esser rientrato ai box per la sostituzione dell’ala, rientra in pista con un giro di ritardo. Una gara sfortunata e compromessa, che si conclude anche per lui con un ritiro. Ma mentre Raikkonen e Ricciardo finiscono il loro GP con un mesto forfait, lo stesso non si può dire per i rispettivi compagni di squadra.

Mentre Vettel gestisce al meglio la sua leadership, tenendo a debita distanza Hamilton, Verstappen è invece protagonista di una bellissima rimonta. L’olandese, spinto dall’affetto di una marea arancione accorsa per lui, porta a compimento una rimonta per il podio, sbarazzandosi della due Force India.
Prima supera Ocon con una bellissima manovra, pulita e decisa. Successivamente, sempre nello stesso punto, mette a segno anche il sorpasso su Perez, guadagnandosi meritatamente la terza posizione. Un piazzamento che rimarrà tale fino alla bandiera a scacchi, visto anche il distacco insormontabile tra lui e la 2° posizione di Hamilton.

5 – VETTEL VINCE E SUPERA PROST

Dopo lo splendido sorpasso ai danni di Hamilton, Vettel gestisce alla perfezione il suo vantaggio sull’inglese, finendogli davanti anche dopo la sosta ai box. Il tedesco conduce la sua Ferrari fino al traguardo senza alcuna sbavatura, vincendo così il Gran Premio del Belgio F1 2018.
Grazie a questo successo, Vettel riduce il suo distacco in classifica da Hamilton, portandosi ora a 17 punti dalla vetta.

Ma soprattutto, la vittoria di ieri è la numero 52 in carriera per il ferrarista, che così facendo supera Alain Prost nella classifica all-time dei piloti più vincenti in Formula 1, agguantando il terzo posto in questa speciale graduatoria. Ora, davanti a lui, ci sono soltanto Hamilton, momentaneamente fermo a 67, ed il “Re” Michael Schumacher, ancora lontanissimo a quota 91.

Il Team Radio di Vettel al termine del Gp del Belgio F1


Fonte: http://www.circusf1.com/2018/feed


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