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Kimi Raïkkönen torna in Sauber, team nel quale esordì in F1 nel 2001


Se da un lato aleggiavano già rumor sull’approdo di Charles Leclerc in Ferrari nel 2019 al posto di Kimi Raïkkönen, da un altro era indubbiamente meno pronosticabile l’annuncio del ritorno di Iceman alla Sauber, team con cui il finlandese debuttò in Formula 1 nel 2001. La promozione del giovane monegasco è comunque una notizia abbastanza sorprendente per la precocità con cui è arrivata e soprattutto perché si estrania dalla tradizione recente della scuderia italiana di ingaggiare piloti esperti. Il pupillo della Ferrari Driver Academy diventerà difatti il più giovane ad aver mai guidato per la squadra di Maranello dopo Ricardo Rodríguez, che nel 1961 esordì nella classe regina con la Rossa all’età di 19 anni e 208 giorni. Tuttavia, il ritorno alle origini di un campione del mondo è probabilmente un evento ancora più eclatante e singolare.

Molti tifosi speravano di vedere Raïkkönen ancora alla guida della Ferrari nella prossima stagione, ma quasi sicuramente tutti si aspettavano che avrebbe chiuso la carriera con il Cavallino indipendentemente dalle decisioni della scuderia di Maranello per il 2019. Il 38enne ha invece dato prova di non avere alcuna intenzione di smettere di correre nella classe regina del motorsport solamente perché non ha più un sedile della Rossa o di un top team, bensì di coltivare ancora passione e motivazione. Nonostante sia stato rimpiazzato da un giovane in una scuderia blasonata e storica con cui ha corso per otto stagioni e vinto un titolo piloti e due costruttori, il finlandese non si è di certo fatto scoraggiare ed evidentemente non si è posto troppi problemi nel decidere di continuare a gareggiare anche con una squadra minore.

Una squadra minore che comunque ha un valore particolare per Raïkkönen, essendo stata quella con cui ha mosso i primi passi in Formula 1. Difatti, il finlandese esordì nel Gran Premio d’Australia del 2001 proprio con la Sauber e conquistò un notevole sesto posto, che gli valse subito il suo primo punto mondiale. Iceman debuttò con una superlicenza FIA provvisoria valida per le sei corse iniziali, ma dopo la sua performance a Melbourne la federazione sportiva gliela concesse definitivamente. Fu solo la prima dimostrazione di un talento molto promettente, che venne espresso e dunque confermato anche nel resto della stagione.

Räikkönen concluse la sua annata d’esordio in decima posizione nella classifica piloti con un totale di nove punti, a solo tre lunghezze dal più esperto compagno di squadra Nick Heidfeld all’ottavo posto. Il finlandese giunse quattro volte tra i primi sei e in tutte le gare portate a termine arrivò nella top ten. Il presidente della McLaren Ron Denis notò le doti del debuttante e non se lo fece sfuggire, reclutandolo già per il 2002 come erede al sedile del due volte campione del mondo Mika Häkkinen, che si ritirò. Con la scuderia di Woking prese slancio la carriera di successo di Iceman, che al primo Gran Premio con il team inglese conquistò il suo primo podio e si laureò vice campione del mondo nel 2003 e nel 2005, per poi agguantare l’iride nel 2007 alla prima stagione con la Ferrari.

Dopo 18 anni, con 287 Gran Premi all’attivo, 100 podi, 18 pole position, 46 giri veloci, 20 vittorie e un titolo iridato Räikkönen torna dove tutto ebbe inizio. Sicuramente la Sauber è stata un trampolino di lancio fondamentale per il talento finlandese e ora potrebbe rappresentare un’altra grande opportunità. Il 38enne ha infatti la possibilità di dimostrare che può dare ancora tanto a questo sport e il team elvetico confida in lui, nelle sue qualità di pilota e collaudatore, per migliorare, sviluppare la macchina e arrivare a contendersi le posizioni di rilievo.

Come sarà il ritorno al futuro di Kimi Räikkönen? Noi di Circus F1 siamo curiosi di vederlo, ma prima c’è un campionato entusiasmante da finire e come sempre vi terremo aggiornati!


Fonte: http://www.circusf1.com/2018/feed


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