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Parliamo di F1 con… La rassegna stampa del GP d’Austria

Podio
Il Gran Premio d’Austria è stato più debacle Mercedes o più occasione sprecata Ferrari? Questi i temi del dibattito sulle principali testate sportive italiane, senza dimenticare la gran vittoria di Max Verstappen!

Rassegna stampa web

Le Pagelline di Giorgio Terruzzi

Voto 7 a Raikkonen. Lo dico subito: ha commesso un paio di errori a inizio gara che probabilmente sono costati la vittoria. Il che compensa una lunga replica sul ritmo. Qualifica così così, gran partenza, inizio gara disastroso, resto della gara più che dignitoso. Buon per lui, davanti a Vettel, una tantum. Senza interferenze della squadra, cosa che farà discutere comunque.

Voto 6 a Vettel. Gli è andata bene dentro un weekend in ombra. Una distrazione in qualifica che l’ha schiaffato in terza fila, una gara un po’ incomprensibile, pur con sorpasso fin troppo facile su Hamilton. Il problema è il seguente: se mancano le Mercedes, se Hamilton si ferma e chiudi terzo non mi pare una occasione colta davvero.

Voto 4 a Hamilton. Povero Ginetto, la Mercedes ha gestito da meno 2 e poi l’ha mollato sulle collinette della Red Bull. Però, stella mia, non puoi scassare i santissimi via radio per due ore. Capita anche nelle migliori famiglie di sballare un cenone.

Voto 10 a Verstappen. Bravo davvero, nel ricavare ogni grammo di vantaggio per portare a casa una vittoria tanto inattesa quanto cercata. Gli è andata bene perché due Mercedes fuori non capitano tutti i minuti, ma ha tirato come un disperato e quando tira, beh, lasciamolo stare. Ci voleva, dopo tante gare storte e qualche errore di troppo.

Il Punto di Giancarlo Minardi

Il fine settimana in Austria è stato il festival degli errori da parte dei team. Si è iniziato sabato col muretto Ferrari che non ha avvisato il suo pilota dell’arrivo di Sainz per arrivare ad oggi con la Mercedes che non ha richiamato Hamilton ai box durante il regime della VSC innescata dal ritiro di Bottas. (…) Una Mercedes che conferma i suoi problemi di affidabilità al cambio, nonostante una supremazia tecnica importante. E’ stata una corsa ricca di ritiri, causati proprio da questo ritmo serrato. Siamo entrato in un mese di luglio caldissimo che da qui alla fine dovrà raccontarci altri tre gran premi. Sarà interessante vedere chi riuscirà a gestire al meglio questo tour-de-force. (…) Un risultato che premia certamente la Ferrari, con un risultato che ad inizio della gara era quasi insperato. Kimi Raikkonen ha meritato di chiudere al secondo posto (…).

Topspeed di Umberto Zapelloni

La Ferrari va al Max (Verstappen)

Colpo grosso della Ferrari nel giorno di SuperMax. La doppietta Rossa dietro a Verstappen vale oro in una domenica tutta in salita, trasformatasi in discesa libera grazie al doppio ritiro della Mercedes. (…) La nuova Power Unit Mercedes ha portato cavalli, ma anche problemi. E il giorno perfetto con Hamilton davanti a Bottas, si è trasformato in un incubo, anzi in un inferno vero e proprio.

Profondo Rosso di Leo Turrini

(…) È clamorosa la doppia rottura di Bottas e Hamilton. La Ferrari ha capitalizzato in maniera straordinaria: non ha sbagliato la chiamata del pit stop e ha potuto contare sui suoi grandi piloti. Al plurale. E taglio subito la testa al toro e al topo: sarebbe stato oltraggioso impartire ordine di scuderia nel finale a Raikkonen e a Vettel (…).

Sportmediaset – Luca Budel

Ferrari: che colpo, ma Raikkonen può diventare un problema – Kimi, “pensionato” dalla Rossa, scopre di essere in corsa per il Mondiale. E adesso?

(…) Fa festa la Ferrari che non ha vinto ma che torna in testa al mondiale piloti con Vettel e pure in quello costruttori. Uno scenario inimmaginabile per gli uomini in rosso dopo il disastro del sabato. Ma la Ferrari si trova a gestire un problema, Kimi Raikkonen. Dopo essere stato scaricato il biondo ha improvvisamente riscoperto di essere l’ultimo campione del mondo con la griffe del cavallino, mettendo in fila il secondo podio consecutivo e lasciandosi dietro l’ingombrante vicino di box (…).

Motorsport.it – Roberto Chinchero

(…) La Ferrari ha lasciato l’Austria dopo aver messo in saccoccia la doppia leadership nelle classifiche piloti e Costruttori (…). Il tutto grazie al secondo podio del miglior Raikkonen del 2018, e la terza posizione di Vettel. Un doppio podio non è mai un bilancio di tappa negativo, ma diventa molto più dolce se in prima posizione non c’è l’avversario diretto, perché alla fine si parla di numeri, ed una battuta d’arresto dei rivali comporta il passaggio dal segno meno al più. (…) Alla fine tutte e sei le monoposto spinte dalla power unit del Cavallino hanno concluso nelle prime dieci posizioni, e ben quattro nelle prime cinque. È un passaggio importante in chiave Mondiale, anche se il cammino è ancora molto lungo. In un recente passato era la Ferrari a temere sempre qualcosa in più sul fronte affidabilità, ma oggi anche nel box Mercedes le certezze di un tempo non ci sono più (…).

Rassegna stampa carta stampata

Corriere della Sera

Giorgio Terruzzi

Colpi di scena e ribaltoni

(…) Raikkonen ha illuso, ha sbagliato, ha reagito. Vettel ha recuperato, ha superato Hamilton, in pista addirittura, non ha mai brillato. Mercedes? Fuori entrambe (…). Una raffica di copi di scena, domme alla frutta, motori fumanti; una gara perfetta solo per Verstappen. (…) Un outsider sul podio alto, una classifica che cambia di nuovo (…).

La Gazzetta dello Sport

Pino Allievi

 

Ma questa resta una chance sprecata.

 

(…) In una giornata in cui non è stata capace di vincere (la Ferrari) è balzata in testa al Mondiale piloti e a quello dei costruttori (…). Vettel avrebbe potuto vincere? Sì, tranquillamente, se invece che sesto fosse partito terzo (…). (Raikkonen) era un Kimi che voleva prendersi qualche rivincita personale. Una partenza così non la faceva da secoli (…) e il tentativo di sorpasso all’esterno a Hamilton è stato bellissimo. Ma ha avuto una fase centrale in cui non è stato incisivo. (…) A 10 giri dalla fine gli è stato detto di forzare: non lo ha fatto abbastanza (…). Ferrari (…) è stata la sola a non soffrire problemi di gomme, palesando una grande potenza (…) Tradotta in punti questa superirorità non si vede, non si tocca. E ci sarà un perchè…

Pagelle di Luigi Perna

 

Verstappen, 9.

(…) da quando ha rimesso la testa a posto evitando gli errori di inizio stagione, l’olandesino è sempre salito sul podio

 

Raikkonen, 8.

Si infila al via fra le Mercedes, subisce gli attacchi delle Red Bull ma poi il ritmo è super. avesse corso così fin dal primo GP…

 

Hamilton, 8.

E’ lanciato verso un’altra cavalcata, poi inizia l’odissea della Mercedes: tattica sbagliata, gomme alla frutta e stop.

 

Vettel, 7.

Batte Hamilton in un duello diretto e si riscatta dopo la penalità in qualifica con Sainz. ma che rimpianti per quell’errore!

 

Bottas, 6.

L’anno scorso era partito con riflessi da Superman, stavolta stecca dalla pole e il peggio arriva quando il cambio lo mette k.o..


Fonte: http://www.circusf1.com/2018/feed


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