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È in arrivo la rivoluzione dei challenger!

Dal 2019 grandi cambiamenti in arrivo nel circuito ATP: i challenger così come li conosciamo non ci saranno più, lasciando spazio a un mondo completamente nuovo. Tante modifiche, forse troppe per alcuni ma l’intento è assolutamente nobile: montepremi più alti, palcoscenici “importanti” e la sensazione che di questo sport da noi tanto amato potrebbero cominciare a vivere non solo i top100.

ATP challenger con differenti categorie: 70, 80, 95, 110 e 125, ospitalità per tutti, tabelloni a 48 giocatori, mini qualifiche per solo 4 tennisti con due posti in palio per il main draw. Una vera e propria svolta, da molti auspicata ma tanti dubbi che sorgono adesso rapidamente. Tale riforma taglierà le gambe a quel mare magnum di “onesti mestieranti” che galleggiano fra futures – challenger e che faticheranno a entrare nei tabelloni ch del 2019? Le nostre terze, quarte leve…che futuro avranno? C’è chi prevede per loro un futuro professionale da maestro di tennis, un qualcosa detto con sincerità ma che non rende onore alla passione e ai sacrifici che ogni mese tantissimi ragazzi mettono in campo inseguendo un sogno che per moltissimi di loro, va comunque detto, resterà tale.

Personalmente penso che questa riforma voluta dall’ATP sia giusta e punti soprattutto alla meritocrazia del campo e della classifica, con l’auspicio che si possa emergere e non perdersi nel limbo frenetico dei futures che aspirano a diventare challenger e dei challenger travestiti da futures. Dietro tale cambiamento massiccio ci sarebbe la volontà di ridurre il numero dei giocatori in classifica, offrendo loro, per farla breve, più soldi in arrivo dai montepremi più alti, magari più sponsor e tornei meglio organizzati.
Come accade per ogni novità ci vorrà del tempo per abituarsi al cambio: tentare di migliorare le cose è per me però la cosa giusta da fare, la retta via da seguire, se si dovesse correggere il tiro o ritornare su alcuni passi…non sarebbe un problema ma il tentativo non resterebbe vano o solamente abbozzato. Come sempre sarà il campo a rivelarci l’inequivocabile verità.

Alessandro Orecchio


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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