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Anastasia Guerra si racconta tra Nazionale e futuro cinese: “Vivo il presente passo dopo passo”

Anastasia Guerra

Di A.G

Il Mondiale in Giappone, un’esperienza lontana dall’Italia e le Olimpiadi del 2020: potrebbero essere tanti i pensieri di Anastasia Guerra rivolti a un futuro pieno di speranze, ma le idee della schiacciatrice veneta sono ben chiare. A volte serve anche rischiare. Il futuro prossimo di Anastasia parla mandarino. Infatti, dopo il Mondiale, per lei si apriranno le porte dello Shanghai Volleyball Club. Una decisione difficile, ma di sicuro un importante salto di qualità nel processo di crescita della giocatrice e un’ottima occasione per dimostrare il suo valore.

L’estate azzurra. Come ha vissuto questi mesi di lavoro intenso con Davide Mazzanti?
“Sapevamo che l’estate in preparazione al Mondiale, che si giocherà tra settembre e ottobre, sarebbe stata molto lunga. Mentalmente il gruppo è sempre stato focalizzato su un obiettivo ben preciso. Sia da parte di noi giocatrici sia da parte dello staff azzurro c’è stata una grande attenzione alla cura del dettaglio e alla tutela del fisico. Il gruppo è ormai consolidato e da quando c’è Davide Mazzanti si lavora tutti insieme per sistemare i particolari. Nel tempo  che ci rimane prima del Mondiale cercheremo di migliorare gli aspetti che riguardano il  feeling in campo”.

Dopo un inizio difficile avete mostrato molti progressi…
“La Volleyball Nations League è stato un appuntamento importante per noi perché ci ha permesso di capire a che punto fossimo come squadra. Abbiamo visto questa manifestazione come un modo per acquisire ulteriore esperienza in campo internazionale e consapevolezza del livello raggiunto. È stata un’ottima occasione per mettersi alla prova e confrontarsi con nazionali importanti”.

L’obiettivo primario dell’Italvolley femminile si sta avvicinando. Sentite vicino il Mondiale o lo vedete ancora come un evento lontano?
“Io sono una persona che tende a concentrarsi sul presente e a fare un passo alla volta. Il nostro obiettivo è ben definito e sappiamo che dobbiamo lavorare nell’ottica del Mondiale. Ora però testa ai prossimi appuntamenti”.

Dove può arrivare questa nazionale?
“Nella testa abbiamo una serie di obiettivi ben precisi a breve, medio e lungo termine. Il nostro è un gruppo giovane, promettente e con molte qualità fisiche, mentali e tecnico-tattiche. Il progetto per questa nazionale è volto al futuro; infatti, dopo il Mondiale, ci aspettano le Olimpiadi. Secondo me, possiamo fare veramente bene e ottenere ottimi risultati. Quest’estate, come la scorsa, abbiamo lavorato sodo e quindi sono positiva. Spero che si possano raccogliere dei buoni frutti da ciò che abbiamo seminato”.

Un futuro che parla cinese. Che effetto le fa lasciare la “sua” Italia e cosa le mancherà di più?
“Sicuramente lasciare il mio paese rappresenta un dispiacere in quanto saluto uno dei campionati di più alto livello. Sono elettrizzata e curiosa di scoprire il campionato cinese. Questa avventura sarà un’ottima opportunità sia a livello tecnico sia a livello mentale-caratteriale. Sono giovane e penso che questa mia prima esperienza in un campionato estero mi possa aiutare a formare la persona e l’atleta che sono. Mi mancherà sicuramente il cibo. Comunque sono una persona a cui piace vivere nel presente e perciò in questo momento la Cina è una cosa lontana a cui non sto pensando più di tanto”.       

Come vede questa nuova esperienza e quali sono le sue aspettative?
“Sono cosciente che andrò in uno dei più ambiti club orientali visto che fino allo scorso anno allo Shanghai giocava una delle giocatrici più forti del panorama mondiale e che insieme a me è arrivata anche l’opposto statunitense Kelly Murphy. Di solito non mi creo tante aspettative. Quando arriverò in Cina dovrò sicuramente ambientarmi ma credo che per il mio carattere non avrò alcun problema da questo punto di vista. Mi piace il fatto di essere considerata la “straniera” del gruppo e di poter avere molte responsabilità all’interno della squadra”.

Cosa ha pensato quando si è presentata la possibilità di andare a giocare in Cina?
“Quando è arrivata la proposta ho fatto letteralmente i salti di gioia. Credo che questa sia una scommessa personale. Ho considerato la possibilità di andare in Cina positivamente a tal punto che ho firmato in pochissimi giorni”.   

Si è fatta un’idea di quanto durerà la sua esperienza all’estero?
“Mi alletta molto andare a giocare all’estero dove ci sono culture pallavolistiche differenti. Sono sempre aperta ad imparare cose nuove che poi posso trasferire nel mio modo di giocare. Quindi assolutamente non escludo altre esperienze fuori dall’Italia”.

In Italia il campionato inizierà subito dopo il Mondiale. Come vede la prossima Serie A1 femminile?
“Credo che in Italia il livello si sia alzato ulteriormente con l’arrivo di giocatrici straniere forti. Prevedo un campionato combattuto. Le squadre di medio-bassa classifica daranno filo da torcere a quelle che sulla carta sono costruite per vincere. Sarà un campionato di altissimo livello”.

La Pomì Casalmaggiore è cambiata molto in seguito a questo mercato estivo. La sua ex squadra potrà tornare ad avere ambizioni importanti dopo un anno difficile?
“La Pomì è una società ambiziosa con obiettivi sempre molto importanti. Sono certa che in questa stagione riscatterà la scorsa annata negativa. Io da lontano sicuramente farò il tifo”.


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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