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La temuta preparazione atletica: la cura del proprio fisico. Uno sforzo che paga

Foto Ufficio Stampa Sir Safety Conad Perugia

Di Paolo Cozzi

Dopo 2 mesi di “dolce far niente” lontani dallo stress e dalla fatica che si accumula in palestra, tutti i pallavolisti, dalla serie A al minivolley,  lasciano gli ultimi granelli di sabbia, abbracciando ginocchiere e scarpe da volley. Dura ricominciare, soprattutto se durante l’estate si ha avuto poca cura del proprio fisico e molta attenzione per il proprio….stomaco!!

I giocatori di serie A, che spesso hanno giocato l’ultima partita ad aprile, dovrebbero aver approfittato della pausa per eliminare scorie e dolori di una lunga stagione ma, di solito, per non perdere troppa massa muscolare un paio di sedute pesi a settimana e qualche corsetta al tramonto non gliela toglie nessuno. Molti altri invece usano il beach volley sia come divertimento che come modo per tenersi in forma. Se siete passati dalle parti di Milano Marittima e Cervia potreste aver incrociato molti dei vostri beniamini sfidarsi sulla sabbia…

Personalmente, quando ancora giocavo, dopo un paio di settimane di completo riposo iniziavo con due sedute pesi a settimana per finire a 3-4 settimanalmente, unite magari ad una seduta in piscina, dove tra nuoto ed esercizi di prevenzione tenevo il fisico attivo.

Durante la preparazione ho sempre apprezzato i preparatori atletici che nel primo mese di lavoro ci portavano almeno 3 volte a settimana in piscina, dove con un’ora di pratica si finiva letteralmente distrutti. Il migliore in assoluto è stato Walter Rizzo, che nella mia stagione a Vibo e in una a San Giustino mi ha trasformato in un autentico Phelps!!

Corse, spostamenti, esercizi di prevenzione e salti in acqua che sul momento vengono odiati profondamente, ma che servono inevitabilmente a riattivare tutta la muscolatura senza avere troppe sollecitazioni, fornendo una carica di benzina extra per la lunga stagione a venire. Allenamento più temuto da tutti i pallavolisti è quello che prevede la corsa: ripetute, tra i conetti o all’aperto, è decisamente la più faticosa ed odiata. Siamo sinceri, la pallavolo è bella anche perché non si deve correre troppo!

Ad alto livello si lavora spesso con cardiofrequenzimetri, giocando sulle pulsazioni per alternare lavoro aerobico a lavoro anaerobico, e cosi mentre si sbuffa e si borbotta correndo, bisogna anche seguire il fastidioso cicaleccio del cardiofrequenzimetro che è un occhio ancora più vigile del preparatore atletico. Per chi non ha a disposizione un campo da calcio o un vasto prato, ecco i conetti e le temutissime navette avanti e indietro, in un continuo su e giù per il campo davvero nauseante!

Fatevi coraggio, intanto tutto questo lavoro extra aiuta a limare quei kg extra accumulati durante il dolce far niente estivo, e poi è parte fondamentale della stagione perché il lavoro paga, e chi ha più voglia di fare sacrifici già a settembre avrà notevoli benefici nella parte clou dei campionati.

Ma non temete, proprio come le vacanze sembrano essere volate via, così accadrà anche alla parte fisica e finalmente torneremo a riabbracciare il nostro più grande amico: il pallone da volley!!!


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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