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Piacenza, 6 giorni all’addio: ultimi tentativi per salvare la società

Di Redazione

La situazione, in casa Wixo Lpr Piacenza, è sempre più difficile. Mancano infatti solo sei giorni allo scadere dei termini per la cessione e l’acquisto dei diritti sportivi di Superlega e A2, e al momento non si registrano novità.

Dopo l’incontro di una settimana fa a Palazzo Mercanti, dove era presente di fatto un solo nuovo interlocutore – una multinazionale svizzera di trasporti con sede anche a Piacenza – al fianco di Roberto Pighi, Giovanni Giglio ed Elisabetta Curti di Gas Sales, sulla questione è calato il silenzio più assoluto. Quella sera si era ipotizzata anche la possibilità di fare un passo indietro, di ripartire con una nuova società dalla A2 per calmierare i costi. Un’ipotesi «sposata» dagli sponsor presenti, un po’ meno da Pighi, che si era preso qualche giorno di tempo per capire le reali spese in A2 e poi decidere. Ma ormai i tempi stringono sempre di più e il rischio che la prossima stagione a Piacenza non ci sia più la Superlega, e a questo punto anche la A2, diventa sempre più reale.

Sei giorni e poi l’unica speranza sarà quella dell’iscrizione al campionato sotto la guida ancora una volta di Guido Molinaroli, benché il presidente e patron storico della società abbia detto più volte che a fine giugno smette. E allora? Se nulla verrà fatto da qui al 10 giugno, con ogni probabilità Molinaroli consegnerà il titolo sportivo alla Lega, perché è ben difficile immaginare in questo momento che la squadra entro il 13 luglio, giorno ultimo per iscriversi alla Superlega e alla A2, venga iscritta. A meno che da qui a breve tempo non arrivi uno sponsor pesante, visto che di soci da tempo non se ne parla più. Si lavora per la salvezza della società.

Pighi, a quanto si sente dire nell’ambiente, benché subito dopo l’incontro in Comune avesse detto che la Superlega a Piacenza era finita, sta continuando a lavorare per trovare risorse magari per fare un altro anno ancora in campo alla vecchia società. E al suo fianco, dicono i ben informati, pare si sia schierato anche Zlatanov, bandiera e capitano per tante stagioni della squadra piacentina. Ma anche Gian Paolo Ultori, esperto e appassionato di pallavolo nonché consigliere comunale a cui il sindaco Barbieri ha delegato la questione legata alla squadra di pallavolo piacentina, si sta impegnando attivamente per trovare una soluzione. E non è detto che dal cilindro questa soluzione non esca, magari partendo dalla A2. L’unica cosa certa in questo momento sono le parole di Molinaroli: «Se si vogliono cedere i diritti sportivi ad una società forestiera o una nuova società piacentina oramai i tempi sono strettissimi, per non dire che non ci sono più, visti i tanti passaggi che si devono fare tra notaio, Federazione e Lega».

Che si sia arrivati davvero al capolinea? L’impressione è questa, sempre che non si continui in Superlega ancora un anno con questa società e con la buona volontà dei soliti noti sponsor. Ma con che risultati? Difficile da ipotizzare, calcolando inoltre che dalla prossima stagione tornano le retrocessioni: 2 o 3 dipende dal numero delle squadre iscritte alla Superlega (14 o 15). Perché pare che fare un passo indietro e ripartire dalla A2 non sia gradito più di tanto a troppi.

(Fonte: Libertà)


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