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A2 Femminile – Per l'Autosped Castelnuovo un salto in Alpo

A2 Femminile - Per l'Autosped Castelnuovo un salto in Alpo

Si alza notevolmente l’asticella delle difficoltà per l’Autosped che sabato 26 (ore 20,30) va a far visita alla big Ecodent Alpo Villafranca, formazione veronese che ormai da anni naviga nell’elite della categoria; con il massimo rispetto per la forza ed il valore delle compagini fino a qui incontrate, e che infatti hanno seriamente impegnato le giraffe, crediamo di non offendere nessuno scrivendo che le veronesi sono però squadra di altissimo livello tanto che a fine stagione non sarà sicuramente una sorpresa trovarle tra i primi due-tre posti. Villafranca lo scorso anno è andata davvero ad un soffio dalla promozione in A1, dapprima vedendo sfumare proprio sul filo di lana la vittoria nella finale del girone Nord con Costa Masnaga e poi cedendo nello spareggio contro Bologna dopo avere a lungo avuto in mano il pallino del match, anche con vantaggi importanti.

Rispetto alla passata stagione molti sono i nomi cambiati alla corte di coach Soave ma, nel complesso, non si può certo dire che Alpo sia uscita indebolita dal cosiddetto mercato estivo. Tra le voci conferme vanno annoverate la play Vespignani ed il centro Dell’Olio, mentre tra le partenze si contano quelle di  Zampieri, Ramò, Pertile, Galbiati, Scarsi, Cecili e Zanella (passata al ruolo di team manager) ma va sottolineato che il sodalizio veneto ha sopperito alle uscite con arrivi assai importanti, Alcuni di questi sono, in realtà, dei ritorni perchè la lunga bosniaca Dzinic, la guardia Granzotto e l’ala forte Reani avevano già vestito la casacca veronese poche stagioni orsono, lasciando un ottimo ricordo, tanto da venire richiamate appena se ne è ripresentata l’occasione; giusto per dare una dimensione del valore delle giocatrici le due italiane possono vantare trascorsi illustri anche al piano di sopra. Le ‘facce’ nuove invece sono quelle dell’ala Policari (da Faenza ma pure in A1 con Battipaglia per più di una stagione), del play/guardia Mosetti (reduce dall’esperienza negli States con Boston College ma già, in precedenza, nella massima serie con Schio) e dell’ala Coser (da Ponzano Veneto); a completare la rosa, poi, una nidiata di interessanti prospetti del proprio settore giovanile a caccia di spazi e di esperienza nella categoria. Con ben 8 senior a disposizione, e tutte di assoluto livello per la A2, si può ben capire quanto sia profondo, completo in ogni reparto e di qualità il roster di Villafranca che infatti ha cominciato il campionato con una serie di vittorie interrotta solo dal ko subito sul difficile campo di Crema nel recupero della seconda giornata disputato giovedì 24. Nonostante una Dell’Olio da doppia doppia (21 punti e 10 rimbalzi) le venete hanno dovuto alzare bandiera bianca, penalizzate dalle cattive percentuali al tiro (sintomatico soprattutto il 7/16 finale ai liberi) ma Crema, con il recupero di Melchiori, subito protagonista, è senza dubbio anch’essa squadra di primissima fascia per cui il ko non deve certo suonare come un disonore; la speranza è che le giocatrici di Soave possano pagare lo sforzo ravvicinato, tornando in campo a sole 48 ore di distanza, il timore, invece, è che la sconfitta patita motivi ancora di più le prossime avversarie delle giraffe. Anche la versione corrente dell’Alpo non sembra discostarsi, dal punto di vista tecnico-tattico, da quelle passate; coach Soave ha sempre costruito squadre molto organizzate, su ambo i lati del campo, con le giocatrici a dividersi equamente tiri e responsabilità anche se ciò non significa che non vi siano giocatrici in grado di caricarsi sulle spalle le compagne nel momento del bisogno.

Peccato che l’Autosped arrivi a questo appuntamento dall’elevatissimo coefficiente di difficoltà ancora in piena emergenza infortuni con l’infermeria che non vuole saperne di svuotarsi, anzi; sabato, nei minuti finali del match con Albino, Serpellini si è prodotta la rottura del legamento collaterale ulnare del pollice sinistro, trauma che ha richiesto un intervento chirurgico (perfettamente riuscito) effettuato nella mattinata di mercoledì e che prevede poi tempi di recupero molto lunghi, nell’ordine di due-tre mesi. Per quanto riguarda le altre infortunate è praticamente da escludere che Podrug possa essere della partita sabato; difficile anche l’impiego di Corradini mentre qualche speranza in più viene coltivata per Pavia anche se, ovviamente, l’ex Broni non potrà essere al meglio. Con queste premesse l’ostacolo veronese può essere paragonato ad un Mortirolo ma se le castelnovesi riusciranno a ripetere la bella prova di sabato scorso contro il Fassi sicuramente non sfigureranno anche al cospetto di una big come l’Alpo.

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