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Fiorentina, Commisso: “Chiesa? Spero di convincerlo a restare…”

CHARLOTTE – “Chiesa? Spero di convincerlo a restare”. In un’intervista al “Corriere della Sera”, Rocco Commisso fa capire che il futuro del gioiellino viola, nel mirino della Juventus, resta assai incerto. “Io non voglio venderlo, non voglio che sia il mio Baggio, la stella che io arrivo e lui va via da Firenze. L’ho incontrato qua a Chicago e gli ho parlato e gli ho detto che con me le cose andranno molto meglio”, sottolinea il patron della Fiorentina. Commisso: “Ero alle firme per il Milan ma Li ha cambiato le carte in tavola”Commisso torna poi sui motivi che l’hanno convinto a scegliere di investire in Italia. “Io sono innamorato del calcio e dell’Italia, il Paese in cui sono nato. Non mi sono mai piaciuti il basket o il football. Sono qui per imparare e per lavorare. Questa è la promessa che faccio: lavorare tanto, come ho sempre fatto”. È stato a un passo dal Milan ma la trattativa è saltata: “C’erano stati dei primi contatti nel 2016”, rivela. “Lo scorso anno eravamo alle firme finali. La sera prima, mentre aspettavamo i documenti, Mister Li, che non ho mai visto di persona e con cui non ho mai parlato, cambia tutto. Cambia le banche, i consulenti, gli avvocati, le clausole. Tutto. Penso, in quei giorni, che abbia un’offerta migliore della mia. Però non si rivelerà così. Alla fine è andato a perderci 500 milioni in un anno e mezzo. Ma magari non conosco tutta la storia…”.“La Fiorentina? Trattativa chiusa in due settimane”Improvvisamente nasce l’interesse per la Fiorentina: “L’anno scorso mi chiamano degli emissari dei Della Valle. ‘Non accettiamo cifre che non abbiano il 3 davantì, mi dicono. “Trecento milioni?”, chiedo io. Li ho rimandati in Italia. Poi mi ricontattano tramite Jp Morgan, la mia banca da sempre. Loro sanno (parla di sè in terza persona, ndr) come Rocco fa gli affari, quanto Rocco sia serio. Il ‘3’ davantì scompare, chiudiamo in due settimane quasi alla metà”, rivela.“Lo Stadio? Non posso aspettare 10 anni come Pallotta…”Commisso infine lancia un messaggio alle istituzioni: “I soldi che ho messo per prendere la Fiorentina non sono di soci o investitori. Sono soldi di Rocco, sono miei. Per questo, con grande umiltà, chiedo la collaborazione delle istituzioni italiane, della politica, del sindaco Nardella. Anche perché, sinceramente, non posso permettermi di vedere in 10 anni i frutti dei sacrifici e degli investimenti che sto facendo oggi”. Chiaro il riferimento alla vicenda dello stadio della Roma: “Infatti non posso permettermi di trovarmi nella situazione in cui è Pallotta…”ICC, Fiorentina sconfitta 3-0 dall’ArsenalSul campo, infanto, la Fiorentina è andata incontro a una battuta d’arresto all’International Champions Cup, in corso di svolgimento negli Stati Uniti. Dopo la vittoria all’esordio con i messicani del Chivas, la squadra di Vincenzo Montella, composta per gran parte di giovani, ha perso nettamente (3-0) a Charlotte contro l’Arsenal: decisiva una doppietta del talento classe ’99 Nketiah (15′ e 65′). Poi a completare il trionfo dei Gunners ha pensato all’89’ Willock.Zurkowski fra i pochi a salvarsiUna prova deludente per i viola che hanno mostrato limiti fisici e tecnici soprattutto dopo un’ora di gioco, con poche chance per segnare almeno un gol, con il neo acquisto Zurkowski fra i pochi a giocare in maniera sufficiente, anche se poco freddo sotto porta. Senza l’infortunato Montiel, e con Pezzella e Rasmussen ancora in vacanza poiché reduci dagli impegni con le rispettive nazionali fra Coppa America ed Europeo Under 21, Vincenzo Montella ha schierato dal 1′ una squadra disposta con il 4-3-3, con il tridente offensivo formato da Sottil, Vlahovic e Benassi, con Saponara impiegato come interno di centrocampo, e Venuti, dato in uscita verso il Lecce, terzino destro. Nella ripresa spazio anche a Terracciano, Hancko, Eysseric, Baez, Simeone e Milenkovic.Montella: “La squadra mi è piaciuta per un’ora”“Non mi aspettavo una partita così intensa rispetto all’altra – ha detto Montella al termine della gara – . Sono comunque soddisfatto di come abbiamo tenuto il campo nei primi 60′. Soprattutto nel primo tempo abbiamo fatto molto bene, a mio parere. Siamo stati ordinati, abbiamo concesso una sola palla gol in contropiede, costruendo invece noi 4-5 occasioni. Mi piace il fatto che la squadra stia provando a giocare come ci stiamo allenando, con dei principi di gioco: difesa un po’ alta, e su buon ritmo. Il 3-0 è troppo severo: in occasione del secondo gol, tra l’altro, probabilmente c’era un fallo a nostro favore che non è stato ravvisato”.“Mercato? Occorre pazienza”“Io – ha proseguito Montella – analizzo la gara fino al 60′, poi con le tante sostituzioni da una parte e dall’altra è venuta meno l’organizzazione. La squadra in generale mi sta piacendo. Abbiamo dei giocatori giovani bravi, che devono crescere, vanno valutati da qui all’inizio del campionato. Il nostro mercato? Il direttore Pradè ha fatto una conferenza stampa un mese fa. In quella occasione ha chiesto pazienza e sottolineato cosa serve alla squadra. Di qualcosa abbiamo bisogno e si vede. Lasciamo lavorare la società e il direttore sportivo, hanno la mia stima. Io nel frattempo lavorerò sempre con entusiasmo con i calciatori che già abbiamo”, ha concluso.


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