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Nuova Volkswagen Golf, ottava generazione digitale

Nativa digitale. A generazione che cambia, corrisponde una Golf rigenerata. E se il presente e soprattutto il futuro sono immersi e indirizzati verso la connettività totale, la macchina icona, quella che da con i suoi 35 milioni di esemplari venduti, studia, si aggiorna e cambia tutto quello che serve per restare al passo con i tempi, restando però fedele alla tradizione, nelle linee e nelle forme, alla sua infinita storia di successo. Oltre le mode, le tendenze e le forzate esigenze, quelle che stanno trasformando Volkswagen nella e quindi a emissioni zero.

Ed eccola qui, l’ottava sorella, la Golf “8.0”: nel cuore del quartier generale di Wolfsburg, tra ciminiere e laghetti, l’autentico polmone di un gruppo, pardon un impero, dove si faticano a vedere i confini. Qui, in Bassa Sassonia, dove è scaturito il Dieselgate e allo stesso tempo, come un contrappasso dantesco, la svolta elettrica di VW, e dove si costruiscono alleanze importanti come quella con Ford per estendere il dominio un po’ ovunque. 

Ma lei, la Golf va oltre, appunto, l’elettrificazione, parola chiave della nuova epoca della motorizzazione moderna. Va tanto oltre che anzi si pone come punto di riferimento, come varco d’accesso dei nuovi motori puliti e assistiti.

Design

Il design, dicevamo non è per niente stravolto, anzi. È sempre riconoscibile, per proporzioni e profili e per quella pulizia delle fiancate che ne hanno sempre fatto un simbolo di design razionalista applicato alle auto. Unica eccezione, quella vena sportiva che traspare nel taglio spiovente del cofano e nella chiara curvatura del tetto.

Rivoluzione digitale

Se cambia poco fuori, cambia tutto dentro. Perché l’ottava generazione di Golf è proprio una nativa digitale, giovane fatta per i giovani. Di serie troviamo subito, sistema infotainment con touch screen da 8,25″, servizi e funzioni online We Connect, volante multifunzione, Keyless Start per l’avviamento senza chiave e soprattutto piattaforma di comunicazione Car2X, cioè, l’innovativo standard che mette in contatto l’auto con altri veicoli e con l’infrastruttura del traffico stradale. Le interfacce d’uso – personalizzabili – rendono l’ambiente di Golf 8 completamente digitalizzato: cockpit, schermate, tasti virtuali, collegamento integrato interno ed esterno grazie all’Online Connectivity Unit (OCU), con eSIM integrata che permette di accedere alle funzioni dell’ecosistema Volkswagen We, quello che porta a bordo anche streaming, webradio e altri servizi online. Il tutto, s’intende con aggiornamenti On The Air. Non mancano comandi vocali di ultima generazione, capaci di comprendere il linguaggio di tutti i giorni e la Mobile Key, che scaricata sullo smartphone, farà definitivamente abbandonare la classica chiave. 

Guida assistita

E se è vero come dicono a Wolfsburg che questa è la Golf più “sicura, connessa e sostenibile di sempre” non si possono non citare i dispositivi di assistenza alla guida di cui dispone l’ultima generazione dell’icona VW. Dai nuovi fari LED MATRIX IQ.LIGHT con funzioni di illuminazione parzialmente interattive che trasformano la notte in giorno pieno; alla Lane Assist e al Front Assist, rispettivamente per il mantenimento corsia e il monitoraggio della distanza, entrambe di serie! Il regolatore automatico della distanza ora sa reagire anche ai limiti di velocità in modo da prevenirli, ma interviene anche negli incroci, nelle rotatorie e in curva. Debutta infine su una VW, il Traffic Jam Assist, capace di sfruttare piattaforma Car2X. Come funziona? Semplice: se la vostra Golf riceve segnalazioni di decelerazioni sempre più forti da parte dei veicoli che precedono, l’ACC regola una riduzione della velocità, attenuando in modo preventivo i rischi. Impressionante.

Cinque varianti ibride

A completare il già ricchissimo pacchetto, le motorizzazioni, mai così ampie tra benzina, Diesel, metano, mild hybrid e ibridi plug-in. Le potenze saranno comprese tra 90 e oltre 300 cv. Le novità sono rappresentate dai due motori a benzina TSI da 90 e 110 cv e i due Turbodiesel TDI da 115 e 150 cv. I benzina sfruttano il ciclo di combustione TSI Miller per la riduzione dei consumi, mentre i Diesel sfruttano metodo twin dosing, ovvero l’ iniezione doppia dell’additivo AdBlue a monte dei due catalizzatori SCR disposti in serie, per diminuire le emissioni di ossidi di azoto. Il risparmio in termini di consumi arriva fino al 12%, ma al resto penseranno le altre versioni più green.

Numerose, infatti, sono anche le varianti ibride, ben cinque. Da subito saranno disponibili tre mild hybrid (eTSI) con tecnologia a 48 V nei livelli di potenza 110, 130 e 150 cv. Il prossimo anno arriverà la Golf in edizione ibrido plug-in (eHybrid) in due livelli di potenza, da 204 cv e GTE, più sportiva, da 245 cv. Entrambe avranno una batteria da 13 kWh, che permette una autonomia anche in modalit? elettrica a zero emissioni. Più avanti sbarcheranno anche Golf GTI, Golf GTD e Golf R da oltre 300 cv, ma anche la Golf TGI con propulsore a metano da 130 cv. Golf 8, la tradizione si fa moderna.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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