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    Audi, presentata a Milano la nuova A3 allstreet

    Il mondo sogna le auto italiane: ecco le più cercate
    Audi A3 allstreet: come è fatta e quanto costa
    La nuova Audi A3 allstreet è una versione crossover della berlina compatta. Una delle caratteristiche distintive di questa versione è il suo aspetto da off-roader, accentuato dalle protezioni esterne in plastica lungo la carrozzeria e dalle barre al tetto nere, dall’aumento dell’altezza da terra di 30 mm e dall’escursione superiore degli ammortizzatori (15 mm in più), che consentono alla vettura di affrontare meglio le irregolarità della strada. Modifiche significative anche negli pneumatici su cerchi da 17 pollici – con spalla maggiorata – e nella differente posizione di guida con 3 centimetri in più che cambiano il punto di vista sulla strada. Nel design, oltre alle protezioni esterne e alle barre al tetto, la A3 allstreet si distingue per la sua calandra priva di cornice e con maglie a nido d’ape derivate dai modelli SUV della gamma Audi.
    La A3 allstreet offre una gamma di propoulsori che vanno dal motore benzina 1.5 TFSI da 150 cavalli e un motore diesel 2.0 TDI da 150 cavalli. Un’opzione interessante è il turbo benzina mild hybrid a 48 volt, che offre un recupero d’energia in decelerazione e fornisce un supporto aggiuntivo di coppia e potenza anche a bassi regimi.
    Per quanto riguarda la tecnologia, la A3 allstreet è dotata di un sistema di infotainment da 10,1 pollici completo di navigatore e Audi virtual cockpit plus da 12,3 pollici. Inoltre, offre una vasta gamma di sistemi di assistenza alla guida, tra cui l’assistente al parcheggio con manovre autonome, il Livello 2 di assistenza fino a 210 km/h e il supporto anticollisione per evitare ostacoli.
    I prezzi della Audi A3 allstreet partono da 39.500 euro per l’allestimento Business con il motore 1.5 TFSI, con altri livelli di dotazione disponibili, tra cui Business Advanced e Identity Contrast. 
    Chi c’era all’evento
    Gli spazi architettonici del Teatro Alcione hanno preso vita grazie alle testimonianze di personaggi che hanno trovato a Milano la loro dimensione. Francesco Mandelli, celebre attore e regista, ha offerto al pubblico una testimonianza personale sul legame con Milano, riflettendo su come innovazione e creatività abbiano plasmato la sua carriera.
    Matteo Pancetti invece, con la sua esperienza internazionale, ha segnato un altro traguardo dei suoi vent’anni di successo a Milano, con il suo concept gastronomico unico, Yapa, che incarna una miscela di sapori e sensazioni provenienti da tutto il mondo. Infine, la cantautrice Clara, reduce dalla sua partecipazione a Sanremo Giovani, ha incantato gli ospiti con la sua musica, raccontando il suo percorso di crescita artistica e personale, sottolineando l’importanza della città come fonte di ispirazione e creatività.
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    MotoGp, incidente tra Bagnaia e Marquez in Portogallo. Vince Martin su Bastianini

    Jorge Martin vince il GP del Portogallo, seconda prova del mondiale Motogp. Sul circuito di Portimao il pilota della Ducati Pramac chiude davanti ad Enea Bastianini con la Ducati ufficiale e Pedro Acosta, terzo con la Ktm e che chiude a podio nella sua seconda gara ufficiale in Moto Gp. Caduti Francesco Bagnaia e Marc Marquez, che si sono toccati in curva finendo entrambi a terra. Caduta all’ultimo giro per Maverick Vinales, con problemi alla sua Aprilia mentre si trovava secondo ad un giro dalla fine. Al traguardo a sventolare la bandiera a scacchi c’è José Mourinho, ospite speciale del GP del Portogallo. LEGGI TUTTO

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    Mourinho: “Non lavorerò più con Tiago Pinto. Quello che dice non mi interessa”

    Superospite del Gran Premio di Portimão in Portogallo, José Mourinho ha sventolato la bandiera a scacchi sul traguardo dell’odierna gara di MotoGp. L’ex tecnico della Roma ha svolto un ruolo speciale in occasione della seconda gara stagionale del Motomondiale e non si è sotratto a un commento sul suo futuro: “Per il momento zero, zero notizie. Non ho un club, sono libero, ma voglio lavorare. In estate voglio lavorare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales vince la Sprint: solo quarto Bagnaia

    ROMA – Maverick Vinales conquista la sprint race del Gp del Portogallo, seconda tappa del mondiale di MotoGp. Il pilota spagnolo dell’Aprilia sul circuito di Portimao ha preceduto la Ducati del team Gresini di Marc Marquez, terzo Jorge Martin con la Ducati Pramac. Errore a cinque giri dal traguardo di Pecco Bagnaia che stava conducendo la gara fin dalle prime curve. Il campione del mondo si deve accontentare del quarto posto. A seguire poi Miller, Bastianini, Acosta, Aleix Espargarò, Quartararo e Raul Fernandez. LEGGI TUTTO

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    La carica di Brivio: “Con l’Aprilia abbiamo grandi idee”

    Nato sportivamente in SBK con la Yamaha, evolutosi in MotoGP, manager di Valentino Rossi nei tempi più vincenti, successi condivise col genio di Tavullia, soddisfazioni iridate assieme a Suzuki, esperienza di livello collezionata in Formula1 per Alpine e Renault. Davide Brivio è un manager brianzolo dalle mille e significative interpretazioni, siano questi manageriali o di rappresentanza. Qualsiasi cosa faccia, gli viene bene, tanto da aver meritato un ruolo nel neonato team Trackhouse, realtà americana proveniente dalle NASCAR automobilistica: «Proprio recandomi a Charlotte in North Carolina mi sono accorto della serietà su cui verte il progetto» il racconto di Davide, che sul volo pensava e ripensava all’offerta ricevuta: «Dopo la chiamata, ci ho pensato qualche istante, sino a dirmi: dai, vai! Le chiacchierate spese al telefono erano semplice premessa alla dimensione delle intenzioni di Justin Marks, titolare dalla infinita passione per il motosport».
    Che tipo di realtà è Trackhouse?«Anzitutto, grossa. Mi sono recato negli Stati Uniti con cose da scoprire, l’ho fatto: la struttura vive di corse, le persone sanno cosa significhi partecipare a competizioni e conoscono il sapore della vittoria. Casomai, loro hanno bisogno di maturare esperienza in MotoGP. Quale è il modo migliore per riuscirci? Esserci».
    Qatar, primo Gran Premio per Trackhouse, ennesimo per lei. Come è andato?«Non benissimo, se guardiamo i risultati di Miguel Oliveira e Raul Fernandez. Però, per noi il Gran Premio inaugurale è stato fondamentale, poiché il vero inizio per Trackhouse. Sembrerebbe un principio, lo è, ma è anche un traguardo: Justin si era rivelato interessato a metà del 2023. Era venuto in Austria a esplorare la situazione, perciò pensava di debuttare nel 2025. È arrivata la comunicazione dalla Dorna nello scorso novembre, in merito all’opportunità immediata: siamo entrati subito. Tutto è stato fatto in pochi mesi, tra allestimento staff e lavoro sulle moto».
    Aprilia è un bel Marchio sul quale contare.«Abbiamo ottime RS-GP e supporto del Costruttore. Il merito di Trackhouse è spiegato dal segnale: voglia e intenzioni di fare bene sono altissime. Marks ha discusso il contratto insieme con Aprilia, chiedendo immediatamente le RS-GP versione 2024, più costose rispetto alle 23, ma continuamente aggiornate. Dopo qualche parola, ha accettato. La cosa mi ha colpito positivamente. Arriveremo ad avere le stesse moto del team Factory di Noale, oggi, nel 2025 e 2026. Per noi è enorme appeal verso piloti, sponsor e ambiente».
    A proposito di ambiente: la Formula 1 è veramente diversa dalla MotoGP?«Potremmo dirla così: in Formula 1 corrono aziende, in MotoGP corrono team. Le quattro ruote godono di risorse economiche e umane enormi perché, logicamente, la vettura è più grande di una due ruote. Sulla monoposto operano tantissime persone, e quasi ogni pezzo si produce in casa, a parte gomme, freni e poco altro. Tra power unit in configurazione ibrida e sezioni aerodinamiche, non si smette mai di intervenire. Il gioco richiede risorse grandi, un numero di ingegneri cospicuo, reparti separati ma collegati tra loro. Se quantifichiamo le differenze, sono importanti».
    Importante fu il suo colpo: strappare Valentino Rossi alla Honda nel 2003, portandolo in Yamaha.«Ricordo bene quello storico blitz ma, qualora lo paragonassimo al viaggio affrontato negli USA alla volta di Trackhouse, non vi trovo affinità. Anche perché la MotoGP è cambiata nel tempo, i personaggi che la compongono pure… Valentino fu una sorta di effetto popolare, simile ad Alberto Tomba nello sci e Jannik Sinner nel tennis. Rossi dette l’impennata al sistema, uscendo dall’ambito delle corse, spaziando in vari ambiti. Oggi l’effetto 46 si è smorzato, però l’audience è ancora alto. L’entusiasmo c’è. Eccome».
    Lei prova ancora entusiasmo?«Parecchio, altrimenti me ne resterei a casa. Nella mia carriera ho preso tanti aerei, lo faccio volentieri, di nuovo. La passione per il mio lavoro è intatta, anzi, la definirei ulteriormente cresciuta e consolidata». LEGGI TUTTO

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    Mototerapia: 200 moto da tutta Italia al motoraduno statico organizzato da ASI

    Oltre 200 moto provenienti dalla Campania, Calabria, Lazio e Puglia, si sono radunate a Messercola, in provincia di Caserta, per l’evento nazionale di mototerapia organizzato dal nuovo settore tecnico Asi che si rivolge a tanti giovani con spettro autistico, principali destinatari di questa forma di terapia promossa da varie associazioni in Italia, coinvolti dal Comitato zonale ASI Caserta-Avellino-Benevento che ha organizzato l’evento. Il motoraduno è stata anche l’occasione per presentare i tanti progetti di questo nuovo settore tecnico il cui responsabile scientifico è il dottor Luca Nuzzo. Inoltre sono stati presentati gli eventi in programma sul territorio nazionale nel 2024. Tra gli eventi di punta di questa stagione, spiccano i due promossi dall’associazione “La MotoTerapia”: il “No Bruum Tour” del 14 luglio 2024 e l’8^ edizione del “Lynphis Ride per la Mototerapia” che si svolgerà il 1 settembre con partenza da Santa Maria a Vico (CE) con una partecipazione di oltre 1.000 moto. LEGGI TUTTO

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    Retroscena Mourinho, sarà protagonista in MotoGp: cosa farà domenica

    Cosa farà Mourinho al Gp in Portogallo
    Ora che è libero da impegni calcistici dopo l’ultima parentesi da allenatore della Roma, lo Special One può dedicarsi ad altro. Domenica 24 marzo, per la gara di MotoGp, in programma alle 15, Mou avrà un compito particolare: sarà lui infatti a sventolare la bandiera a scacchi sul traguardo di Portimão. E chissà che a tagliarlo non sia ancora il campione del mondo Bagnaia in sella alla Ducati.© RIPRODUZIONE RISERVATA LEGGI TUTTO